Anche se lontane due persone non dovrebbero mai perdere le fiducia l'una verso l'altra.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Una canzone stonata. Questo era il nostro rapporto.
Tutto
cambia prima o poi, così mi avevano insegnato fin da piccola. E io lo
sapevo, ma quando incontri una persona così perfetta-forse fin troppo
per te-be' inizi a pensare che forse qualcosa che duri per sempre
esista.
L'amore,
questo non dovrebbe durare per sempre? In teoria si, ma ormai per come
va il mondo oggi neanche più l'amore è eterno.
Quando sei
ancora una bambina e giochi con le bambole sembra quasi che il mondo
non possa toccarti, che le sofferenze e i problemi facciano parte di un
altro universo.
Poi cresci e tutto si complica. Le bambole
finiscono in un angolo della stanza a guardare le lacrime che
percorrono il tuo viso, a vedere i sorrisi e le grida di gioia o di
dolore. Quando tu dopo anni le noti lì sole e abbandonate sale dentro
te la voglia di prenderle e giocarci di nuovo, solo per tornare bambina
un'altra volta. Ma non lo fai perchè sai che tanto non servirà a
nulla.
Niente e nessuno ti riporteranno la spensieratezza
e le leggerezza di quei giorni magici, dove ingenue speravamo di
crescere in fretta. E adesso vogliamo ritornare
piccole.
Piccole per poter considerare il tuo migliore amico solo come
tale.
Piccole per non dovere prendere decisioni difficili.
Piccole per non poter capire quanto questo mondo possa
ferirci.
Ed ora eccomi qui, divenuta grande troppo in fretta, che aspetto il mio
fidanzato all'aereoporto.
Questa attesa è frustrante, dal momento che sono quattro ore che
aspetto.
Non
è certo una cosa nuova, anzi è la solita routine. Lui mi chiama il
giorno prima dicendomi che tornerà il giorno dopo, io non dormo per la
gioia, mi presento all'aereoporto con tutta la mia allegria e poi mi
arriva il solito messaggio che mi avvisa che la partenza è stata o
spostata di qualche ora o del tutto cancellata.
Oggi, secondo il messaggio sul mio telefono, dovrebbero arrivare con un
paio di ore di ritardo.
Un
classico di cui non mi stupisco più, l'unica cosa che ancora
mi sorprende è il perchè tutte le volte io vada a prenderlo quando
ritorna.
Sono rimasta scottata varie volte, qualcosa avrò
pur dovuto capire. Invece no, come tutte le volte eccomi qui. Con il
cuore che batte a mille per l'emozione del rivederlo dopo tre mesi e la
mia testa che mi dice di alzarmi da questa poltrona e di
andarmene.
E io come sempre do retta al cuore. E anche alla
testa.oggi.
Perchè se il problema fossero solo i suoi ritardi, allora sarei la
ragazza più felice del mondo. Ma non è così.
Lui parte per un tour e magicamente si dimentica di me. O meglio si
ricorda
di avere una ragazza solo tre volte alla settimana. Ovvero le volte che
mi chiama in un arco di tempo che va dal lunedi alla domenica. E
neanche fossero chiamate lunghe, al massimo arriviamo a mezz'ora quando
abbiamo "molte" cose da dirci.
Le e-mail sono praticamente off-limits. Nessuna cartolina dai posti
fuori dall'America dove è stato.
In poche parole io sono la scema che lo aspetta a casa, sperando che
potrebbe cambiare qualcosa.
Ma nulla mai cambierà. Perchè il cantante è il suo mestiere e io non
gli impedirò di vivere il suo sogno. Quello è il suo
carattere, anche se sembra diverso, e non si può
modificare.
"Forse se mi ama davvero
come dice, farà qualcosa per cambiare".
Quante volte mi sono ripetuta questa frase in testa e
quante volte mi sono illusa. Ho sempre sperato che qualcosa succedesse,
ma nulla.
Mi sono illusa e sono rimasta delusa. Ho toccato il fuoco e il mio
cuore si è bruciato
Ho provato a parlarne con lui, ma senza mai affrontare il problema
direttamente. Ci ho sempre girato intorno sperando che capisse da
solo.
Inutile, tutti gesti vani. Come vano è il nostro amore, cosa che ormai
penso da tempo.
Sposto le gambe sulla sedie in mille modi diversi, sono stanca di
essere qui con questa angoscia e il volerlo rivedere.
Dopo un'altra mezz'ora il sole entra in quella sala d'attesa. Lui con
tutto il suo splendore arriva con in mano una valigia. Mi sorride e io
non posso fare che lo stesso. Mi incanto quando lo vedo, forse è
sbagliato ma lo amo troppo.
Anche gli altri componenti della famiglia Jonas mi sorridono, lui
lascia cadere la borsa e corre verso me.
Io mi alzo da quella sedia che ormai ha la mia forma e gli corro in
contro a mia volta.
Mi abbraccia e sentirmi stretta tra le sue braccia mi da una carica e
un calore mai provati. E' stupendo averlo qui, sentire il suo cuore
battere, il suo profumo, poter mettere le mani tra i suoi ricci e
sentire le sue labbra sulle mie.
Tutto di lui mi manda in paradiso. Come gli dico sempre lui è il mio
angelo. O forse era.
"Chantal sono così contento di vederti".
"Anche io Nick" e la cosa era vera, ma dovevo fare la mia orribile
parte.
"Nick...dobbiamo parlare" abbasso gli occhi, guardare i suoi e dirgli
ciò che dovevo dirgli era una brutta mossa.
"Tutto bene tesoro?"
"No, ma non possiamo parlare qui".
"Invece mi dici tutto adesso".
"Io...tu mi ami?"
"Chantal che domande sono? Certo che ti amo, più della mia stessa vita.
Perchè?"
"Perchè non mi chiami mai? Perchè neanche un e-mail o una lettera o una
cartolina?"
"Sei mai andata su internet a vedere un video di un nostro
concerto?"
"No,perchè?"
"Arriviamo a casa e lo vedrai".
Mi prese per mano e con tutta la sua famiglia ci diriggemmo a
casa.
Arrivammo poco dopo e Nick mi portò subito in camera sua
posizionandomi davanti al computer.
"Cerca qualsiasi video con la canzone Fly with me e poi mi
dirai".
Feci come mi aveva detto ed è inutile dire che le lacrime iniziarono a
scendere senza controllo.
Ogni volta che si siedeva al pianoforte per cantare quella canzone, la
dedicava a me. Tutte le sere, tutti i concerti.
E le dediche erano stupende. Lui mi abbracciò da dietro e io mi girai
affondando la testa nel suo petto.
"Piccola pensavi davvero che non ti amassi?"
"Io...scusa. E' solo che non ti vedo o non ti sento mai e ho pensato
che..." mi tirò su la testa con un dito e mi baciò.
"Chantal io ti amo e scusa per quello che ho fatto in questi anni,
scusa se non sono stato presente.
Ma ti prometto che al prossimo tour tu verrai con
noi."
Gli sorrisi e finalmente ritrovai il ragazzo di cui mi ero
innamorata.
"Grazie per le dediche".
"E' la nostra canzone se non sbaglio. L'ho scritta per te. "Peter Pan and Wendy turned out
fine, so won't you fly with me?" si mise a
cantare.
Già lui era il mio cantante dalla voce d'angelo. Solo mio
però.
Adesso che lui è qui e so che non mi ha mai dimenticata, posso dire che
se anche lontane due persone non dovrebbero mai perdere la
fiducia l'una verso l'altra.
Mi dispiace se fa
veramente schifo, ma è già la seconda volta che la scrivo e ho promesso
alla mia migliore amica che l'avrei postata.
L'ispirazione me
l'ha data proprio lei ed è per questo che le dedico questa storia, con
la speranza che le piaccia.