Titolo: Le menzogne sono come catene
Fandom: NARUTO
Paring: Itachi/Sasuke (ItaSasu)
Rating: angst angst e ancora una volta angst quindi
attenzione
Spoiler: volume 44 e precedenti
Parole: 623
Disclamer: NARUTO e i suoi personaggi sono
proprietà del maestro Masashi Kishimoto
Riassunto: quella notte, dopo la lacrima di uno e
prima del risveglio dell’altro…
Una lacrima a solcare il tuo volto, mentre volgi lo sguardo al tuo
fratellino. Anche lui l'ha vista quella lacrima, ma non se ne
ricorderà, non prima che possa essere ormai tardi.
Lo guardi, il tuo fratellino, lì, riverso a terra. Il suo
dolce viso di bambino ancora bagnato da lacrime di terrore e
incredulità e odio, perché tu lo sai che la
prossima volta che aprirà quei suoi occhioni neri in essi
non vi sarà più luce, speranza e
vitalità, ma solo vendetta, morte e ...odio. Cosi deve
essere, così hai deciso, così l'hai salvato...lui
solo, di tutto il tuo clan, della tua famiglia il cui sangue ancora ti
sporca le vesti. Vorresti andartene, subito, immediatamente a toglierti
quei vestiti lordi e marci fin nelle fibre del tessuto, così
come senti marcire la tua anima guardando quel piccolo e gracile
corpicino che giace ai tuoi piedi.
A cosa stai pensando Itachi? non vorresti, non dovresti, pensare a
nulla perché un assassino non pensa, agisce. Ed è
quello ciò che sei...poco importa se non volevi farlo, poco
importa se ti è stato ordinato, poco importa
perché ormai è stato fatto. Missione compiuta...o
forse no.
Continui a guardarlo ... l'unico errore della tua missione... continui
a guardarlo e puoi persino ammettere di sentirti sollevato vendendo
quel corpicino muoversi quasi impercettibilmente. Segno che respira,
segno che il cuore in quel piccolo petto batte ancora, segno che tuo
fratello è vivo, unico, solo...ma VIVO.
Ti chini vicino a lui, è svenuto, ha perso i sensi. Ha
sopportato troppo troppo troppo dolore in quella notte, troppo per un
bambino così piccolo, troppo per un bambino che non conosce
la guerra, troppo per il tuo amato fratellino.
Lo prendi in braccio, delicatamente, gli hai già fatto
troppo male e non vuoi infierire. Hai scelto il modo più
doloroso per proteggerlo, il modo più doloroso, ma anche
l'unico che potevi adottare, l'unico che ti era stato permesso.
L'Hokage ha dato la sua parola...e tu ci credi, non puoi far altro in
fondo.
Gli scosti una ciocca di capelli dal volto e le tue dita sfiorano la
pelle bianca di Sasuke. È bagnato il suo viso e calda la
guancia, la fronte..tutto il suo corpo. Febbre. Non te ne stupisci, ma
ti preoccupi...lo hai sempre fatto per lui, fin dal primo giorno della
sua nascita, fin dal primo giorno in cui l'hai visto tra le braccia di
vostra madre. Quindi corri, corri verso l'ospedale con il tuo prezioso
carico tra le braccia. Arrivi velocemente all'ingresso, ma sai che non
puoi entrare e allora depositi a terra con estrema gentilezza il
fragile corpicino di tuo fratello, la testa appoggiata al muro. Prendi
un sasso e lo lanci verso la finestra dell'ospedale. Un rumore non
troppo forte, ma che basta a richiamare l'attenzione e poi sparisci
prima che arrivi qualcuno.
Ti nascondi rapido tra le fronde di un albero nelle vicinanze. Vedi
delle infermiere uscire a controllare, notano il piccolo svenuto e di
corsa si avvicinano a lui, lo prendono in braccio, chiamano aiuto, e tu
sai che tuo fratello è salvo ora e continuerà a
vivere perché gli hai dato un motivo, uno scopo per non
scivolare nell'abisso della morte. Non si lascerà morire,
perché vorrà ucciderti, vorrà
vendicarsi e diventerà forte per quello. No, Sasuke non
morirà, quella certezza sarà anche l'unica cosa
che non farà morire te, non ora, non ancora.
Nascosto sull'albero guardi le porte dell'ospedale chiudersi, mentre
sotto di te alcuni ninja si affrettano verso il quartiere Uchiha.
È ora di andare, è ora di iniziare una vita di
menzogne...
Un ultimo sguardo verso l'ospedale. Al di là di una finestra
vedi ancora tuo fratello in braccio ad un infermiera.
...La vita di menzogne è già iniziata.