Titolo: Una fusione di ricordi
Fandom: Dragonball
Paring: Trunks + Goten
Rating: per tutti
Spoiler: vari per tutta la serie di MajinBu. La
storia è ambientata nell’ultimo buco temporale di
DBZ, dopo la sconfitta di MajinBu ma prima della comparsa di Ub.
Parole: 1325
Disclamer: Dragonball e i suoi personaggi sono
proprietà del maestro Toriyama Akira
Note: scritta per One True Writing Meme su
seguente richiesta di kimbnr
:
Trunks + Goten, "Ti ricordi quando abbiamo..."
[f-ship, post-Z]
“Truuuuuuunks!”
Il giovane saiyan volse il viso verso l’alto da dove aveva
sentito il suo nome venir chiamato a gran voce. Aveva già
capito dall’aura che si trattava di Goten, e il vederlo
agitare un braccio mentre volava verso di lui servì solo a
confermare la sua percezione.
Rapidamente il ragazzo atterrò vicino all’amico
salutandolo nuovamente.
“Ehila!”
“Ciao Goten”
Erano in una landa desolata nel ben mezzo di un immenso cratere che
sembrava come essersi formato dall’impatto di una gigantesca
meteorite sulla terra. Ma entrambi sapevano bene che quella non era la
vera origine della voragine su cui si trovavano. Erano ormai passati
alcuni anni, ma Trunks continuava a recarsi in quel luogo ogni 7 maggio.
7 maggio 774 A.D.
Era quella la data in cui era comparso MajinBu sulla Terra, quella la
data in cui suo padre si era sacrificato per tutti quanti inutilmente,
quella la data in cui aveva ricevuto il suo primo e unico abbraccio da
Vegeta.
Ma anche per Goten quella data portava tanti ricordi. Quel lontano 7
maggio aveva incontrato per la prima vota il suo defunto padre, quello
stesso padre che ora, vivo e vegeto, era a casa a litigare con sua
madre sulle solite futili cose.
Una data piena di ricordi quella, già!
Quel giorno poi entrambi avevano partecipato anche al loro primo Torneo
Tenkaichi.
“Come mai sei qui?” chiese all’improvviso
Trunks rivolgendosi all’amico
“Ah ti ho portato questo - annunciò Goten
mostrando all’altro saiyan una scatola infagottata -
è una nuova specialità di mia madre, devi
assaggiarla, è buonissima!”
Trunks sorrise contagiato dall’espressione gioiosa e
spensierata sul volto del giovane Son. Aveva capito che Goten era
venuto li per cercare di tirargli su il morale. Lo faceva ogni anno,
era ormai diventato una specie di rituale.
“Grazie, assaggio subito” proclamò
Trunks portandogli via dalla mani il fagotto e aprendolo mentre andava
comodamente a sedersi sulla terra per poter mangiare.
In pochi secondi Trunks, aiutato da Goten, divorò il pranzo
di Chichi e qualche altra decina di cibarie che i due ragazzi si erano
portati via nelle capsule da viaggio.
“ahhh che bontà!”
“mi ricordano i manicaretti che c’erano al Torneo
Tenkaichi, ti ricordi”
“si, e per di più erano gratis”
“sono stati gentili ad offrirci tutte quelle cose buone solo
perché avevamo vinto”
“IO avevo vinto, prego” corresse Trunks mentre
ri-incapsulava i pochi avanzi del loro pranzo.
“per forza, hai barato!” sbuffò il
saiyan più giovane ricordandosi di come l’altro
riuscì a vincere quell’incontro.
“Come, scusa? Guarda che sei stato tu il primo a barare.
Avevamo deciso che non ci saremmo dovuti trasformare in Super Saiyan
mentre tu l’hai fatto lo stesso per poterti liberare dalla ma
presa. Me lo ricordo benissimo”
“eeeeh, sei ingiusto anche tu poi ti sei trasformato e hai
anche usato la mano sinistra. Avevi promesso che non
l’avresti usata! Anch’io me lo ricordo
benissimo!”
“che pignolo, allora ti propongo la rivincita, anche qui
subito se vuoi!” annunciò Trunks togliendosi la
giacca e mettendosi in posizione di combattimento.
“e va bene, se la metti così…- anche
Goten fece per mettersi in posizione, ma poi sembrò
ripensarci – ah no, non posso!” decretò.
“Cosa?”
“dopo volevo andare a trovare Valese e se mi vedesse arrivare
ferito potrebbe preoccuparsi”
Trunks perse di colpo la posizione assunta guardando allibito
l’amico che tornava a sedersi tranquillo.
“Incredibile…- disse il ragazzo mentre andava a
riprendere la giacca lanciata a terra - da bambino non avresti mai
rifiutato un incontro”
“la gente cambia sai…ah a proposito non
è che hai ancora qualcosa da mangiare, avrei ancora un
po’ di fame…”
Il giovane saiyan di casa Brief si rifiutò di commentare a
voce alta limitandosi a lanciare all’amico una capsula con
ancora qualche provvista”
“certi aspetti però non cambiano mai,
eh….” Pensò
“mi domando ancora oggi come tu abbia fatto a sopravvivere
nella stanza dello spirito e del tempo”
“non me lo ricordare, dentro quella stanza l’unica
cosa che c’era da mangiare erano quella specie di fagioli
insipidi”
“…e facevano pure abbastanza schifo,
però, in fondo, al tempo avevamo altro a cui
pensare”
I ricordi dei due ragazzi andarono quasi simultaneamente a quel periodo
passato nella strana stanza. Appena entrati Goten si gettò
subito ad allenarsi, la perdita della madre pochi secondi prima lo
aveva scosso e incentivato ad aver la sua vendetta. Trunks dal canto
suo aveva subito seguito l’amico nell’allenamento.
Avevano deciso che insieme ci sarebbero riusciti: avrebbero ottenuto
una forza incredibile per poi vendicarsi su chi aveva distrutto le loro
famiglie. E successe sul serio. Raggiunsero lo stadio di Super Sayan di
terzo livello…uno stadio che soltanto Gokuh aveva saputo
sfiorare.
“Dici che saremo ancora capaci di arrivare al terzo stadio di
super sayan con la fusione?” la domanda di Trunks
sembrò risvegliare dai suoi pensieri il saiyan
più giovane che si alzò di scatto in piedi
“ma certo, che domande!” urlò convinto.
“Proviamo?” domandò il giovane Brief
guardando speranzoso l’amico, mentre il sangue del popolo
guerriero tornava prepotente ad avere la meglio sulla sua
metà terrestre.
Goten, dapprima un po’ preso alla sprovvista, si
lasciò poi sfuggire un sorriso quasi di sfida annuendo
convinto.
Eseguirono la buffa danza senza errori, i loro corpi in perfetto
sincronismo ripeterono i gesti rituali dando così vita,
ancora una volta dopo alcuni anni, a Gotenks.
La luce abbagliante che era scaturita dalla tecnica della fusone si
disperse velocemente rivelando un Gotenks quasi stupito. Si guardava le
mani, notando le piccole scariche elettriche scaturite dalla sua aura.
“WOW fantastico, ci riusciamo ancora” la voci dei
due ragazzi erano cambiate da quando erano bambini, ma durante la
Fusion andavano ancora a sovrastarsi perfettamente formando quel
duplice effetto sonoro tipico di quella tecnica.
“Bene, ora proviamo a trasformarci”
Un’ondata di energia dorata si espanse attorno a loro e ben
presto ne uscì un Gotenks dai lunghi capelli dorati. Non era
più piccolino, ora era un guerriero adulto e muscoloso,
addirittura più forte di quando aveva combattuto contro
Majinbu. Ma il carattere era in fondo rimasto lo stesso. Gasato dalla
sua stessa forza, esattamente come quando i due ragazzi erano bambini,
Gotenks si lanciò in un volo a velocità
supersonica attorno alla Terra. Fecero molto giri riconoscendo ogni
volta posti diversi che li avevano visti protagonisti di vecchi
combattimenti e tecniche dai nomi più assurdi. Sorvolarono
le montagne del Paoz, arrivando a casa Son dove Gokuh percependo la
loro aura si era volto verso l’alto agitando la mano in segno
di saluto. Videro la Kame House, le isole del sud dove ogni anno si
teneva il torneo Tenkaichi, il palazzo della Vecchia Baba di cui
avevano solo sentito parlare. Volarono verso l’alto seguendo
la traiettoria della Torre di Karin, videro Dende salutarli dal suo
palazzo un po’ sorpreso, ma divertito. Passarono sopra i
freddi ghiacci del nord dove da bambini avevano combattuto contro quel
mostro di Broly. Furono scambiati per una cometa in pieno giorno quando
sorvolarono invece la città dell’Ovest, riuscendo
a scorgere Vegeta sul balcone della Casule Corporation che li osservava
passare con il suo solito sorrisetto beffardo…Erano pura
potenza libera nel cielo.
Non erano passati che pochi anni, ma sembravano secoli da quando i due
non avevano sperimentato un simile grado di libertà. Fu
bellissimo, una mezz’ora che riportò Trunks e
Goten alla loro infanzia di piccoli saiyan indomabili. Riatterrarono
sulla landa deserta poco prima che la fusion terminasse, ma anche una
volta tornati loro stessi, rimasero seduti con quasi il fiatone e un
enorme sorriso di soddisfazione stampato in volto.
“Quanto tempo che non mi divertivo così!”
“A chi lo dici, erano secoli!”
“Dovremmo farlo più spesso” dissero poi
nello stesso istante ricreando per un momento la voce della fusion
senza accorgersene.
Risero come non facevano da molto tempo nell’anniversario
della scomparsa della Terra. Risero ricordandosi che
l’indomani sarebbe stato l’anniversario della
vittoria su MajinBu e della rinascita. Risero mentre alzandosi si
batterono il cinque.
“Abbiamo vinto! Siamo i più forti!”
esclamarono insieme.
Avevano vinto, si, anche contro i tristi ricordi…