Ciao a tutti!
Allora, io sono
Dramy96123 e questa è una storia praticamente ai limiti del possibile, ma ho
pensato che sarebbe stata un’idea carina, e così l’ho messa su carta (e poi su
PC).
I protagonisti sono
Blaise Zabini e Ron, e in secondo piano anche Draco.
Spero sia venuta
carina, vi lascio alla storia, baci!
Blaise e Ron : Ovvero,
l’ hair – stylist e lo sciatto.
-
Zabini, non penso che sia una buona idea…- disse Ron con un’ espressione poco
convinta stampata in faccia, mentre veniva trascinato senza tante cerimonie dal
Serpeverde Blaise Zabini.
-
Storie, Weasley, vuoi o non vuoi diventare alla moda, sexy…trendy? –
-
Ehm…C’è una domanda di riserva? –
Ron
era stato preso al lazo da Zabini durante la fine dell’ultima ora di lezione,
era stato aggraziatamente portato in
uno sgabuzzino ed era stato opportunamente convinto ad accettare il patto.
“ – Dai Weasley, solo
una rivisitata al look, per dare colore,sfumatura, un tocco casual al tuo
guardaroba!-
La voce di Zabini
aveva un che di...stilista isterico che preoccupava non poco Ron.
Il suo tono non era
stato sempre così acuto.
Ne era praticamente certo.
- Si, e io dovrei
addentrarmi in una tana di serpenti…con te? Ma fammi il piacere! – aveva
ribattuto brusco, ma dandosi comunque un’occhiata.
Nelle sale comuni
potevano vestirsi come volevano e lui si era sempre messo dei semplici jeans e
maglietta… niente di spettacolare insomma.
- Beh…non sei disposto
a tutto per conquistare Lavanda o…la Granger? –
* attacco di tosse
convulsa di Ron*
- Hermione? Tu
scherzi, il mio cuore è di Lavan…ok accetto.-
Un sorrisino di
vittoria aveva illuminato il volto della
Serpe, che era già pronta ad andarsene, quando Ron aveva bloccato la porta
- Ma perché proprio
io??? –
- Perché sei il più
sciatto e insulso di tutti, qui ad Hogwarts, e vederti mi fa male al cuore –
rispose Blaise, portandosi una mano al petto e abbandonando il tono isterico –
compulsivo.
- E perché ora? –
Blaise tossicchiò
- Perché la vocazione
arriva quando uno è ispirato. –
- ma questa è il
genere di cosa che direbbe Silente! – protestò Ron, confuso, ma Blaise aveva
già aperto la porta con un incantesimo
- Si, beh, è lui che
mi fa il copione…a domani, qui alla stessa ora…e cerca di conciarti in modo
decente, Santo Cielo! – urlò, mentre abbandonava il corridoio”
Ora
Ron era maledettamente convinto che non era stata una buona idea. No, per
niente.
E
mentre Blaise lo portava (detto in altre parole: lo trascinava di peso) per
corridoi, stradine,quadri eccetera Ron si senti come una cavia da laboratorio
pronta all’uso.
Spiacevole.
-
Mettiamola così. O ti fai rifare il look o comincio a ripetere il nome di Tu –
Sai – Chi per tre ore mentre tu stai a digiuno – gli disse Blaise, ghignando.
-
Io penso che rifarmi il guardaroba sia un’idea fantastica, eccezionale,
magnifica! – decise all’istante Ron.
-
Vedo che si ragiona – rispose Blaise senza guardarlo, e lo guidò fino ad una
piccola, piccolissima porta, finemente intarsiata
-
Scommetto che non ne sapevi neanche l’esistenza – disse la Serpe, sorridendo
Ron
si limitò a scuotere la testa. Gli eventi non stavano volgendo a suo favore.
Decisamente.
Blaise
aprì la porticina, e arrivarono nel suo Regno.
Il
sogno di ogni Estetista.
Un
salone Modern–Pre-Deluxe–Effect–Pantene-ProVi completo di tutti i più strani
macchinari e di tutti i possibili abiti si stagliava davanti a Ronald Weasley,
solo eletto di quella eterea visione.
Blaise
senza fare molto caso alla faccia stupita di Ron lo prese per un braccio e lo portò nel reparto abbigliamento.
-
Ora cercheremo un colore che ti sta bene, anche se con quei capelli
sarà…difficile. E troveremo degli abiti adatti, che dovrai indossare per un po’
-
-
Ma…ma io sto bene così…- azzardò Ron,perplesso.
E
Blaise dovette reggersi ad un tavolo con tutte e due le mani. Traballando
leggermente si rivolse a Ron
-
Cosa hai detto? –
-
Che...niente. – pigolò l’altro facendosi piccolo piccolo.
La
voce di Blaise si alzò di diverse ottave
-
ERESIA! Io sono una persona emotivamente fragile,Weasley, non hai il diritto di
farmi venire degli attacchi di cuore del genere! Sei sciatto. Il maglione è
sformato, i pantaloni troppo corti, la cintura consumata, la camicia
spiegazzata e…bruciacchiata?-
-
Schiopodi, lunga storia…- borbottò Ron
-
Persino le scarpe sono di un colore indefinibile! –
-
A…A me sembrava di essermi vestito bene oggi…- balbettò il ragazzo, ma Blaise
agitò una mano con impazienza
-
Tu non hai la più pallida idea di cosa sia la moda! –
Il
cambio d’abiti durò all’incirca due ore, cambio che comprendeva centinaia,
migliaia di vestiti.
Erano
passati dallo zebrato al paillettato in poco tempo, senza neanche considerare i
pantaloni a zampa d’elefante, con gran sollievo di Ron.
Alla
fine Blaise optò per una calzamaglia nera, con una giacchetta a strass dorata e
delle zeppe alte 10 cm ( 12 no perché Ron non riusciva a camminarci.)
La
parte bassa dei pantaloni era decorata con ghirigori dorati, per accentuare lo
sfarzo.
-
Vedi? Avverti lo charme? – gli chiese
Blaise, guardandolo soddisfatto.
-
In effetti i segni dorati mi slanciano – rispose Ron, trattenendo il respiro e
facendo così scomparire la pancetta che aveva messo su a Natale.
-
Solo…non pensi che siano un po’ scomode? – disse, riferendosi alle scarpe.
-
Ovvio, la moda non è comoda, che pretendi? Ora, piuttosto. passiamo al trucco! – esclamò su di
giri Blaise, alzando le braccia.
-
TRUCCO? – urlò l’altro, alzandosi in
piedi e barcollando all’indietro.
-
Ho detto trucco? Intendevo una base di rivisitazione del viso per eliminare
punti critici e difetti del corpo – disse con nonchalance la Serpe,
accompagnando con fare solenne Ron su una poltroncina.
Dopo
vari lamenti di Ron a proposito che NON aveva intenzione di mettere il fard,
men che meno la matita, Blaise riuscì a mettergli un po’ di fondotinta e un
velo di ombretto, ma il peggio arrivò quando Blaise prese le pinzette.
-
Che-Che vuoi fare con quelle? – balbettò terrorizzato Ron, agitandosi sulla
poltroncina e cercando di allontanarsi dall’orrido strumento di tortura.
-
Solo delle pinzette, non sentirai che un dolce formicolio – rispose suadente
Blaise, afferrando le pinzette con mano esperta e tenendo il viso di Ron
-
Ora stai tranquillo che non ti faccio niente.-
-
Si, si d’accordo…
-...-
-
…AAH! –
-
Weasley non ti ho toccato! –
-
Scusa, l’emozione. –
-
Tre,due,uno…- la pinzetta afferrò il peletto, e Blaise tirò con decisione.
-
AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!! –
Un’ora
e parecchie parolacce e santi dopo, Ron aveva delle sopracciglia perfette (e un
amplio arrossamento sulla fronte, ma dettagli).
Evitando
accuratamente di farlo passare vicino a superfici verticali riflettenti, Blaise
gli annunciò sorridente che sarebbero passati ai capelli finalmente!
-
No!! I capelli NO!! – urlò Ron, toccandosi le amate ciocche e stringendosele
con affetto e disperazione.
-
Ma Weasley, ti faccio solo uno shampino…ravvivo il colore magari,ma solo perchè quel rosso sbiadito è inguardabile,non ti ci farò
mai andare in giro! –
Ron
esitò. Ma in fondo si trattava solo di uno shampoo…
Presto,
molto presto, Ron avrebbe imparato a preoccuparsi quando una persona usava un
diminutivo civettuolo come “shampino”.
Controllando
l’orologio, Blaise si rese conto che erano giusto in tempo per la cena, un’ora
dopo che operava sui capelli stinti della sua creazione.
Ron
prese uno specchio e neanche fece troppo caso all’ombretto scuro…il suo sguardo
cadde sui suoi capelli, che vide…
-
VIOLA!!! VIOLA!!!! QUESTO NON E’ RAVVIVARE IL COLORE! E COSA SONO QUESTE
CIOCCHE DI PELI DI TOPI
MORTI BLU? -urlò Ron tutto rosso
prendendo un’extension e mostrandola all’impassibile Blaise.
-
Dipende dai punti di vista…per esempio, io adoro quelle ciocche, danno un
colore così elettrico e vivo…-
Ghignò
tranquillo, ammirando la sua opera d’arte
-
Sembro la brutta copia di Tonks! – si lagnò Il Grifondoro, tutto combattuto.
-
Dai, con un paio di giorni dovrei trovare qualcosa per levarti tutta la
tinta,le extension eccetera…tieniti i vestiti, mi raccomando! -
Reprimendo
l’istinto di uccidere quel modaiolo del ***** Ron traballò sulle sue zeppe con
tutta la dignità che possedeva, fino alla Torre Grifondoro.
-
Draco Malfoy, 100 galeoni. – Disse Blaise tutto gongolante, mentre riscuoteva
delle mazzette da Pansy e Astoria, che
sbuffavano indignate.
-
Ma come hai fatto? – sbuffò il biondo, mentre infilava la mano in tasca.
-
Sono affascinante, sensibile, intelligente, con un buon gusto nel vestire e…Nott, non hai capito, 200 galeoni, non 50. –
-
Oh, al diavolo, vado a fargli una foto! – esclamò Draco dopo cinque minuti,
prendendo la fotocamera prestata gentilmente
da Canon e avviandosi verso l’uscita dei Sotterranei.
-
Fammi una copia! – gli urlò Blaise dal divano.
Quando
Draco lo vide in giardino, che si copriva con un cappello e si guardava
circospetto alle spalle, non poté fare a meno di pensare che non aveva
intenzione di mettersi mai contro Blaise, men che meno scommetterci.
I
suoi capelli gli piacevano così.
Inutile
dire che meno di un mese dopo un altro eletto aveva varcato le porte del Sacro
Salone.
Draco
Malfoy si presentò in sala Grande con una casacca cinese, fuseaux blu svasati e
tacchi a spillo 12. Ma per gli altri avrebbe anche potuto vestirsi in bikini.
Erano i capelli che contavano, in lui
Quel
giorno, la popolazione di Hogwarts capì che i capelli fuxia a Malfoy donavano.
Finito!!
Che ne pensate?? E’
demenziale, lo so! Però…cioè, mi piaceva, dovevo postarla!!
Baci!