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Autore: dramy96123    10/02/2011    9 recensioni
Ciao a tutti!!
"Fu un attimo, e un fascio di luce blu partì dai pantaloni di Sirius.
[...]
- Sir, che succede? – gli chiese Remus, raggiungendolo immediatamente e guardandolo preoccupato.
Lui lo guardò, e fece un respiro profondo, chiudendo gli occhi.
Poi spostò lo sguardo verso tutti, e con voce calma parlò.
- Ho perso una chiappa. –"
Genere: Comico, Commedia, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alastor Moody, I Malandrini, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica, Durante l'infanzia di Harry
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Il peso di una promessa

Il peso di una promessa.

Sottotitolo : Ma come si fa a perdere una chiappa?

 

Ciao a tutti!

Allora,io sono Dramy96123 e sono una scrittrice già da un po’..faccio storie su tutti personaggi di Harry Potter, ma faccio anche storie originali…

Allora, questa storia parla di come Moody ha visto quella famosa chiappa sparire perché un ragazzo aveva messo la bacchetta nella tasca dietro.

Alcune parti sono prese dal 5° libro!

Baci!

 

 

Sentendosi addosso gli sguardi di tutti, Harry scese le scale, infilando la bacchetta nella tasca di dietro.

- Non mettere lì la bacchetta, ragazzo! – ruggì Moody - E se si accende? Maghi migliori di te hanno perso le chiappe, sai? –

-  Chi conosci che abbia perso una chiappa? – chiese la donna dai capelli viola, incuriosita.

Alastor stava per rispondere, quando intercettò lo sguardo ammonitore di Remus, che scosse impercettibilmente il capo.

Sirius lo avrebbe ammazzato, se lo sentiva.

E nonostante fosse un Auror di grande talento, temeva Sirius.

O almeno,quando si trattava della sua chiappa.

 

Moody ritornò con la mente a tanti anni prima, quando doveva ancora esaminare gli aspiranti Auror.

Più aspiranti, che Auror.

E Moody, quel giorno del 7 ottobre, ebbe l’ordine di esaminare quei cinque ragazzi appena usciti da Hogwarts.

Praticamente certo di doverli bocciare tutti, si mise seduto e si girò la bacchetta tra le dita, guardando il primo mago.

 

Il ragazzetto spavaldo, quel Potter, si distraeva in continuazione. Era un continuo di “POTTER, DOVE HAI LA TESTA?” e di “ POTTER, VUOI CHE TI TRASFORMI IN UN CERBIATTO VIOLA?” al che il ragazzo si riconcentrava su ciò che stava facendo. Avrebbe pensato che fosse uno dei Lovegood, se non fosse stato assolutamente certo che quella stramba famiglia  campava inseguendo Ricciocorni Schiattosi.

A parte questo e l’irritante loquacità del ragazzo, dovette ammettere che era davvero brillante, e abile con la Trasfigurazione. Insomma, un talento da non buttare, se ci si procurava una benda con cui tappargli la bocca.

 

La ragazza, la Evans, era quel tipo di persona che avrebbe visto bene sia in guerra che in casa, anche se Moody aveva l’impressione che si sarebbe sentita di più a suo agio in Medimagia. A parte questo, era abilissima in Pozioni e in Incantesimi, e, cosa da non sottovalutare, sapeva far stare zitto Potter. Moody decise che l’avrebbe promossa ad occhi chiusi.

 

Il Licantropo era un tipo molto teorico e tranquillo, e sarebbe stato perfetto per la strategia. Conosceva schemi di azione molto validi, e aveva idee da non buttare. Certo, aveva fatto un po’ di confusione a Pozioni, dove aveva cambiato il suo colore della pelle invece dei capelli, ma poiché il blu gli donava non ebbe problemi a promuoverlo.

 

Minus fu un completo disastro. Quando trasformò in gabbiano quell’orologio invece di cambiargli colore si toccarono i minimi storici. Era praticamente ovvio che avrebbe dovuto rifare la richiesta di ammissione.

 

E poi toccò a Black.

Di mente brillante, agile, incosciente abbastanza da buttarsi in qualsiasi missione, con un grande talento per Incantesimi e Trasfigurazione…e con la pessima abitudine di infilarsi la bacchetta nella tasca di dietro dei pantaloni.

 

Allora Moody sapeva vagamente le regole basilari delle Norme di Sicurezza. E sapeva che la bacchetta non andava messa lì.

Ma non lo rimproverò, infondo non poteva succedere niente, no?

Al massimo un paio di scintille…

Ma da quel giorno, da quel 7 ottobre, non mancò mai di ringhiare contro gli aspiranti Auror e chiunque gli capitasse in giro se avessero anche solo osato commettere quella svista.

 

Sirius stava riponendo le sue cose, e si complimentò con James per la prova. Ramoso arruffò i capelli con una mano,sorridendo.

Moody si appuntò di levargli quel vizio.

E se durante un attacco di Mangiamorte quel ragazzetto avrebbe perso tempo ad aggiustarsi i capelli?

Tsk.

Da lontano sentì i due ragazzi che litigavano scherzosamente, e le risate della Evans e di Lupin si sentivano forti per tutta la sala.

Non si sa come, si misero a fare la lotta Babbana  rotolandosi a  terra, senza ascoltare i rimproveri di Lily e i pigolii terrorizzati di  Peter.

Fu un attimo, e un fascio di luce blu partì dai pantaloni di Sirius.

- Felpato, perché i tuoi Jeans fanno incantesimi verso di me? – chiese James, ridacchiando.

- Insomma, hai incantato anche i pantaloni, oltre che tutte le sveglie?? – lo rimproverò Lily. Si beh…l’innocuo scherzetto di cronometrare tutte le sceglie alle quattro del mattino era opera sua...quanto ne andava fiero!

Anche Sirius rise, e passò le mani sul davanti dei Jeans ( Sirius adorava i Jeans), ma quando cominciò a dare pacche per spolverare il didietro la sua mano prese solo l’aria.

Spalancò gli occhi per l’orrore.

- Sir, che succede? – gli chiese Remus, raggiungendolo immediatamente e guardandolo preoccupato.

Lui lo guardò, e fece un respiro profondo, chiudendo gli occhi.

Poi spostò lo sguardo verso tutti, e con voce calma parlò.

- Ho perso una chiappa. –

Ci volle un minuto buono, prima che gli altri afferrassero il senso delle parole dell’amico.

Poi James  serrò le labbra e cercando di non scoppiare gli disse balbettando.

- Tu…tu hai… -

- Cosa hai perso? – boccheggiò Lily, sconvolta.

- Ho perso una chiappa. – e fu solo quando lo disse la seconda volta, che Sirius capì fino in fondo ciò che aveva detto.

E James scoppiò a ridere.

- LA MIA CHIAPPA! Il mio povero fondoschiena!!! Quello che tutti invidiavano! – piagnucolò, cercando di girarsi  per vedere il suo ex – sedere, come un cagnolino che cerca di mordersi la coda.

James non finiva più di ridere.

- Lo rivoglio. Troverò un modo! – urlò Sirius, determinato, e prese un giaccone lungo, cercando di coprirsi.

- Ma dove vai, Felpato? – chiese Remus, anche lui ridacchiante

- Da chi potrà farmi riavere la chiappa! –

- Al massimo una bionica allora, perché non so quando la ritroveranno,la tua vera! –

A quelle parole Sirius sgranò gli occhi.

- Un…un pezzo di metallo arrugginito in cambio del mio perfetto deretano? MAI! –  sbottò, vicino alle lacrime

E Moody ebbe pena di lui.

Si avvicinò zoppicando vicino al ragazzo, che lottava contro il giaccone per infilarselo, senza peraltro riuscirci. Gli tremavano troppo le mani dall’agitazione.

- Black. –

- Mmm?– mugugnò Sirius, non calcolandolo di pezza.

- Black! –

- Si,si fra un minuto. – rispose il ragazzo, cercando di voltarsi ancora per vedere l’aria al posto del suo adorato fondoschiena…che aveva tanto curato…che era stato tanto invidiat…

- BLACK PER LA MISERIA! –

- Si? – rispose Sirius, guadagnandosi un’occhiataccia

- Nessuno ti ha detto che non bisogna mai mettersi la bacchetta dentro la tasca di dietro dei pantaloni? – infierì Moody, guardandolo storto.

Sirius si illuminò tutto

- Hey!! Potremmo rifare la lotta con le stesse mosse, poi mi fai cadere a terra, come prima, e l’incantesimo arriverà da solo! – esclamò, ma non gli venne risposta da James

- Ramoso? –

Niente.

- James?? – Sirius si voltò, e vide James che si stava sganasciando dalle risate, guardando il di dietro del ragazzo. Ormai rotolava a terra dalle risa, al punto che Sirius lo prese per il colletto e lo scosse

- IO HO PERSO UNA CHIAPPA E TU RIDI???? –

- Si beh, in effetti vederti con metà sedere è una cosa abbastanza divertente- ridacchiò Remus, per nulla preoccupato per la oscura  sorte di James.

Del povero James.

Del ridacchiante James.

Del prossimamente morto James per mano di Sirius.

Prima che la situazione degenerasse, Moody puntò la bacchetta verso il fondoschiena di Sirius, che si ritrovò di nuovo con tutto al suo posto.

Toccandosi il didietro, Sirius non poté fare a meno di sorridere felicissimo. A quella faccia neanche Lily Evans riuscì a stare seria e cominciò a ridacchiare.

- HO LA MIA CHIAPPA!!! – urlò felice, dimenticando di avere vicino Ramoso e facendolo finire a terra,

Poi corse verso Moody e lo abbracciò fortissimo, grato per l’enorme prodigio che aveva compiuto.

- Ti prego, ti prego, non raccontare a nessuno, vivo o fantasma, di ciò che è successo…ne rimarrò segnato a vita! – gli disse, pregandolo con gli occhi.

L’uomo grugnì – Non metterti più la bacchetta in tasca –

- Il mio Onore e la mia Dignità ti sono grati – esclamò Sirius, prima di rimettersi a saltare di gioia.

E da allora Sirius Black non sfiorò nemmeno le tasche posteriori dei Jeans.

 

Quello che non sapeva Moody era che appena se ne andò, Sirius evocò uno specchio e ci si guardò, scettico

- Non mi ha ricreato la chiappa un po’ troppo…cascante? –

Al che ricevette almeno tre scappellotti sulla nuca, e da allora non fece più commenti.

 

Moody sembrò esitare, poi scosse la testa.

Non poteva spezzare una promessa del genere.

-  Non badarci,pensa solo a tenere la bacchetta lontana dalla tasca di dietro! – ringhiò. Poi, per fare bene la recita:

-  Elementari norme di sicurezza,ah,nessuno ci pensa più – zoppicò affaticato verso la cucina, ma poi non riuscì più a trattenersi

- E comunque l’ho visto succedere! –

 

 

Finito!!!

Fatemi sapere cosa ne pensate, ok?? Baci!

 

 

   
 
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