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Autore: FridaKahlo    10/02/2011    5 recensioni
-Fallo, Draco...
Non lo stai ascoltando.
La sua voce ti arriva da lontano, è fastidiosa, porta con se una minaccia.
Ti arriva da lontano, eppure il Signore Oscuro è lì, dietro di te.
Addio Potter.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
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-Fallo, Draco...

 

 

Non lo stai ascoltando.

La sua voce ti arriva da lontano, è fastidiosa, porta con se una minaccia.

Ti arriva da lontano, eppure il Signore Oscuro è lì, dietro di te.

 

-Adesso...

 

Di nuovo non ti volti.

Come potresti? Il tuo sguardo è completamente catturato dalla figura che hai di fronte.

Un ragazzo con gli occhi tristi.

Con verdi, occhi tristi.

 

-Fa come ti dico...

 

La voce è sempre più lontana.

Potter invece è così vicino...

Potter, con la maglietta stracciata, un taglio in fronte, coperto di sangue...

Potter.

Potter.

Potter.

 

-Draco, obbedisci!

 

Gli occhi verdi di Potter ti stanno parlando.

 

Ti raccontano del cadavere di Hermione.

Dello sterminio della famiglia Weasley.

Di Tonks, morta con il bimbo tra le braccia.

Della morte che lo circonda.

 

-Draco!

 

E improvvisamente anche i tuoi occhi cominciano a parlare.

Ti ricordano un tempo lontano.

 

Tu avevi una cotta per lui.

Forse mai passata.

 

Ma ora non importa.

Blaise e Pansy giacciono in una fossa senza nome, Tiger è bruciato vivo.

Goyle è stato sgozzato da tua zia Bellatrix.

 

E tu non hai la forza di ricordare.

 

-Draco, se non lo fai, toccherà a te...

 

Ti prendi ancora un attimo di tempo, per ricordare lo scintillio di vita negli occhi di Potter.

Sai che ti mancherà.

Chissà cosa sta pensando...

Alzi la bacchetta, la punti su di lui.

Il tutto senza pensare.

Cercando di dimenticare.

 

-Ecco Draco, vedo che comprendi...

 

Hai smesso di capire tanto tempo fa, quando per sbaglio inciampasti nel cadavere di Ginny Weasley.

Era coperta di rosso, da capo a piedi.

Mai il soprannome che le avevi dato era stato più azzeccato.

Una piccola piattola rossa.

Rovesciata su un fianco, gli occhi vuoti.

 

-Uccidilo...

 

I vostri occhi si incrociano, le sensazione perdute riaffiorano.

Lo sfarfallio nello stomaco, le gambe deboli, il battito accellerato.

 

Ti dispiacerà uccidere Potter.

Perchè ti mancherà.

 

Lui non distoglie lo sguardo, ma incurva la spalle.

Una lacrima gli scorre su una guancia.

 

Potter sta piangendo.

 

-Avada Kevadra!

 

Stavolta sei stato tu a parlare, e te ne penti nel momento stesso in cui pronunci le parole.

Lui crolla a terra ed è già troppo tardi.

Il bagliore si è spento, hai fatto bene a memorizzarlo.

 

Non è più Potter.

Non è più lo Sfregiato.

Non è più il Prescelto.

Non è più una cotta adolescenziale.

 

Non è più nulla.

 

E il mondo non è più lo stesso di prima.

Negli ultimi dieci secondi è irrimediabilmente mutato.

Sei stato tu a farlo cambiare.

L'hai convertito in un incubo.

 

 

 

Addio piccola, innocente, cotta adolescenziale.

  
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