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Autore: ArashiStorm    09/02/2011    1 recensioni
[old fic]
Quando un semplice osso può diventare un regalo prezioso...
Genere: Fluff, Generale, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Himawari Kunogi , Kimihiro Watanuki , Shizuka Dômeki , Yūko Ichihara
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Questa è una fanfiction parecchio vecchia e non è che mi soddisfi particolamente, ma la posto lo stesso perchè l'idea mi piaceva.

Titolo: Il regalo
Disclamer: i personaggi sono delle CLAMP, ovviamente.
Note: leggeri spoiler. Presuppone aver letto l'episodio del compleanno di Watanuki nel manga o aver visto l'ultima puntata della prima serie dell'anime.



“Un osso?”

“mhn, si e allora?”

“no, niente…”

“se non ti interessa non domandare allora” sbuffò Watanuki accelerando il passo alla vista del cancello scolastico.

“ero solo curioso…”

“Oh certo…curioso di sapere quale fosse il più bel regalo di compleanno che abbia mai ricevuto? Cos’è ti sei legato al dito il fatto che non ti abbia fatto un regalo di compleanno e me la vuoi far pesare?”

“Stupido! Sono cresciuto in un tempio, non sono legato alle cose materiali” rispose con il suo solito tono pacato Doumeki continuando a camminare al fianco del compagno di scuola.

“Oh,ma davvero – sorrise beffardo l’altro ragazzo agitando davanti a se il bento ben confezionato – allora tu puoi tranquillamente fare a meno di questo, e io posso smettere di spadellare per te”

Il giovane arciere pose gli occhi sul pacco nelle mani di Watanuki da cui proveniva un buonissimo profumo che le narici del ragazzo colsero subito.

“Quello è un'altra cosa …. Piuttosto – aggiunse subito dopo – hai preparato l’inazi zushi oggi?”

Watanuki si sentì scuotere da una rabbia latente che ora, all’entrata dell’edificio scolastico, stava arrivando al culmine massimo di sopportazione.

“AHHHHRGHHH si si l’ho preparato, maledetto approfittatore egoista ed ingrato”

“mmmhhh la spalla destra mi fa ancora male…chissà se riuscirò ad allenarmi oggi…” disse l’altro fingendo preoccupazione allontanandosi dall’amico e dirigendosi verso la sua classe.

“ARRRRGHHHH MALEDETTO DOUMEKI !!!!! TI ODIOOOOOOO!!!!” gli urlò alle spalle il piccolo ragazzo così forte che quasi tutti gli studenti si rivolsero verso di lui.

Doumeki per niente impressionato continuò per la sua strada cercando di nascondere un sorriso divertito mentre Watanuki entrò in aula facendo un gran chiasso.

La giornata del 31 marzo iniziò così, con la solita litigata mattutina che indispettiva Watanuki, lasciava indifferente Doumeki e divertiva moltissimo Himawari.

“maledetto Doumeki… è stato lui che ha voluto accompagnarmi l’altra notte… che ci posso fare se quello stupido ha voluto mettersi in mezzo tra me e quel dannato spettro” Watanuki prosegui con la sfuriata di rito nella sua mente sbattendo la cartella sul banco e sedendosi sempre con fare arrabbiato.

“Hai litigato con Doumeki-kun,Watanuki-kun?”

“Himawari-chan!” sorrise felice il ragazzo al suono della voce dell’amica.

“Siete proprio grandi amici eh” sorrise divertita la ragazza.

“Non è affatto così Himawari-chan… non capisco come tu possa sopportarlo! È oltremodo irritante. Quel suo modo di fare è intollerabile”

“ahahah però nonostante questo, tornate sempre a casa insieme, no?”

“eh?” la frase della ragazza aveva decisamente colto sul fatto. Watanuki era rimasto sbalordito. Himawari aveva ragione… loro due tornavano a casa da scuola quasi sempre insieme… era spaventoso…perchè…perchè non aveva mai fatto nulla per evitare ciò!!!

“è sempre colpa di quell’idiota… lui e la sua mania di volermi accompagnare ovunque vada” concluse auto-convincendosi Watanuki.

“Allora Watanuki-kun – continuò Himawari sfoggiando un bellissimo sorriso, completamente all’oscuro dei pensieri che passavano nella mente dell’amico – domani è il tuo compleanno!!! Che bello!!! Come festeggerai?”

“Ah? – nuovamente le parole della ragazza attirarono l’attenzione del tuttofare di Yuuko – ah già…hai ragione – disse - Yuuko-san mi ha detto di invitare sia te che quell’idiota di Doumeki al parco domani pomeriggio dopo scuola”

“Oh davvero? che bello! Verrò sicuramente!”

“Davvero? Evviva - sorrise raggiante il ragazzo – peccato che debba venire anche quella faccia di bronzo” concluse cambiando repentinamente umore,cosa che fece sorride come solitamente succedeva la ragazza al suo fianco.

“ahaha Watanuki-kun, sei proprio inimitabile”

#**#

Watanuki… Primo d’aprile… due letture diverse per quei 4 ideogrammi. Oggi era proprio quella giornata. Il suo compleanno, oltre che il suo nome…chissà come mai proprio lui che di cognome faceva Watanuki era nato il primo d’aprile…Yuuko avrebbe di sicuro fatto uno dei suoi sorrisi da “lo so ma non te lo dico” e avrebbe risposto con la sua parola preferita: Hitsuzen, inevitabilità…

Una parola che nel ragazzo faceva nascere un senso di rispetto, ma soprattutto di timore, una paura sottile difficilmente comprensibile, ma molto molto profonda. Hitsuzen…nel mondo non esiste la causalità c’è solo l’inevitabile…Anche Watanuki ultimamente si trovava sempre più spesso a pensare che questo concetto avesse in realtà qualcosa di vero… ma ora come ora erano altre le cose che gli passavano per la testa…

“YUUKO-SAAANNN !!! PERCHE’ CAVOLO DEVO ESSERE IO A PREPARARE I DOLCI PER IL MIO COMPLEANNO!!!!”

“ma è chiaro, no? Perché nulla è comparabile alla tua cucina” sorrise divertita la maga guardando il suo tuttofare alle prese con una deliziosa torta al cioccolato.

“Allora è pronta?”

“Si - sbuffò – ho finito adesso le decorazioni” rispose il ragazzo togliendosi il grembiule

“Molto bene allora …Watanuki prendi tutti i bagagli e …TUTTI AL PARCO!!! GO!!!!”

“MA CHE “GO” E “GO”???? YUUKO-SANNN”

“AHAHAHA” uscì la donna trotterellante dal negozio.

“non rida!!!” piagnucolò Watanuki rincorrendola.

I due, accompagnati da mokona, arrivarono velocemente al parco dove trovarono già seduti ed in attesa Himawari e Doumeki. La ragazza teneva tra le braccia un grosso pacco regalo incartato in una bellissima carta blu topazio corredato di un brillante fiocco argentato.

“Watanuki-kun!! Yuuko-san!! Benarrivati. Oh ciao mokona-chan”

“Himawari-chan” si sciolse il ragazzo alla vista dell’amica.

“oi” lo salutò Doumeki.

“umph” si limitò a sbuffare l’altro dando un’occhiata all’arciere per poi rivolgere completamente la sua attenzione alla giovane ragazza.

“Buon compleanno Watanuki-kun! Questo è per te da parte mia”

“OHHH Himawari-chan…per me? Sul serio? Grazie grazie grazie” disse Watanuki con quasi le lacrime agl’occhi per la gioia prendendo tra le mani il pacco, guardandolo come fosse un diamante purissimo.

“oi…cos’hai cucinato?” la voce bassa dell’arciere interruppe ben presto l’incanto del festeggiato.

“uphm, tutto qui quello che ha da dire, maledetto ingordo?” lo ribeccò Watanuki mentre era intento a scartare il suo regalo.

“qualcosa al cioccolato spero” lo ignorò Doumeki andando a curiosare tra le cibarie.

“ehi fermo li, ingordo, la prima fetta dovrebbe toccare a me!”

“mh?” l’arciere si rivolse verso l’amico e Watanuki constatò con orrore che il ragazzo si era già servito con una velocità invidiabile e stava mordendo avidamente la prima fetta di torta.

“AHHHH ma che mi importa… mangia fino a ingozzarti maledetto!” disse decidendo di lasciarlo perdere dato che teneva tra le mani qualcosa di più prezioso…il regalo di Himawari-chan.

Aprì il pacco e ne usci un bellissimo maglione nero che sembrava fatto mano.

“Oh Himawari-chan lo hai fatto tu? Sei bravissima” cominciò commosso il ragazzo per venir subito interrotto.

“Il realtà l’ho comprato. Quel negozio ha davvero dei bellissimo vestiti”

“Ah si si certo – si riprese il giovane un po’ deluso per la speranza distrutta di non aver ricevuto un maglione fatto mano dalla sua amata – beh hai un ottimo gusto Himawari-chan. È bellissimo. Il più bel maglione che abbia mai visto”

“Sono felice che ti piaccia. Non è proprio la stagione adatta, ma magari lo potrai indossare il prossimo inverno”

“E’ davvero bellissimo. Un'ottima scelta” commentò la maga che aveva ormai svuotato per metà una bottiglia di sakè aiutata da mokona e Doumeki.

“un bel maglione per ‘Watanuki scritto come primo d’aprile’ ” canticchiò mokona saltellando quà e là.

“Finiscila di chiamarmi così come se fosse il mio nome completo”

“ahahah” risero mokona e Yuuko alla reazione ben prevedibile del ragazzo, mandando giù un nuovo sorso di sakè.

“Yuuko-san, ma non avrà mica già cominciato a bere?”

“AHAHAH dovresti bere anche tu Watanuki AHAHAH questo sakè è ottimo insieme a questi dolci. Himawari-chan vuoi un bicchierino?”

“Oh beh perché no” rispose sorridente la ragazza “dai Watanuki-kun non ti farà male un assaggino”

“eh? Ah? Beh…Se lo dici tu Himawari-chan…ok passami un bicchiere”

#**#

Il pomeriggio passò velocemente, le prime stelle della sera cominciavano timidamente a comparire in cielo punteggiando d’argento l’oscuro manto celeste.

Himawari se ne era già andata per la lezione serale di piano, gli altri invece erano ancora al parco…non era cosa da tutti i giorni poter vedere Watanuki ubriaco in quel modo….

“AHAHAH Watanuki sei davvero deboluccio… Non lo reggi proprio l’alcool” rise divertita la maga guardando il ragazzo che continuava a bere un bicchiere dopo l’altro accompagnando ogni sorso da movimenti alquanto assurdi e buffi.

“Non so…hic…. Sono ubriacccco…hic” tentò di ribattere il ragazzo, ma mentre allungava la mano per raggiungere una nuova bottiglia fu bloccato da Doumeki che gli afferrò il polso.

“oi basta bere, altrimenti dopo potresti pentirtene…”

Per quanto guardarlo fare l’idiota fosse divertente Doumeki sapeva bene che andando avanti così il ragazzo avrebbe potuto star male.

“hic…ma che vuoi tu…hic…sono fatti miei…”

“Oh si è fatto tardi…Doumeki-kun…il mio aiutante per questa sera non è più in grado di essermi di aiuto quindi potresti accompagnarlo a casa? Non vorrei che si addormentasse per strada ahhaha”

“YUUKOOO-SANNN !!! Non può farmi questo”

Doumeki si limitò ad annuire raccogliendo le sue cose, mentre Yuuko ordinava a Watanuki di essere accompagnato, minacciandolo come solo lei sapeva fare.

#**#

“Ti permetto…hic…. di accompagnarmi solo … hic… perché … hic… è stata Yuuko-san ad …hc… obbligarmi…hic”

Doumeki non rispose a parole, volse solo uno sguardo al ragazzo che ormai camminava senza cadere a terra solo perché sorretto dall’amico.

Watanuki non lo reggeva davvero l’alcool…

Arrivarono presto all’appartamento del ragazzo. Una volta entrati Doumeki preparò il futon dove Watanuki prontamente crollò stremato.

“sarei riuscito…hic…ad arrivare a casa …. hic…..anche senza il tuo aiuto” disse il ragazzo mentre cominciava a sentirsi gli occhi stanchi.

Doumeki non lo ascoltò nemmeno e si mise a frugare in tasca “A proposito…tieni” disse lanciando un pacchettino che finì esattamente sul cuscino davanti agl’occhi di Watanuki. Il ragazzo nonostante in preda all’alcool sgranò gli occhi alla vista del pacchetto e prendendolo in mano si alzò a sedere.

“per me?”

“è il tuo compleanno no?”

“ma io.. . hic… non ti ho fatto un regalo...”

“se non lo vuoi me lo riprendo…” disse Doumeki allungando una mano verso il pacchetto

“NO! Lo voglio…è il minimo con tutto quel … hic … cibo che ti faccio da mangiare ogni giorno” ribattè il festeggiato portando il pacchetto verso il petto e proteggendolo con le mani.

“Beh…posso aprirlo?” disse poi timidamente.

“è una domanda inutile!”

“è una frase di circostanza …stupido!!! Normalmente si chiede prima di aprire un regalo” sbuffò il ragazzo cominciando a scartare quel misterioso pacchetto.

“Ah davvero?capisco. La trovo comunque una cosa stupida” Fece l’altro in risposta aspettandosi qualche insulto sul suo essere una persona priva di buone maniere o cos’altro, ma il giovane seduto davanti a lui non disse nulla, si limitava ad osservare il contenuto del pacchetto…

“Questo… è…”

“un osso” disse semplicemente il giovane arciere.

Watanuki alzò lo sguardo e l’espressione che aveva in viso era di una tristezza incredibile…mai Doumeki aveva visto l’amico con uno sguardo simile…forse era colpa dell’alcool che ancora gli circolava nelle vene.

“beh che c’è? Non va bene?” disse leggermente preoccupato.

“quest’osso è---è t-tuo?”

“ah cosi sembra---” non riuscì a finire al frase che Watanuki si lanciò verso di lui abbracciandolo come se dovesse sparire da un momento all’altro.

“Wa---Watanuki?” Doumeki per la prima volta nella sua vita era sinceramente sbalordito.

“NO!!!! NON ANCHE TU!!!! NON PERMETTERO’ CHE SCOMPAIA ANCHE TU!!!”

“eh? Scomparire? E perché…”

“NON PERMETTERO’ CHE IL MIO MIGLIORE AMICO MI SCOMPAIA DI NUOVO DI FRONTE AGL’OCCHI!! NON LO PERMETTERO’MAI!!!”

Doumeki non credeva ai suoi occhi e alle sue orecchie… a quanto pare l’alcool aveva il potere di abbattere tutte le barriere del piccolo ragazzo occhialuto palesando i suoi veri pensieri… e non solo quelli a quanto pare, infatti il giovane arciere non potè fare a meno di notare che la sua uniforme si stava leggermente bagnando delle lacrime del ragazzo tra le sue braccia…Watanuki aveva paura di rimanere solo, conosceva benissimo il dolore della solitudine, l’aveva provato troppe volte per un ragazzo della sua età.

“stupido – esordì Doumeki accarezzadogli dolcemente la testa come si farebbe con un bambino spaventato pronunciando quell’insulto con gentilezza, con lo stesso tono di una parola di conforto – io non ho nessuna intenzione di sparire”

Watanuki alzò lo sguardo verso l’amico alla ricerca di sincerità negl’occhi dell’altro.

“e poi – continuò – quello non è un mio osso”

“EH? … EEEEEEHHHHH????” urlò Watanuki divincolandosi dall’abbraccio di Doumeki “E allora che cavolo dici? Maledetto Stupido!!! Tu e i tuoi scherzi idioti!!!!”

“è un osso di mio nonno, lui era un esorcista più potente di me, ho pensato che ti sarebbe stato utile…io non potrò sempre esserci se qualche spirito di attaccasse”

“eh? Un osso di Haruka –san? ….Capisco… lo terrò con cura…ma solo perché è un suo regalo, non certo perché me l’hai dato tu!”

“non lo consideri un mio regalo?”

“certo che no! Non voglio regali da te! Devo gia sopportare la tua presenza ogni giorno…è più che sufficiente!”

“…”

Watanuki si alzò per sistemare il regalo in un omamori come aveva fatto per il precedente osso. Essendo di Haruka di sicuro gli sarebbe tornato utile…in fondo Doumeki aveva ragione, lui non poteva sempre esserci quando si metteva nei guai…L’osso precedente si era rilevato un'ottima protezione, una protezione che gli era stata regalata dal suo primo vero amico…

“oi” il richiamo del ragazzo riportò il pensiero di Watanuki al presente.

“il mio nome non è oi!”

“--- Watanuki…”

“che vuoi?”

“anch’io sono contento di essere tuo amico”

Watanuki non rispose, rimase rivolto con la schiena all’amico per nascondere il sorriso che gli si dipinse in volto, un sorriso che se si fosse voltato verso Doumeki avrebbe visto rispecchiato anche nel volto dell’arciere.

L’amicizia che uno aveva regalato all’altro era decisamente il regalo più bello che potessero ricevere.


  
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