Una Giornata Di Metà Febbraio
 

Shikamaru camminava sereno lungo il sentiero. Alzò lo sguardo e si godette in un profondo respiro la prematura brezza primaverile che raramente si presentava in quella stagione. Si fermò e osservò sopra di lui il sole cercare di far breccia tra i rami degli alberi ricchi di foglie e piccole gemme, ancora infreddolite per poter germogliare. Era uno spettacolo meraviglioso. Chiuse gli occhi e inspirò nuovamente quell’aria dolce e si ritrovò a sorridere, perché immaginò scioccamente che se l’amore avesse potuto avere un profumo, certamente sarebbe stato quello. Intorno a lui tutto era quieto, solo il fruscio del vento tra le chiome e qualche uccellino di passaggio. Forse anche troppo quieto, pensò. Mancava qualcosa per raggiungere la perfezione. Tuttavia nulla avrebbe potuto distrarlo da quell’incanto.

Nulla si, eccetto lei.                               
                                                 
“Shikamaru!!” sentì urlare dietro di sé prima di voltarsi e concretizzare i suoi timori.

“mm?” domandò scocciato alla bella biondina che gli si parò davanti.

“ciao anche a te!” disse fintamente offesa lei prima di continuare “ l’Hokage ci sta cercando, credo abbia una missione per noi.
Uffa guarda che giornata splendida! Non è giusto!”disse infine smettendo di gesticolare.

“che seccatura” affermarono all’unisono.

I due si fissarono per un momento, lui spiazzato, lei in imbarazzo, con le mani davanti alla bocca, come a chiedersi se fosse stata veramente lei a parlare, prima di scoppiare a ridere, una di quelle risate fresche, cristalline, quelle che ti attraversano per la loro sincerità e ti lasciano un segno dentro.

Quelle che più volte non lo lasciavano dormire la sera perché gli risuonavano nel cervello.

“passo decisamente troppo tempo con te!” affermò lei un poco maliziosa, osservandolo con i suoi occhioni azzurri prima di dedicargli un magnifico sorriso.

Il ragazzo sorrise a sua volta, inclinando la testa su un lato e portandosi una mano alla nuca.

Poi tutto si cristallizzò in un istante perfetto.

La brezza si sollevò nuovamente.

Quel dolce profumo lo rigenerava e l’eco di quella risata gli riempiva i pensieri.

Ora si che tutto era perfetto, pensò.

Assaporò il momento e riaprendo gli occhi notò che due gemme celesti lo fissavano curiose.

“che espressione buffa che hai Shika!” rise nuovamente, divertita.

Il giovane, imbarazzato, le spintonò la fronte con l’indice e la superò intimandogli di sbrigarsi “andiamo, seccatura!” trovando un buon diversivo per darle le spalle e nascondere il suo sorriso compiaciuto.

Si sentì ancora più immaturo perché in quell’istante, pensò istintivamente che se l’amore avesse potuto avere un suono invece, allora quello sarebbe stato di sicuro la sua risata.

Sì, stavano passando decisamente troppo tempo assieme. 


note:
piccolo omaggio alla coppia per il romantico giorno di San Valentino ^^
è una sciocchezza ma mi piaceva l'idea di descrivere un momento speciale, dove lui si rende conto di essere innamorato...
spero vi sia piaciuta!
baci baci e augiri a tutti gli innamorati corrisposti o meno!
marti