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Autore: Fatanera    12/02/2011    10 recensioni
La Chapel è esasperata! Non ne può davvero più del fatto che il capitano, il dottore e il primo ufficiale utilizzino l'infermeria per scopi ... personali...
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Christine Chapel, James T. Kirk, Leonard H. Bones McCoy, Spock
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prima di tornare alle cose serie, un'altra stupidata che mi è stata ispirata da Lady Amber e la sua piastra ^_^

**

Christine Chapel stava ormai brontolando da un quarto d’ora, chiusa nell’infermeria. Si stava dedicando a mansioni di cui di solito non si occupava ma tutto andava bene pur di tenere la mente occupata e ignorare per quanto possibile i rumori e le voci che provenivano dall’ambulatorio accanto. La cosa più disturbante erano i gemiti del capitano.

“Bones, mi fai male!”
“Dai, Jim! Non è certo la prima volta!”
“Non sarà la prima volta ma fa male lo stesso!”

L’infermiera vuotò sbuffando un pensile e si assicurò di sbattere per bene le boccette di vetro contro il bancone per fare rumore e segnalare così il suo disappunto, ma non c’era pericolo che l’avrebbero sentita, dalla stanza accanto.

“Non puoi essere più delicato?”
“Jim! Sii uomo! Sopporta, per l’amor del cielo!”
“Fai piano!”
“Se faccio piano, ti farà più male, lo sai…”

Christine si dedicò con tutta la sua concentrazione a mettere i medicinali in ordine alfabetico. Ciononostante non poteva evitare l’irritazione. Questa storia si ripeteva a intervalli regolari, anche se lei stessa aveva fatto notare ripetutamente al dottore che l’infermeria non era il posto adatto per certe cose. Avrebbe potuto esserci un’emergenza da un momento all’altro e loro stavano occupando un letto inutilmente.

“Sto sanguinando! Mi hai fatto sanguinare!!!”
“Non è colpa mia se sei così sensibile! Resisti ancora un poco, poi ti metto una pomata…”
“Accidenti, che male! Manca molto?”
“Ho quasi finito…”

Senza contare che lasciavano tutto sporco e disordinato e alla fine toccava a lei rimettere a posto! Iniziò ad arrotolare le bende muovendosi bruscamente, a scatti. La sua irritazione cresceva ad ogni frase, ad ogni gemito, ad ogni lamento.

“Bene, io ho finito… Adesso è il turno di Spock”
La Chapel strinse una benda fra le mani come a volerla stritolare. Si, perché almeno prima erano solo il capitano e il dottore. Ultimamente si era aggiunto anche il primo ufficiale.

“Grazie, Leonard. Jim, puoi cortesemente voltarti pancia sotto?”

Per qualche istante l’infermiera udì il capitano che si muoveva sul bioletto e poi lo sentì adagiarsi con un rumoroso respiro.

“Spock, mi raccomando…”
“Farò del mio meglio, come sempre”

E poi c’erano quelle insopportabili lezioni…

“La tecnica corretta sta nello spingere fino in fondo e poi un colpo netto. Bisogna evitare una eccessiva frizione”
“Spock, non ho bisogno dei tuoi consigli. L’ho fatto molte più volte di te”
“Questo non significa che tu lo faccia nel modo giusto”

Da quando c’era anche Spock, i battibecchi fra lui e il dottore si mescolavano alle grida del capitano. La situazione stava diventando sempre più insopportabile. Christine strinse i denti e respirò lentamente per calmarsi, ma questa volta non stava funzionando. Non li sopportava davvero più. “Adesso basta!” pensò, e si diresse alla porta che scorse di lato e l’infermiera irruppe in ambulatorio. I tre uomini si volarono contemporaneamente verso di lei che stava ferma a gambe divaricate, le mani sui fianchi e un’aria truce sul volto.

“Si, infermiera?” chiese il dottore, e lei rispose rivolgendosi proprio a lui.
“Dottore, mi dispiace interrompere, ma mi trovo costretta a ricordarle ancora una volta che l’infermeria non è il posto adatto per fare la ceretta al capitano!”

Fine
   
 
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