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Autore: ruka88    03/01/2006    16 recensioni
Maledetto il momento in cui aveva accettato la proposta di cantare e ballare con quel vestitino in quello spettacolo! Cantare e ballare!! Cantare e ballare! Aveva una vaga idea del "complemento di causa" di tutto ciò, ed era colui che molto probabilmente se ne stava seduto al di là del palco, pregustandosi la performance di Lavanda e Calì e aspettando il suo turno per metterla in ridicolo...
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Hermione sospirò per la centesima volta

Premessa: i pezzi in rosso della canzone sono quelli del ragazzo, quelli blu di Herm e quelli verdi le parti cantte insieme…

 

 

 

 

     

 

          Don’t Go Breaking my Heart

 

 

 

 

 

Hermione sospirò per la centesima volta.

 

Dire che era agitata era un eufemismo…

 

E lei non era mai agitata!

 

 

Chiuse gli occhi prendendo un lungo respiro, rimanendo qualche secondo immobile prima di alzare gli occhi impaurita e puntarli sulla tenda rossa di qualche metro davanti a lei.

 

 

Perché aveva accettato quella proposta?

 

Razionalità, razionalità Hermione, si era sempre detta, pensa prima di rispondere!

E lei lo aveva sempre fatto.

 

Solo che quella dannatissima volta quella lunga linguaccia di Ron l’aveva fatta senitre un’incapace, un’inetta… ed aveva agito d’istinto.

 

 

-E’ inutile che lo chiedi a lei Ernie… ce la vedi Hermione a ballare in una coreografia?-

 

 

 

Ed ora eccola lì, a guardarsi la punta dei piedi nudi cercando di ricordarsi i passi.

 

Era un semplice ballo di danza moderna, niente di che…

 

Niente di che se non ci fossero i tuoi migliori amici a guardarti!

 

Niente di che se non ci fosse il ragazzo che ti piace la fuori, che si era probabilmente già pregustato le performance di Lavanda e Calì, aspettando il turno dell’imbranata di turno, lei in quel caso, per ridere un po’!

 

 

 

Chi era stato il babbano a inventare la danza moderna?

 

Senz’altro uno che conosceva Ronald Weasley, su questo non c’erano dubbi…

Oppure un semplice pervertito (e qui la conoscenza di Ron aumenta di livello) che si realizzava a osservare giovani donne vestite con mini abiti svolazzanti.

 

Si tirò leggermente giù la gonna.

 

Ma quanto diavolo le facevano corte??

 

In più doveva pure cantare…

 

 

Due giorni fa si era presentato il preside annunciando la malattia della protagonista e gli era venuta l’idea che la “nostra brillante Hermione” avesse potuto cantare e ballare contemporaneamente, aumentando il movimento sul palco.

 

Sbuffò.

 

Se iniziava a pensare negativamente prima del suo debutto si sarebbe lanciata un sasso sui piedi da sola…

 

 

 

Era il suo turno.

 

“Respira….i passi li sai, li hai provati milioni di volte; la canzone pure perché ormai te la canti anche sotto la doccia! La voce è a posto…lanciati Herm…”

 

 

Sentì i suoi compagni di ballo affiancarsi a lei e Toby Collins, con cui avrebbe duettato in scena, le fece un piccolo sorriso di incoraggiamento.

 

Gli sorrise tremando.

 

“Herm!!! Svegliati o la figura della scema la farai davvero davanti a Ron!”

 

Si morse un labbro…

 

Niente, l’agitazione era pure aumentata al pensiero di Ron.

 

 

Sentì delle piccole risatine provenire da dietro di lei, lontane dalla tenda.

 

Si voltò indietro, alzando un poco la testa sopra i capi dei suoi compagni, per scorgerne la fonte.

 

Ebbene, la fonte erano in realtà “le fonti”….

 

Calì e Lavanda.

 

Sedute su due sedie, con quelle loro gonnelline del vestitino blu chiaro che le lasciavano scoperte le gambe di seta bianca, la guardavano e ridevano sotto i baffi, l’una con le braccia incrociate e l’altra tirandosi dietro le spalle i capelli biondi e lisci con un gesto provocatorio e picchiando leggermente le dita sulle cosce, come in segno di impazienza.

 

 

“Pure io ho un vestito come il tuo!” si ritrovò a pensare, arrossendo subito dopo per la propria banalità.

 

Ok, il vestito poteva essere simile, se non più bello…

 

Ma che avrebbe detto Ron del suo fisico?

 

Senz’altro si era già goduto lo spettacolo della biondina e della sua compare, ma che avrebbe pensato vedendo lei??

 

La divisa aveva sempre nascosto le sue forme abbastanza generose e pure quasi perfette e si era sempre sentita a proprio agio… ma ora si ritrovava con un aderente vestitino verdeacqua…

 

 

Ancora risate.

 

Girò di scatto la testa verso l’entrata, strinse la mano di Toby per comunicargli di essere pronta e alzò la testa fieramente.

 

“Vedrai di che cosa sono capace Ronald Weasley!”

 

 

 

 

-Ragazzi, buoni, buoni! So che la performance dei professori vi abbia lasciato senza fiato e devo dire che pure io sono rimasta strabiliata…- tossicchiò la McGranitt sistemandosi gli occhiali sul naso.-Ma ora dobbiamo continuare con lo spettacolo!-

 

Volse lo sguardo a tutti gli alunni seduti sulle sedie nella Sala Grande, diventata teatro per l’occasione.

 

-Con immensa gioia ora vi annuncio il prossimo numero! Si tratta di un ballo musicale, danzato e cantato…Si esibiranno per noi: Ginny Weasley, Sarah Parker, Melany Griffin di Grifondoro, Gregory Passfood di Crovonero, Ken Harper, Ernie McMillan, Sam Tomanson e Lucy Strengford di Tassorosso per la danza e Toby Collins di Corvonero e Hermione Granger di Grifondoro come protagonisti di canto e ballo! Ecco a voi: Don’t go breaking my heart!-

 

 

Ron e Harry spalancarono gli occhi.

 

-Canto?- chiese sottovoce Harry.

 

-Canto???- ripetè Ron fissandolo –Hermione a malapena sa muovere le gambe, chi le ha proposto di cantare??-

 

-Shhhh!!!!- una ragazza dietro di loro li zittì.

 

 

Le luce sul palcoscenico divennero più soffuse.

 

 

Don’t…

 

 

 

Una coppia entrò in scena saltellando, la ragazza da destra e il ragazzo da sinistra

 

 

Don’t…

 

 

 

Un’altra coppia…

 

 

 

Don’t…

 

 

 

E un’altra….

 

Ma Hermione?” pensò Ron ansioso.

 

 

 

Don’t go breakin…

 

 

Ora Ginny e il suo patner…

 

 

 

 

 

Don’t go breakin my heart

 

 

 

Ron girò di scatto la testa verso destra nel sentire quella voce conosciuta cantare armoniosamente….

 

Un’entrata a dir poco divina.

 

Hermione, cantando quella semplice strofa aveva fatto un passo avanti dalle quinte, rendendosi perfettamente visibile al pubblico.

 

 

 

I couldn’t if I tried

 

 

Ecco l’amico di Hermione…

 

 

Oh honey if I get restless

 

Perchè doveva avvicinarsi ad un altro ragazzo con quella camminata sensuale e quel sorriso sulle labbra e quel…

 

Oh Mio Dio…

 

Cosa era quel vestito???

 

Ron rimase incantato ad osservarla.

Un abitino verdeacqua, aderente, brillante, con una scollatura a barca che metteva in evidenza il suo petto perfetto per una ragazza di 17 anni…

E quella gonna!

Corta, sbarazzina, leggiadra, che si muoveva e alzava sempre di più ad ogni suo passo o giravolta, mostrando solo le sue gambe abbronzate.

 

 

 

Baby your not that kind

 

 

Come si permetteva quel tipo di afferrarle così dolcemente il mento???!!

 

E lei sorrideva!

 

ed era proprio bella…

 

 

Oooh Nobody knows it

 

 

 

Fantastica giravolta…

 

Se solo avesse potuto esserci lui al posto di Toby..

 

L’avrebbe presa più saldamente.

 

 

 

And nobody knows it

 

 

Ora Hermione, ancora tra le braccia del Corvonero, si era sporta indietro col busto, permettendo al ragazzo di avvicinarsi in avanti per cantarle da vicino la strofa….

 

 

Ron sentì la rabbia montargli dentro.

 

 

Quei due erano perfetti.

 

E lui non voleva che lo fossero.

 

 

Right from the start

 

I gave you my heart

 

Oh baby you know

 

I gave you my heart

 

 

 

Terminarono insieme e si allontanarono velocemente, continuando a cantare e posizionandosi al centro del palco.

 

Per la prima volta guardarono verso il pubblico…e a Ron parve che Hermione si fosse soffermata per un attimo con lo sguardo su di lui.

 

 

 

So don’t go breakin my heart

I wont go breakin your heart

 

 

Quello si che era un balletto, porca trota!

 

Tutti i ballerini si muovevano in sincronia.

 

Movimenti impossibili certamente per lui…chissà come aveva fatto Hermione a impararli.

 

Sorrise: Hermione sapeva fare proprio tutto.

 

 

Oooh don’t go breakin my… don’t go breakin my…

 

 

Toby si era fermato per cantare, mentre la riccia continuava a far ondeggiare i suoi capelli e i suoi fianchi…

 

Irresistibile…

 

 

 Don’t go breakin my heart

 

 

Recitò posizionandosi nella sua solita posa con le mani sui fianchi, con l’unica differenza che si era voltata verso un'altra persona e aveva sempre quel bellissimo sorriso sulle labbra.

 

 

 

And nobody told us

Cuz nobody showed us

C’mon baby its up to us now

 

 

 

Se non le toglieva quei tentacoli dai fianchi sarebbe salito lui stesso sul palco…

 

Toby l’aveva sollevata agilmente e ora la stava appoggiando per terra.

 

 

 

Oooo I think we can make it

 

 

 

Come avrebbe potuto pensare che Hermione potesse avere uno sguardo così ammiccante e birichino?

 

La vide allontanarsi dal ragazzo per poi essere presa per un polso da lui stesso e avvicinata nuovamente.

 

 

 

Oooooh… and nobody knows it (nobody knows it)

 

Right from the start

I gave you my heart

Oh baby you know

You know I gave you my heart

 

 

 

Ed ora nuovamente tutti i ballerini che si muovevano al ritmo della musica, le donne sulla destra e gli uomini sulla sinistra.

 

 

 

Don’t go breakin my heart

I wont go breakin your heart

Oooh don’t go breakin my… Don’t go breakin my…

 

Don’t go breakin my heart

 

 

 

I ballerini dietro Hermione e Toby continuarono la loro coreografia, mentre i due protagonisti si posizionarono al centro del palco

 

 

 

Oooohhh… You put the sparks of flame

I got your heart at my side

Oooooh… and nobody knows it (and nobody knows it)

 

And when I was down

 

I was your clown

 

 

Hermione alzò gli occhi al cielo divertita

 

 

 

Right from the start

 

Il Corvonero fece qualche strano passo, senz’altro impossibile per lui.

 

 

I gave you my heart

 

Ooooh baby

I gave you my heart



Terminarono insieme…

 

 

 

 

 

 

 

-Uao…- bisbigliò Harry, aggiungendosi agli applausi degli altri studenti.-         Herm è stata…-

 

-Fantastica!- continuò per lui Ron, sorridendo.

 

 

 

 

 

Nel frattempo dietro le quinte tutti si stavano congratulando tra di loro.

 

-Herm sei stata meravigliosa!- l’abbracciò Ginny.

 

-Grazie Gin… spero di non aver fatto qualche errore senza essermene accorta…- si pulì leggermente il volto per cercare di non far sbavare il fard e il mascara.

 

-Tranquilla, esecuzione perfetta! Non sapevo di questo tuo talento nascosto!- le fece l’occhiolino.

 

-Se è per quello neppure io.-

 

-E mi sa neppure qualcun altro!-

 

-Che intendi Ginny?- chiese la riccia appoggiando l’asciugamano.

 

-Dai, ho notato qualcuno nel pubblico che ti fissava insistentemente!-

 

-Chi era? Silente?-

 

-Sai benissimo chi era!- la rossa le sorrise ampiamente.

 

 

Era logico che lo sapeva!

 

Lo aveva guardato di sfuggita una volta e aveva notato il suo sguardo, ma poi aveva fatto finta di niente…

 

Allora forse…

 

Si morse le labbra sorridendo e abbracciando Ginny.

 

 

-Ehi!!! Non mi strozzare! Voglio tornare alla torre di Grifondoro tutta intera!- le sorrise ricambiando.

 

-Vado a cambiarmi…-

 

-Cosa??? Herm, tu non vai da nessuna parte! Dopo uno spettacolo del genere il minimo che dobbiamo fare è vagare per la scuola vestite così per dimostare a tutti che non siamo degli imbecilli!-

 

-Giusto! La faccia di Malfoy sarà impagabile!-

 

-Herm! Io intendevo la faccia di Ron!-

 

 

 

Oh madonna!

 

La faccia di Ron!!!

 

Gli sarebbe venuto un collasso!

 

La questione è se sarebbe stato per la sua incredulità nel vederla così bella o nell’orrore di vederla conciata in quel modo.

 

 

-Su, andiamo a mangiare! Tra poco finirà tutto lo spettacolo, non vuoi mica che ci rubino tutti i pasticcini dopo la fatica!-

 

Detto ciò Ginny la trascinò nei dormitori.

 

-Ma sei proprio sicura che dobbiamo andarci vestite così? Lo so che sembrerò paranoica ma…-

 

-Herm, tu non sembri paranoica, lo sei! Piantala di farti problemi che non esistono! Tutti, a parte i professori, sono rimasti con i loro costumi di scena e sono andati nei propri dormitori per festeggiare, perché tu dovresti essere diversa?-

 

-Mi sento a disagio con questo completo…- arrossì.

 

-Hermione stai benissimo! L’ho sempre detto che la divisa di questa scuola non ti rendeva giustizia!-

 

La riccia arrossì ancora di più.

 

-Stai meglio di Lavanda!- le sorrise.

 

-Davvero?- si risvegliò illuminandosi.

 

-Certo…con quel vestitino si vedono tutte le costole, è troppo magra! E poi quel suo atteggiamento raffredderebbe tutti i bollenti spiriti dell’uomo più eccitato del mondo! Per non parlare della sua voce da oca…un minuto sola con lei e un qualsiasi ragazzo si suiciderebbe…sempre che lei sia capace di parlare…- commentò acida.

 

-Non ti sta molto simpatica vero?- sorrise Herm.

 

-Ma noooo, che dici, è solo una tua impressione!!- le fece l’occhiolino.

 

 

 

-OHHHH!!! Ecco qui una delle star della serata!!! Signorina Granger, mi è stato riferito che sei stata, “Assolutamente splendida!”!- rise la Signora Grassa, brindando alle giovani.

 

-Oh, la ringrazio molto!!- rispose gentile Hermione.

 

-Ragazza mia, tu si che sei un esempio per tutti i grifondoro! Le ragazze di oggi stanno tendendo a diventare frivole e i ragazzi si accorgono sempre e solo di quelle che sculettano mentre camminano! Tu invece sei una ragazza modello: brava a scuola, gentile con tutti, coraggiosa e pure bella! Come hanno detto prima “Hermione è stata divina…!”- sorrise compiaciuta, aprendosi per farle entrare.

 

-Come hanno detto prima??- domandò Ginny.

 

-Si, i vostri amici! Mentre entravano nella Sala Comune gli ho sentiti distintamente dire “Hermione è stata divina…”… secondo me finisce che si innamora, se non è già cotto!- strizzò l’occhio alla riccia che la guardò esterefatta.

 

-Chi è che ha detto questo? L’ha visto?-

 

-Certo signorina Granger! E’ impossibile non notare Ronald Weasley!-

 

 

 

 

 

-Ma quanto ci mettono le donne ad attraversare qualche corridoio e salire qualche scala?- domandò esasperato Harry sedendosi su una poltrona davanti al fuoco.

 

-Già…mancano solo loro due!- mugolò Ron.

 

-Di chi state parlando?- intervenne una Lavanda con un sorriso splendente.

 

-Oggi sola senza il cagnolino?- domandò Harry

 

-Calì non è il mio cagnolino, è mia amica!- disse lei con una smorfia –Comunque, che si stava dicendo?-

 

-Stiamo aspettando Hermione e Ginny…- intervenne Ron.

 

-Ah…loro… beh, magari si stanno cambiando…- buttò li

 

-Cambiando?? Perché???- domandò un po’ troppo bruscamente il rosso.

 

Harry lo guardò interrogativo, mentre Ron , accortosi delle precipitosità della sua risposta cercò di rimediare mugulando scuse incomprensibili.

 

-Oh su Ron, aspetterai invano quella ragazza o ti deciderai a lasciarla perdere?- gli chiese Lavanda avvicinandosi e appoggiando languidamente una sua mano sugli adominali del ragazzo, che si irrigidì.

 

-Di che stai parlando?- disse nervosamente.

 

-Ronald, noi ragazze non siamo stupide…la tua Hermione si sarà fermata a cambiarsi perché ha paura di non reggere il confronto con me o qualsiasi altra ragazza vestita come lei nella recita…- sorrise.

 

-E perché dovrebbe pensarlo??- chiese stupito.

 

Quella risposta era l’unica che Lavanda non si sarebbe aspettata.

 

Pensava, nel suo cervellino, che Ron avrebbe esordito un “Povera Herm” oppure “Hai ragione, ma potrebbe fare più veloce”.

 

-Beh…insomma…Hermione Granger è…Hermione Granger è Hermione Granger!- battè un piede per terra isterica.

 

 

Il rosso continuò a guardarla con un punto interrogativo in testa.

Ronald Weasley si poteva definire un  bel ragazzo, ma in fatto di “arrivare a concetti” era lento come una lumaca.

 

Harry invece guardava dalla ragazza al suo migliore amico, valutando l’opzione o di dare un bel calcio nel sedere a Lavanda per levarla da li oppure per picchiare in testa a Ron una bella lastra di pietra.

 

-Ad ogni modo ci impiegano troppo!-

 

-Allora vogliamo fare qualcosa mentre stiamo aspettando?- chiese Lavanda, ripresa dalla delusione precedente.

 

 

-Io avrei un idea! Perché Ron non parliamo della tua cotta per Hermione?-

 

-Cosa??- esordirono i due contemporaneamente.

 

Harry sorrise nel constatare il rossore che si era diffuso sul volto del suo amico e dell’espressione da pesce lesso delle ragazza.

 

-Scusaci Lavanda, potresti lasciarci un po’ soli?- chiese il moro.

 

-Certo che no! Questo argomento riguarda anche me!- si intestardi incrociando le braccia al petto.

 

-Scusa?- ripetè Harry sperando di aver capito male.

 

-Si..avete capito bene, voglio sentire!!-

 

-In che senso riguarda anche te?- chiese Ron.

 

-Oh Ron, proprio non l’hai capito??- disse Lavanda con tono di voce sensuale, almeno, quello che lei “pensava” fosse un tono di voce sensuale.

 

-Che.. che cosa?-

 

-Io ho fatto questo spettacolo per te!- concluse avvicinandosi a lui di più e sistemandosi i capelli dietro le orecchie.

 

 

Come è solita fare Herm” pensò Ron, maledicendosi subito dopo per quel pensiero poco coerente.

 

 

-Per me?- balbettò indietreggiando.

 

-Si…volevo che tu mi notassi! Che sapessi che esistevo pure io…- continuò imperterrita avanzando.

 

-Ma io so che esisti Lavanda…- cercò di trovare una via di fuga Ron, la cui zona orecchie stava iniziando ad arrossarsi.

 

 

Harry guardava la scena che vedeva quei due attraversare la stanza, chi avanti e chi indietro, e si passò una mano sulla fronte sospirando.

Quella bionda era davvero appiccicosa.

Non ci voleva un genio per capire quanto a Ron piacesse Hermione, ma lei continuava a provarci…

E Ron continuava a fare l’idiota…

 

Quando finalmente si avvicinarono a lui, cercò di porre fine a quella sceneggiata.

 

-Lavanda, vorrei parlare con Ron…-

 

-Anche io vorrei parlarci!- ribattè prendendolo a braccetto.

 

 

 

-Interrompiamo?-

 

Una voce fece voltare e tre.

 

-Ginny!!- esclamò sollevato Harry.

 

Finalmente una ragazza abbastanza intelligente che l’avrebbe aiutato con i suoi due amici.

 

-Ginny…Hermione…- salutò Lavanda senza staccarsi dal braccio del ragazzo.

 

-Ciao…- salutò la riccia, puntando i suoi occhi nocciola sugli arti di collegamento tra Ron e la smorfiosa.

 

-Ehm..ciao…ben arrivate!- disse Ron cercando di sgusciare via dalle spire di Lavanda.

 

-Ron!- si lamentò lei.

 

-Che c’è???- chiese lui esasperato voltandosi verso di lei

 

-Mi hai allontanato!!-

 

-E allora??- scoppiò sedendosi di fianco a Harry.

 

-Ron…sei cattivo! Perché non mi vuoi???- domandò con le lacrime agli occhi.

 

 

“Spettacolo pietoso” pensarono Ginny e Hermione lanciandosi un’occhiata disgustata.

 

Sembrava una bambinetta capricciosa dell’asilo, che voleva tutto per sé.

 

 

-Perché io…insomma…-

 

Non sapeva più che pesci pigliare.

 

E qui entrò in gioco il suo migliore amico.

 

-Perché lui sta insieme da una settimana ormai a Hermione!- concluse sorridendo.

 

 

La ragazza chiamata in causa allargò i suoi occhi nocciola, arrossendo vistosamente, così come successe a Ron.

 

-Già… non volevano farlo sapere in giro…ma loro due sono innamorati!- Ginny scambiò uno sguardo di intesa con Harry.

 

Ron e Hermione si guardarono imbarazzati, abbassando lo sguardo e dando modo alla bionda di riflettere.

 

-Non ci credo!- esordì a braccia conserte.

 

-Come?- chiese Ginny.

 

-Ho detto che non ci credo! Ron non potrebbe mai stare insieme a lei!-

 

 

 

-Qualcosa contro di me, Lavanda?- chiese Hermione avanzando di un passo e sfidandola.

 

 

Ron la guardò estasiato.

 

Ringraziare Harry per la brillante occasione o ucciderlo per le sue idee cretine?

 

Mentre guardava la sua migliore amica con quel vestito pensò davvero che gli avrebbe costruito una statua di marmo.

 

 

-Oh no Hermione, niente contro di te, ma non ci credo ugualmente.-

 

 

-Invece è vero!-

 

 

Questa volta era stato Ron a intervenire, stupendo tutti i presenti.

 

 

Puntò i suoi occhi in quelli di Hermione, avvicinandosi a lei.

Le prese una mano e le sorrise imbarazzato, grattandosi la nuca.

 

-Vero Herm?-

 

La sua era una muta preghiera.

 

Lei lo guardò indecisa.

Non se la sentiva di essere usata solo per liquidare Lavanda, ma dall’altra parte quella biondina se lo sarebbe proprio meritata…

E poi… c’era Ron…

 

 

-Si…- bisbigliò.

 

 

Lavanda li guardò entrambi scettica.

 

-Dimostratemelo!- decretò sorridendo.

 

-Eh?-

 

-Si Ronald Weasley, dimostrami di stare insime a lei!-

 

-E come faccio, rilascio un documento scritto?-

 

-Davvero spiritoso! Dalle un bacio!-

 

 

Ron guardò la ragazza stralunato, poi si voltò verso Hermion e con un certo imbarazzo le diede un leggero bacio sulla guancia, voltandole le spalle subito dopo.

 

-Contenta?-

 

-Oh no…quello non è un bacio da fidanzati! Io intendo un bacio, un vero bacio!-

 

Era sicura che avrebbe vinto.

Ron non stava con Hermione.

Rono non poteva stare con Hermione, quando in giro per la scuola c’era una ragazza come lei… (che pensieri deficienti..)

 

 

-Cosa?- domandò la riccia

 

 

-Su Herm, lo so che sei un po’ imbarazzata, ma tanto prima o poi lo dovevate far sapere in giro!-

 

Ma ledetta Ginny, sempre nei momenti meno opportuni doveva intervenire.

 

-Già…forza Ron , fai finta di essere da solo con lei!- Harry gli fece l’occhiolino, mandandolo nel panico.

 

 

 

Ron si guardò intorno.

 

Che poteva fare?

 

Dio solo sapeva quanto avrebbe voluto realmente baciarla…

Ma non lì…e non così…

 

 

-Ron…- la voce sottile di Hermione lo fece voltare.

 

La ragazza si avvicinò al suo orecchio, permettendo a Ron di inspirare quel suo profumo che tanto amava.

 

Chiuse gli occhi inebriato, cercando di prestare attenzione alle sue parole.

 

-Vuoi davvero liberarti di Lavanda?-

 

 

 

Alzò la testa guardandola sbigottito…

 

Hermione voleva…

 

 

-Cosa?-

 

-Ron, hai capito benissimo!- lo riprese lei arrossendo in modo adorabile.

 

 

-Beh…si…-

 

 

Hermione prese coraggio.

Aveva sempre sognato di poter baciare Ron e ora che se ne presentava l’occasione non l’avrebbe persa.

Al diavolo Lavanda e le sue insinuazioni!

 

 

-Allora potremmo…cioè…-

 

Si avvicinò ancora di più a lui per abbassare sempre più la voce.

 

 

Ron si deconcentrò.

 

Come faceva a starla a sentire quando avvertiva il suo splendido corpo premuto contro il suo?

 

 

-Insomma…se te ne vuoi liberare una volta per tutte…-

 

-Ok…-

 

 

Solo un sussurro, ma era esploso nella mente di entrambi come una bomba.

 

Hermione si allontanò da lui, abbassando il volto.

Mai in vita sua era stata in imbarazzo come in quel momento.

 

-Pronta?- le chiese Ron dalla sua altezza, abbassando il volto e cercando il suo sguardo.

 

Lei annuì, alzando il viso e ritrovandosi quei profondi occhi azzurri a fissarla con calore.

Affetto?

Amore?

Desiderio?

 

Quanto si vuole essere baciati dal ragazzo che si ama la fantasia può giocare brutti scherzi…. No?

 

Gli mise lentamente le sue calde mani sulle spalle, sopra quel maglione dolcevita a strisce rosso-oro che lei amava tanto.

Lui le circondò delicatamente i fianchi, avvicinandosi.

 

Quanto si ritrovarono a pochi centimetri l’uno dalle braccia dell’altro, con gli occhi già socchiusi, il volto di lei leggermente ripiegato da un lato per facilitare l’unione, Hermione deglutì agitata.

 

-Sicuro che non te ne pentirai?…- bisbigliò in un soffio.

 

-Mai e poi mai…-

 

 

Le ultime parole prima che entrambi non ce la fecero più.

 

Si baciarono.

 

E che bacio!

 

 

 

Il ragazzo aveva desiderato di baciarla da anni, e quella sera, quando l’aveva vista sul palco, tra le braccia di quel bell’imbusto, con quel misero e aderente vestitivo era convinto che se non ci fosse stata gente, si sarebbe precipitato da lei a fare quello che stavano facendo in quel momento.

 

Ron avvolse le sue braccia muscolose attorno alla sua schiena, facendo risalire la sua mano destra lungo la spina dorsale di lei, stringendo quel corpo morbido che aveva da tanto sognato di possedere, mentre Hermione accarezzò con le sue tutta la lunghezza delle spalle del ragazzo, tuffandosi nei suoi capelli e artigliandogli la schiena.

 

 

 

Harry rimase lì a fissarli con un sorrisetto.

 

Era certo che sarebbe successo, non sapeva quando, ma lui e Ginny avevano sempre saputo che i suoi due migliori amici erano nati per stare insieme.

 

Non si staccavano più, assaporandosi l’un l’altro, dapprima delicatamente poi sempre con più foga, cercandosi e toccandosi come avevano sempre voluto fare.

 

 

 

Lavanda li guardava con gli occhi azzurri sbarrati, la mascella contratta dalla rabbia.

Si voltò di scatto e prese a camminare verso il dormitorio.

 

 

 

-Se n’è andata!- disse Ginny, come ad avvertire i due che potevano terminare la messa in scena.

 

-Ehi…- tossicchiò Harry ridendo.

 

-Per fortuna che doveva trattarsi di una finta…- gli bigbigliò Ginny in un orecchio.

 

-Dovremmo lasciarli soli…-

 

-Ma proprio no! La prima cosa che farebbe quell’idiota di Ron sarebbe imbarazzarsi e farfugliare scuse sul fatto che “Lavanda ci ha creduto” eccetera, pur di non fare la figura del cretino…-

 

 

 

-Ron…Lavanda se n’è andata! Può smetterla di mangiarti Hermione…- commentò con tono di voce leggermente alto, facendosi udire dai due tirati in causa.

 

 

-Eh?- chiese Ron in un sospiro staccandosi leggermente da Hermione e rimanendo in quella posizione, fissandola con gli occhi ancora leggermente socchiusi dall’affanno.

 

 

-Lavanda ci ha creduto!- sorrise Ginny

 

 

-Ah si?- bisbigliò ancora lui.

 

 

Immobili.

Non si volevano muovere.

 

 

-Sai che puoi staccarti da Hermione?- concluse Harry divertito.

 

 

-Ah già…- disse cercando di riacquistare un tono di voce normale Ron, tossicchiando leggermente e allontanandosi dalla ragazza.

 

-Bene…- parlò Hermione mordendosi le labbra ancora gonfie e rosse.

 

 

-E ora?-

 

 

-Ora cosa Ginny?- chiese la riccia guardandola.

 

-Ora che avete intenzione di fare?- domandò la rossa.

 

-Beh…- iniziò Ron.

 

 

-Sentite ragazzi, non ne posso più delle vostre indecisioni! Tra me e Ginny non so chi prima esploderà, di questo passo! O vi confessate i vostri sentimenti ORA, o vi lanciamo un’Avada Kedravra seduta stante!- sbottò Harry.

 

Ron e Hermione si fissarono, arrossendo all’inverosimile e iniziando a balbettare scuse senza senso.

 

Ginny alzò gli occhi al cielo.

 

-Harry, lasciamoli soli…- poi si rivolse ai due –Io non ne posso più dei tuoi commenti su mio fratello, Herm! Non ce la faccio più a sentirti dire “Ginny, non vedi quanto è affascinante con quella divisa di Quiddich, non mi noterà mai, Lavanda ci prova di continuo, possibile che sia solo la sua migliore amica a cui chiede sempre i compiti??”!! Così come Harry non ce la fa più a sentirsi ripetere le stesse cose: “Herm oggi è splendida! E’ così sexy con quei pantaloni attillati, fermati o la porto in dormitorio e non la faccio più uscire! Oggi l’ho sognata…”…Perciò ora, amici miei, vi arrangerete da soli!-

 

Dopo questa sfuriata Ginny prese Harry per un polso e lo trascinò via.

 

 

 

Sbalorditi.

 

Hermione diventò se possibile ancora più rossa di quello che era e prese a tormentarsi nervosamente le mani.

 

Non riusciva a trovare qualcosa da dire…

 

-Senti…- iniziò Ron prendendo un lungo sospiro.-Ti devo parlare…-

 

-Anch’io…- disse in risposta sentendosi più sicura.

 

 

-Quello che ha detto Ginny è vero?- le chiese invece voltandosi verso di lei.

 

-Hai detto che dovevi fare un discorso, non iniziare con le domande…-

 

-Beh, con il vocabolo “parlare” si intendono anche le domande…-

 

-E’ vero anche per quel che riguarda te quello che ha detto Ginny?-

 

-Ehi! Te l’ho chiesto prima io!!- si lamentò lui come un bambino.

 

-Andiamo Ron, non iniziare a fare i capricci!-

 

 

-Si, è vero!- disse arrabbiato voltandole le spalle per nascondere il rossore.

 

A Hermione nacque un piccolo sorrisetto, che cercò di nascondere tappandosi la bocca con una mano.

 

-Perché non me l’hai mai detto?-

 

-Ma ti ha dato di volta il cervello!! Pensi che avrei avuto il coraggio di venire da te e dirti come se niente fosse “Sai Herm, oggi ti ho sognato, ma non era un sogno poi così tanto casto!”-

 

Immediatamente dopo quella confessione, Ron spalancò gli occhi, per poi abbassare il volto e sospirare.

 

-Senti Herm, tu mi piaci… mi piaci tantissimo… forse sono persino innamorato di te, ma non so più che fare…-

 

-Non sai che fare?- disse presa da un leggero panico.

 

Lui veniva a dirle quelle parole che lei aveva sempre sognato e poi se ne usciva con un’affermazione che la mandava in confusione!

 

Voleva lasciarla ancora prima di essersi messo con lei??

 

-Lo so che sono il tuo migliore amico e palle varie, ma io non riesco a vederti come amica…almeno, non più…- la fissò negli occhi con una smorfia triste sulle labbra, la mani infilate nelle tasche dei jeans stropicciati.

 

Nonostante la serietà della situazione la ragazza non potè fare a meno di pensare che in quella posizione Ron era proprio bellissimo.

 

-Ok…credo di aver capito… posso parlarti io Ron?-

 

-Se proprio devi…-

 

-Cosa vorrebbe dire “Se proprio devi!”- Hermione imitò scocciata la voce di Ron.

 

-So già cosa mi dirai, perciò posso risparmiarti la fatica di aprire la bocca!- disse lui acido.

 

-E cosa ti darebbe la certezza, mentecatto di un Weasley, che quella che tu dirai sarebbe effettivamente la mia risposta??- esplose lei facendo un passo avanti.

 

-Perché ti conosco!-

 

-Ronald Wealey, questa è la risposta più stupida che tu mi potessi dare!- esclamò arrabbatia, fermandosi a meno di un metro da lui.

 

-Come sempre mi dai del cretino!- replicò Ron socchiudendo gli occhi arrabbiato.

 

-Non del cretino, del mongolo vero e proprio!-

 

-Sono proprio commosso! Che coraggio a dirmi queste parole!-

 

Ora stavano urlando tutti e due, ma per fortuna gli altri erano così occupati a festeggiare che non si accorgevano della loro lite.

 

-Beh, il coraggio è una delle qualità che ti mancano!-

 

-Ah, perché invece tu saresti il leone della situazione, no?-

 

-Certamente più di te!-

 

 

Dette queste parole con rabbia, Hermione annullò la distanza tra loro, prendendo il viso di Ron tra lei mani e baciandolo.

Il ragazzo spalancò gli occhi sorpreso, poi li socchiuse, rispondendo al bacio e abbracciandola stretta.

 

-Hai ragione…- sospirò tra le sue labbra –Sei più coraggiosa di me…-

 

-Grazie- sorrise lei

 

-Di niente…-

 

 

-Quindi?-

 

-Quindi cosa?- chiese Ron.

 

-Dimmi quella cosa che mi hai detto prima…-

 

-Tu non mi hai risposto!-

 

-Lo faccio se tu la ripeti.-

 

-Mi piaci Herm…mi piaci da impazzire…-

 

-Anche tu Ron…-

 

 

Il ragazzo fece un sorriso splendido, facendo battere più velocemente il cuore di Hermione.

 

-Sei davvero bello quando sorridi…-

 

-Niente in confronto a te!-

 

 

-Non provare a spezzarmi il cuore…- lo minacciò lei.

 

-Non lo farò-

 

 

 

So don’t go breakin my heart

 

 

 

 

Ragazzi, che fatica immensa scrivere questa one-shot!! Ci ho impiegato settimane!!! Beh, se qualcuno di voi si degna di lasciarmi un commentino per dirmi se gli è piaciuta o no, ne sarei davvero felice!!!!

 

In poche parole: recensite!!

 

 

Baci!

 

 

 

 

 

  
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