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Autore: yobai888    06/02/2011    1 recensioni
Il ladro shinigami. Il misterioso ladro che ruba usando il Death Note, sarà compito della giovane detectivi Kaori Ko assicurarlo alla giustizia.
Genere: Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri personaggi
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Nota  non so perchè ma non mi lasciava pubblicare altri capitoli della mia fanfiction, il primo capitolo è qui: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=632804&i=1 ^_^ (se non lo leggete non capite nulla)

Il sogno di Kaori era sempre stato quello di aprire una sua agenzia investigativa.

Aveva letto tutti i libri di Agatha Christie (che sono quasi ottanta) e fin da piccola guardava Detective Conan.

Aveva allenato la sua mente in tutti i modi possibili, l'unica cosa che le mancava è l'esperienza.
In tutti i libri gialli quando il colpevole viene smascherato solitamente viene arrestato oppure si sente messo alle strette e confessa tutto, ma la realtà è ben diversa dai libri.
Hayato si alzò in piedi e prese un coltello dal tavolo.
Kaori sapeva che il coltello da cucina era un'arma impropria e non era legale portarla fuori di casa poichè superava i tre pollici, lo sapeva perchè l'aveva letto nei suoi libri di legge ma non ne conosceva le applicazioni pratiche.
Hayato gliele mostrò infilando il coltello nella pancia di Takobo.
-Non voglio ucciderti, arrivare a usare mezzi del genere sarebbe come accettare la mia sconfitta, invece faremo così: ora mi darai i death note e metteremo in scena una piccola recita.
Dirai alla polizia che il ladro era SOLO Takobo, gli dirai che quando gli hai detto di averlo smascherato ha provato ad attaccarti e ti sei difesa, ora toglierò le mie impronte dal coltello e ci metterai le tue.
Inoltre non parlerai di me alla polizia e trovasse miei capelli o impronte qui in giro digli che mi avevi invitato ieri ok?
Kaori annuì, spaventata, e gli porse i Death note.
-Non fare quella faccia triste, potrai dire a tutti di aver risolto il caso e saremo entrambi felici, hai risolto uno dei casi più difficili del Giappone.
Hayato le fece l'occhiolino e uscì dalla porta sul retro.

Nel giro di pochi giorni Kaori era sui tutti i giornali come la giovanissa detective che aveva risolto il caso di shinigami-dorobo.
Venne anche fatto uno speciale in TV di tre puntate dove veniva spiegato il modo in cui aveva risolto i casi di furto.
Kaori non poteva considerarsi felice, in fondo il vero colpevole era ancora a piede libero, ma tutto quel successo le aveva permesso di aprire un'agenzia investigativa online.
Non aveva un vero e proprio ufficio, i casi le venivano sottoposti attraverso il suo sito e lei sceglieva quelli adatti e prendeva parte alle indagini.
La polizia non le permetteva ancora di indagare su omicidi veri e propri, ma le lasciava campo libero su persone scomparse e furti.
Non aveva ancora ricevuto un vero caso.
Quando le si presentava davanti un caso veramente difficile se ne accorgeva subito, e apriva la sua collezione di tè pregiati.
Era diventato quasi un rituale per lei bere tè mentre rimuginava su un caso, le capitava di finire anche una ventina di bustine se doveva riflettere molto.

Quel giorno sapeva che ne avrebbe finite molte di più.

Il caso sembrava apparentemente semplice, il signor Takashiba era stato derubato e poi ucciso in casa sua, con un'arma insolita, una mazza da baseball, sua moglie Sayuki l'aveva contattata per chiederle aiuto.
Le impronte digitali rilevate sul coltello corrispondevano a Yuro Kimura, il dirigente della Miho Bank di Tokyo,le sue impronte erano nel database grazie a una accusa per frode, in quel momento si trovava all'estero ma che era stato richiamato per un interrogatorio.
Kaori non avendo alcuna autorità non poteva costringere il signor Kimura a farsi interrogare da lei ma lui, molto gentilmente, acconsentì.
-Dov'era la sera dell'omicidio tra le 21 e le 23?- Kaori non aveva ancora dimestichezza con gli interrogatori ma iniziava a prenderci la mano.
-Ero fuori città per un convegno aziendale, ci sono i miei colleghi che possono confermarlo.
-E come ci sarebbero finite le sue impronte sul coltello che ha ucciso il signor Takashiba?
-Beh... non voglio accusare nessuno... ma sospetto di mio fratello.
-Suo fratello?
-Beh... si, siamo gemelli, omozigoti, e abbiamo le stesse impronte digitali.
Kaori era alquanto scettica, era raro che due gemelli omozigoti avessero lo stesso corredo genetico ma non poteva escludere quella pista.
-Dove possiamo trovare suo fratello?
-Beh... a dire il vero non lo so, non l'ho mai frequentato molto, aveva qualche disturbo e è cresciuto in una clinica, non l'ho mai visto. Di recente è scappato e non si sa nulla di lui.
-Mi lascerebbe il suo numero? In caso volessi farle altre domande.
Yuro Kimura le porse il suo biglietto da visita.
Appena tornata a casa Kaori mise a bollire l'acqua, aveva tra le mani un altro caso.

-Caro diario, ho indagato un po' sul fratello del signor Kimuro e aveva scoperto diverse cose interessanti.
Kaori stava appuntando le sue scoperte nella sua agenda -Venne messo in una clinica quando aveva sei anni, aveva ucciso il gatto a mani nude. Da allora è sempre rimasto nella clinica Toreru, finchè non è scappato qualche mese fa.
-I suoi genitori sono morti e non posso chiedergli nulla, ma andrò a parlare con le infermiere e della clinica e con il suo medico curante.

-Caro diario, ho trovato il colpevole, andrò a comunicarlo alla polizia.

Kaori aveva radunato i detective che si occupavano delle indagini, il signor Kimura, la moglie del signor Takashiba e il signor Benzo, medico del fratello di Yuro Kimura.
-Vi ho chiamato tutti qui, perchè ho scoperto chi è l'assassino.
Kaori iniziò a sorseggiare il suo tè.
-Ma come? Pensavo che fosse appurato che l'assassino fosse mio fratello.
-Un momento, tra poco le spiegherò tutto. Ha ragione, a dire che l'assassino è suo fratello, perchè lei e suo fratello siete la stessa persona.
-Che cosa? Ma è assurdo!- Il signor Kimura si era alzato in piedi.
-Beh... ora le spiego: i suoi genitori erano evasori fiscali, dopo che lei è nato lo hanno registrato due volte, hanno corrotto un po' di infermiere e un dottore, e ecco un falso fratello.
Sei anni più tardi hanno messo il suo fratello inesistente in una malfamata clinica psichiatrica, dove non hanno avuto problemi a ospitare un falso paziente, così i suoi genitori hanno potuto ricevere i soldi della mutua. Questo falso fratello le è venuto utile quando ha deciso di uccidere il signor Takashiba, la cui moglie era la sua amante.
-Questo è un mucchio di bugie! La sera dell'omicidio ero ad un convegno aziendale! Come avrei potuto ucciderlo con una mazza a baseball?
-Beh... ho contattato tutti i suoi soci e tutti hanno detto di averlo visto, ma che l'avevano trovato un po' strano e così ho conrtollato le sue chiamate: lei ha contattato una agenzia di sosia, dove le hanno procurato un uomo che, opportunamente truccato, l'ha interpretata a quel convegno. Inoltre sie è appena incriminato da solo, infatti non le avevamo rivelato che l'arma era una mazza da baseball. È lei l'assassino, signor Kimura.
-L'avrei fatta franca se non fosse stato per questa ficcanaso.
-Ha rubato la frase a scooby doo.
Kaori finì il suo tè, era stato più facile del previsto.







 

  
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