Love doesn't come in a
minute
Chiuse gli occhi; i baci di quel
ragazzo erano dolci, ma frettolosi, come se non vedesse l’ora di arrivare
al punto. Le mani erano audaci e il respiro incontrollato. Non aveva avuto
bisogno di troppe moine per conquistarlo, era bastato sorridergli durante
l’esibizione della Dalton Academy.
Gli tolse la giacca blu della divisa
scolastica e approfondì il bacio, mentre il cuore iniziava a rimbombare
sordamente nel suo petto al pensiero che quel bacio non le aveva dato nulla.
Era destinata a questo? A baci senza amore?
«Vattene.»
Il ragazzo la fissò
sbalordito, «Perché?»
Una lacrima le pizzicò un occhio,
ma la ricacciò indietro, «È inutile provarci…
l’amore per me non arriverà. Mai.»
era così convinta di quelle parole che afferrò da terra la maglia
e se la infilò, lasciandolo completamente di stucco. Un minuto dopo era
stesa sul suo letto, le lacrime che le solcavano le guance e la voce di Brittany
nelle orecchie. Da sola.
«Vuoi che rimanga al telefono
finché la fatina del sonno non ti viene a trovare?» domandò
Brittany, dall’altro capo del cellulare.
Soffocò una risata amara, ma
non rispose. Quella che Brittany definiva come la “fatina del
sonno” evidentemente era insieme a Cupido: entrambi non si sarebbero
occupati di lei, quella notte.
O in quelle
avvenire.
…sometimes it doesn't come at all.
• •
•
Piccola flash fiction su Santana
– che ho iniziato a rivalutare nella seconda stagione – ambientata subito
dopo la 2x12. Un po’ triste, lo ammetto, ma in quella puntata è
stato messo in evidenza moltissimo il suo personaggio, e mi è venuta
voglia di esaminare i suoi pensieri subito dopo.
La frase “Love doesn't come in a minute… sometimes it doesn't come at all.”
è ovviamente tratta dalla canzone “Silly
Love Songs” dei Beatles. ♥
Beh… fatemi sapere cosa ne
pensate, ci tengo molto.
Fiery.