Anime & Manga > TSUBASA RESERVoir CHRoNiCLE / xxxHOLiC
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Autore: ArashiStorm    11/02/2011    1 recensioni
[old fic]
Quanta gioia nel sentire di nuovo chiamato il proprio nome, vero Watanuki?
Genere: Fluff, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Himawari Kunogi , Kimihiro Watanuki , Shizuka Dômeki
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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La trovo una storia estremamente banale...ma chissà magari a qualcuno un pochino piace ^_^ e vediamo se qualcuno riesce a indovinare quando è ambientata XD
Scritta in risposta al primo contest indeddo da Harriet


Titolo: DI NUOVO PRIMAVERA
Fandom: xxxHOLiC
Character: Watanuki,Doumeki and Himawari
Rating: per tutti
Disclamer: xxxHOLiC è proprietà CLAMP

Oh call my name
You know my name
And in that sound
Everything will change

(Nothing without you – Vienna Teng)


Era primavera, un nuovo anno scolastico era iniziato da ormai qualche giorno. Lo si capiva facilmente dagli schiamazzi degli studenti che si incontravano davanti ai cancelli delle varie scuole.

Era primavera, e anche se l’hanami era già passato, alcuni ciliegi ancora regalavano al vento i loro petali che danzavano attorno ai ragazzi mentre questi ridevano e parlavano tra loro divisi in gruppetti grandi e piccoli. Tra richiami e risate risuonavano i nomi dei giovani alunni che si salutavano tra loro. Sembravano così felici…

Li guardava con un sorriso triste in volto, ripensando al suo compleanno passato da poco. Quel ragazzo di cui non sapeva nemmeno il nome era stato il suo unico amico e in poco tempo lo aveva perso…era stato l’unico che avendo sentito il suo nome non lo aveva deriso, anzi, gli aveva addirittura fatto i complimenti per quello strano accostamento di kanji che formava il suo cognome. Dalla morte dei suoi genitori era l’unica persone dalle cui labbra aveva potuto tornare a sentire il suono del suo nome.

Ma quel ragazzino non c’era più…anzi perfino quando lo aveva incontrato ormai lui non c’era più…era uno spirito, lo spirito più gentile, simpatico e dolce che avesse mai incontrato.

Si era detto suo amico…e lui ne era rimasto felice, così felice che non credeva più possibile esserlo, ma ora l’aveva lasciato solo, tutto ciò che gli rimaneva erano i suoi ricordi e il piccolo osso che teneva nella tasca. Sarebbero stati per sempre amici, di questo era sicuro, ma ora era rimasto solo… solo ancora una volta…

Solo…

“oh la campanella”

“presto, muoviti Akira”

Solo…

“Emi-chan hai una matita? Ho dimenticato l’astuccio…”

“certo, puoi tenerla, non preoccuparti”

Solo…

“Buongiorno ragazzi” il professore entrò e mentre la classe educatamente ricambiava il saluto, l’insegnate si preparò per il consueto appello.

Tornò a sedersi come i suoi compagni sospirando mentre il professore continuava con la sua lettura, quello era l’unico momento in cui il giovane aveva l’occasione di sentire il suo nome…

“Watanuki”

--- --- ---

“Watanuki-kun!”

L’allegria di quella voce lo riscosse dai suoi pensieri, era seduto al parco e sulle sue gambe si erano delicatamente posati diversi petali di fiori di ciliegio.Era primavera.

Si voltò verso il suono di quella voce.

Himawari teneva il braccio alzato in segno di saluto mentre con il sorriso sulle labbra si avvicinava al loro ritrovo.

Watanuki sorrise alla sua vista

Dietro di lei Doumeki sembrava la sua guardia del corpo, nessuna espressione sul volto, nessun segno di saluto, solo uno sguardo serio e penetrante come suo solito. Fosse stato vestito con giacca, cravatta e occhiali scuri sarebbe stato davvero una perfetta guardia del corpo per la ragazza… un pensiero strano quello, perché in fondo Doumeki era sul serio una guardia del corpo, ma la sua guardia del corpo, non quella di Himawari…

“oi” arrivati davanti al suo protetto anche l’arciere si degnò di salutarlo a suo modo e a suo modo Watanuki ricambiò quel saluto.

“Quante volte devo dirti che ho un nome! Insomma! Potresti fare almeno uno sforzo ogni tanto! E poi si può sapere per quale arcano motivo ci sei anche tu?”

“Perché Kunogi ha invitato anche me” rispose pacato noncurante del tono infuriato dell’amico

“e non sia mai che tu possa rifiutare del cibo, vero?”

“ahaha amiconi come sempre, vero Tanpopo?” sorrise la ragazza voltandosi verso il piccolo uccellino cinguettante sulla sua spalla

“ma Himawari-chaaaaannnn non è così…”

Si erano trovati per andare a mangiare qualche dolce tutti insieme. Era felice di rivedere Himawari di nuovo sorridente come prima dell’incidente della finestra. Dopo quel brutto giorno erano tornati alla normalità, ora però erano più consapevoli della loro situazione, ma nonostante ciò o forse proprio per quello tutti e tre avevano capito quanto fossero importanti l’uno per altro. E Watanuki non voleva rischiare di perderli di nuovo… Da quando li aveva incontrati non era più solo…insieme a loro dimenticava la tristezza dell’infanzia, insieme a loro poteva essere se stesso, insieme a loro si sentiva vivo e felice di vivere, ma soprattutto insieme a loro si sentiva apprezzato

E grazie a loro…

“beh, Watanuki-kun…andiamo?”

“oi Watanuki? Tutto ok?”

“…si si, sto benissimo, andiamo!”

aveva potuto tornare a sentire il suo nome.


  
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