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Autore: Fabi_    05/02/2011    6 recensioni
Stava bevendo il suo tè, quando notò il titolo in prima pagina: Il pericoloso pluriomicida Sirius Black evade da Azkaban.
La tazza le cadde dalle mani, fu come se una ferita che non si era mai richiusa del tutto improvvisamente venisse sfregata con del limone.
È strano come alcuni ricordi restino impressi nella memoria, anche quando si tenta in tutti i modi di scacciarli via.
Lisa stava rivivendo il giorno in cui aveva conosciuto Sirius Black.

Quarta classificata al contest 'The pairing in the Box'
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Questa storia si è classificata quarta al contest The Pairing in the Box, indetto da Sephora20 che ringrazio, ho riportato il suo giudizio in fondo.

Ringrazio chiunque deciderà di leggere ed eventualmente recensire questa storia.

 

 

Sweet Memory of You

Lisa Price era in vacanza.

Il 31 luglio era il suo primo giorno di ferie forzata per la maternità. Non che le dispiacesse, con quel caldo potersene stare in casa era decisamente meglio che andare al lavoro, ma non le andava di stare a casa da sola.

Suo marito William era già alzato da un po’, lo sentì entrare e fece finta di dormire, le diede un bacio: “Lisa, io mi alzo, tu resta pure a letto”.

Lei sbuffò: “Non sono malata, mi posso anche alzare, sai?”

“Ok, allora fai come vuoi, ma vedi di non cadere dalle scale”, uscì dalla stanza ridendo. Era sempre così tra di loro, Lisa era permalosa e lui si divertiva a scherzare con lei. Era molto bravo a fermarsi in tempo.

Non come lui…

Scese in cucina e iniziò a prepararsi una buona colazione, appellò il giornale e lo appoggiò distrattamente sul tavolo.

Stava bevendo il suo tè, quando notò il titolo in prima pagina: Il pericoloso pluriomicida Sirius Black evade da Azkaban.

La tazza le cadde dalle mani, fu come se una ferita che non si era mai richiusa del tutto improvvisamente venisse sfregata con del limone.

È strano come alcuni ricordi restino impressi nella memoria, anche quando si tenta in tutti i modi di scacciarli via.

Lisa stava rivivendo il giorno in cui aveva conosciuto Sirius Black.

 

***

 

Era una Serpeverde, in famiglia lo erano da generazioni e non sarebbe stata certo lei ad interrompere la tradizione. Era stata educata per essere una Serpeverde e aveva imparato bene come comportarsi.

Sicura di sé, brillante e capace di cogliere al volo le opportunità, anche quando erano date da affari non troppo onesti. Lisa era una ragazza di altezza media, con normalissimi capelli castani e brillanti occhi azzurri. Si sentiva abbastanza ordinaria.

Era riuscita ad entrare nel Lumaclub, vantandosi degli stretti rapporti che la sua famiglia aveva con il ministro della magia, che era un suo lontano parente. Questo aveva influito sul suo rendimento in Pozioni e le aveva risparmiato ore di studio.

Proprio durante una festa data da Lumacorno, conobbe Sirius.

Se ne stava a mangiare da solo, in disparte. Non faceva parte del Lumaclub, infatti non l’aveva mai visto prendere parte alle riunioni.

Non conosceva il suo nome, glielo disse Regulus, che scoprì essere suo fratello: era più grande di loro, della stessa età della Evans.

“Non siamo più in buoni rapporti”, disse il giovane Black con aria triste.

“E perché?”

“Non fa più parte della famiglia, non è più interessato a noi”, Regulus chiuse il discorso e uscì dalla stanza.

In quel momento, Lisa voleva saperne di più. Aveva visto girare spesso quel ragazzo per i corridoi. Sirius era affascinante, sembrava avere una personalità allegra e vitale. Si chiese perché non l’avesse cercato prima. Poi si ricordò che era un Grifondoro, non che a lei importassero tutte quelle stupide distinzioni tra le Case, ma era più semplice frequentare i Serpeverde.

Sirius era appoggiato a una parete, mangiava una tartina e ridacchiava da solo. Lisa si appoggiò al muro al suo fianco:“Che c’è di così divertente?”

“Niente, non vedi, ridono tutti, lo faccio anch’io”.

“Ti stai annoiando?”Chiese lei con naturalezza.

“Non direi, con tutta questa gente… anzi, in mezzo all’elite di Hogwarts come potrei annoiarmi?Un consiglio, ti conviene andare da un’altra parte, io non faccio parte di questa cerchia di Maghi di prima scelta. Fossi in te, tornerei a parlare con mio fratello. Non ha ancora trovato una compagna di giochi”, salutò Regulus con la mano e tornò a dedicarsi alla tartina.

“E perché sei qui stasera? Poiché non fai parte del club e non ti stai divertendo, non potevi startene semplicemente nella tua bella torre?”

“Ahahah! Per tua informazione, sono qui per fare un favore a un amico”.

“Oh, ma come sei gentile: Mi accompagni a una festa? Oh… soffrirò, ma vengo!” Lisa recitò la breve simulazione di dialogo gesticolando, Sirius puntò lo sguardo su di lei e scosse la testa.

“E io che pensavo che ti stessi annoiando anche tu! Invece sei come loro, pensi che essere qui abbia senso!”

“Invece non è così, per questo sono venuta a parlare con te. Ho scelto di fare fruttare il mio tempo”.

Sirius sorrise, aveva un sorriso diverso, sembrava sincero. Aperto. Anche Lisa si sentì improvvisamente a suo agio.

“Ok. Allora ricominciamo: io mi chiamo Sirius, sono venuto qua su ordine della signorina Evans, che mi ha costretto ad accompagnarla perché mi odia e desiderava che parlassi con mio fratello”.

Le porse la mano che lei prontamente prese: “Io invece sono Lisa. Sono qui perché il mio pro-pro zio è il ministro della magia e Lumacorno crede che la mia famiglia e la sua si frequentino ancora”.

“E scommetto che ha un buon motivo per crederlo”.

“Devo avere diffuso questa notizia”.

Rimasero a parlare per po’, fino a quando Lily non corse a chiamare Sirius, costringendolo a raggiungere suo fratello.

***

 

Non poteva avere fatto quello che tutti avevano detto, non uno come lui, così fedele.

Non poteva avere ucciso… Sirius non era cattivo.

Per lui gli amici venivano prima di ogni altra cosa…

 

Tra loro sembrava andare bene, a lei piacevano i modi di Sirius, allegro, scherzoso e sincero. Lui apprezzava Lisa perché era pungente e simpatica, perché ogni sua azione era naturale.

Si erano incontrati spesso a Hogsmeade.

Avevano parlato di loro stessi, quando lei gli aveva chiesto della sua famiglia, Sirius aveva iniziato a parlare di James, di Remus e di Peter. Aveva imparato a conoscerli e ascoltava rapita gli scherzi che i ragazzi avevano in mente.

Non credeva che Sirius fosse innamorato di lei, ma si vedevano spesso e a Lisa questo bastava.

Quando lui la guardava con quegli occhi limpidi e tristi, lei si sentiva unica.

I baci di Sirius erano dolci.

 

Spesso si beccavano erano entrambi abbastanza superbi e permalosi, per questo più di una volta avevano litigato. Erano litigi abbastanza innocui.

Solo una volta avevano rischiato di farsi male….

 

Era stato durante un’esercitazione del Club dei Duellanti, Lisa aveva chiamato Sirius come suo sfidante. In molti a scuola sapevano che i due uscivano insieme e una Grifondoro era riuscita a convincere Lisa che Sirius l’aveva tradita con un’altra ragazza.

Lisa era infuriata, in fin dei conti non si sentiva in diritto di chiedergli niente. Non parlavano mai del futuro, ma lui avrebbe dovuto almeno dirglielo.

Erano uno di fronte all’altra, le bacchette strette in mano.

Sirius era più grande, era più veloce, più capace. Eppure quando fu il momento, non tentò nemmeno di proteggersi.

“Stupeficium!” l’incanto lo lanciò indietro di qualche metro, Sirius sbatté sul pavimento e gridò di dolore.

“Sirius!” Lisa corse verso di lui, James, il suo amico, ridevano a crepapelle, i Serpeverde applaudivano e fischiavano, lei si lanciò ai suoi piedi: “Scusa!”

Lui rideva: “Mi hai colpito! Sei davvero una serpe!”

Era finita a risate…

***

Non le sembrava vero che si fossero lasciati...

Era stata colpa della scuola. Lisa aveva ancora un anno da passare a Hogwarts, lui invece ad un tratto era sparito, si erano mandati qualche lettera, ma lei sapeva che Sirius stava combattendo Lord Voldemort, non aveva tempo per una ragazzina come lei che non ci pensava neanche a mettere a repentaglio la sua vita per una battaglia che le pareva troppo grande per lei.

Lisa aveva impiegato tutte le sue forze per dimenticarlo.

Era convinta di esserci riuscita, ma ogni volta che vedeva Regulus, le tornava in mente Sirius.

Un giorno aveva sentito della morte dei Potter. Era impossibile che fosse stato lui. Dopo che Sirius venne rinchiuso ad Azkaban, lei chiuse a chiave nel suo cuore anche i ricordi che la legavano a lui e ricominciò a vivere, tentando di dimenticare ogni cosa che l’avesse legata a lui.

 

Chi voleva prendere in giro? La debole e infantile Lisa Price si era innamorata davvero di Sirius Black. La notte, quando sognava, si trovava a vedere i suoi occhi profondi, quel suo sorriso un po’ troppo sicuro. Nessun abbraccio, nessun bacio era stato come quelli di Sirius. Si dice che il primo amore non si scorda mai, forse sarebbe stato così anche per lei. Avrebbe confrontato ogni uomo della sua vita con Sirius?

 

 

Ci sarebbe stato qualcuno in grado di essere migliore di lui? Almeno agli occhi di Lisa?

Poi era arrivato William, era un uomo tranquillo e dolce, quello che le ci voleva, una persona che sarebbe potuta stare con lei senza problemi.

Lisa però, non poteva evitare di chiedersi come sarebbe andata con Sirius…

In quel momento, mentre leggeva l’articolo, si sentì ancora quella ragazzina innamorata.

Guardò fuori dalla finestra e vide un grosso cane nero.

Istintivamente uscì dalla porta e si mise a fissarlo.

“Sirius…” doveva essere impazzita. Riusciva a vedere i suoi occhi anche in quelli di un cane.

 


 

4 classificata (parimerito): Fabi_Fabi – Sweet memory of you 
Originalità: 9/10 
Niente da ridire a riguardo. Perfettamente originale, sopratutto perché hai descritto tutto dal punto di vista di Lisa, e non di Sirius come invece avrebbero fatto in molti. 
Correttezza grammaticale: 8,5/10 
Tutto ok, hai una proprietà di linguaggio notevole. L'unica cosa è che (probabilmente per la fretta) non sono riuscita a capire il senso di una frase: "Spesso di beccavano erano entrambi superbi e...". Assolutamente niente di irrimediabile, eh, è solo un errore dettato dalla fretta ;) 
Stile: 9,5/10 
Direi proprio che sei un asso dell'introspezione. I pensieri di Lisa, il suo dolore, la sua perdita sono tangibili. Mentre la leggevo stavo male io per lei :'( 
Gradimento personale: 9/10 
È davvero bella. Mi sono commossa quando ho letto l'ultima frase, quella in cui Lisa rivede Sirius negli occhi di un cane. E qui sorge spontanea una domanda: lei sapeva che Sirius era un animagus? Evidentemente si, altrimenti lei non sarebbe corsa incontro ad un bel cagnone nero. Questo passaggio poi, è veramente importante. Fa capire che Sirius si fidava di lei a tal punto da rivelarle un segreto del genere. A questo punto, che dire? Innanzitutto, se il risultato di una proroga è una Fic come la tua, prorogherò i miei prossimi concorsi all'infinito xD In secondo luogo invece, ti faccio i complimenti, hai talento! ;D 
IC personaggio: 5/5 
Punteggio totale: 41/45 

   
 
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