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Autore: Mrs LeeHae    09/02/2011    5 recensioni
[Donghae x Eunhyuk]
In fondo qual'è la vera differenza tra inferno e paradiso? E' così sottile... .
Si distinguono solo perché in uno si soffre e nell'altro hai la pace eterna. Ma ancora una volta siamo sicuri che la differenza sia così grande?.
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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[Donghae x Eunhyuk]

In fondo qual'è la vera differenza tra inferno e paradiso? E' così sottile... .

Si distinguono solo perché in uno si soffre e nell'altro hai la pace eterna. Ma ancora una volta siamo sicuri che la differenza sia così grande?.

Inferno

Regno immenso governato da Lee Donghae,successore del padre Leetuek. Ora sedeva al trono sorseggiando un bicchiere mezzo pieno di vino,rosso,il suo colore preferito.

"Rye,qual buon vento ti porta qui?" aveva detto voltandosi verso la porta,facendo ruotare lentamente il liquido nel bicchiere.

"Re..un altro pregiudicato è stato accettato in paradiso" lo informò Ryeowook.

Paradiso...quanto odiava quel posto...insieme al suo Re. Eunhyuk governava quel regno non poco lontano dal suo. Non erano mai andati d'accordo anche se erano fratellastri. Forse proprio per il fatto che Eun era stato bandito dall'Inferno per il suo animo troppo buono.

Heechul,che era accanto a lui,sbuffò congiungendo le mani al petto.

"Donghae..questa storia va avanti da settimane bisogna fare qualcosa al più presto" aveva detto.

"Lo so,lo so. Tranquilli...questa sera Eun ha dato uno festa senza invitarmi. Mi infiltrerò e lo ucciderò una volte per tutte. Quell'essere non merita nemmeno di vivere" disse stingendo così tanto il bicchiere da farlo finire in mille frantumi. Facendo versare il contenuto sul pavimento.

Paradiso.

Regno governato da Lee Eunhyuk. Ha alle spalle un passato difficile,essere banditi dal proprio regno è stato un duro colpo. Ma ora ne ha uno tutto suo dove regna la pace assoluta.

"Kyuhyun i preparativi come procedono?" chiese poggiando una mano sulla spalla di Kyu.

"Direi alla grande. Mancano ancora dei ritocchi ma del resto siamo a buon punto." disse sorridente

"Sono felice..mi raccomando vi ricordo che deve essere tutto pronto per le sette di sera" ricordò Eun

"Sarà fatto" aveva detto Kyu facendo il saluto militare e facendo ridere Eunhyk.

"Sungmin non ti affaticare troppo..." aveva detto guardando il suo suddito curare le rose bianche

"Tranquillo Re...voglio che per questa sera sia tutto perfetto..e poi lei sa quanto io ami le rose" disse

"Certo che lo so..posso averne una?" chiese Eun quasi temesse un no come risposta. Ma il suddito non ci pensò due volte a tagliare lo stelo del fiore e a consegnarglielo.

"Grazie mille..corro a metterlo in un vaso" disse e tornò nella sua stanza. Prese un vaso e lo riempì d'acqua.

Ciò che lo preoccupava era il gesto che aveva fatto nei confronti di suo fratello Dong. Il non averlo invitato doveva averlo innervosito...e se si fosse presentato alla festa? Rovinando tutto?.

"Ahia!" esclamò sentendo un pizzico al dito lo guardò e vide una goccia di sangue. Si era punto.

Corse in bagno per dedicare le cure necessarie alla piccola ferita che si era procurato scausalmente.

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Inferno.

"E' pronto per andare?" chiese Chul entrando nella stanza del Re che si stava appunto infilando la maglietta.

"Non si usa bussare?" chiese avvicinandosi ad un Heechul diverso dal solito. Aveva qualcosa di strano nello sguardo.

"Magari tutte le volte che non busso la troverei così" disse leccandosi le labbra,il Re scoppiò in una risata. Con una mano accarezzò il viso del suo suddito e con sguardo dolce gli disse

"Ah..la fantasia quante cose che ci può far fare! Meglio restare con i piedi per terra non credi?"

"Tu credi? Io nemmeno un pò..preferisco le mie fantasie.." disse ricominciando a guardarlo nuovamente con quello sguardo carico di desiderio. Fortuna volle che entrasse Ryeowook a far fallire i piani di Heechul.

"Re..le conviene sbrigarsi!"

"Giusto..io vado..mi raccomando occupatevi del regno in mia assenza" disse uscendo dalla stanza. improvvisamente aveva caldo.

40°? Decisamente...lui ne percepiva anche di più quando arrivò fuori alla villa. Non poteva farsi vedere dai sudditi nemici..con passo felpato si introdusse nella villa grazie all'entrata posteriore. Percorse un corridoio..salì due rampe di scale..poi arrivò a destinazione. La stanza di Eunhyuk. Il cuore batteva veloce...lo sentiva in gola e non capiva perché. Senza cortesie spalancò la porta per richiudersela alle spalle. Silenzio...questo percepiva..fin troppo silenzio. Eppure Eun era in quella stanza lo sapeva perfettamente. Ma la stanza appariva vuota.

Poi con un sorriso compiaciuto si rese conto del balcone aperto..con passo silenzioso si diresse fuori e lo vide. Da quanto tempo non si vedevano?

Rimase sorpreso lui sorrideva...che lo stesse aspettando? No...non poteva essere...era troppo ingenuo per arrivare a tanto.

"Fratellino!!" esclamò abbracciandolo. Quasi provò ribrezzo. Con uno spintone lo allontanò.

"Non mi toccare! Fratello? Io e te non abbiamo lo stesso sangue che ci scorre nelle vene! Solo perché abbiamo un padre in comune non vuol dire che siamo fratelli! Siamo sconosciuti! Dio quanto ti odio!" disse Donghae con tutto l'odio e il disprezzo possibile che poteva contenere nel suo corpo. Eun non battè ciglio ne versò una lacrima..rimase lì a fissarlo poi scoppiò a ridere.

"Che cavolo ti ridi? Non immagini perché sono venuto qui?!"

"Certo...per la millesima volta sei venuto qui per uccidermi...ma sai perfettamente che questa sera sarà come tutte le altre"

"No sarà diverso! Io sono diverso..sono deciso. Ti farò fuori una volta per tutte! Non meriti nemmeno di sprecare fiato" disse Dong estraendo un pugnale dalla tasca dei pantaloni per poi avvicinare la lama alla pelle diafana del collo di Eun. L'altro era tranquillo,e questo non faceva che farlo imbestialire.

"Non ce la fai?" chiese quasi come se fosse soddisfatto

"Che hai fatto al dito? Uno dei tuoi fedeli sudditi ha cercato di ucciderti al posto mio?" chiese Dong

"Mi sono punto con la spina di una rosa...ma che ti importa non eri venuto qui per uccidermi?" chiese.

Donghae annullò le distanze tra loro,con un bacio. Semplice ed efficace..proprio come era lui.

Stare in piedi stava diventando scomodo per entrambi come lo erano già diventati i pantaloni.

Donghae trascinò per la cintura Eun fino ad arrivare al bordo del letto. Dove si spogliarono,per poi rimanere completamente nudi uno davanti agli occhi dell'altro.

Sotto le lenzuola il piacere iniziò a crescere tra morsi,baci,carezze e carezze intime. Finchè Donghae non decise di penetrare l'altro. Trovava così eccitante il volto di Eun contratto in un espressione di dolore per la sua penetrazione troppo violenta. Per non farlo urlare lo baciò con foga.

La penetrazione continuò fino al culmine del piacere..fino a che entrambi non furono appagati e sfiniti.

"Mi hai ucciso" disse Eun con il fiato corto

"Ma smettila e di che ti è piaciuto!" disse Dong

"Vero" disse Eun ribaciandolo,Dong sorrise soddisfatto.

"Perché non possiamo stare insieme?" chiese poi dopo un attimo di silenzio

"Perché siamo diversi..perché siamo gli opposti...buono e male non possono stare insieme..." spiegò Donghae

"Io non la penso così. Se due persone si amano devono poter esprimere il loro amore e viverlo." spiegò l'altro.

"Perché ci sono lenzuola rosse?" chiese Donghae sorpreso

"Finalmente te ne sei accorto! Quasi non ci speravo più! Le ho messe perché so che ami questo colore..e perché sapevo che saresti venuto"

"Cosa? Tu sapevi? Ma dai!" quasi lo prese in giro Donghae

"Non sottovalutarmi...non sono così idiota..se voglio so essere molto sveglio"

"Ti odio"

"E io ti amo"

"Amare?!" esclamò Donghae portandosi le mani sul volto per poi scoppiare a ridere

"Sei solo uno sciocco che ha paura del giudizio altrui! uno che mette se stesso all'ultimo posto..perché al 1° ci va l'onore dedicato alla famiglia...povero sciocco...continua pure a prenderti in giro da solo...ma non parteciperò più a una cosa simile! Non metterò più in gioco i miei sentimenti per te! No,non ci sto!" stava parlando a raffica infastidendo l'altro che lo baciò.

"Taci! Per una benedettissima volta chiudi quei canotti che ti ritrovi,ma che amo! Ti odio perché non c'è attimo in cui io non ti pensi. Ti odio perché quando sono solo nella mia stanza vorrei averti con me e invece per colpa di questi pregiudizi sono costretto ad odiarti." Donghae si sentiva scoperto e indifeso come mai stato prima. Guardava il materasso mentre il suo dito continuava a formare cerchiolini insensati.

"Donghae" lo chiamò l'altro costringendolo a sollevare lo sguardo e a incontrare quello dell'altro

"Questa è la cosa più bella che tu potessi dirmi" disse con gli occhi lucidi e un sorriso stampato in faccia. Si avvicinò e lo baciò con dolcezza per paura di essere rifiutato. Ma questa volta Donghae non fece nulla oltre che a stringerlo a se più che poteva. Sperando che da domani sarebbe potuto restare al suo fianco per sempre. 

 

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Ah che bello tornare a postare *-*..sopratutto con questa coppia. Spero come sempre che piaccia. Un grazie come sempre a chi segue le mie storie
come Myebica,SahCapricorn,Cry_chan. =). Alla prossima! ;) <3
  
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