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Autore: Sarugaki145    13/02/2011    2 recensioni
Iniziavo a capire cosa intendesse Kon quando affermava che Rukia avesse un odore inconfondibile. Un aroma di agrumi, leggero e molto dolce che ormai ogni volta che la vedevo mi inebriava la testa.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kuchiki Rukia, Kurosaki Ichigo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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..Quel profumo d’agrumi..

 

Iniziavo a capire cosa intendesse Kon quando affermava che Rukia avesse un odore inconfondibile. Un aroma di agrumi, leggero e molto dolce che ormai ogni volta che la vedevo mi inebriava la testa.

 

***

 

Anche quel pomeriggio entrò col suo passo leggero in camera mia, io ero seduto alla scrivania a studiare per un compito imminente. Lei saltellò fino a me e mi diede due pacche sulla spalla per farmi girare.

“Ichi!! Domani Orihime mi porta in un posto, quindi dovrai cavartela senza di me..!”

Cinguettò sorridendomi. Io, poco interessato, mi rigirai e mormorai

“Va bene, non mi sarei comunque preoccupato per la tua assenza..”

Lei non badò alla mia risposta e saltellò via dalla camera. Uscendo, prima di chiudere la porta, mi disse con tono provocatorio

“Tanto lo so che se non tornassi ti mancherei!!”

E chiuse la porta. Rimasi immobile, ascoltando i suoi passi leggeri che scendevano le scale; poi sentì la voce di Yuzu che tutta eccitata accettava di andare con lei e Orihime il giorno seguente, Karin parlò subito dopo, rifiutando di andare, affermando che era un posto da donnicciole e lei non era proprio il tipo.

Ripensai a quelle parole, Rukia aveva perfettamente ragione. Mi mancava non vedere quella nana anche solo per un giorno, non capivo proprio cosa mi stesse succedendo. Non mi era mai capitato di pensarla quando non c’era prima di quell’ultimo periodo. Non mi ero mai curato dei suoi spostamenti, delle persone che frequentava a scuola, di come si vestiva. Ma nelle ultime settimane mi sembrava fondamentale capire tutte queste piccole cose di lei.

Avevo iniziato a notare ogni suo minimo particolare, tanto da riuscire a capire che fosse lei dal suono dei passi o dal profumo.

Non mi riconoscevo più, cosa mi stava succedendo?

Sapevo che la risposta aleggiava nell’aria, che mi sarebbe bastato un piccolo sforzo per comprenderla. Però non volevo. Probabilmente avevo paura che cambiasse qualcosa tra noi se io avessi capito, o meglio, se io avessi ammesso quello che nutrivo per lei.

Non volevo che nulla cambiasse, mi sarebbe piaciuto rimanere così per sempre. Tutto questo mi sembrava perfetto, a parte in qualche rara serata in cui mi ritrovavo a pensare cosa provasse lei per me. Avrei avuto voglia di aprire il suo armadio, trovarla dentro mezza addormentata, probabilmente lei avrebbe iniziato ad insultarmi per averla disturbata. Era allora che io dovevo chiederglielo, perché era ancora troppo poco cosciente per rendersi conto dell’importanza della mia domanda.

C’era qualcosa che però mi frenava. La paura che lei con faccia sconcertata mi dicesse che ero un semplice amico. In fondo cosa avevo io di tanto speciale perché lei provasse qualcosa nei miei confronti? Non l’avevo mai neanche trattava molto bene, era sempre più forte di me essere freddo e acido.

Sbuffai e mi concentrai sui libri. Avevo bisogno di concentrarmi sullo studio per non pensare a quella nanetta impertinente, che ormai da troppo tempo invadeva prepotente i miei pensieri.

 

***

Rukia aveva passato tutta la giornata con Inoue, quando tornò io ero già coricato. Aprì la porta di soppiatto per non farsi sentire. Quel caratteristico profumo d’agrumi invase la stanza e mi fece spalancare gli occhi. Senza che me ne rendessi conto il cuore iniziò a battere con un ritmo più accelerato del dovuto. Sentì che si avvicinava all’armadio e stava aprendolo,allora io le chiesi prima che scomparisse

“Alla fine come mai è venuta anche Karin?”

Lei sobbalzò spaventata

“Pensavo di trovarti addormentato..!! Mi hai fatto prendere uno spavento! Comunque perché abbiamo fatto un salto alla Soul Society e lei voleva salutare una persona..!! Anzi.. Non so se posso fare la pettegola con suo fratello, ma Karin ha un debole per qualcuno la!!”

“Cosa?!?”

Mi misi a sedere sul letto preoccupato.

“Ma sono tutti adulti!! Spero che questa persona non ricambi!! Se no se la dovrà vedere con me!!”

Rukia scoppiò in una risata cristallina

“Mamma mia..!! Sei proprio geloso quando si tratta delle tue sorelline!! Sei irriconoscibile, sembra quasi che tu provi dei sentimenti..!”

“Dimmi chi è!”

Dissi con un tono che non ammetteva repliche, senza badare alla sua frecciatina.

“Neanche per sogno!!”

Rispose lei canzonatoria. Io la guardai male nell’oscurità della stanza. I suoi occhi scintillavano divertiti.

“è mia sorella!! Ho il dovere di sapere!!”

Biascicai io cercando di convincerla. Rukia si avvicinò al letto e sedendosi sul lenzuolo disse divertita

“Tanto lui ha ammesso di ricambiare..!! Quindi ormai il gioco è fatto!!”

“Come?!?”

Dissi quasi urlando. Lei mi si avvicinò di scatto e mi tappò la bocca. Il cuore iniziò a battermi all’impazzata, allora iniziai a sperare che lei non lo sentisse.

“Vuoi farlo sapere a quella zabetta di tuo padre? Pensa povera Karin!!! Già per lei è stato difficile dichiararsi!! Pensa poi se lui lo venisse a sapere!!”

Detto ciò mi tolse la mano dalla bocca lentamente, per controllare che io tenessi un tono moderato. A quanto pare non si era accorta di nulla, per fortuna.

“Si è dichiarata?? Da quando in qua Karin è così spigliata con i ragazzi??”

Mormorai confuso. Lei mi guardò con aria compassionevole e disse

“Mi aspettavo che una zucca arancione come te non sapesse nulla.. ! Oggi qui sulla terra è San Valentino!!”

Io la guardai senza capire

“San Valentino?? E allora??”

Lei sbuffò e mi spiegò

“Ogni anno il 14 febbraio le ragazze fanno la cioccolata da donare al ragazzo di cui sono innamorate..! Non hai mai ricevuto della cioccolata??”

Io la guardai iniziando a capire molte cose

“Ecco perché!! Mi sono sempre chiesto perché mi regalassero il cioccolato!! Anche oggi una ragazza me l’ha regalato!!”

Lei mi guardò irritata e mi chiese

“Ah si..?? Qualche poverella ti ha dato la cioccolata..?? Poverina.. Non sa proprio con chi ha a che fare!!  L’unico uomo sulla terra che non sapesse il significato di San Valentino!!”

“Tu a chi hai regalato la tua cioccolata??”

Chiesi senza pensare. Lei divenne rossa in viso e solo allora mi accorsi della mia domanda un po’ troppo diretta

“Cioè.. Volevo dire..”

Cercai di bofonchiare per giustificarmi, lei però riacquistando la calma mi rispose

“A nessuno..”

“Perché non c’è nessun ragazzo che ti interessa?”

Lei mi guardava curiosa per tutto questo mio interessamento e rispose

“No.. Uno che mi interessa c’è..”

Io la guardai senza parlare, facendole capire che ormai ero curioso e doveva dirmi il nome del ragazzo. Lei mi guardò con aria di sfida

“Tanto non te lo dico!!”

Disse lei ad alta voce. Questa volta fui io a tapparle la bocca per farle abbassare la voce. Mi ritrovai ad una decina di centimetri dal suo volto. I suoi occhi blu scintillavano nella penombra e il suo profumo inondava le mie narici. Sorridendole in modo minaccioso le mormorai

“O me lo dici o sei morta..!”

Lei tolse con le sue manine fresche la mia mano dalla sua bocca e mi rispose con tono di sfida

“Mai.”

Io la guardai storto e chiesi

“Cosa devo fare per farti parlare non ricorrendo alla violenza?”

Lei sorrise beffarda

“Facciamo uno scambio. Tu mi dici chi piace a te e io ti dico chi piace a me!”

Io la guardai stupito e chiesi

“Chi ti dice che ci sia una ragazza che mi interessa?”

Lei mi guardò con aria sufficiente e rispose

“Non sono mica scema.. Se ne sono accorti tutti che ultimamente hai la testa tra le nuvole..!!”

A giudicare dall’espressione divertita stampata sul suo viso capii che la mia faccia era di una persona che è appena stata colta con le mani nel sacco.

Riflettei brevemente sul da farsi. Era l’occasione per dirle tutto.

Era l’occasione per afferrare quella verità che ormai mi si stava imponendo a forza nella testa. Era il momento per vedere reazione di Rukia che da tanto tempo stavo bramando.

Deglutì, lei mi fissava seria in volto.

Sapevo che anche l’ambiente era favorevole, la semioscurità avrebbe nascosto qualsiasi reazione non troppo evidente sul mio volto.

Distolsi lo sguardo da lei e cercai le parole nella mia testa.

Non era affatto facile come sembrava nei film. Un semplice “Mi piaci tu” mi sembrava troppo freddo, troppi giri di parole non avrebbero fatto altro che farla innervosire. Sentivo che anche quel mio silenzio la stava facendo innervosire, eppure aspettava la mia risposta in silenzio.

“Allora..” pessimo modo per iniziare un discorso pensai immediatamente, ma continuai senza rendermi conto che quelle parole uscissero dalla mia bocca “Diciamo che sto facendo di tutto per non dovere ammettere che mi sono preso una cotta per una ragazza.. Forse perché non sono capace di trattarla come vorrei, forse perché mi sento inadeguato e troppo poco per una persona del genere.. Fatto sta che non posso più fare finta di niente se la cosa risulta così evidente..”

Mi fermai un momento e un milione di pensieri passarono per la mia testa. Non mi capacitavo di come proprio io fossi finito a parlare proprio con lei di quell’argomento. Nella mia testa vorticavano decine di pro e di contro. Scrollai la testa per liberarmi da inutili pensieri.

Solo uno restava nella mia testa: Rukia mi piaceva da morire e non avevo nulla da perdere confessandole quello che provavo per lei.

Sorrisi imbarazzato, lei mi guardò senza capire, con uno sguardo confuso ma interessato, e allora io mormorai

“Come fai a non capire che sono cotto di te stupida nana??”

Subito distolsi lo sguardo, sicuro di aver appena assunto un colorito simile a quello di un peperone maturo. Lei rimase li a fissarmi, come se non credesse alle sue orecchie. Ma al posto di chiedermi di ripetere o come fosse possibile ciò come mi aspettavo le sue labbra si dischiusero in un sorriso raggiante.

“Oggi con Inoue e le tue sorelle ho anche io preparato della cioccolata. Vorrei che tu l’accettassi..”

Mi mormorò guardando il lenzuolo, arrossendo e raggiungendo il mio colorito

“Ne sarei onorato.”

Risposi io sorridente prima di sbilanciarmi in avanti e coprire in pochi secondi quei pochi centimetri che ci dividevano. Appoggiai la mia fronte alla sua che al mio tocco risultò fresca. Sorrisi guardando i suoi occhi blu che si specchiavano nei miei, poi le sue labbra si incurvarono in un sorriso. Io le mormorai

“Era così difficile dirmelo dall’inizio nana??”

Lei sorrise imbarazzata e rispose spavalda

“Non sono poi così stupita che uno stolto come te non ci sappia fare con le donne.. Dovrò insegnarti molte cose..”

Disse sporgendosi verso di me, poi avvicinò le nostre labbra e fece tacere la mia risposta con un bacio.

Quel suo profumo d’agrumi mi inondò come una brezza calda. Amavo quel profumo, sapevo che da quel giorno non avrei più potuto farne a meno.

 

 

 

 

 

 

Ooook!!!!

Ammetto che è troppo sdolcinata per i miei gusti..xD in più non mi sembra di aver molto azzeccato la personalità di Ichigo, ma vabbè.. Volevo pubblicare qualcosa sulla coppia che preferisco per il giorno di San Valentino, nonostante io festeggi solo San Buca..!!xD

Spero che vi piaccia comunque!!

Buon San Valentino a tutti gli innamorati!!

Buon San Valentino a tutti i single perché riescano a trovare il coraggio di dichiararsi ed essere felici!!!

Buon San Valentino per tutti quelli che, come me, hanno santificato la loro vita solo alla Sanbuca!!

Auguri a tuuuutti!!xD

  
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