La mia primissima fanfic...quanto tempo è passato da quanto l'ho scritta XD Spero piaccia anche se vecchia.
Titolo:
Grazie
Disclamer: i
personaggi sono delle CLAMP, ovviamente.
Note:
spoiler vari fino al volume 8
Era una giornata come tante altre, le lezioni si susseguivano noiose
come sempre oltretutto oggi era in programma anche un rientro
pomeridiano di studio in preparazioni agli imminenti esami...
"Ma dico io possibile che arrivati alle superiori non si possa evitare
di fare dei giorni di studio pomeridiano a scuola? Nonostante odi
essere comandato a bacchetta da Yuuko-san , è comunque
preferibile cucinare per lei che non dover stare seduti davanti al
banco"
Watanuki, non perdeva occasione per lamentarsi ad alta voce durante
l'intervallo per il pranzo. Questa volta però non c'era
nessuno ad ascoltarlo, Himawari e Doumeki erano stranamente assenti...
"Entrambi assenti...non sarà che...NO!!!! Non posso pensare
che Himawari-chan possa essere con quel maledetto di Doumeki, non
può essere che siano usciti insieme fugando la
scuola!!!NOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!
Il trillo della campanella lo fece tornare in sè, e cercando
di autoconvincersi che la doppia assenza fosse solo una coincidenza si
avviò verso la classe.
Fortunatamente il rientro finì prima di quanto pensasse e
alle 5 del pomeriggio era già sulla via di casa quando,
passando vicino ad un gruppo di ragazze, non potè fare a
meno di ascoltare i lori discorsi...
"ehi domani c'è la gara di tiro con l'arco, ci verrai?"
"certo, anche se il mio beniamino non sarà presente!"
"Davvero?come mai, so che è uno dei migliori del liceo...."
"Già, ma ieri ha subito un incidente, sembra che per
proteggere una ragazza sia stato investito e adesso siano entrambi
ricoverati in ospedale"
"Cosa? Non lo sapevo...speriamo che non sia nulla di grave..."
"Già!"
"!?... Possibile che ... stessero parlando di Doumeki e che la ragazza
fosse ...Himawari-chan!!"
Watanuki si sentì mancare...quello spiegherebbe
perchè oggi non erano presenti a scuola...non è
possibile…ricoverati in ospedale!? Non potendo rimanere con
quell'angoscia nel cuore, il ragazzo, ancora in uniforme scolastica, si
diresse velocemente alla fermata della metropolitana per poter arrivare
in ospedale il prima possibile.
In poco meno di 10 minuti arrivò alla sua meta, entrando
ancora con il fiatone nell'anticamera si avvicinò al bancone
di accettazione e si informò sul numero di camera dei due
ragazzi ricoverati.
"Ieri sono stati ricoverati due miei amici per un incidente, sa
indicarmi la loro stanza per favore? Come stanno? Sono due studenti
liceali, un ragazzo e una ragazza..."
"Ah, si si ho capito,stai tranquillo sono fuori pericolo... stanza 131,
sono entrambi li"
"Grazie mille"
Fuori pericolo... parole che era davvero felice di aver sentito...
L'ultima volta che aveva chiesto informazioni sulla salute di qualcun
altro con tutta questa preoccupazione in corpo si era visto rispondere
solo con uno sguardo di una tristezza allucinante, solo ripensarci gli
faceva tornare le lacrime agli occhi...
"Infermiera ... Co...come stanno mamma e papà?
Perchè non vengono nella mia stanza?"
"…… Kimihiro-chan..loro..."
NO! NO! Non doveva pensarci. L'indovina aveva detto che stavano bene e
sono contenti di come era cresciuto...e se loro sono contenti, lo
doveva essere anche lui...e poi questa volta non era successo, nessun
volto triste da interpretare...solo due parole...Fuori pericolo...
Affrettò il passo leggendo i numeri delle stanze
“128...129...130...131! Eccola!”
Entrò nella stanza completamente bianca, ma non era
preparato a ciò che si parò davanti ai suoi
occhi...
Seduti sui due letti uno a fianco all'altro non c'erano nè
Himawari nè Doumeki!!!
"Ma allora, chi...?" pensò Watanuki avvicinandosi ai due
letti...(non poteva certo girare i tacchi dopo essere entrato con passo
così spedito...)
"e tu chi sei?" chiese la ragazza
effettivamente assomigliava un po' ad Himawari, anche se non era carina
come lei...
"Non vedi l'uniforme...deve essere un nostro compagno di scuola..."
ribbattè il ragazzo nel letto accanto al suo
"Già, infatti, avevo sentito dell'incidente e allora ero
preoccupato che potesse essere successo qualcosa di grave e
allora....." disse Watanuki sfoggiando uno dei suoi amabili sorrisi, in
fondo non era proprio una bugia...preoccupato lo era per davvero....
"Preoccupato? per noi? ma se non ci conosciamo neanche? sei davvero un
ragazzo gentile....e anche molto carino" Sorrise la giovane paziente
"Ehi Kazumi, guarda che sono io il tuo ragazzo....non vorrai
ingelosirmi"
"ahahah ma cosa dici? Pensi che potrei innamorarmi di qualcuno che vedo
per la prima volta...e poi tu hai rischiato la vita per salvarmi....non
posso non voler bene a una persona meravigliosa come te"
arrossì Kazumi voltandosi verso il letto del suo ragazzo.
"mi dispiace solo che tu non possa partecipare alla gara di tiro con
l'arco di domani...è tutta colpa mia"
"Non preoccuparti, vincerà comunque il nostro liceo senza
dubbio...Doumeki-kun è imbattibile"
Watanuki sussultò al suono del nome del suo cosidetto rivale
"Doumeki -kun?" continuò Kazumi " ah si... ora ricordo quel
bel ragazzo alto, dal portamento solenne...davvero affascinante"
"Ehi ma la finisci, quante volte ti devo dire che sono io il tuo
ragaz...."
"Lo so lo so, stavo solo scherzando. E poi quel Doumeki è
troppo freddo per i miei gusti, se ne sta sempre per i fatti suoi e
sembra che non gli importi di niente e di nessuno..."
"….Non è affatto così…" la
voce di Watanuki uscì quasi impercettibile dalle sue labbra
mentre con la testa abbassata si ritrovava a fissare il pavimento...
"eh?" fecero i due fidanzati all'unisono
"Ah.." si riprese Watanuki "niente niente, dicevo che non era affatto
come pensavo...sembra che stiate bene, ne sono molto felice, a quanto
pare non era grave come avevo immaginato"
"Già ce la siamo cavata con qualche ferita e un paio di
lividi...tutto grazie ad Akira"
"Siamo stati fortunati" concluse il giovane paziente
"Akira, Kazumi!!!!" si sentì gridare fuori dalla stanza. I 3
si voltarono verso la porta e ben presto i proprietari di quelle voci
si palesarono... Erano un gruppo molto numeroso di ragazzi e ragazze...
"Come state?”
“Abbiamo appena saputo dell'incidente.”
“Ci hanno detto che state bene, ma è davvero
così?”
“Cos’è successo?”
a quanto pare dovevano essere loro amici, a giudicare dalla
preoccupazione nelle loro voci almeno...
Watanuki, decise di approfittare della leggera confusione per togliere
il disturbo, era felice che Himawari e Doumeki non fossero stati
coinvolti in quell'incidente, ma qualcosa continuava a turbarlo...
E poi quel Doumeki è troppo freddo per i miei
gusti, se ne sta sempre per i fatti suoi e sembra che non gli importi
di niente e di nessuno...
Possibile che quelle parole lo avesse così profondamente
scosso? Senza nemmeno rendersene conto si portò la mano
all’occhio destro… “Non
è affatto così”
pensò nuovamente
“Oi”
“eh?”
Alzando il volto dal pavimento, che negli ultimi minuti sembrava essere
diventato il soggetto preferito degli sguardi di Watanuki, il ragazzo
si ritrovò davanti agl’occhi con cui divideva
parte della vista…
“Doumeki!.... Che ci fai qui?”
“Potrei farti la stessa domanda”
“Umph, però si da il caso che io te
l’abbia chiesto per primo, quindi sarebbe il minimo che tu ti
degnassi di rispondere a chi ti fa una do….”
sbottò Watanuki cercando di fare il suo meglio per inscenare
una sua tipica sfuriata…
“Avevo sentito dell’incidente” lo
interruppe Doumeki “ e tutto il club di tiro con
l’arco è venuto a trovare Akira”
“E NON INTERROMPERMI QUANDO PARLO!!!!” Concluse
Watanuki per completare degnamente la sua recita..
“Che casinista….ti ricordo che siamo in un
ospedale…”
“ Ah!!” Watanuki si guardò intorno
imbarazzato, fortunatamente sembrava che non avesse fatto indispettire
nessuno con le sue grida “Beh , scusa tanto, non ti trattengo
certo…vai pure dal tuo amico, io me ne torno a
casa…” sbuffò, incamminandosi
“E chi ha detto che Akira è mio amico?”
Watanuki si bloccò di botto e lentamente si voltò
verso il giovane arciere “eh?”
“Ho detto che il club è venuto a trovarlo, non che
IO sono venuto a trovarlo…personalmente quei due non mi
interessano…”
E poi quel Doumeki è troppo freddo per i miei
gusti, se ne sta sempre per i fatti suoi e sembra che non gli importi
di niente e di nessuno...
Ancora quelle parole tornarono a girare nella mente del giovane ragazzo
“ ….Come puoi dire una cosa simile? Loro, o almeno
lui è un ragazzo che frequenta il tuo club
e…”
“e allora? Dovrei essere amico di tutti gli arcieri del
club?”
“non intendevo quello, però…”
“ e poi quei due non hanno una grande fama… sono
entrambi figli di ricchi industriali e quasi tutti gli amici che hanno
sono i classici amici di facciata a cui interessa solo poter
frequentare posti di classe…non è certo questa
l’amicizia che io ritengo importante…Senza contare
che per quello che gli è successo, se non fosse per i loro
genitori li avrebbero di certo rispediti già a
casa….”
“….” Watanuki non disse nulla , si
limitò ad abbassare la testa e a dirigersi silenziosamente
verso l’uscita.
Il cielo si era ormai fatto scuro e le prime stelle
dell’inverno cominciavano a farsi vedere… Inverno
ormai…un altro anno stava passando, un altro anno senza
genitori, un altro anno in cui se l’era cavata da
solo…
“Solo…già come sempre del
resto…”
“Adesso non lo sei”
“AHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!” Watanuki urlò
con tutto il fiato che aveva in gola, prevedere che lo avrebbe seguito
era l’ultima cosa che potesse pensare
“DOUMEKI!!! Ti si è fritto il cervello! Avevi
intenzione di farmi morire di infarto! Mi è venuto un colpo!
E comunque CHE CAVOLO CI FAI QUI!!! Non mi avrai seguito
vero?”
“sto solo tornado a casa e si dà il caso che la
strada sia la stessa…”
“Umph”
“….”
“…”
Tra i due era calato il silenzio, l’unico rumore era dato
dalle fredde folate di vento che si susseguivano una dopo
l’altra come a ricordare che l’inverno era arrivato
in tutta la sua intensità
“Non mi hai ancora risposto…che ci facevi in
ospedale?”
“Avevo sentito dell’incidente e temevo che si
trattasse di Himawari-chan….”
“…capisco…”
“ … e di te” quest’ultima
parte fu pronunciata con così poca voce che Doumeki
pensò di averla sognata
“…io? E perché?”
“ PERCHE’????
PERCHE’….PERCHE’…PERCHE’
SE FOSSE CAPITATO QUALCOSA DI BRUTTO AD HIMAWARI-CHAN TE LA SARESTI
DOVUTA VEDERE CON ME!!!!!!!!!!!!!!ECCO PERCHE’!!! NON TE
L’AVREI FATTA PASSARE LISCIA!!!!”
sbraitò Watanuki voltandosi all’improvviso
Doumeki rispose alla sfuriata dell’amico con un solo
impenetrabile sguardo portandosi le mani alle orecchie come suo solito.
Watanuki dal canto suo, non si preoccupò di intendere quello
sguardo e se ne restò fermo a guardare il suo rivale mentre
questo cominciò a rincamminarsi …
“Io proteggo solo ciò a cui tengo
veramente…”
Ancora una volta le parole dell’arciere lasciarono il giovane
tuttofare di Yuuko senza una risposta pronta, costretto quindi a
riprendere anch’egli i suoi passi…
“comunque non potrei mai permettere che succeda qualcosa a
Kunogi, lei è troppo importante per t…”
“L’HAI DETTO!! Vedi di non dimenticartene!!
Himawari-chan deve essere protetta, ma non permetterò che
sia solo tua fare bella figura di fronte a lei. ANCH’IO LA
PROTEGGERO’!”
Doumeki sospirò…il compagno non aveva capito
nulla come suo solito, decise quindi di lasciar cadere quel discorso
anche questa volta…
“…ah a proposito Kunogi mi aveva detto di dirti
che avrebbe pensato lei al pranzo per il dopo-gara di
domani…”
“Eh? Quindi è per questo che non è
venuta a scuola oggi?”
“non è venuta a scuola? Probabilmente è
stata a casa per provare a cucinare per la prima
volta…”
“OHHH HIMAWARI-CHANNN !!!!! l’ho sempre detto che
è la ragazza miglior del mondo”
cominciò a gongolare il ragazzo
“Quindi ha perso anche lei la lezione di storia
moderna…Oggi abbiamo fatto un allenamento speciale in vista
della gara di domani e avevo pensato di chiederle gli
appunti….” beh meglio così,
in fondo l’ultima volta che ho preso un libro da lei
è successo il finimondo… Concluse
Doumeki nella sua testa.
“Mh?”
Dopo una piccola riflessione, d’improvviso Watanuki,
farfugliando qualcosa di incomprensibile, cominciò a frugar
nella sua borsa di scuola e dopo una svelta ricerca ne tirò
fuori un quaderno che presentò senza alcun garbo a
Doumeki…
“vedi di ridarmelo presto…”
Doumeki volse lo sguardo al quaderno che gli veniva porto
Storia moderna. Watanuki Kimihiro
E lasciandosi sfuggire un lieve sorriso lo prese in mano e lo mise
nella sua borsa
“Beh? non sento risuonare i cori di ringraziamento”
lo imbeccò Watanuki chiudendo gli occhi e portando la mano
aperta vicino all’orecchio.
Ma l’amico non lo badò e riprese a
camminare…
“EHI!!! Potresti almeno dirmi grazie”
esclamò Watanuki chiudendo entrambe le mani in pugni e
voltandosi verso la schiena dell’altro per poi raggiungerlo
nuovamente borbottando fra se e se.
Il freddo cominciava a farsi sempre più
pungente…Watanuki si sistemò il colletto del
cappotto nel tentativo di proteggersi dal vento sempre più
gelido, riportando comunque scarsi risultati, faceva veramente freddo.
Nella corsa dalla fermata della metropolitana fino
all’ospedale non si era accorto di quanto il tempo fosse
cambiato con l’arrivo della stagione più
fredda…Forse l’idea di tornare a casa a piedi non
era stata proprio ottima. Fortunatamente l’appartamento non
era molto lontano e una volta arrivato avrebbe finalmente potuto
riposare…quella giornata era stata davvero stancante, strano
a dirsi ma una giornata di lavoro da quella schiavista di Yuuko-san non
lo stancava mai fino a questo punto…
“Beh io vado di qui, il mio appartamento è da
questa parte. Addio” proclamò Watanuki senza
cerimonie e alzando la mano sinistra in segno di saluto,
svoltò velocemente
Tap tap tap tap….TAP!
“beh perchè di sei fermato?”
Watanuki portò il pugno sinistro davanti al viso, tentando
di contenere la rabbia….
“SONO IO CHE DOVREI CHIEDERTI PERCHE’ CAVOLO TU MI
STIA ANCORA SEGUENDO!!!!!SEI PEGGIO DEGLI SPIRITI!!!!!”
“Ci sono degli spiriti da qualche parte?”
“eh?” Watanuki rimase per un attimo smarrito di
fronte a questa domanda e controllando attorno a se si accorse che
effettivamente non solo ora, ma per tutto il tragitto, non aveva
incontrato un solo spirito malvagio.
“No..Nessuno…”
“E allora muoviti…oggi è notte di luna
piena…”
Luna piena? Watanuki alzò rapido gli occhi al cielo e di
fronte a lui si parò la vista della Luna Piena in tutta la
sua bellezza…già ma una bellezza inquietante per
un ragazzo che fin da piccolo è sempre stato inseguito da
spiriti di ogni sorte… “è
notte di luna piena e non ho incontrato neanche uno spirito piccolo
piccolo che mi desse la caccia??? È strabiliante”
“Ehi! allora ti vuoi muovere? Domani devo vincere una gara e
si da il caso che sia stanco…”
Era…grazie a … lui!
“Ah.. arrivo arrivo…non mettermi fretta”
scattò Watanuki allungando il passo nonostante le sue
parole…“certo che sei ben sicuro di te, eh? Sei
davvero così certo di vincere? ….beh
effettivamente con tutti gli incoraggiamenti delle ragazze che faranno
il tifo per te, ….sarebbe davvero brutto deluderle”
“Non ho bisogno di incoraggiamenti inutili per
vincere…”
“EH? Guarda che le parole hanno un forte
potere…non ricordi quelle due gemelle…Yuuko-san
me l’ha spiegato se dici una cosa con grande convinzione
è molto facile che sia realizzi e ...”
“Lo so! Appunto per quello! Un incoraggiamento è
utile solo se detto con vera convinzione, e spesso le ragazze che
tifano alle gare non hanno quel tipo di
convinzione…”
“Come lo sai?…”
“Lo so e basta, e poi la persona che ti incoraggia deve
essere una persona che sia importante per te…”
“Quindi tutte quelle ragazze che ti muoiono dietro non sono
importanti per te?”
“Non particolarmente…”
“Ah…” “Questo tipo
non si rende conto della fortuna che ha ad essere adorato da tutte
quelle ragazze…” pensò tra se
Watanuki con un filo di invidia.
Il resto del breve tragitto passò nel silenzio, scandito
solo dai passi dei due ragazzi che procedevano affiancati, Watanuki
sembrava riflettere, mentre Doumeki continuava a
sbadigliare….
“Deve essere proprio stanco per sbadigliare a quel
modo. L’allenamento sarà stato
massacrante…” pensò il
ragazzo sbirciando il volto dell’amico
“…Siamo arrivati”
“…Già” constatò
Watanuki avvicinandosi alla porta “ci vediamo
domani…”
“Si” rispose l’altro voltandosi indietro
per ripercorre la stradia a ritroso…ma fece pochi passi
prima che…
“Ohi Doumeki!”
“mh?”
“In bocca al lupo per la gara di domani!” disse
Watanuki restando rivolto verso la porta di casa per nascondere il suo
imbarazzo
Doumeki si volse verso di lui con un espressione sorpresa negli occhi e
mentre le sue labbra si tinsero di un leggero sorriso si
voltò nuovamente verso la sua strada alzando il braccio in
segno di saluto
I due giovani si lasciarono così quel giorno, senza che
nessuno dei due lo dicesse, ma , anche se per motivi diversi,
pensandolo entrambi:
GRAZIE!