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Autore: Fiamma Drakon    06/02/2011    1 recensioni
Certe volte Sharon faceva la sua sfolgorante apparizione persino nei sogni di Break, quasi sempre nelle vesti di un angelo arrivato a lui per salvarlo dalle tenebre dell’Abisso.
[Break/Sharon - per la community 1frase]
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sharon Ransworth, Xerxes Break
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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An angel smiles at me, the devil #01 - Angelo
Certe volte Sharon faceva la sua sfolgorante apparizione persino nei sogni di Break, quasi sempre nelle vesti di un angelo arrivato a lui per salvarlo dalle tenebre dell’Abisso.
#02 - Sorriso
I sorrisi che Sharon gli rivolgeva spesso durante il giorno erano dolci, femminili e colmi di una sincera preoccupazione nei suoi confronti che Break percepiva come un chiaro cenno di profondo affetto.
#03 - Felicità
Break aveva dimenticato che cosa volesse dire “essere felici” da quando era tornato dal fondo dell’Abisso, ma era stato grazie alla giovane Sharon Rainsworth che aveva riacquistato una sua personale e nuova concezione di felicità.
#05 - Confusione
Lo stato confusionale in cui cadeva Sharon ogni volta che alzava un po’ troppo il gomito la rendeva ancor più fragile e carina agli occhi di Xerxes.
#06 - Mondo
Per Sharon l’esistenza stessa di Break e la sua costante presenza al suo fianco rappresentavano tutto un mondo: il suo.
#07 - Finestra
C’era una finestra, in un angolo remoto della villa dei Rainsworth, che Break utilizzava sempre per osservare senza farsi notare la sua ojou-sama nei momenti in cui quest’ultima amava trastullarsi in giardino.
#08 - Spazio
Xerxes, schiacciato contro la parete più interna del ripostiglio, aveva un gomito premuto contro le sue costole ed un altro che spingeva senza alcun garbo contro la sua gola, «Break lasciami il mio spazio...!» esclamò Sharon con voce quasi lamentosa, «È stata lei a volersi nascondere qui dentro, ojou-sama ♥» le ricordò l’uomo in tono allegro.
#09 - Vista
La vista che si aveva dal balcone sul lato ovest della villa era a dir poco stupefacente, semplicemente perfetta - si disse Sharon - per un thé serale con il suo “fratellone” Xerxes.
#12 - Occhio
Quando la fanciulla vide il sangue colare dalla ferita appena aperta all’occhio dell’albino, si precipitò verso di lui e si strappò prontamente un lembo dal fondo del vestito, per tamponare la fuoriuscita del liquido prima che divenisse insostenibile.
#14 - Folla
C’era una tale folla al mercato, quel giorno, che Sharon si era persa Break lungo la strada, anche se - ipotizzò con un sorriso - probabilmente si era semplicemente fermato ad un banco di dolciumi.
#15 - Gabbiano
Break fu svegliato al mattino presto non dal solito, snervante trillo della sveglia e neppure dai richiami della sua dolce anima gemella, Sharon Rainsworth, bensì dal verso tutt’altro che piacevole di un gabbiano che si era posato sul davanzale della finestra che Sharon aveva lasciato mezza aperta.
#16 - Sogno
Sharon, vestita di un semplice ed insolito abitino azzurro corredato con un paio di calze bianche, si trovava in una strana foresta che non aveva mai visto, quando d’un tratto questa terminò e le si presentò davanti un sentiero che conduceva ad una casa bizzarra, davanti alla quale un personaggio che a lei era ben familiare era seduto ad un capo di un lunghissimo tavolo ingombro di teiere e tazzine, intento a bere del thé da una tazzina tagliata a metà - fatto che le fece intuire immediatamente l’irrealtà di tutto ciò.
#17 - Libertà
La libertà di scegliere il fidanzato era da sempre stata preclusa alle giovani eredi della famiglia Rainsworth; tuttavia, Sharon aveva avuto il coraggio di rompere quell’odiosa tradizione e fidanzarsi con una persona che aveva scelto personalmente e che le piaceva davvero: Xerxes Break.
#19 - Controllo
Anche se involontariamente, Break esercitava un certo controllo sulla sua ojou-sama, visto che quest’ultima si era legata a lui talmente tanto da arrivare a considerarlo una parte integrante non solo della sua famiglia, ma anche di se stessa.
#21 - Sole
Per Sharon l’allegria di Break era come un piccolo sole che le pareva fosse stato creato appositamente per lei, per alleviare l’altrimenti perenne monotonia delle sue giornate.
#24 - Città
Sharon non era mai stata in una grande città, così Xerxes aveva pensato bene di portarla a fare un giro in centro, giusto per passare del tempo assieme.
#26 - Bugia
«Sei davvero carina con quel completino, Sharon ♥» esclamò Break allegro, mascherando con maestria ineccepibile il fatto che stesse mentendo; d’altra parte, una piccola ed innocua bugia come quella poteva permettersela, se serviva a far comparire sulle guance della Rainsworth quel grazioso rossore di cui lui era così invaghito - e che gli ricordava il colore delle ciliegie dei suoi amati dolcetti, anche se non poteva dirglielo, altrimenti l’avrebbe presa per un’offesa anziché per un complimento.
#28 - Orizzonte
Mentre il sole languiva sull’orizzonte, tingendo delle sue calde striature il cielo, Xerxes e Sharon, seduti sulla spiaggia, si scambiavano abbracci e caldi baci, parole sussurrate a fior di labbra, nella certezza che là nessuno avrebbe osato interromperli.
#29 - Stile
«Allora?» domandò Sharon, estatica, fissando Xerxes mentre quest’ultimo si guardava nello specchio, le labbra corrugate in un broncio irresoluto, osservando il completo viola di dubbio gusto che aveva indosso, «Ha un suo... stile, ojou-sama...» disse, sorridendole con fare vagamente candido ma colpevole.
#31 - Bacio
Quello che seguì la strana dichiarazione della ragazza all’albino fu un casto ed affettuoso bacio apposto di sfuggita da quest’ultimo sulla guancia della sua ojou-sama, la quale, per riflesso, arrossì violentemente.
#36 - Gravità
La gravità dello sguardo di Break faceva presagire qualcosa di non solo importante, ma d’essenziale, qualcosa che, in un certo senso, faceva preoccupare Sharon, benché ancora non sapesse cosa dovesse dirle l’albino; tuttavia, la sua attesa durò ancora per poco: «Stasera andiamo a teatro assieme ~ ♥?».
#40 - Tornado
«Avresti dovuto lasciarmi perdere!» sbottò Sharon con ira, abbattendo senza pietà il cuscino sulla sua testa reiteratamente, simile ad un tornado d’energia e furia «Non sono così importante!» aggiunse, ma Xerxes rise: «Questo lo credete voi: in realtà la vostra vita è preziosissima e dev’essere protetta. Questo è il dovere di un cavaliere».
#43 - Sangue
Una stilla di sangue fuoriuscì, candida, dal polpastrello di Sharon, ma Xerxes le prese prontamente il dito e se lo portò alla bocca per togliere il liquido in eccesso, facendo avvampare d’imbarazzo la sua ojou-sama.
#44 - Paradiso
Quando Break riprese conoscenza e vide il viso di Sharon sorridergli con sollievo dall’alto, sopra di lui, circondato da bagliori dorati, l’albino credette di essere asceso al Paradiso, tant’è che chiese: «Sono già morto e sepolto?», ricevendo in risposta uno sguardo perplesso ed un «Sei solamente svenuto dopo aver sbattuto la testa, Break».
#45 - Volontà
“La volontà prevale sull’istinto” continuava a ripetersi la giovane Sharon, tremante e gocciolante d’acqua gelida tra le braccia di Xerxes, stringendosi al suo petto, desiderando al tempo stesso di potergli cingere il collo in un abbraccio.
#46 - Reale
Era un piacere tangibile, reale e dannatamente eccitante quello che le stavano trasmettendo le affusolate e delicate dita di Break, intente a giocherellare sulla sua nuda spina dorsale, prima di passare ad intrattenimenti di ben altro tipo ed intensità.
#47 - Rosa
Quando Sharon si svegliò, il mattino del quattordici di febbraio, trovò una rosa appoggiata sul suo comò, accompagnata da un bigliettino su cui non era scritto nessun nome, ma vi era soltanto il disegnino di un pasticcino con una ciliegina sulla sommità.
#48 - Voce
«Xerxes...!» fu l’unica cosa che riuscì ad uscire dalla bocca di Sharon, che sussurrò quel nome con una voce da cui trapelavano note miste di desiderio, struggimento e passione, mentre l’albino era ancora semplicemente intento a sganciare i bottoni che le chiudevano il vestito.
#49 - Solitudine
Adesso che Break era uscito per andare a sbrigare delle commissioni - o almeno, così le aveva detto lui - Sharon sentiva tutto il peso della solitudine che sarebbe altrimenti stata alleviata dall’allegra presenza dell’albino.
#50 - Cecità
«Ho perso la vista, ojou-sama. Non sono più utile» disse l’albino in tono greve, senza voltare il capo, «Non dire sciocchezze! Se non fosse per te non saremmo qui adesso!» replicò con forza lei, guardandolo indignata per qualche momento, per poi stringersi al suo petto con affetto.

♥ ~ ∙ ~ ∙ ~ AU ~ ∙ ~ ∙ ~ ♥

#04 - Pericolo
«Sharon, attenta!» esclamò l’albino, gettandosi contro di lei, spostandola appena un momento prima che un albero le franasse addosso «Questa foresta è antica, devi stare attenta» continuò, rialzandosi e scuotendosi la polvere dai vestiti.
#10 - Pace
Se c’era qualcosa cui la giovane Sharon Rainsworth aveva rinunciato da quando aveva deciso di andare a sedersi allo stesso banco con Xerxes Break, quella era proprio la pace: quel ragazzo non era proprio capace di stare né fermo né zitto per più di pochi secondi, come se fosse geneticamente incompatibile con la quiete fisica e psicologica.
#11 - Sbaglio
Ne aveva fatte tante di cose stupide in vita sua, un’infinità senz’altro, ma il più grosso sbaglio che aveva fatto era stato senza dubbio quello di aiutare - ed indirizzare - Xerxes verso la specializzazione che studiava la chimica nucleare, dato che a lezione, a sentir parlare qualche suo compagno, pareva molto più che un esaltato - ed in verità Sharon ne era alquanto intimorita.
#13 - Mare
«Xerxeees!» chiamò Sharon con entusiasmo dalla battigia, agitando in aria una mano, alla quale l’albino rispose con un cenno dalla sdraio dov’era abbandonato, osservando con sguardo malizioso - nascosto opportunamente dalle lenti scure degli occhiali - il suo costume da bagno, che copriva solo una minima parte della sua attraente corporatura.
#18 - Gelato
L’inverno era arrivato in anticipo quell’anno, con gran sorpresa di tutti ed immenso piacere di Xerxes e Sharon, che andarono a pattinare sulla superficie del laghetto appena fuori città, gelato in tempi record a causa del freddo pungente.
#20 - Pesce
Sharon era appena rincasata quando vide passarle davanti Break con il suo solito modo d’incedere saltellante, una canna da pesca appoggiata su una spalla e la lenza sostenuta con l’altra mano, al termine della quale pendeva un pesce di modeste dimensioni, ma del quale l’albino, a giudicare dall’espressione, pareva estremamente soddisfatto.
#22 - Brezza
La brezza che spirava dal mare aveva un vago sentore salmastro che si mescolava perfettamente al profumo più dolce e floreale della ragazza che gli teneva la mano e gli sorrideva, trasformando completamente i due odori, fondendoli in un unico profumo fresco e frizzante.
#23 - Costa
Una passeggiata sulla costa era proprio la conclusione perfetta per la loro piccola ed intima vacanza, o almeno, così credeva Sharon, che camminava cercando un qualche contatto con l’albino al suo fianco senza che quest’ultimo se ne accorgesse - anche se dopo svariati minuti fu lui stesso a cercare e stringere la sua mano, con sua gran sorpresa.
#25 - Casa
Xerxes e Sharon si erano promessi che, dopo gli esami di maturità, avrebbero affittato una casa in cui vivere insieme come dei bravi fidanzatini nei pressi dell’università dove sarebbero andati tutti e due a studiare.
#27 - Telefono
Sharon iniziava a rimpiangere di aver regalato a Xerxes quel dannato telefonino: lo portava ovunque, anche semplicemente per guardarselo e rigirarselo tra le mani senza alcuno scopo preciso ed utilizzarlo per tutto meno che per quello per cui era stato creato, ovvero telefonare.
#32 - Mano
«Va bene, Xerxes... ti darò una mano con i compiti. Ma che sia l’ultima volta!» esclamò Sharon, categorica, guardando dal basso il ragazzo, che prese a saltellarle davanti in modo non troppo normale, «Grazie, Sharooon ♥!» replicò l’albino, abbracciandola di getto, facendola arrossire bruscamente.
#33 - Caduta
Sharon e Xerxes si stavano inerpicando lungo il ripido fianco di una collina - come si erano proposti di fare due giorni prima - quando improvvisamente la ragazza incespicò nel terreno brullo e perse l’equilibrio; tuttavia, il tempestivo intervento di Break la salvò da una caduta in cui avrebbe potuto farsi seriamente male.
#34 - Volo
«Xerxes... dobbiamo proprio andare? Non possiamo... non so, prendere il treno?» domandò Sharon, guardando con un certo timore aldilà della vetrata che costituiva tutta la parete alla sua destra, dalla quale si vedevano gli aerei in attesa di decollare; l’albino si girò e le rivolse un sorriso malizioso, poi disse: «Ormai è tutto prenotato, Sharon ♥! Non avrai mica paura di volare, neh?».
#30 - Malinconia
Quando Sharon uscì dalla sua aula per andare a casa, incrociò Break nel corridoio, una mano a sorreggere una delle spalline dello zaino e l’espressione mogia rivolta a terra - ed era estremamente bizzarro che fosse così malinconico, soprattutto alla fine delle lezioni del sabato, infatti la prima cosa che la ragazza fece fu di andare a chiedergli che cos’avesse.
#35 - Felino
«Xerxes... cos’è quello?!» sbottò Sharon, sgranando gli occhi non appena vide comparire l’albino davanti alla stazione con indosso una tuta aderente e coperta di pelo a strisce rosa fosforescente e lilla e con in testa una passata corredata di orecchiette triangolari e pelose del medesimo colore, «Il mio cosplay. Andiamo al Lucca Comics, neh?» rispose lui con la voce e l’espressione più innocenti di questo mondo - e probabilmente anche di tantissimi altri.
#37 - Fantasma
Un rumore di qualcosa di pesante che veniva trascinato risuonava oltre la porta della sua stanza e Sharon temeva che fosse uno dei fantasmi che - si diceva - vivessero in quella catapecchia da secoli; tuttavia, quando l’uscio si schiuse e lei lanciò un gridò terrorizzato, tutto ciò che apparve fu uno scorcio del suo compagno Break, in camicia da notte, «Neh, posso dormire con te?» chiese quest’ultimo in un sussurro.
#38 - Lotta
Xerxes non era fatto per la lotta corpo a corpo, dato che pareva essere molto più portato negli scontri dov’era munito di una qualche arma, che poteva essere dotata di una lama ma anche no; tuttavia, Sharon lo trovava estremamente carino anche e soprattutto quando tentava di fronteggiare i soliti sbruffoni della squadra di calcio dell’istituto e finiva col prenderle di santa ragione.
#39 - Motore
Appena la giovane Rainsworth fu uscita da casa, notò - e senza riuscire a trattenere un mugolio di sorpresa - che Xerxes era infilato per metà nel cofano dell’auto, imbrattato di olio sulle braccia, che ogni tanto facevano capolino dall’interno per andare a pescare qualche nuovo attrezzo nella cassetta accanto ai suoi piedi, «Che fai?» domandò la ragazza, avvicinandosi a lui, il quale rispose, cantilenando e senza alzare la testa: «Sto cercando di risolvere un problema al motore ♪».
#41 - Vecchiaia
Xerxes si appoggiò contro uno degli alberi che circondavano la fine del percorso ad ostacoli, respirando affannosamente, mentre Sharon lo raggiungeva con calma, «Che hai, Break?» gli chiese, preoccupata, «Sono diventato... troppo vecchio per questo genere di cose, Sha... ron...».
#42 - Domani
“Domani ti saprò dire qualcosa, Xerxes” gli aveva detto la Rainsworth, prima di lasciarlo là, davanti al cancello della scuola, sotto la neve che imperversava; tuttavia, le attese non gli erano mai andate a genio, come si poteva ampiamente vedere dal suo continuo camminare avanti e indietro per la stanza, senza riuscire a trovare requie: lui doveva sapere se Sharon avrebbe acconsentito a prendere il thé con lui.
   
 
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