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Autore: Rik Bisini    01/01/2006    1 recensioni
VINCITRICE DELLA 19° EDIZIONE DEL CONCORSO DI EFP (tema: "What if...")
Katsuya Uesugi, giovane promessa del club di baseball della scuola Meisei, è costretto da un terribile incidente a smettere di lanciare per due anni. Torna in campo proprio per la partita che assegna l'accesso al Koshien.
Genere: Romantico, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
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Dopo nove inning
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Nono inning

Katsuya Uesugi si sedette al posto del fratello mentre Tatsuya andava ad effettuare il suo turno di battuta. Katsuya sorrise pensando alle straordinarie battute di Tacchan, che lo aveva messo in difficoltà prima ancora di iscriversi al club di baseball. Subì il primo strike.
Da due ani si allenavano insieme, alternandosi a lanciare e battere con l'aiuto di Kotaro, dopo gli allenamenti regolari, per quanto pesanti potessero essere. La seconda palla schizzò via sopra le basi fino al campo esterno. Tatsuya iniziò la corsa. Quando i difensori del Sumi raccolsero la palla aveva già superato la prima. Il caldo non accennava a diminuire, ma Tatsuya correva a dispetto di quanto fosse secca e polverosa l'aria. Superò la seconda base.
"Fino a casa base!" urlò qualcuno dalla panchina.
"È il lanciatore. Non deve stancarsi!" osservò Nagao.
"Figurati se quell'imbecille ci pensa." commentò l'allenatore con un sorriso amaro.
"Troverà le forze anche per lanciare." sentenziò Katsuya.
Tacchan superò la terza base. L'urlo dei tifosi divenne un potente ruggito, poi si trasformò in un grido di apprensione. Ma Tatsuya aveva visto che la palla era diretta già a casa base. Cambiò direzione di corsa, fece due passi e con un colpo di reni si lanciò accanto ai piedi di Nitta.
"Idiota" commentò Kashiwaba "Matsudaira, la prima palla. Ricordati che sei il quarto battitore."
Kotaro sembrava stranamente poco determinato. Tirò un gran respiro.
"Pensa al primo giorno al club del Meisei." gli consigliò Katsuya.
Kotaro sorrise. Aveva fatto una pessima figura finché Kacchan non lo aveva incoraggiato e lui aveva messo da parte tutte le sue insicurezze e la paura di sbagliare. Improvvisamente dal suo viso scomparve ogni traccia di esitazione. La sua battuta poteva valere il Koshien.
Ma l'allenatore del Sumi la pensava allo stesso modo. Tsukuda fu sommerso dai fischi. Il ricevitore si alzò in piedi. Il Sumi concedeva la base. Tatsuya guardò verso la panchina. Trovò lo sguardo di Katsuya, serio e severo.
"Non correre Tacchan" tentò di trasmettergli "abbia fiducia in tutta la squadra. Puoi fidarti."
Kotaro allungò la mazza e deviò la palla altra, ma in zona nulla. Il ricevitore si scostò ancora e infine il battitore si avviò alla prima per quattro ball. I tifosi del Meisei erano inferociti, quelli del Sumi ammutoliti. Tatsuya era rimasto fermo in base.
Tsukuda non perse il ritmo ed eliminò per strike out il battitore che sostituiva Katsuya, Ikeda.
"Aspetta una tesa." fu l'indicazione di Kashiwaba al battitore successivo.
Hirose si posizionò accanto al ricevitore avversario, attendendo i lanci senza muovere un muscolo. Lasciò i primi due lanci, due ball. Subì il primo strike senza distogliere lo sguardo da Tsukuda. Al terzo ball il lanciatore avversario si sciolse il braccio. Arrivò una tesa. Hirose la colpì. Una valida in campo interno.
Tatsuya arrivò a casa base. Importava poco che i difensori avevano recuperato rapidamente eliminando Kotaro in seconda. Importava poco che successivamente la bella battuta di Nagao finisse proprio sul guantone dell'esterno destro. Il Meisei era in vantaggio. I suoi tifosi gridavano "Ancora tre!" il numero di battitori da eliminare per chiudere la partita, per arrivare al Koshien.
Tatsuya si sollevò appoggiandosi alla panchina per dirigersi verso il monte di lancio, Kotaro andò a sincerarsi delle sue condizioni, l'allenatore gli ricordò che in ogni caso non gli era simpatico.
I tifosi urlavano. Ikeda impiegò diversi secondi a ritrovare la sua posizione, tutta la squadra fremeva, i loro gesti frenetici tradivano agitazione. Anche Kashiwaba era in piedi.
Katsuya rimaneva seduto. In silenzio.
"Perché" si domandava "tutta questa confusione? Non si sono accorti di quello che sta succedendo? Non vedono Tacchan sul monte di lancio davanti a Kotaro? Il tabellone del punteggio che segna quattro a tre per noi?"
Si massaggiò il polso ancora dolorante.
"Non lo sanno? Sono due anni che lancia e tuttora non hanno capito? Tacchan non può essere battuto da nessuno di questi tre battitori. Nessuno, anche se l'ultimo è Akio Nitta. Ho eliminato nove battitori di fila. Nove battitori del Sumi. Tutto l'attacco di una delle più forti squadre del Paese. Tacchan deve semplicemente fare lo stesso... e sei ne ha già eliminati... anzi in questo momento sette."
L'urlo dei tifosi divenne "Ancora due!!"
"L'ultimo anno delle medie, alla staffetta, Kacchan era dietro di me. Mi ha raggiunto. Mi ha superato. Non ha avuto bisogno di allenarsi, è riuscito comunque a passare davanti a me, a me che correvo con tutte le mie forze e che mi allenavo correndo dieci chilometri al giorno."
Un urlo più potente sottolineò la decisione dell'arbitro di assegnare un dubbio terzo ball. Il battitore aveva un solo strike.
"Siamo gemelli. Chi ci guarda non si accorge di alcuna differenza. Eppure c'è un talento inesauribile in Tacchan che io non ho. A dispetto della durezza di ogni mio allenamento. A dispetto della continuità di ogni mio sforzo. In soli due anni mi ha raggiunto ed appena sentirà di poterlo fare mi supererà."
Due strike di fila. "Ancora uno!!" urlava la folla. Quell'uno era Akio Nitta.
"Raggiungimi Tacchan." Pensò Katsuya "Fai vedere a Nitta che ho abbandonato la nostra sfida solo per lasciarlo scontrare con un avversario più che degno di lui."
Tatsuya si chinò ponendo le mani sulle ginocchia e fece un grosso respiro. Nitta con due ultimi giri di mazza raggiunse la posizione.
I lanci cominciarono. Nitta rinviò il primo annullandolo. Così fece con il secondo. Kacchan intravide un sorriso divertito sul volto di Nitta. Il battitore corresse la posizione di un piede e annuì a Tacchan invitandolo a lanciare.
L'aria era ferma. Lo stadio era ammutolito. Un altro nullo.
Il sole scottava. Gli spettatori grondavano di sudore. Lancio nullo.
Hirose strinse i pugni, Ikeda sentì le mani tremargli. Nullo.
Harada si voltò verso Minami, la vide pallida, incapace di distogliere lo sguardo della partita. Di nuovo nullo.
Kotaro face a Kashiwaba un segnale per rassicurarlo sulla resistenza di Tatsuya. Ancora nullo.
Tatsuya chiuse gli occhi. Nitta strinse la mazza. Katsuya capì.
"Sta pensando a Minami." Strike out. Nitta aveva girato a vuoto. Fine della partita.

   
 
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