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Autore: Saya chan    01/01/2006    10 recensioni
Questa è una ff che ha scritto una mia carissima amica folemente innamorata di questo fumetto... a mio parere è molto dolce e profonda... mi raccomando, leggetela e lasciateci un commento!! ^^

Inserisci una valida introduzione con un riassunto della storia o con delle citazioni della stessa.
Frozen, assistente admin di EFP.
Genere: Romantico, Triste, Malinconico, Comico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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NANA

NANA

Questa,caro chiunque-tu-sia-lettore, è solo una stupida prova della mia mente anormale,per vedere se la mia fantasia si riesce non solo a trasformare in fotogrammi e trame immaginarie, ma anche in storie articolate, fermate e immortalate su un foglio,o , in questo caso sulla memoria del mio amato pc.Se poi ci sono gli Incubus (come suona bene,vero?) come sottofondo,dovrebbe venire iscpirato……..adios

Tokio. Grande città,senza dubbio interessante sotto molti punti di vista. E se si vuole cominciare una vera nuova vita, non vedo metodo migliore di trasferirsi in una grande città. Io mi ci sono stabilito per altri motivi però. Non volevo affatto cambiare vita, anzi. Io avevo paura. Avevo paura di dover cambiare troppe cose, trasferendomi. Avevo paura di perdere tutto ciò che con fatica avevo costruito fino a quel momento.

Lo sanno tutti. Le storie a distanza non durano…Ma lei, Nana, non era certo una tipa da arrendersi così facilmente. Ricordo ancora la sua espressione quando le dissi:

--“Nana,io ho deciso…farò l’università. Del resto tu me lo avevi sempre consigliato,no?”--

--“S-si, ne avevamo già parlato…ma perché fai quella faccia?non dirmi che non hanno accettato la tua richiesta di ammissione!!!”--

--“No,no…Non è quello il problema. E’ che……”--

Cavolo…i suoi occhi sono così…così…puri. E vivi. Questa è Nana. Lei è la ragazza più solare, semplice, ingenua che io abbia mai conosciuto…Per questo me ne sono innamorato.

--“Nana,è che ho deciso di andare all’università di tokio.”--

---“………..”---

--“…Si, insomma…lì avrò sicuramente più opportunità di lavoro…devo pagarmeli io gli studi,ricordi…e poi….”--

--“e poi?......”—

--“…e poi…prima o poi avevo intenzione di trasferirmi a Tokio. E’ l’occasione giusta per decidermi,finalmente!...il tempo passa Nana… i cambiamenti a volte sono inevitabili…e in questo caso si tratta solo di acquisire un po’ d’autonomia …..”—

Mi sto prendendo in giro da solo. Lo so Nana, neanche io vorrei che il tempo passasse…

Lei mi guardava persa in chissà che pensieri disastrosi…. è solita trasformare tutto in tragedie…grandi tragedie…speravo solo che non uscisse con qualche scenata,o che non scoppiasse in pianto. Non saprei proprio cosa fare….

--“Bè, se questa è la tua decisione…vai. Credo che farai la cosa più giusta. Devi pensare al tuo futuro….Davvero Shoji.”—

EH???Cosa? …non ci credo. Sto parlando con la signorina Komatsu?

Niente cose del tipo ”no shojiiiii!!!!!!non posso sopportare l’idea di saperti lontano,in una città così grande,senza di MEEEE!!!!!”....eccetera…?

“Dici sul serio, Amore?”

….Ancora un suo sguardo perso, che fissava i pizzi della sua bella gonna color panna.

Ma stavolta c’era qualcosa di diverso…cominciava a sorridere…

Ad un tratto mi guardò. I suoi occhi brillavano....come una vera esaltata!

--EVVVIVAAAA!!!!HO TROVATO!!!!!!!!SHOJJI AMORE MIOOOO!!!!—

Aveva cominciato a saltare da tutte le parti, da invasata qual era…

Ad un tratto mi si catapultò addosso!Quasi non riuscivo a respirare!!...io la fissavo non capendo. Le avevo appena dato la notizia più sconvolgente della sua vita, dopo la non-esistenza di babbo natale…e lei saltava e cantava????

--Mi vuoi dire che diamine ti prende, Nana?”—

--ooh,già!...

Ho trovato la soluzione hai nostri problemi..”—

--cioèèèèè?????—

--CIOE’….VERRO’ PURE IO A TOKIO!!!!!!^___^”

……

--Nana, Nana,calmati…riflettiamo…..COSA STAI BLATERANDO!!! Tu vuoi venire a Tokio con me?ma….”—

Ora mi stava guardando e sentivo come volesse sbranarmi…

--“he-hem….Shoji,caro….non avrai mica un’ALTRA, VEROOOO????? °_°

--MACCCHE’!cosa ti salta in mente….—

--“e allora perché mai sarebbe un problema SE venissi anche io?”—

--intanto,io ho già trovato un’ appartamentino singolo molto economico, quindi da me non puoi stare (e non fare quella faccia ora!).problema 2:tu non sei una persona autosufficiente…--

--cosacosa???—

--si,Nana,è inutile girarci intorno: non sei A-U-T-O-S-U-F-F-I-C-I-E-N-T-E!”—

--M-ma…--

--MA cosa!!!so benissimo che ti rifà ancora il letto tua madre!!!!—

--QUESTO E’ TROPPO,SHOJI!non puoi infierire così…”—

..”Ma non capisci che lo dico per il tuo bene?non resisteresti a tokio più di 2 giorni!devi trovarti un’ appartamento, un LAVORO perché non ho nessuna intenzione di mantenerti,e…--

Ecco,si era proprio arrabbiata. Si alzò e uscì sbattendo la porta.

Io sarei stato più che felice di averla con me, ma…non credevo se la sarebbe cavata.

E invece ora….devo rimangiarmi tutto. Ma proprio tutto.

Praticamente, alla fine, testarda com’è, me la sono portata dietro. In fin dei conti, le cose non sarebbero cambiate così tanto…Io e Nana, ancora insieme.

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Shoji teneva in mano quel piatto da 10 minuti. Oramai, a forza di asciugarlo,si sarebbe consumato.

Guardava fuori,immerso in quel paesaggio così caotico ma ormai così familiare del centro città. Pensava all’ultima volta che lui e Nana erano andati in quel Pub di fronte…Lei si era ubriacata e aveva cominciato ad invocare il demone celeste per avere una birra. Tutti si erano messi a ridere, fino a quando un cameriere si era deciso a servirla…quella sera finii per riderci sopra anch’io,dopo un primo momento d’imbarazzo. Si addormentò in taxi prima che potessimo raggiungere il mio palazzo…feci tutte le scale a piedi,con l‘ascensore fuori uso(non che Nana fosse pesante,al contrario,mingherlina com’è….ma alle 3 di notte…neanch’ io ero così n forma!!)

e….

Una voce improvvisa mi fece destare da quei ricordi ,annebbiati come i vetri umidi di pioggia del ristorante.

--SHOJI!SHOJI!INSOMMA!Ti sei addormentato?ti ricordo che devi servire ai tavoli dopo…appena finisci coi piatti….se finisci…--

--Mi perdoni, ero soprappensiero…--

Shoji si decise finalmente a posare quel piatto, ma tornò nuovamente alla finestra. Quel giorno era estremamente distratto.

Quante cose sono cambiate. Tutto è stato graduale…Prima io e Nana abbiamo cominciato a vederci meno, e quando ci vedevamo, ci sentivamo….come 2 estranei. Ma sembrava quasi che lei non se ne accorgesse. No. La nostra storia finì molto prima di quanto possa sembrare.

E poi arrivò Sachiko.

Dal primo momento in cui la vidi, cioè da quando il capo me la presentò,questa mia nuova collega, così carina e minuta…divenne per me un ossessione. Ogni sua parola , ogni suo sguardo colmo d’amore….non mi ci volle molto a capire che provava qualcosa per me.

E ben presto feci luce anche sui miei sentimenti. Sentivo che l’amavo, più di quanto avessi mai amato Nana. Sachiko non voleva mettersi tra me e lei, ma oramai ero io che lo volevo, era inevitabile…

Contemporaneamente ero terrorizzato dall’idea di far soffrire Nana ….doveva sapere. Non potevo più continuare a mentire.

Sono un vigliacco….Un vero bastardo. Non avrei mai voluto che finisse così. Avevo atteso troppo.

Così che alla fine lei lo ha scoperto. Ci ha visti insieme.

Quella sera la ricorderò per sempre, ma la vorrei cancellare .Ogni volta che ci penso, rivedo le sue lacrime; risento la voce lontana, le aspre parole della sua omonima amica, nonché convivente, Nana Osaki, che era con lei. Infine se ne erano andate insieme, immerse nel buio del lungo viale.

L’ultimo sguardo di Nana verso me….fu pieno di lacrime, ma colmo di odio.

  
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