..Quel profumo
d’agrumi..
Iniziavo
a capire
cosa intendesse Kon quando affermava che Rukia avesse un odore
inconfondibile.
Un aroma di agrumi, leggero e molto dolce che ormai ogni volta che la
vedevo mi
inebriava la testa.
***
Anche
quel
pomeriggio entrò col suo passo leggero in camera mia, io ero
seduto alla
scrivania a studiare per un compito imminente. Lei saltellò
fino a me e mi
diede due pacche sulla spalla per farmi girare.
“Ichi!!
Domani
Orihime mi porta in un posto, quindi dovrai cavartela senza di
me..!”
Cinguettò
sorridendomi. Io, poco interessato, mi rigirai e mormorai
“Va
bene, non mi
sarei comunque preoccupato per la tua assenza..”
Lei
non badò alla
mia risposta e saltellò via dalla camera. Uscendo, prima di
chiudere la porta,
mi disse con tono provocatorio
“Tanto
lo so che
se non tornassi ti mancherei!!”
E
chiuse la porta.
Rimasi immobile, ascoltando i suoi passi leggeri che scendevano le
scale; poi
sentì la voce di Yuzu che tutta eccitata accettava di andare
con lei e Orihime
il giorno seguente, Karin parlò subito dopo, rifiutando di
andare, affermando
che era un posto da donnicciole e lei non era proprio il tipo.
Ripensai
a quelle
parole, Rukia aveva perfettamente ragione. Mi mancava non vedere quella
nana
anche solo per un giorno, non capivo proprio cosa mi stesse succedendo.
Non mi
era mai capitato di pensarla quando non c’era prima di
quell’ultimo periodo.
Non mi ero mai curato dei suoi spostamenti, delle persone che
frequentava a
scuola, di come si vestiva. Ma nelle ultime settimane mi sembrava
fondamentale
capire tutte queste piccole cose di lei.
Avevo
iniziato a
notare ogni suo minimo particolare, tanto da riuscire a capire che
fosse lei
dal suono dei passi o dal profumo.
Non
mi riconoscevo
più, cosa mi stava succedendo?
Sapevo
che la
risposta aleggiava nell’aria, che mi sarebbe bastato un
piccolo sforzo per
comprenderla. Però non volevo. Probabilmente avevo paura che
cambiasse qualcosa
tra noi se io avessi capito, o meglio, se io avessi ammesso quello che
nutrivo
per lei.
Non
volevo che
nulla cambiasse, mi sarebbe piaciuto rimanere così per
sempre. Tutto questo mi
sembrava perfetto, a parte in qualche rara serata in cui mi ritrovavo a
pensare
cosa provasse lei per me. Avrei avuto voglia di aprire il suo armadio,
trovarla
dentro mezza addormentata, probabilmente lei avrebbe iniziato ad
insultarmi per
averla disturbata. Era allora che io dovevo chiederglielo,
perché era ancora
troppo poco cosciente per rendersi conto dell’importanza
della mia domanda.
C’era
qualcosa che
però mi frenava. La paura che lei con faccia sconcertata mi
dicesse che ero un
semplice amico. In fondo cosa avevo io di tanto speciale
perché lei provasse
qualcosa nei miei confronti? Non l’avevo mai neanche trattava
molto bene, era
sempre più forte di me essere freddo e acido.
Sbuffai
e mi
concentrai sui libri. Avevo bisogno di concentrarmi sullo studio per
non
pensare a quella nanetta impertinente, che ormai da troppo tempo
invadeva
prepotente i miei pensieri.
***
Rukia
aveva
passato tutta la giornata con Inoue, quando tornò io ero
già coricato. Aprì la
porta di soppiatto per non farsi sentire. Quel caratteristico profumo
d’agrumi
invase la stanza e mi fece spalancare gli occhi. Senza che me ne
rendessi conto
il cuore iniziò a battere con un ritmo più
accelerato del dovuto. Sentì che si
avvicinava all’armadio e stava aprendolo,allora io le chiesi
prima che
scomparisse
“Alla
fine come
mai è venuta anche Karin?”
Lei
sobbalzò
spaventata
“Pensavo
di
trovarti addormentato..!! Mi hai fatto prendere uno spavento! Comunque
perché
abbiamo fatto un salto alla Soul Society e lei voleva salutare una
persona..!!
Anzi.. Non so se posso fare la pettegola con suo fratello, ma Karin ha
un
debole per qualcuno la!!”
“Cosa?!?”
Mi
misi a sedere
sul letto preoccupato.
“Ma
sono tutti adulti!!
Spero che questa persona non ricambi!! Se no se la dovrà
vedere con me!!”
Rukia
scoppiò in
una risata cristallina
“Mamma
mia..!! Sei
proprio geloso quando si tratta delle tue sorelline!! Sei
irriconoscibile,
sembra quasi che tu provi dei sentimenti..!”
“Dimmi
chi è!”
Dissi
con un tono
che non ammetteva repliche, senza badare alla sua frecciatina.
“Neanche
per
sogno!!”
Rispose
lei
canzonatoria. Io la guardai male nell’oscurità
della stanza. I suoi occhi
scintillavano divertiti.
“è
mia sorella!!
Ho il dovere di sapere!!”
Biascicai
io
cercando di convincerla. Rukia si avvicinò al letto e
sedendosi sul lenzuolo
disse divertita
“Tanto
lui ha
ammesso di ricambiare..!! Quindi ormai il gioco è
fatto!!”
“Come?!?”
Dissi
quasi
urlando. Lei mi si avvicinò di scatto e mi tappò
la bocca. Il cuore iniziò a
battermi all’impazzata, allora iniziai a sperare che lei non
lo sentisse.
“Vuoi
farlo sapere
a quella zabetta di tuo padre? Pensa povera Karin!!! Già per
lei è stato
difficile dichiararsi!! Pensa poi se lui lo venisse a
sapere!!”
Detto
ciò mi tolse
la mano dalla bocca lentamente, per controllare che io tenessi un tono
moderato.
A quanto pare non si era accorta di nulla, per fortuna.
“Si
è dichiarata??
Da quando in qua Karin è così spigliata con i
ragazzi??”
Mormorai
confuso.
Lei mi guardò con aria compassionevole e disse
“Mi
aspettavo che
una zucca arancione come te non sapesse nulla.. ! Oggi qui sulla terra
è San
Valentino!!”
Io
la guardai
senza capire
“San
Valentino?? E
allora??”
Lei
sbuffò e mi
spiegò
“Ogni
anno il 14
febbraio le ragazze fanno la cioccolata da donare al ragazzo di cui
sono
innamorate..! Non hai mai ricevuto della cioccolata??”
Io
la guardai
iniziando a capire molte cose
“Ecco
perché!! Mi
sono sempre chiesto perché mi regalassero il cioccolato!!
Anche oggi una
ragazza me l’ha regalato!!”
Lei
mi guardò
irritata e mi chiese
“Ah
si..?? Qualche
poverella ti ha dato la cioccolata..?? Poverina.. Non sa proprio con
chi ha a
che fare!! L’unico
uomo sulla terra che
non sapesse il significato di San Valentino!!”
“Tu
a chi hai
regalato la tua cioccolata??”
Chiesi
senza
pensare. Lei divenne rossa in viso e solo allora mi accorsi della mia
domanda
un po’ troppo diretta
“Cioè..
Volevo
dire..”
Cercai
di
bofonchiare per giustificarmi, lei però riacquistando la
calma mi rispose
“A
nessuno..”
“Perché
non c’è
nessun ragazzo che ti interessa?”
Lei
mi guardava
curiosa per tutto questo mio interessamento e rispose
“No..
Uno che mi
interessa c’è..”
Io
la guardai
senza parlare, facendole capire che ormai ero curioso e doveva dirmi il
nome
del ragazzo. Lei mi guardò con aria di sfida
“Tanto
non te lo
dico!!”
Disse
lei ad alta
voce. Questa volta fui io a tapparle la bocca per farle abbassare la
voce. Mi
ritrovai ad una decina di centimetri dal suo volto. I suoi occhi blu
scintillavano
nella penombra e il suo profumo inondava le mie narici. Sorridendole in
modo
minaccioso le mormorai
“O
me lo dici o
sei morta..!”
Lei
tolse con le
sue manine fresche la mia mano dalla sua bocca e mi rispose con tono di
sfida
“Mai.”
Io
la guardai
storto e chiesi
“Cosa
devo fare
per farti parlare non ricorrendo alla violenza?”
Lei
sorrise
beffarda
“Facciamo
uno
scambio. Tu mi dici chi piace a te e io ti dico chi piace a
me!”
Io
la guardai
stupito e chiesi
“Chi
ti dice che
ci sia una ragazza che mi interessa?”
Lei
mi guardò con
aria sufficiente e rispose
“Non
sono mica
scema.. Se ne sono accorti tutti che ultimamente hai la testa tra le
nuvole..!!”
A
giudicare
dall’espressione divertita stampata sul suo viso capii che la
mia faccia era di
una persona che è appena stata colta con le mani nel sacco.
Riflettei
brevemente sul da farsi. Era l’occasione per dirle tutto.
Era
l’occasione
per afferrare quella verità che ormai mi si stava imponendo
a forza nella
testa. Era il momento per vedere reazione di Rukia che da tanto tempo
stavo
bramando.
Deglutì,
lei mi
fissava seria in volto.
Sapevo
che anche
l’ambiente era favorevole, la semioscurità avrebbe
nascosto qualsiasi reazione
non troppo evidente sul mio volto.
Distolsi
lo
sguardo da lei e cercai le parole nella mia testa.
Non
era affatto
facile come sembrava nei film. Un semplice “Mi piaci
tu” mi sembrava troppo
freddo, troppi giri di parole non avrebbero fatto altro che farla
innervosire.
Sentivo che anche quel mio silenzio la stava facendo innervosire,
eppure
aspettava la mia risposta in silenzio.
“Allora..”
pessimo
modo per iniziare un discorso pensai immediatamente, ma continuai senza
rendermi conto che quelle parole uscissero dalla mia bocca
“Diciamo che sto
facendo di tutto per non dovere ammettere che mi sono preso una cotta
per una
ragazza.. Forse perché non sono capace di trattarla come
vorrei, forse perché
mi sento inadeguato e troppo poco per una persona del genere.. Fatto
sta che
non posso più fare finta di niente se la cosa risulta
così evidente..”
Mi
fermai un
momento e un milione di pensieri passarono per la mia testa. Non mi
capacitavo
di come proprio io fossi finito a parlare proprio con lei di
quell’argomento.
Nella mia testa vorticavano decine di pro e di contro. Scrollai la
testa per
liberarmi da inutili pensieri.
Solo
uno restava
nella mia testa: Rukia mi piaceva da morire e non avevo nulla da
perdere
confessandole quello che provavo per lei.
Sorrisi
imbarazzato, lei mi guardò senza capire, con uno sguardo
confuso ma
interessato, e allora io mormorai
“Come
fai a non
capire che sono cotto di te stupida nana??”
Subito
distolsi lo
sguardo, sicuro di aver appena assunto un colorito simile a quello di
un
peperone maturo. Lei rimase li a fissarmi, come se non credesse alle
sue
orecchie. Ma al posto di chiedermi di ripetere o come fosse possibile
ciò come
mi aspettavo le sue labbra si dischiusero in un sorriso raggiante.
“Oggi
con Inoue e
le tue sorelle ho anche io preparato della cioccolata. Vorrei che tu
l’accettassi..”
Mi
mormorò guardando
il lenzuolo, arrossendo e raggiungendo il mio colorito
“Ne
sarei
onorato.”
Risposi
io
sorridente prima di sbilanciarmi in avanti e coprire in pochi secondi
quei
pochi centimetri che ci dividevano. Appoggiai la mia fronte alla sua
che al mio
tocco risultò fresca. Sorrisi guardando i suoi occhi blu che
si specchiavano
nei miei, poi le sue labbra si incurvarono in un sorriso. Io le mormorai
“Era
così
difficile dirmelo dall’inizio nana??”
Lei
sorrise
imbarazzata e rispose spavalda
“Non
sono poi così
stupita che uno stolto come te non ci sappia fare con le donne..
Dovrò
insegnarti molte cose..”
Disse
sporgendosi
verso di me, poi avvicinò le nostre labbra e fece tacere la
mia risposta con un
bacio.
Quel
suo profumo
d’agrumi mi inondò come una brezza calda. Amavo
quel profumo, sapevo che da
quel giorno non avrei più potuto farne a meno.
Ooook!!!!
Ammetto che è
troppo sdolcinata per i miei gusti..xD in più non mi sembra
di aver molto
azzeccato la personalità di Ichigo, ma vabbè..
Volevo pubblicare qualcosa sulla
coppia che preferisco per il giorno di San Valentino, nonostante io
festeggi
solo San Buca..!!xD
Spero che vi
piaccia comunque!!
Buon San Valentino
a tutti gli innamorati!!
Buon San Valentino
a tutti i single perché riescano a trovare il coraggio di
dichiararsi ed essere
felici!!!
Buon San Valentino
per tutti quelli che, come me, hanno santificato la loro vita solo alla
Sanbuca!!
Auguri
a
tuuuutti!!xD