Allora,
la sottoscritta non sa minimamente che cosa abbia prodotto! Bene, emm,
diciamo
che è stato un vaneggio di non so quale natura. Non credo
sia il massimo da
leggere, è scritto proprio con la sola ispirazione del
momento, per cui è molto
semplice. La prima parte sono dei pensieri e poi delle azioni
di Andrew (ma che cazzo di nomi..xD) un ragazzo americano e la seconda
parte parla del suo ''compagno'' che Andrew chiama Michey ma che in
realtà si chiama Michele.
Buona micro lettura!
In your skin – In
my dreams
E
nella tua pelle, si, nella tua pelle sudata, io riuscivo a sentire la
tensione,
mentre mi guardavi , mentre mi toccavi. Nei tuoi occhi vedevo
l’eccitazione,
nelle tue labbra sentivo l’impazienza. E tu in me che cosa
vedevi in quel
momento piccolo Michey?
Dal
basso del mio inguine, mentre succhiavi la mia virilità,
anche se molti non mi
avrebbero considerato virile, ma solo una checca, un frocio, un rifiuto
umano,
cosa potevi vedere?
Non
mi interessava, il problema me lo pongo solo ora, ora che non ci sei
più, ora
che non ci sono più al caldo dentro te, ora che ricordo quei
momenti e che ti
vorrei riprendere fortemente, che ti vorrei amare, se così
si può dire, no, che
ti vorrei solo scopare. Perché è questa la
verità , non c’è storia tra di noi,
io servo a te, tu servi a me. Ti devo avere ora, subito. Esco dal caldo
delle
mie coperte e mi avvio alla macchina, anche se sono le due di notte,
fuori
nevica e tu, da bravo ragazzo, starai già dormendo, non
m’importa, l’eccitazione
freme tra le gambe e quello ora
è il mio problema più grande. Entro in auto e
metto in moto, la neve cade
copiosa sul terreno, come tra poco cadrà abbondantemente
qualcos’altro di
uguale biancore, ma molto più caldo, sopra te. Busso alla
tua porta, sei
un’apparizione, come sei bello tutto arruffato!
-Ciao.
Hai
un’aria stanca, ma allo stesso tempo confusa, sorpresa.
-Beh,
che fai qui?
Non
ti rispondo, lo capirai. Ti spingo dentro il tuo salotto, ti faccio
sprofondare
nel divano, mi guardi con gli occhi verdi chiari, sgranati ed eccitati,
come sei
innocente Michey.
-
Sono
solo nel mio letto, nella mia casa, l’ultimo pensiero
andrà a te Andrew, mio
bellissimo americano, ma purtroppo probabilmente anche tutti i miei
pensieri
notturni inconsci andranno a te questa notte, come del resto anche
tutte le
notti precedenti.
Il
mare, il sole che scompare dietro un orizzonte troppo dritto, troppo
bello,
troppo equilibrato per essere vero, troppo irraggiungibile per poter
essere una
speranza. Questo mare che splende d’oro e noi cullati dal
rumore dell’acqua. La
tua mano piena di sabbia sfiora la mia, con l’altra mi tocchi
la guancia e con
le labbra morbide e golose mi poggi un bacio sulle mie.
Spalanco
gli occhi e realizzo che era solo un sogno, un bel sogno. Il
campanello? Perché
suona a quest’ora?
-Ciao.
Ma
che ci fai qui? Oddio, che bello
che
sei.
-Beh,
che fai qui?
Non
mi rispondi, ma mi spingi nel mio nel mio salotto, ti guardo e tu
ricambi, è un
attimo infinito, la quiete prima della tempesta, come sei forte Andrew.
Manuu.