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Autore: Amelia4E    09/02/2011    2 recensioni
Fic dedicata alla persona più importante che sia esistita. Grazie mamma.
Quella notte, quella fredda notte.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Traccia su Memorial Address - Ayumi Hamasaki


Quella notte così scura, dormivo, io una bambina di 9 anni dormivo. Beata e tranquilla, con gli occhi chiusi sognavo. Sognavo di diventare una dottoressa... Di riuscire a curarti. Chissà magari è quello che vorrei fare anche tutt'ora.

Tu non eri ritornata a casa quand'ero andata a letto. Era strano. Di solito c'eri sempre, mi davi la buonanotte baciandomi la fronte e mi dicevi sempre:

"Sogna il tuo mondo cosparso di stelle, colori e giochi perché sei ancora piccola e puoi permetterti di farlo."

Mi accarezzavi i capelli finché non mi addormentavo tranquillamente e la mattina mi svegliavi nello stesso modo.

Ma quella notte, quella buia e fredda notte, tu non tornasti più. Era il 25 Settembre. Papà venne a svegliarmi con una voce tremolante quasi piangente, mentre Giulia (mia sorella) piageva in un angolo del soggiorno.

Non riuscivo a credere a quello che diceva papà... Lui mi disse che tu non saresti più tornata, che tu sei al sicuro, che tu stai bene lì in alto tra le stelle. Che mi avresti protetta e che la stella più luminosa saresti stata tu. Piangevo e piango tutt'ora scrivendo, rivedendo foto e guardando il cielo, diventato quasi un nemico per me. Mi manca la tua voce a volte, mi manca il tuo buon profumo. Quel profumo che solo una mamma può emanare. Mi manca tutto di te mammina mia... Eppure ho così tanti bei ricordi di te, così tante serate così tante sorprese, ma ho anche la rabbia. La rabbia d'averti persa nel "fiorire" della mia età, d'averti lasciata indietro.

Ho troppa rabbia, rancore oppure malinconia dentro, non so che farmene.

Ora è come se avessi paura di quella macchina... Ora è come se avessi paura di salirci, avessi pauura d'un ospedale. Ho paura di tutto. Ora, dopo tutto il tempo passato, ripensando a tutto, capisco molte più cose. Capisco perché vengo ferita così tante volte e perché ferisco, capisco che le delusioni sono fatte per essere subite, anche dalle persone che credevi migliori. Capisco molte più cose.Ma dopo quella sera io sono qui, aspettando il momento in cui ci incontreremo di nuovo nelle profondità dell'oscurità, quando potrò ritrovare quella pace che mi manca, quando potrò, dopo tanti anni, dirti ancora un sincero Ti voglio bene mamma, ma fino ad allora dovrò dirti Addio, sei andata nel posto in cui io forse non arriverò mai, ma ci proverò perché nulla può fermare quello che provo per te.

   
 
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