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Autore: Urinde    08/02/2011    0 recensioni
Salve a tutti! Questa è la mia prima storia, non voglio darvi nessuna anticipazione e nemmeno la trama, vi dico solo che è ispirata ad una canzone, vedrete nel corso dei capitoli quanto 3 parole siano importanti nella vita di Ross.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cap 1
“Dai Ross! Prendi lo scopettone! Dai dobbiamo pulire e in fretta!”, disse Marco,”Sbrigati che io non posso restare troppo! Di certo non perdo tempo qui con te!”. Marco era sempre il solito, pigro, non di andava di fare proprio nulla, nemmeno per guadagnare qualche spicciolo, anche perché nella sala aveva sporcato anche lui. 18 anni lui, 15 lei. Marco era robusto e alto, un fisico asciutto e degli arti possenti.”E’ solo un ragazzino troppo cresciuto -.-“ disse Ross, tra se e se, mentre cercava di pulire in fretta il disastro sul pavimento. Succedeva sempre così al ristorante: c’è un party e i ragazzi combinano un macello. “Che rispetto per noi camerieri…” disse Ross. “Non ciarlare e muoviti! E’ tardi e ho un sonno pazzesco.” Ti pareva che quel cretino non aveva da ridire su ciò che la povera ragazza diceva. Ross aveva 15 anni, era di origini inglesi, aveva i capelli rossicci e un bel viso, non era magra ma per lei non era un problema, sapeva che la bellezza non era tutto ma talvolta le sue convinzioni crollavano quando vedeva le altre ragazze snelle e carine strusciarsi come gatte morte sui ragazzi. Oh avrebbe potuto farlo anche lei, ma almeno era una ragazza con dei principi, mica una sgualdrina.”Finito!!” esclamò dopo aver osservato Marco che si riposava su una sedia in vimini.”Su Marco ce l’abbiamo fatta, possiamo andare! Vai a dirlo tu al capo?” chiese pimpante e felice che lo strazio fosse finito.”Sono stanco. Pensaci tu.” Usò il suo solito sguardo ammaliatore cercando di convincere Ross. Ci riuscì. “Cavolo che cretina che sono!” pensò, “Perché ci casco sempre?!”. Ross sapeva bene il perché, quel ragazzo le piaceva, da poco ma le piaceva. Era un po’ bambino e cretino ma lei sperava cambiasse perciò cercava di comportarsi bene e mostrarsi il più gentile e disponibile possibile. Quella sera dovevano tornare a casa molto tardi e Ross sperava in un passaggio da parte dell’amica, la quale non arrivò mai. “ Cavolo come faccio? Sono a piedi sono le 2 di notte! Merda dov’è Katia?!” disse frustrata. “Hey! Come ti va?” chiese Marco sgranocchiando una mela.”Come potrebbe andare? Male!! Non posso tornare a casa!” rispose nervosa.”Beh ti do un passaggio io! Che ne dici? Stasera dormo da mia nonna, mi allungo e ti accompagno!”. Che fare, accettare? Si chiese Ross. Ma sì! Era la sua opportunità di fare colpo! Poteva farcela! “E va bene, accetto.” Rispose emozionata. “ Perfetto! Salga signorina.” Disse divertito Marco.”Che cavolo fa? Di colpo è diventato gentile…” Si chiese Ross, il viaggio sarebbe durato poco; che fare in quella macchina? Meglio stare zitti e aspettare che sia lui a rompere il ghiaccio.”Beh stasera hanno fatto un disastro eh?” Marco iniziò a parlare cercando di attirare l’attenzione di Ross “Hai ragione dovrebbero avere un po’ più di rispetto per noi camerieri, beh ma ormai abbiamo finito no? Hai sonno?”-“Uhm un pochino, domani devo andare a scuola e proprio non mi va” rispose Ross, visibilmente annoiata.” Ti sei ingrassata” disse tutto d’un fiato Marco. Eh no, credeva di stuzzicarla ma così l’aveva solo ferita.” Oh….se lo dici tu….” Disse Ross facendosi rossa. “Merda ho sbagliato tutto!!” pensò Marco “Devo rimediare!”. Ross capì di aver sbagliato ad andare con lui e non vedeva l’ora di arrivare a casa e andare a piangere. Era grassa, è così allora. “Senti…venerdì vieni anche tu a mangiare la pizza con il gruppo? Io ci sarò.” Disse balbettando. “Non lo so…non mi va.” rispose Ross-“Dai io verrò! Ci divertiremo e poi c’è la partita! Sarà divertente! Allora che ne dici?” disse il ragazzo cercando di rimediare all’errore di poco prima. “Ci penserò.” Rispose lei tutto d’un fiato scendendo dall’auto.”Buonanotte Ross!”-“ ‘Notte”.“Che serata di merda, io sono una merda, lui è una merda!!!” disse Ross buttandosi sul letto. “Il mondo è una merda! A chi tanto e a chi nulla! Non ce la faccio più!” esclamò mettendosi il pigiama e preparando l’ipod. Che c’è di male ad essere innamorati? Se una persona si innamora soffre? Queste erano le domande frequenti di Ross che cercava di non piangere ascoltando “Don’t Cry”. “Non piangere stasera,ti amo ancora piccola. Non piangere stasera c’è un paradiso vicino a te.” “ Tutte balle!” urlò in preda all’angoscia. Erano 15 anni che non aveva un fidanzato, 15 anni di dolore e solitidine, di invidia e di frustrazione. “Ti amo Marco. Capiscilo ti prego.” Si addormentò con gli occhi lucidi sapendo di dover affrontare un’altra  giornata.
   
 
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