Perché deve finire sempre così?
Anche quando ci pentiamo dei nostri errori e chiediamo scusa?
Finiamo sempre per ritrovarci in mezzo alla polvere, senza speranze né ambizioni; torniamo ad essere qualcosa d’indefinito che all’apparenza può sembrare perfetto. Siamo il niente racchiuso in un corpo.
Non c’è soluzione, lo so: è impossibile tornare indietro, solo per un rimpianto, solo per sentirti ancora mio. Mio e di nessun altro.
 

Sono io l'unica a non trovare pace?
Cosa stai aspettando?
Cosa stai Aspettando?

 

Ti vedo e mi vedi: sono qui, nonostante sia rischioso per il mio povero cuore; ma, in fondo, so già che quando uscirò da questa stanza io sarò devastata dal dolore. Non immagini quanto questo tormento sia grande, devastante e bruciante se solo lo sfioro, così forte da uccidermi.
Ne morirò, tu sai che succederà appena rincaserò e mi chiuderò nella mia stanza.
Morirò perché ancora una volta mi sono illusa che sarebbe andato tutto bene: ma se non sì tocca il fondo, non si è convinti mai di niente.
Cosa stai aspettando, allora? Perché stai esitando? Mi stai illudendo, ancora una volta?
No, ora stai sorridendo, mentre la guardi ed io capisco davvero di essere caduta in basso, così in fondo da non riconoscermi più.
“ Sì, lo voglio…”

 

Fuggiamo fra le stelle
Sfioriamo la libertà
Soli io e te
 

Chiudo gli occhi, di scatto: non so perché, ma qualcosa mi dice di non credere alla mia mente che, imperterrita, m’inganna dicendomi che il dolore non sarebbe arrivato. Ho fatto bene, infatti: ora lo sento e mi manca il respiro; però, una parte della mia mente, non so quale e quanto importante, continuava a sperare. Quella considerazione mi stravolse: te ne saresti mai andato dalla mia testa?

Ti avrei mai dimenticato? Non mi risposi, non volli rispondermi.

In quel momento avrei voluto urlare a squarciagola, rompere tutto, frantumare ogni cosa, com’ era successo al mio povero cuore. Sì, sarei voluta fuggire tra le stelle, in un luogo dove nessuno mi avrebbe cercato, eccetto tu: perché, tu mi conosci fin troppo bene.

Immaginai che tu mi saresti venuta a prendere, là dove il sole è vicino, e saremmo stati liberi: liberi di amarci.
‘ Ti prego, non abbandonarmi.. vieni con me ’
 
Fuggiamo fra le stelle
Inseguendo un sogno
Tutto quello di cui abbiamo bisogno è credere.
Fuggiamo fra le stelle..
 

Pregai, nonostante non ci avessi mai creduto realmente alla religione: sei riuscito dove tutti hanno fallito; beh, complimenti.
Riaprii gli occhi, credendo ancora in quel sogno irrealizzabile, e ti guardo: mi stai fissando sul serio? Sembri così spaventato…
Mi chiedo se sia la mia espressione a farti intristire, e spero di sì: forse saresti tornato da me, abbandonando lei. Sorrisi tristemente della mia ingenuità: non sarebbe mai successo, c’erano troppi rischi e (per te) il sacrificio era dovuto. Cosa avrei fatto senza di te? Come sarei riuscita a resistere senza il tuo conforto, il tuo sorriso, i tuoi occhi neri come un buco nero ( che mi avevano fatta diventare schiava di te)?
Non lo sapevo.
Mi voltai di spalle mentre i tuoi occhi mi scrutavano inquieti. Uscii dalla cattedrale e percorsi il vialetto stretto che portava nel centro della città. Sentivo freddo, il gelido vento mi sferzava il volto che era bagnato dalle lacrime e le ginocchia mi tremavano leggermente.

Una strana certezza mi riscosse dallo stato d’ incoscienza in cui ero caduta: non ti avrei rivisto più e non saresti stato più mio.
Tutto quello in cui avevo sperato svanì come neve al sole, ed io non potei fare niente…perché non ne avevo la forza.
In quel momento, come prima, l’unica cosa che realmente volevo era fuggire tra le stelle per non tornare più.