Il peso di una promessa.
Sottotitolo : Ma come si fa a perdere una chiappa?
Ciao a tutti!
Allora,io sono Dramy96123 e sono una scrittrice già da
un po’..faccio storie su tutti personaggi di Harry Potter, ma faccio anche
storie originali…
Allora, questa storia parla di come Moody ha visto
quella famosa chiappa sparire perché un ragazzo aveva messo la bacchetta nella
tasca dietro.
Alcune parti sono prese dal 5° libro!
Baci!
Sentendosi addosso gli
sguardi di tutti, Harry scese le scale, infilando la bacchetta nella tasca di
dietro.
- Non mettere lì la
bacchetta, ragazzo! – ruggì Moody - E se si accende? Maghi migliori di te hanno
perso le chiappe, sai? –
- Chi conosci che abbia perso una chiappa? –
chiese la donna dai capelli viola, incuriosita.
Alastor stava per rispondere,
quando intercettò lo sguardo ammonitore di Remus, che scosse impercettibilmente
il capo.
Sirius lo avrebbe ammazzato,
se lo sentiva.
E nonostante fosse un Auror
di grande talento, temeva Sirius.
O almeno,quando si trattava
della sua chiappa.
Moody ritornò con la mente a
tanti anni prima, quando doveva ancora esaminare gli aspiranti Auror.
Più aspiranti, che Auror.
E Moody, quel giorno del 7
ottobre, ebbe l’ordine di esaminare quei cinque ragazzi appena usciti da
Hogwarts.
Praticamente certo di doverli
bocciare tutti, si mise seduto e si girò la bacchetta tra le dita, guardando il
primo mago.
Il ragazzetto spavaldo, quel
Potter, si distraeva in continuazione. Era un continuo di “POTTER, DOVE HAI LA
TESTA?” e di “ POTTER, VUOI CHE TI TRASFORMI IN UN CERBIATTO VIOLA?” al che il
ragazzo si riconcentrava su ciò che stava facendo. Avrebbe pensato che fosse
uno dei Lovegood, se non fosse stato assolutamente certo che quella stramba
famiglia campava inseguendo Ricciocorni
Schiattosi.
A parte questo e l’irritante
loquacità del ragazzo, dovette ammettere che era davvero brillante, e abile con
la Trasfigurazione. Insomma, un talento da non buttare, se ci si procurava una
benda con cui tappargli la bocca.
La ragazza, la Evans, era
quel tipo di persona che avrebbe visto bene sia in guerra che in casa, anche se
Moody aveva l’impressione che si sarebbe sentita di più a suo agio in
Medimagia. A parte questo, era abilissima in Pozioni e in Incantesimi, e, cosa
da non sottovalutare, sapeva far stare zitto Potter. Moody decise che l’avrebbe
promossa ad occhi chiusi.
Il Licantropo era un tipo
molto teorico e tranquillo, e sarebbe stato perfetto per la strategia. Conosceva
schemi di azione molto validi, e aveva idee da non buttare. Certo, aveva fatto
un po’ di confusione a Pozioni, dove aveva cambiato il suo colore della pelle
invece dei capelli, ma poiché il blu gli donava non ebbe problemi a
promuoverlo.
Minus fu un completo disastro. Quando trasformò in gabbiano
quell’orologio invece di cambiargli colore si toccarono i minimi storici. Era
praticamente ovvio che avrebbe dovuto rifare la richiesta di ammissione.
E poi toccò a Black.
Di mente brillante, agile,
incosciente abbastanza da buttarsi in qualsiasi missione, con un grande talento
per Incantesimi e Trasfigurazione…e con la pessima abitudine di infilarsi la
bacchetta nella tasca di dietro dei pantaloni.
Allora Moody sapeva vagamente
le regole basilari delle Norme di Sicurezza. E sapeva che la bacchetta non
andava messa lì.
Ma non lo rimproverò, infondo
non poteva succedere niente, no?
Al massimo un paio di
scintille…
Ma da quel giorno, da quel 7
ottobre, non mancò mai di ringhiare contro gli aspiranti Auror e chiunque gli
capitasse in giro se avessero anche solo osato commettere quella svista.
Sirius stava riponendo le sue
cose, e si complimentò con James per la prova. Ramoso arruffò i capelli con una
mano,sorridendo.
Moody si appuntò di levargli
quel vizio.
E se durante un attacco di
Mangiamorte quel ragazzetto avrebbe perso tempo ad aggiustarsi i capelli?
Tsk.
Da lontano sentì i due
ragazzi che litigavano scherzosamente, e le risate della Evans e di Lupin si
sentivano forti per tutta la sala.
Non si sa come, si misero a
fare la lotta Babbana rotolandosi a terra, senza ascoltare i rimproveri di Lily e
i pigolii terrorizzati di Peter.
Fu un attimo, e un fascio di
luce blu partì dai pantaloni di Sirius.
- Felpato, perché i tuoi
Jeans fanno incantesimi verso di me? – chiese James, ridacchiando.
- Insomma, hai incantato
anche i pantaloni, oltre che tutte le sveglie?? – lo rimproverò Lily. Si
beh…l’innocuo scherzetto di cronometrare tutte le sceglie alle quattro del
mattino era opera sua...quanto ne andava fiero!
Anche Sirius rise, e passò le
mani sul davanti dei Jeans ( Sirius adorava i Jeans), ma quando cominciò a dare
pacche per spolverare il didietro la sua mano prese solo l’aria.
Spalancò gli occhi per
l’orrore.
- Sir, che succede? – gli
chiese Remus, raggiungendolo immediatamente e guardandolo preoccupato.
Lui lo guardò, e fece un
respiro profondo, chiudendo gli occhi.
Poi spostò lo sguardo verso
tutti, e con voce calma parlò.
- Ho perso una chiappa. –
Ci volle un minuto buono,
prima che gli altri afferrassero il senso delle parole dell’amico.
Poi James serrò le labbra e cercando di non scoppiare
gli disse balbettando.
- Tu…tu hai… -
- Cosa hai perso? –
boccheggiò Lily, sconvolta.
- Ho perso una chiappa. – e
fu solo quando lo disse la seconda volta, che Sirius capì fino in fondo ciò che
aveva detto.
E James scoppiò a ridere.
- LA MIA CHIAPPA! Il mio
povero fondoschiena!!! Quello che tutti invidiavano! – piagnucolò, cercando di
girarsi per vedere il suo ex – sedere,
come un cagnolino che cerca di mordersi la coda.
James non finiva più di
ridere.
- Lo rivoglio. Troverò un
modo! – urlò Sirius, determinato, e prese un giaccone lungo, cercando di coprirsi.
- Ma dove vai, Felpato? –
chiese Remus, anche lui ridacchiante
- Da chi potrà farmi riavere
la chiappa! –
- Al massimo una bionica
allora, perché non so quando la ritroveranno,la tua vera! –
A quelle parole Sirius sgranò
gli occhi.
- Un…un pezzo di metallo
arrugginito in cambio del mio perfetto deretano? MAI! – sbottò, vicino alle lacrime
E Moody ebbe pena di lui.
Si avvicinò zoppicando vicino
al ragazzo, che lottava contro il giaccone per infilarselo, senza peraltro
riuscirci. Gli tremavano troppo le mani dall’agitazione.
- Black. –
- Mmm?– mugugnò Sirius, non
calcolandolo di pezza.
- Black! –
- Si,si fra un minuto. –
rispose il ragazzo, cercando di voltarsi ancora per vedere l’aria al posto del
suo adorato fondoschiena…che aveva tanto curato…che era stato tanto invidiat…
- BLACK PER LA MISERIA! –
- Si? – rispose Sirius,
guadagnandosi un’occhiataccia
- Nessuno ti ha detto che non
bisogna mai mettersi la bacchetta dentro la tasca di dietro dei pantaloni? –
infierì Moody, guardandolo storto.
Sirius si illuminò tutto
- Hey!! Potremmo rifare la
lotta con le stesse mosse, poi mi fai cadere a terra, come prima, e
l’incantesimo arriverà da solo! – esclamò, ma non gli venne risposta da James
- Ramoso? –
Niente.
- James?? – Sirius si voltò,
e vide James che si stava sganasciando dalle risate, guardando il di dietro del
ragazzo. Ormai rotolava a terra dalle risa, al punto che Sirius lo prese per il
colletto e lo scosse
- IO HO PERSO UNA CHIAPPA E
TU RIDI???? –
- Si beh, in effetti vederti
con metà sedere è una cosa abbastanza divertente- ridacchiò Remus, per nulla
preoccupato per la oscura sorte di
James.
Del povero James.
Del ridacchiante James.
Del prossimamente morto James
per mano di Sirius.
Prima che la situazione
degenerasse, Moody puntò la bacchetta verso il fondoschiena di Sirius, che si
ritrovò di nuovo con tutto al suo posto.
Toccandosi il didietro,
Sirius non poté fare a meno di sorridere felicissimo. A quella faccia neanche
Lily Evans riuscì a stare seria e cominciò a ridacchiare.
- HO LA MIA CHIAPPA!!! – urlò
felice, dimenticando di avere vicino Ramoso e facendolo finire a terra,
Poi corse verso Moody e lo
abbracciò fortissimo, grato per l’enorme prodigio che aveva compiuto.
- Ti prego, ti prego, non
raccontare a nessuno, vivo o fantasma, di ciò che è successo…ne rimarrò segnato
a vita! – gli disse, pregandolo con gli occhi.
L’uomo grugnì – Non metterti
più la bacchetta in tasca –
- Il mio Onore e la mia
Dignità ti sono grati – esclamò Sirius, prima di rimettersi a saltare di gioia.
E da allora Sirius Black non
sfiorò nemmeno le tasche posteriori dei Jeans.
Quello che non sapeva Moody
era che appena se ne andò, Sirius evocò uno specchio e ci si guardò, scettico
- Non mi ha ricreato la chiappa
un po’ troppo…cascante? –
Al che ricevette almeno tre
scappellotti sulla nuca, e da allora non fece più commenti.
Moody sembrò esitare, poi
scosse la testa.
Non poteva spezzare una
promessa del genere.
- Non badarci,pensa solo a tenere la bacchetta
lontana dalla tasca di dietro! – ringhiò. Poi, per fare bene la recita:
- Elementari norme di sicurezza,ah,nessuno ci
pensa più – zoppicò affaticato verso la cucina, ma poi non riuscì più a
trattenersi
- E comunque l’ho visto
succedere! –
Finito!!!
Fatemi sapere cosa ne pensate, ok?? Baci!