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Autore: rrrossi    13/02/2011    3 recensioni
Allora, cosa sono ? Vi anticipo da ora che non mi trasformo in pipistrello; No, non io. Forse Dracula, che ne so. Oh, avete capito ? Si, sono un vampiro. Un corpo morto, un abominio “Vivente”, un bevitore di sangue. Sono un demonio, sono essere cattivo, malvagio. E ormai ne sono pienamente consapevole.
Una Bella e un Edward parecchio diversi da quelli di zia Steph ...
Genere: Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Nessun libro/film
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Un Angelo dalle ali nere, ma pur sempre un angelo
 

Edward Cullen. Un nome, tutt’un programma. Demone dalle angeliche fattezze, voce calda e surreale, due occhi dorati fatti apposta per ammaliare. Sono il predatore più pericoloso che ci sia al mondo, tenete conto che persino satana ha paura di me. Pelle bianca e granitica, canini affilati. Lasciate perdere le storie di Bram Stoker, una crocetta e un po’ d’aglio non mi fanno nulla. Ci siete arrivati ? Se non l’avete capito siete davvero ottusi. Allora, cosa sono ? Vi anticipo da ora che non mi trasformo in pipistrello; No, non io. Forse Dracula, che ne so. Oh, avete capito ? Si, sono un vampiro. Un corpo morto, un abominio “Vivente”, un bevitore di sangue. Sono un demonio, sono essere cattivo, malvagio. E ormai ne sono pienamente consapevole. Dopo essermi odiato per interi decenni, ho finalmente accettato la mia natura. Insomma: Immortale,bellissimo, eternamente sospeso nella tenera età di 17 anni. Donne a palate, soldi a bizzeffe. Cosa può volere un uomo di più dalla “vita” ? Vi prego, risparmiatevi la battuta sul  Lucano, proprio non è aria oggi. Fino a qualche anno prima, mi definivo ripugnante. Mi rifiutavo di toccare una donna, ancora attaccato alle tradizione dei bei tempi andati. Paese che vai. Ma dopo un po’ mi ci sono abituato. Ho anche rinunciato a trovare una compagna; Ho cercato l’amore per almeno cent’anni, ma evidentemente Cupido aveva di meglio da fare. Mi sono convinto che è mio destino restare solo in eterno. E se così è scritto, perché non divertirsi nel frattempo ? Il per sempre è un tempo davvero lungo, se non si trova qualcosa da fare, un passatempo, poi uno si stufa. Poi però gironzolando per i quartieri di periferia, in uno dei sobborghi più squallidi di Manhattan la vedo. E’ piccola, minuta ma dalle forme abbastanza generose, si guarda attorno smarrita, impaurita. Una ragazzina, avrà si e no 17 o 18’anni. Altezza media, fisico smilzo ma formoso, capelli lunghi e lisci color mogano, un paio di occhi castani che ti fanno girare la testa. Ha gli occhi più espressivi che ho mai visto; Di una caldo color cioccolato, avvolgente, intrigante. E’ in uno di quei classici sobborghi dai vicoli bui, qualche ratto che zampetta qua e là, una sottile nebbiolina avvolge il tutto. davvero inquietante per un umano. Ma lei non sembra spaventata da ciò che la circonda, no. Sembra piuttosto che tema qualcuno o qualcosa. Cammina instabile su un paio di tacchi troppo alti, una mini-gonna troppo corta per coprire le gambe lunghe e longilinee, una maglia troppo scollata, il trucco  troppo marcato. E’ tutto troppo. Troppo per quella ragazzina che hai miei occhi sembra tanto fragile. Si stringe nelle braccia cercando di infondersi calore, lo sguardo basso, i capelli che svolazzano al vento. Ed io fermo, immobile, nel bel mezzo della stradina malfamata e malamente illuminata da un lampione scassato e dalla luna, la osservo passarmi vicino. Non si è accorta di me. E’ come se non le importasse, come se non si accorgesse di quello che la circonda. Che cosa le è successo ? perché sembrava così triste ? dove stava andando a quell’ora di notte ? Non aveva una casa, qualcuno che l’aspettava? Solo allora mi rendo conto che da lei non sento nulla. Niente, il vuoto più totale. In quanto leggi pensieri da 100 anni e passa, mi irrita parecchio non sapere le cose. La seguo. Cosa mi spinge a farlo ? Che mi frega di quello che le passa per la testa ? Mando a fanculo tutte le domande che ho in testa. Devo sapere e basta. Sono qualche metro dietro di lei, la vedo avanzare insicura verso una strada che purtroppo conosco fin troppo bene. la mia mascella si contrae. Adesso torna tutto. il trucco, i vestiti. Prostituta. Quella ragazzina che avrà appena 17 anni, fa la puttana. E come acido un forte fitta mi corrode lo stomaco al pensiero di quello che sta andando a fare, al pensiero delle mani di quei viscidi porci su di lei. No. Non posso permetterlo. << Si in ritardo >> La voce infuriata di un uomo la fa sobbalzare. Mi fermo, attento e in guardia. Quel tizio non mi piace. E’ alzo, robusto e muscoloso, pieno di tatuaggi, capelli rasati e un pizzetto molto poco rassicurante. Certo, molto poco rassicurante per chiunque, tranne che per me. Lei china ancora di più la testa. << Stammi a sentire ragazzina .. >> L’afferra per il collo della maglietta, sono già pronto a scattare, << Qui si fa come dico io chiaro ?! Non tollero l’indisciplina, mi hai capito puttanella ?! >> La scuote violentemente, lei non si muove, non urla. Sta per colpirla. In un nano secondo lei è seduta a terra, l’uomo gettato via con un pugno in pieno viso tra i cassonetti della spazzatura. Io che fisso furioso il punto in cui l’ho lanciato, ringhi animaleschi fuoriescono senza controllo. ringrazi il Dio che non ho tempo per lui perché devo occuparmi di lei. Ah, ma tornerò a trovarlo, può star certo. La ragazza è ancora a terra, gli occhi ancora bassi, il corpo scosso da forti tremiti. Bum . Cos’è stato ? Davvero il mio cuore ha ricominciato a battere ? Scioccato porto una mano all’altezza del petto. Niente. Eppure potrei giurare di averlo sentito. Un unico, solo e sordo battito. Per Lei . Cautamente mi avvicino, lei se ne accorge e si rannicchia il più lontano possibile da me. E come darle torto. << C - chi sei ? >> La sua voce è un basso mormorio, spezzato dal pianto. E contro ogni regola, contro ogni legge preda – predatore, mi avvicino e la prendo saldamente tra le braccia. E’ un gesto incredibile. Se lo raccontassi a qualcuno probabilmente mi riderebbe in faccia. Questa è una cosa che avrebbe fatto sicuramente il vecchio Edward. Il ragazzo che credeva nell’amore, quello che era per la purezza e la castità fino al matrimonio, che avrebbe voluto poter passeggiare mano nella mano al chiaro di luna con la sua amata. Quel gesto non era da me. Quell’Edward è morto da tempo, insieme alla speranza di poter essere felice un giorno. Il suo corpo debole e piccolo, aderisce perfettamente al mio, provocandomi un brivido lungo tutta la spina dorsale. La sento rilassarsi contro di me, gli occhi chiusi, il respiro profondo e regolare. Non sta dormendo, lo posso percepire. È svenuta. Corro a casa mia, situata in un quartiere molto più ricco e lussuoso di quell’umido e puzzolente sobborgo. La poggio delicatamente sul letto ad una piazza e  mezzo in ferro battuto, le sfilo la giacchetta corta in pelle. E mi accorgo solo adesso del suo corpo martoriato. Vari lividi violacei si possono intravedere sui fianchi, sulle spalle, alcuni cominciano sul ventre per poi scomparire nella maglietta. Nonostante tutto però, è davvero bellissima. Spinto da chissà cosa, mi ritrovo ad accarezzarle i capelli, soffici e profumati. Il suo profumo è davvero sublime .. Un misto di fiori e mandorle che fa perdere la ragione .. Stranamente però, l’idea di morderla non mi sfiora neanche. Si muove. Lentamente si strofina la fronte aggrottata con le mani. Volo a prenderle un bicchiere d’acqua e zucchero, in un secondo sono di nuovo accanto a lei, sulla sedia vicino al letto. Si mette seduta guardandosi intorno, soffermandosi poi su di me. Non sembra intimorita o spaventata, nei suoi bellissimi occhi si legge solo curiosità. Non fa nulla. Mi fissa impassibile. << Chi sei ? >> Chiede un attimo dopo. << Sono Edward >> E sono anche andato. Continuo a fissarla incantato, << Come ti chiami ? >> Le chiedo infine, << Bella >> Risponde meccanicamente. << Dove mi trovo ? >> Domanda dopo un attimo d’esitazione. << Sei a casa mia >> Continua a fissarmi. << Perché ? >> Non posso trattenermi dal chiederglielo. Continua a fissarmi. Mi sto innervosendo. Controllando bene le mie azioni, le porgo il bicchiere. Fissa la mia mano, poi me. Non lo prende. Sospirando appoggio il liquido sul comò. Ci fissiamo esattamente 3 minuti e 24 secondi, prima che io scoppi. << Cazzo Bella perché ?! Perché, perché fai la .. >> Mi sono alzato di scatto la sedia, ho cominciato ad urlare. Non chiedetemi perché, non vi saprei rispondere. So solo di essere incazzato nero. << Puttana ? La sgualdrina ? >> La sua voce è colma di risentimento, finché poi non si riduce ad un sussurro, spiazzandomi completamente. << Ci sono cose ben peggiori dell’inferno Edward >> Senza smettere di guardarla, mi avvicino al letto, accucciandomi accanto a lei, << Lo so bene, Bella >> La mia voce ha un che di sinistro, un che di tetro. E’ la voce di un vampiro.

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Ed ora vi starete chiedendo, “Ma questa non dorme mai?” Oppure, “Ma finisce così la shot ?” Si, finisce così, e No, non dormo mai se prima non metto su carta le idee strampalate che il mio bacato cervelluzzo partorisce ^^ XD Allora, che ne pensate ? Ovviamente è un altro sclero della sottoscritta, che non ha ne capo, ne coda. Ma che ho dovuto scrivere. Me lo lasciate un commentino ? Anche piccino piccino o solo per dirmi che sono pazza ? * Me giunge le mani in preghiera * Recensiiiiteeee !!!
Notte e sogni, per me almeno, Edwardosi ! O qual si voglia Jacobini  ^^
Morsetti, Roby <3 

   
 
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