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Autore: fleacartasi    09/02/2011    9 recensioni
“Sei diventata rossa” Le fece subito notare. “A quanto pare hai ancora diciassette anni, quando ci sono io” Le prese il polso, come se temesse di vederla fuggire.
Genere: Generale, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Sirius/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
- Questa storia fa parte della serie 'e'
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NOTE I

Nella mia personale – e probabilmente delirante – visione, Lily negli ultimi mesi di gravidanza non se ne sta tranquilla tranquilla a svolgere lavoro d'ufficio all'Ordine né nella sua bella casina a far la calza (troppo semplice XD), ma viene mandata, senza essere troppo d'accordo, in uno sperduto paesino di mare. Tutto questo per non attirare troppo l'attenzione del caro zio Voldie e dei suoi compari, prima fra tutti la dolce Bella che ama tantissimo i neonati...
Mi piace pensare che i Potter inizialmente vivessero a Londra. Il Fidelius è stato fatto dopo la nascita di Harry, come scritto sul Lexicon, quindi non è impossibile, anche se poco probabile, che i due si siano trasferiti a Godric's Hollow solo in un secondo momento.
Tutta questa pappardella serve a spiegare l'ambientazione di questa one-shot, né più né meno :)
Buona lettura!


* * * * *


Almost everything I wish I'd said





Black!” esclamò. “Voglio dire, Sirius,” si corresse subito dopo.
“Dopo anni sei riuscita ad imparare il mio nome di battesimo, sono impressionato,” notò Sirius. “Sono sicuro che ti tornerà utile, prima o poi.”
“E posso sapere per cosa?”
“Per implorarmi di non smettere, come hanno fatto le innumerevoli ragazze che mi sono portato a letto.”
“Quando ti deciderai a crescere?” Lily Evans, suo malgrado, sorrise. “Non hai più diciassette anni!”
Sirius ricambiò il sorriso. “Non ho affatto intenzione di interrompere la mia brillante carriera di scopatore seriale.” Prima di proseguire, attese l'espressione disgustata che puntualmente si dipinse sul volto della ragazza. “Diciassette o venti, cosa cambia?”
“Per quanto ti riguarda non lo so, ma
per me cambiano molte cose,” ribatté, accarezzandosi l'addome.
“Non disturbare mio nipote!” la rimproverò lui. “Sta dormendo.”
“Da quando hai la vista a raggi X?”
“Cosa sono i raggi X, qualche babbanata?”
“Sì, una babbanata,” confermò Lily. “Niente di importante. E poi tecnicamente non è tuo nipote.”
“Siccome non è mio figlio sarà almeno mio nipote,” disse Sirius, in tono che non accettava
obiezioni.
Lily non riuscì ad impedirsi di arrossire. “Cosa stai dicendo?” La voce le sembrò stridula, sgradevole.
“Sei diventata rossa,” le fece subito notare. “A quanto pare hai ancora diciassette anni, quando ci sono io.” Le prese il polso, come se temesse di vederla fuggire.
“Perché sei venuto qui, Sirius?”
“Jamie è bloccato a Londra, deve... Sai, le solite cose,” spiegò, senza curarsi di essere chiaro. Sapeva che Lily non era mai stata d'accordo con Dumbledore e James, e non avrebbe mai voluto lasciare Londra per quel villaggio sperduto. Raccontarle delle missioni che svolgeva il marito non era una mossa saggia.
“Dovrei essere con lui ad aiutare l'Ordine, con voi!” esclamò, dando sfogo alla frustrazione che la angosciava.
Anche se amava il mare, erano bastati un paio di giorni per farle venire la nausea nei confronti delle casette colorate, del sentiero che conduceva alla spiaggia e delle giornate limpide profumate di salsedine.
“Sei incinta di quasi otto mesi! Non puoi combattere, e-”
“Potrei rimanere a Grimmauld Place! Fare... fare
qualcosa, qualunque cosa che non sia pensare a come arrivare all'ora di cena senza morire di noia. Non avrei dovuto dare retta a James.” Si lasciò cadere sulla sabbia, sentendosi più che mai simile ad uno sgraziato elefante.
“Pensi che lui sia contento? Non fa che lamentarsi perché non può venire a trovarti quando vuole, è proprio un rompicoglioni.”
“Non faccio fatica ad immaginarlo, in effetti,” convenne Lily, con un sorriso.
“E' il primo a volerti a Londra, ma non possiamo essere certi che non ci sia un traditore. Se l'Ordine crollasse saresti un bersaglio troppo facile, non puoi permetterti il lusso di correre certi pericoli.”
“Sono proprio inutile, vero? Solo un peso...”
Sirius le si sedette accanto. “Tu non sei inutile.” La fece voltare verso di lui, fino ad incontrare quel viso familiare, reso poco più tondo dalla gravidanza. “Tu sei perfetta... sei la stessa di quella sera di tre anni fa.” Le sfiorò la guancia, indugiando più del dovuto.
Lily rimase immobile, con la mano di Sirius a premerle leggermente sulla pelle, appena consapevole del rumore delle onde che si infrangevano sulla spiaggia. Un gabbiano si posò a qualche passo da loro, scrutandoli sospettoso. “Pensavo che te ne fossi dimenticato, ormai.” Abbassò gli occhi, incapace di sostenere l'espressione insolitamente intensa del ragazzo. Il punto su cui si erano posate quelle dita affusolate, più tiepido del resto del viso, fu subito rinfrescato dalla brezza.
“Perché avrei dovuto dimenticarmene?” Sirius scrollò le spalle, lanciando un sassolino verso il gabbiano. L'uccello gli rispose con un grido indignato, ma non diede segno di volersi allontanare.
“Perché ti ho fatto male.”
“E' vero, però mi hai anche fatto capire che ero solo un povero stronzo.” Non c'erano ombre di rancore nel sorriso che le rivolse. “Avresti potuto rovinare la mia amicizia con Prongs, ma non l'hai fatto.” Solo gratitudine e dolorosa accettazione.
“A volte mi chiedo se... Mi chiedo come sarebbe stato.” Affondò i piedi nella sabbia, senza
curarsi di togliersi le scarpe. “Se avessimo continuato a -”
“Non proseguire,” la pregò. “Ora sì che mi faresti davvero male.”
“Vedi? Non sono poi così perfetta.”
Entrambi risero, e in quelle due risate così diverse – una simile ad un lungo latrato, l'altra limpida e breve – si nascosero pensieri che non avrebbero mai trovato modo di venire alla luce.
“Dovrei andare adesso, fra un paio d'ore devo incontrare Remus e Peter.” Fu Sirius ad alzarsi per primo. Il sole stava ormai tramontando, e il gabbiano era volato via. “Inizia a far freddo, ti riaccompagno a casa.”
“Non ce n'è bisogno.” Lily si alzò a sua volta, con una certa fatica. “E' impossibile perdersi, sai...”
“Ciao, Evans.”
“Ciao, Black.” Si sporse verso di lui, baciandolo sulla guancia. “Grazie per essere venuto.”
“Farò in modo di mandarti Jamie il prima possibile,” le promise. “Almeno non mi assillerà con
le sue paranoie sul fatto che tu possa trovarti un amante!”
Mentre la risata della ragazza si spandeva nell'aria, Sirius si smaterializzò.
Lily si avviò verso il sentiero che conduceva al villaggio, camminando senza fretta.



* * * * *



NOTE II

Ho preferito lasciare molto sul vago il discorso sulla fatidica sera del settimo anno. Chi mi conosce sa che amo la coppia Sir/Lily, quindi per quanto mi riguarda non è difficile immaginare un ipotetico scenario... Ma ognuno è libero di credere quel che preferisce. Si sono baciati? Non hanno fatto nulla? Si sono più che baciati? Ogni ipotesi è valida XD
Dopo tutto questo insensato delirio, mi eclisso.
A presto!

Flea.

  
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