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Autore: ClaireTheSnitch    09/02/2011    5 recensioni
[Questa storia si è classificata seconda al Contest Parlami di loro, indetto da Lu_Pin sul forum di EFP)
ALTRI PERSONAGGI: FRANK PACIOCK; ALICE PREWETT
“Tutti abbiamo visto la faccia di Alice illuminarsi; Gideon e Fabian si stavano spanciando dalle risate, Lily continuava a sussurrare quanto fosse romantico, mentre James e Sirius… be’, penso che tenessero pronta una cassa di fuochi artificiali.”
Genere: Generale, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alastor Moody, Altro personaggio, Ginny Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Nick Autore (sul forum e su EFP): ClaireTheSnitch
Titolo: Continuiamo a combattere, non è vero?
Personaggio del Primo Ordine: Frank Paciock
Personaggio del Secondo Ordine: Ginny Weasley
Prompt usati: Sigaretta. Tazza di tè.Pioggia. Voce.
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico
Rating: Verde
Avvertimenti: One-shot
Introduzione: “Tutti abbiamo visto la faccia di Alice illuminarsi; Gideon e Fabian si stavano spanciando dalle risate, Lily continuava a sussurrare quanto fosse romantico, mentre James e Sirius… be’, penso che tenessero pronta una cassa di fuochi artificiali.”
Frank amava gli scherzi. Ma quella volta non scherzava affatto.
NdA: Non ho la più pallida idea di come sia venuta questa storia, né se la cioccolata delle vacanze di Natale abbia fatto bene alla mia ispirazione o l’abbia decisamente istupidita.
Pensavo che non sarei riuscita ad inserire i prompt, ma alla fine ce l’ho fatta: due nel contesto del racconto e due nei flashback.
Ho usato un metodo particolare per il racconto di Moody - oltre ad uno stile diverso, dato che il suo modo di parlare è molto caratteristico - perché non volevo interrompere la narrazione con le domande di Ginny.
Spero proprio che piaccia! ^^
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Continuiamo a combattere, non è vero?
 
 

Ginny non riusciva neppure a ragionare, quella mattina. Non poteva essere biasimata, dato che la sera prima l’Ordine si era riunito in tutta fretta alla Tana per discutere gli ultimi aspetti del trasferimento di Harry, facendo così tanto chiasso che nessuno era riuscito a dormire. Neppure Ron.
Si sorprese parecchio quando, scendendo in cucina per cominciare ad aiutare sua madre, trovò Moody appollaiato su una poltrona, appisolato, con l’occhio magico che guizzava sotto la palpebra chiusa.
Per qualche strano motivo, Ginny aveva la sensazione che riuscisse a vederla comunque.
Si schiarì la voce e cominciò a tagliare il pane, mentre sull’orologio la lancetta del signor Weasley si spostava per un attimo su ‘viaggio’, prima di scattare di nuovo verso pericolo mortale.
Papà è arrivato al Ministero, pensò, sbadigliando.
Un grugnito.
Poi, un fruscio.
Qualcosa era caduto dal cappotto di Malocchio ed era svolazzato sul pavimento, attirando l’attenzione di Ginny; la ragazza si chinò, e raccolse un foglio piegato in quattro, piuttosto consumato ai bordi e decisamente vecchio.
Lo dispiegò e si accorse che non era semplicemente un foglio. Era una foto.
I membri del Primo Ordine della Fenice…, si disse, realizzando con disappunto che non le era stato ancora permesso di entrare nel secondo. Papà. Mamma. Zio Fabian e zio Gideon. I genitori di Harry!
Harry.
Non poteva sapere che, due anni prima, proprio Harry aveva sfiorato quella fotografia, indugiando su quei volti che ricordava a malapena, su quei lineamenti in cui scorgeva parte di sé stesso.
Avvicinò la foto al naso, allontanò chi aveva già riconosciuto, e scorse un viso familiare. Un viso che aveva avuto accanto sin dal primo anno, con cui aveva addirittura ballato al terzo…
Quella era la madre di Neville.
Ginny non riusciva a crederci. -I Paciock…- sussurrò, sbalordita.
-Esatto!- abbaiò Moody, che evidentemente si era svegliato senza che lei se ne rendesse conto.
Come si poteva prevedere, a Ginny venne quasi un infarto.
-Malocchio!- gridò, con il fiato mozzo.
-Sì, be’, scusa.- borbottò lui. -Comunque, quelli sono Alice e Frank. Brava gente, ottimi Auror.-
-Sono stati…-
-…Cruciati da Bellatrix Lestrange fino alla pazzia, sì. Prima, però, erano uno spasso.- Malocchio si alzò e zoppicò fino al tavolo, per poi lasciarsi cadere su una sedia. -Versami una tazza di tè, dai.-
Ginny non lo stava ascoltando: non riusciva a smettere di pensare alla Maledizione Cruciatus, a Neville, ai suoi genitori… Cosa intendeva dire Moody con uno spasso?
-Ginny, accidenti a te, che diavolo fai là imbalsamata?
-Mi sono distratta. Ehm… scusa, Malocchio.
-La tazza di tè!-
-Sì, ecco.- E ne versò così tanto che traboccò sul tavolo.
Lui rise con la sua voce gracchiante e l’asciugò con la bacchetta, sussurrando divertito: -Vigilanza costante, Ginny.
-Malocchio…- disse lei, sedendosi lì accanto. Non le era mai piaciuto quell’occhio blu elettrico, che si agitava e si rigirava nella sua orbita, per quanto fosse utile; deglutì a forza e si costrinse ad ignorarlo.
-Per favore,- riprese, più supplichevole di quanto non volesse. -Parlami di loro.
-Conosco Frank da quando ha lasciato Hogwarts. Sono stato al suo matrimonio, sai.
-Un bel matrimonio, immagino.
Moody fece spallucce. -Be’, queste cosine carine su di me non fanno molto effetto.
-Ah.
-La cosa più divertente non è stato il matrimonio in sé, ma la dichiarazione. Eravamo a casa dei Potter.
Il nome Harry si ripresentava ancora. Ginny non voleva sentirlo, ma era più forte di lei.
-Fuori pioveva…- disse Moody, con la sua voce graffiante.
 Sapeva rendere interessante qualunque cosa. -Ed eravamo bagnati come cani.
 
“Sì.
Fuori pioveva.
Alice e Frank si erano da poco uniti all’Ordine della Fenice e avevano cominciato a trascorrere sempre più tempo con i Potter, che non esitavano mai ad invitare chiunque a casa propria.
Stavolta c’era lo zampino di James, che aveva parlato con Frank e voleva aiutarlo nel suo intento.
Se devo essere sincero, nessuno di noi se l’aspettava: quella mattina c’era stato un altro attacco ad una famiglia Babbana di Spinner’s End ed eravamo un po’ giù di corda.
Frank è sempre stato un tipo imprevedibile, sai, e quel giorno si era anche messo in ghingheri. Il punto era che avevamo svolazzato allegramente su una scopa sotto il temporale, quindi non era molto presentabile quando siamo entrati in casa.
Faceva un sacco di storie, se proprio vuoi saperlo. Era nervoso e fumava.
Lo stress faceva fumare tutti quanti, allora, e Lily non lo sopportava: lo rimproverava, gli faceva Evanescere la sigaretta tra le dita, ma lui era testardo.
Ne accendeva un’altra e le sigarette si accumulavano nel posacenere, una dopo l’altra, grigie e maleodoranti, mentre Alice lo fissava. Non sospettava niente. Forse pensava che Frank fosse sotto pressione per la storia dei Babbani.
Poi… prova a pensare a cosa può aver fatto uno come lui.
 
Ginny sollevò le sopracciglia. -Non l’ho mai conosciuto, Malocchio, come faccio a saperlo?-
Lui ridacchiò, la voce ogni secondo più roca, come se i ricordi vi fossero rimasti impigliati, e gettò l’occhio magico in un bicchiere. Tutti detestavano quando lo faceva, ma sapevano che era indispensabile.

-Si è buttato a terra e le ha praticamente gridato in faccia!
Ginny sorrise. -Le ha chiesto di sposarlo in questo modo? Di punto in bianco?
-Ma no, magari.
 
“Si è inginocchiato e ha preso fiato.
-Piove, e siamo qui!- ha gridato.
Tutti ci siamo voltati verso di lui: ovviamente nessuno aveva capito cosa stesse succedendo e metà di noi pensava che si fosse definitivamente bevuto il cervello. Amava fare scherzi, Frank; non quanto James e Sirius, forse, ma anche lui era bravo.
Abbiamo subito pensato ad un’altra scemenza delle sue, ma lui non sembrava affatto divertito. Era molto serio.
-La pioggia non ci ha fermati. Continua a battere sulle finestre, eppure non ci ha ostacolati: continuiamo a lottare, non è vero?
Alice ha sgranato gli occhi e penso che, per una volta, abbia dubitato che quelle sigarette non fossero altro.
-Sì, Frank.- ha detto, con una voce imbarazzata. -Che ti prende?
-E allora perché mai tutto questo dovrebbe fermare noi due?
Tutti abbiamo visto la faccia di Alice illuminarsi; Gideon e Fabian si stavano spanciando dalle risate, Lily continuava a sussurrare quanto fosse romantico, mentre James e Sirius… be’, penso che tenessero pronta una cassa di fuochi artificiali.”
 
Ginny lasciò sul piatto il toast che stava divorando e fissò Malocchio come se non aspettasse altro che la conclusione.
-E poi?- lo incalzò, protendendosi verso di lui.
-Non ha fatto nient’altro. È rimasto ad ascoltare.
-Chi?
 
“Alice. Ovvio, nessuno si sarebbe mai aspettato che lo lasciasse finire: aveva un bel caratterino, odiava le messinscene e quella aveva tutta l’aria di esserlo.
Il punto è che nessuno aveva capito cosa stesse succedendo, a parte lei.
-Frank.- ha esordito, stavolta più decisa. -Se vuoi chiedermi di sposarti, perché non lo fai e basta?-”
 
Senza nessuna premeditazione, Ginny non poté fare a meno di scoppiare a ridere: aveva una voce così dolce, leggera e segreta che Moody ebbe l’impressione di aver appena fatto capolino nella vita privata della giovane Weasley. Con un grugnito imbarazzato e poco sensibile, ritornò alla propria tazza di tè, ormai fredda: si accorse, mentre lo stomaco gli si stringeva, che il tempo in cui quel tè si era raffreddato era bastato per raccontare un uomo.
Un uomo che, forse, non ricordava più quei momenti.
Lei, dal canto suo, non sapeva neppure perché stesse ridendo; aveva la vaga sensazione che le sarebbe davvero piaciuto qualcuno che avesse il coraggio di parlarle così, qualcuno come…
Arrossì al solo pensiero di Harry e cercò di allontanarlo.
Frank Paciock era partito con l’intenzione di chiedere ad Alice di sposarla; Ginny poteva immaginare il suo nervosismo, poteva immaginare le sigarette che fumavano nel posacenere, poteva immaginare la pioggia che frustava le finestre e gli altri membri dell’Ordine che lo fissavano…
E poi Alice aveva stravolto tutto.
Anche Ginny avrebbe potuto prendere l’iniziativa: se la guerra non aveva fermato Frank Paciock, perché mai avrebbe dovuto fermare lei?
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 
Ringrazio la carissima Lu_Pin per il giudizio meraviglioso e inaspettato.
Credevo che questa storia fosse da cestinare, e invece… seconda! Ma ci pensate?
 
SECONDA CLASSIFICATA: ClaireTheSnitch “Continuiamo a combattere, non è vero?”



Totale: 61.5/65

Stile: 9.5/10
Ovviamente sai quanto mi piace il tuo stile, Claire quindi non credo ci sia molto da dire, forse ci sono dei punti in cui la narrazione sarebbe stata più scorrevole se fossi andata a capo, ma nulla di importante.

Grammatica: 9/10
Ecco qui l’unica cosa che ti ha fatto perdere un punto...
Io posso scrivere:
-Ciao, come va?
E:
-Ciao, come va?- chiesi a Claire.
Ma non:
-Ciao, come va?-
Cioè, quando i dialoghi cominciano con il trattino non ne vogliono un altro alla fine se non hanno dopo un verbo o una frase.
Ti ho tolto solo un punto perché mi sembrava ingiusto toglierti di più: in fondo è un solo errore anche se ripetuto.

Caratterizzazione: 9/10
Sai che ti stimo, vero?

Tu avevi Ginny Weasley, che è uno dei miei personaggi preferiti, indipercui sono stata più attenta e severa nel giudizio; ti ho dato un 9 nella caratterizzazione solo perché credo tu l’abbia descritta un po’ troppo intraprendente. A parte questo è davvero perfetta, soprattutto nell’ultima parte in cui pensa a Harry!
Su Frank Paciock nulla da ridire, è esattamente come me l’ero immaginato e l’hai mantenuto coerente al personaggio che avevi “creato” durante tutta la narrazione. Brava.
Malocchio è stato quello che ho preferito, il suo modo di fare, le sue frasi, il suo racconto... Davvero perfetto.

Originalità: 10/10
Che dire? Senza subbio una storia originale! Soprattutto il racconto su Frank e Alice, ho trovato la descrizione di Alice un... colpo di scena! Mi è piaciuto che tu abbia inserito anche lei pur mantenendo Frank come protagonista.

Attinenza al tema: 10/10
C’è Moody, c’è il personaggio del Nuovo Ordine e quello del Primo... E hanno tutti e tre la giusta caratterizzazione.
C’è il racconto, ben strutturato e piacevole da leggere.
Ci sono i prompt... Che altro serve??

Utilizzo dei prompt: 5/5
TTTUUUU! Mi avevi mentitooo! Avevi detto di non aver utilizzato bene i prompt! E invece non potevi utilizzarli meglio, mia cara!
La tazza di tè è una presenza duratura in tutta la storia, così come il timbro della voce di Malocchio e la pioggia. E ovviamente anche la sigaretta! Stranamente siete tutte dell’idea che Lily odiasse il fumo, chissà perché! :)

Gradimento personale: 8/10
La storia mi è piaciuta. Non è il tuo lavoro migliore, ma l’ho trovata davvero buona. Hai fatto un’analisi accurata dei personaggi, i dialoghi erano ben formulati e la narrazione scorrevole.
Quindi brava, Claire!

 

   
 
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