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Autore: Cleer    08/02/2011    2 recensioni
Girai l’angolo correndo, mentre le lacrime mi rigavano il viso.
Stupidamente gli avevo creduto ancora, e mi ero ritrovata di nuovo illusa.
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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But you’ll always be my hero ;

Girai l’angolo correndo, mentre le lacrime mi rigavano il viso.
Stupidamente gli avevo creduto ancora, e mi ero ritrovata di nuovo illusa.

“Piccola, piccola per favore! Fermati, ascoltami! Io..io ti amo.
Te lo giuro, ti amo sempre di più..ti prego non te ne andare..Io..non vivrei senza di te”.


Era questo quello che mi aveva fatto credere alle sue moine.
Quel suo ti amo per me valeva quanto l’ossigeno che respiravo.
Mi bastava sapere che ero essenziale nella sua vita per farmi stare bene, per dimenticarmi di tutto il male che avevo incassato.
E invece? C’ero cascata di nuovo. Avevo creduto alle sue stupide parole prive di qualsiasi sentimento.
Cosa mi sarei potuta aspettare da uno come lui? Lui era perfetto.
Lui era il sole, la luna, le stelle. Lui aveva un sorriso disarmante.
Lui aveva la luce negli occhi, color miele. Lui era simpatico, schietto, divertente, dolce, romantico.
Lui era una superstar. Lui era un cantante di fama mondiale.
Lui era Justin Drew Bieber.
Poteva avere chiunque ai suoi piedi, poteva avere milioni di ragazze pronte a fare qualsiasi cosa per Lui.
Io cosa avevo in più di tutte loro? Niente.
Non ero bella, non avevo nessuna dote, ero timida, avevo spesso i capelli arruffati e il trucco colato,
i miei occhi non erano particolari, non avevano nessuna luce,
le mie labbra erano brutte, erano carnose e screpolate.
Potevo solo donargli tutto il mio amore infinito che provavo verso di Lui.
Potevo solo offrirgli il meglio di me stessa. Potevo solo amarlo.
Ero fragile, e mi ero abbandonata a Justin come fosse la mia ancora di salvezza, aprendomi a Lui come un libro.
Mi aveva già ferito. Se n’era andato dalla mia vita già una volta, ma l’avevo perdonato.
Non mi importava quanto male mi faceva la sua assenza, l’averlo tra le mie braccia,
sulle mie labbra mi rendeva felice, e mi faceva dimenticare tutto il dolore e le lacrime spese quando Lui non c’era.
Quando ero con Lui vivevo delle emozioni fortissime, che mi bastavano per sentirmi completa.


Eravamo nella sua Range Rover nera, diretti in un posto speciale, come disse lui.
Lo vedevo guardarmi a intervalli regolari, mentre io lo osservavo con la coda dell’occhio.
Ai miei occhi appariva felice della mia presenza. Ogni volta che mi guardava sul suo volto appariva un sorriso tenero.
Mi distrassi a giocare con i miei capelli rossicci e le mie unghie,
mentre canticchiavo silenziosamente le canzoni di Rihanna che risuonavano nell’abitacolo.
Ripensavo a quanto potevo essere fortunata ad essere amata da Justin,
e sorrisi senza nemmeno accorgermene.
Avevo caldo, così abbassai il finestrino della macchina,
lasciandomi travolgere dalla brezza fresca che soffiava prepotente, a causa dell’elevata velocità con cui procedevamo.
Sporsi la testa dal finestrino guardando il panorama che si disegnava davanti ai miei occhi.
Mi sentivo accarezzare il viso dai capelli, che si scompigliavano allegri sotto il soffiare del vento.
Sorrisi, ed ero felice. Mi bastava averlo di fianco a me per essere felice e completa.
Mi voltai per guardarlo, ed incontrai il suo sguardo. Così cristallino, così pulito, così lucente.
Sorridevo abbagliata dalla sua bellezza, tutta per me. 
Mi accarezzò una guancia dolcemente e mi sorrise.
Si girò di nuovo per seguire la strada, mentre io rimasi a fissarlo con il sorriso stampato sulle labbra.
Ci fermammo poco dopo di fronte ad una radura verde.
Sorridevo felice guardando Justin, sempre più ammagliata dal suo modo di sorprendermi e rendermi felice.
Scesi dalla macchina e chiusa la portiera rimasi immobile a contemplare quel paesaggio stupendo,
quasi mi sembrava una mia fantasia.
Sentii due mani calde stringermi i fianchi e due labbra morbide e zuccherose accarezzarmi il collo con dei piccoli buffetti.
Mi attraversavano mille e mille brividi di emozioni, per concludersi in un sorriso, da parte di entrambi.
Strinse la mia piccola mano fragile nella sua calda. Mi voltai ad osservarlo e mi sorrise.
Mi lasciavo trasportare attraverso quella infinita radura verde, fidandomi ciecamente della sua mano.
Mi ritrovai nel centro di uno spiazzo illuminato dalla luce del sole, circondata da fiori rossi e fucsia,
pini, larici, abeti, mano nella mano con tutta la mia vita.
Mi girai in cerca dei suoi occhi color miele, e li ritrovai a fissarmi.
Gli sorrisi imbarazzata, come fosse la prima volta.
Mi prese il viso fra le mani e con i pollici mi accarezzò la guance.
Istintivamente potrai le mie mani tra i suoi capelli, e cominciai ad accarezzarglieli.
Si avvicinava al mio volto sempre di più, sorridendomi.
Sentivo il suo respiro mescolarsi con il mio,e il suo cuore scaldare anche il mio.
Il suo naso prese a strofinarsi con il mio mentre i nostri occhi non si distaccavano.
Annullò la piccola distanza fra di noi con un bacio delicato ma deciso, facendomi dischiudere le labbra.
La sua lingua cercò la mia, e la trovò poco dopo, in risposta del bacio.
Ci misi dentro tutto l’amore che provavo nei suoi confronti, e mi abbandonai fra le sue braccia.
Lo sentivo sorridere sulle mie labbra, e sentivo il mio cuore scoppiare di felicità.
Si distaccò per guardarmi negli occhi, accarezzandomi la schiena e il collo.
Mi rubò altri piccoli baci, come stesse rubando piccoli frammenti del mio cuore, che gli apparteneva completamente.
Mi strinse a se, senza spezzare il contatto visivo.
Le mie mani intrecciate nei suoi capelli, continuavano ad accarezzarli timidamente.
“Io..Christal..ti amo”, mi disse quasi sussurrando.
I miei occhi subito si riempirono di lacrime, che non esitarono nemmeno per un momento a scendere.
Mi bagnarono il viso, mentre le mie labbra si incurvarono felici in un sorriso smagliante.
Il mio cuore non piangeva più di dolore, ma solo di felicità.



I ricordi mi tornavano lucidi davanti agli occhi, e mi facevano piangere sempre più forte.
Mi accasciai a terra, reggendomi la testa. Volevo vomitare tutto quello che si annidava dentro essa e dentro al cuore.
Volevo cancellare quei momenti felici con Justin, perché sapevo che mi avrebbero portato solo dolore atroce.
I miei singhiozzi si facevano sempre più forti e accentuati,
le lacrime non smettevano di scendere, e mi bruciavano la pelle, meschine.
Mi ritrovai a urlare tutto il dolore che mi stava spezzando le ossa.
Urlavo e mi sentivo in un qualche modo più leggera.
Sentivo le lacrime finirmi sulla lingua. Salate, amare, acide.
Ritornai appoggiata al muro dove mi ero fermata poco fa, e cercai di calmarmi.
Piangevo silenziosamente, mentre sentivo il cuore che si gelava piano piano.
Appoggiai la testa al muro dietro di me, e lasciavo che le lacrime rigassero la mia faccia.
Sentii dei passi preoccupati correre senza una meta, e una voce chiamare io mio nome.
Quella voce che avrei riconosciuto tra mille. Quella voce che mi aveva salvata da tutti i mali più brutti.
Urlava disperata il mio nome, tra mille singhiozzi e mille lacrime che sorde colpivano il terreno sottostante.
“Christaaal! Cazzo Christal, dove sei!”. Non risposi. Non volevo rivederlo, dopo quello che aveva fatto.
Mi distruggeva saperlo così, a causa mia, ma quante volte mi aveva fatto disperare con la sua assenza? Forse troppe.
Sentivo i suoi passi sempre più vicini.
Forse aveva sentito i  miei singhiozzi che lo richiamavano, che silenziosi urlavano il suo nome.
“Christal! Ti amo, Christal, guardami cazzo!”.
Aprii gli occhi che ancora non smettevano di piangere, e mi ritrovai il suo viso distrutto dal dolore,
rigato dalle stesse lacrime amare che rigavano il mio. Mi prese per i polsi e mi strinse a sé.
Non mi ritrassi, non ne avevo le forze. Mi lasciai solo stringere al suo petto caldo, senza avere la forza di ricambiarlo.
“Christal ti prego, credimi! Non ho fatto nulla, è stata Elizabeth,
io ti stavo aspettando quando lei..cazzo Christal io ti amo, ti amo, ti amo per davvero, te lo giuro!
Christal la mia vita non avrebbe senso senza di te! Ti prego..”,
lo sentivo sussurrare quelle parole piene d’amore e di dolore al mio orecchio, tra un singhiozzo e l’altro,
mentre mi stringeva sempre più forte a lui e mi accarezzava i capelli.
Dovevo credergli? Il mio cuore mi diceva di perdonarlo, di stringerlo forte a me,
di sentire le sue labbra ancora una volta sulle mie.
Mi abbandonai al suono delle sue parole spezzate dai singhiozzi e lo strinsi con tutte le mie forze a me.
“Jus-tin..perdonami..”, furono le uniche cose che riuscii a dire, in mezzo ai miei singhiozzi.
Mi strinse ancora più forte per poi prendere ad accarezzarmi i capelli e sussurrarmi
“No, Christal..non ti devi scusare..ti prego amami, e io sarò ti nuovo felice..”.
Strinsi la sua felpa tra le mie mani e appoggiai la mia fronte nell'incavo tra la sua spalla e il suo collo,
respirando avidamente il suo profumo. Gli lasciai un piccolo bacio sul collo per poi sussurrargli: “Ti amo Justin, ti amo”.
Vidi spuntare un sorriso sul suo volto che glielo illuminò.
Sapevo che era sincero, come non lo era mai stato, e che mi amava davvero.
Non avrei permesso a nessuno di dividerci ancora.
Ci eravamo aspettati per troppo tempo, e per fortuna ci eravamo incontrati.
Lui era la mia ala mancante, come io ero la sua.
Mi rubò un piccolo bacio, stringendo le mie mani tra le sue.
Ora avevamo la certezza di amarci veramente.



Spazio Autore!
Zan, zaaan! Eccomi di nuovo qua con un altra Fic :)
Questa è vecchia come il cucco, devo averla scritta due o tre mesi fa ò.ò
Non sapevo se postarla o meno, poi mi son detta 'massì, postiamola!'
E' leggermente triste, evidentemente rispecchia un sacco il mio animo.
Vabbè ma non sono qui a raccontarvi i mie problemi esistenziali!
Beh, spero vi piaccia, e spero che la recensirete.
Un bacione,
Vostra Cleer :3

  
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