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Autore: pensiera    14/02/2011    3 recensioni
3 amiche che partono per una vacanza, la loro ultima vacanza prima di un matrimonio, prima di una laurea e dopo la fine di un amore... cosa troveranno in una terra straniera tra sole e mare?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Rieccomi! Con un po’ di ritardo, ma alla fine ce l’ho fatta…
Domani spero di riuscire ad aggiornare anche l’altra storia. Buona lettura!



DUBBI

 

La mattina dopo mi svegliai tardi, la sera avevamo fatto tardi, ed eravamo ritornate dardi in albergo. La cena a casa dei ragazzi era stata piacevole, se non fosse stato per Alexander che ogni volta mi dava ai nervi quando si avvicinava!

Durante il concerto mi ero isolata con il resto del mondo, lasciando che la musica cullasse i miei pensieri. Mi succedeva spesso, e le mie amiche mi prendevano in giro per questo!

Poi riconobbi quella vecchia canzone, era meravigliosa, una delle canzoni d’amore più belle che fosse stata scritta, sicuramente tra le prime dieci! Alzai lo sguardo ed incontrai i suoi occhi.

Mi guardavano, come io guardavo lui, ero rimasta incatenata, non riuscivo a spostare lo sguardo da un’altra parte, ascoltare la sua voce bassa e profonda cantare quella canzone, i suoi occhi che avevano una luce particolare forse erano le luci del locale, non saprei… quella era la loro ultima canone per quella sera.

Rimanemmo sedute al tavolo, aspettando che gli altri ci raggiungessero. Il primo fu Manuel che aveva occhi solo per Romina, seguito subito dopo da Pablo e Mark. Facemmo i complimenti a tutti erano stati veramente bravi. Dopo un po’ con la scusa di andare a prendere qualcosa da bere mi alzai, volevo cercare Alexander, non si era aggiunto al tavolo con noi, ed io,  volevo vederlo. Prima di cercare in camerino, mi avvicinai al bancone del bar, magari voleva prendere qualcosa da bere.

 

Lo cercai con lo sguardo. Lo vidi tra la folla.

Era in compagnia di una bionda che sicuramente aveva scordato di vestirsi. Parlavano fitto fitto, ero rimasta a guardarli fino a che non uscirono insieme. Sicuramente lo sguardo e il sorriso dei loro volti lasciavano poco spazio all’immaginazione su quello che avrebbero fatto.

Ritornai dagli altri, non sapevo perché, ma quella scena mi aveva innervosito!

Cercai di distrarmi durante la serata, fortunatamente Mark e Patrizia erano una compagnia tutt’altro che noiosa!

 

Guardai l’ora, erano le 12,30! Mi rigirai nel letto, quel giorno non avevo voglia di gite nella città, ero ancora arrabbiata per la scena che avevo visto nel locale, più ci pensavo, più mi innervosivo, e mi innervosivo di più perché non capivo di questa mia reazione!

Decisi che non potevo stare a letto a rovinarmi la vacanza per un tipo come Alexander.

Sfacciato, arrogante, presuntuoso, don giovanni.

Sospirai.

Era terribilmente affascinante!

Aveva due occhi stupendi, un sorriso da infarto e come se non bastasse cantava in un modo seducente, molto seducente…. Troppo seducente!

 

Mi alzai di scatto, dovevo smetterla di pensare a lui. Guardai in direzione di Patrizia e Romina, ancora dormivano, non volevo svegliarle. Feci una doccia al volo, indossai un paio di calzoncini jeans, canottiera nera, legai i miei capelli ed usci a fare una passeggiata.

Avevo scritto un biglietto alle pigrone, dicendo che sarei uscita, quando si sarebbero svegliate mi avrebbero chiamata.

Incominciai a camminare per distrarmi, assaporai i colori e i profumi che quel quartiere mi regalavano, mi deliziai a sentire il calore del sole sulla mia pelle. Giravo senza meta, tra i vicoletti. Ad un certo punto mi ritrovai in una piccola piazza, placa de Rei, era piena di gente, ragazzi seduto sui gradini a chiacchierare, ad ascoltare della musica coccolati dal sole. Mi piaceva, era una piazza piena di vita!

Continuai il mio cammino, ero indecisa se andare verso il mare o verso il centro della città. Mi squillò il telefono, era un sms, le pigrone si erano svegliate, mi avevano dato appuntamento tra mezz’ora al bar vicino all’hotel.

 

Incominciai a ritornare indietro con calma. Quando raggiunsi il bar, loro stranamente erano già lì.

“ Ragazze che facciamo oggi?”

Volevo trovare qualcosa da fare, prima di ricominciare a pensare alla sera prima.

“ Manuel mi ha mandato un sms, oggi hanno le prove, non può stare con noi.”

Patrizia si girò a guardarla.

“ Con noi? Con te forse… Dicci un po’, non ci stai nascondendo niente? Ieri per tutto il concerto non hai fatto altro che guardare lui…”

Guardammo Romina con aria interrogativa e nello stesso tempo divertita. Lei non ci rispose subito, abbassò lo sguardo, sembrava voler prendere il coraggio da qualche parte per confidarci chi sa quale segreto. Capì che c’era qualcosa che non andava, Romina prese un respiro profondo.

“ Manuel mi piace, parecchio pure! Con lui mi trovo bene, mi fa sentire bene, è allegro spiritoso. Mi fa sentire a mio agio. Ieri sera durante il concerto ho pensato per la prima volta che non volevo sposarmi. Mi ha messo in crisi!”

Io e Patrizia ci lanciammo uno sguardo, mentre Romina ancora guardava le sue mani.

“ Non preoccuparti, io e Patrizia ti staremo vicino, non ti preoccupare non ti lascia remo sola, quando vuoi noi siamo qui. I sentimenti che provi per Manuel e per Daniele li sai solo tu. “

Ci guardò e con i suoi occhi ci ringraziò.

“ Hai sentito Daniele da quando sei qui?”

Domandai.

“ No, non no ho proprio voglia, non mi manca, e credo che la cosa sia reciproca visto che neanche lui si è fatto vivo!”

Feci una smorfia, le manifestazioni d’amore di quell’uomo erano inesistenti! Patrizia parlò per prima che il mio istinto mi facesse dire qualcosa di sbagliato.

“ Romy io credo che dovresti sentirlo, vedere che effetto ti fa”

Effettivamente Patrizia aveva ragione.

“ Ok, mi avete convinto, lo chiamo subito, così ci togliamo il dente!”

Prese il cellulare e compose il numero.

“ Pronto? Ciao Daniele sono io…. Si ciao, come và?...... si tutto ok….. c’è il sole…. Bella città…. Si ok… capisco…. Ok ciao”

Telefonata lampo!

“ Aveva un incontro per un ipotetico lavoro, andava di corsa”

“ Sempre il solito romantico!”

Patrizia mi guardò male per quello che avevo detto, aveva ragione, il mio astio per verso Daniele non aiutava la mia amica.

“ A parte questo, cosa hai provato nel sentirlo?”

“ Niente, assolutamente niente! Non mi manca, non ho voglia di sentirlo, ho solo voglia che arrivi questa sera per vedere Manuel. Io incomincio ad avere dei seri dubbi su questo matrimonio”

“ Romy tranquilla, io e Patrizia siamo qui! Ora cerchiamo di divertirci, siamo qui per questo! Facciamoci una passeggiata per la ramblas”

 

Ci alzammo dal tavolo ed incominciammo a camminare. La tensione si era sciolta, ridevamo e scherzavamo come delle adolescenti. La giornata passò piacevolmente, avevamo comprato dei souvenir da riportare a casa, penne, matite, calamite, se incominciavamo così dovevamo comprare un’altra valigia per il ritorno!

“ Ragazze, Manuel mi ha mandato un sms, mi chiede se anche questa sera l’onoravamo della nostra presenza.”

Io e Patrizia ci guardammo divertite…

“ Sei proprio sicura che abbia parlato al plurale?”

Domandai. Romina, sorrise e lesse ad alta voce sms.

“ Per colpa delle prove oggi sono dovuto stare lontano da te tutto il giorno. Mi piacerebbe se venissi nuovamente a cena a casa nostra, naturalmente anche Eleonora e Patrizia sono le benvenute. Ho voglia dei tuoi occhi, mi mancano. Manuel”

“ Wow! Questo si chiama mandare un sms per far sciogliere anche il polo nord!”

Non potevo essere più d’accordo con Patrizia, con un sms gli aveva comunicato la voglia di vederla, dolcezza e passione.

 

Ho voglia dei tuoi occhi…. Era una frase bellissima.

Ripensai agli occhi che mi avevano incatenata la sera prima, gli stessi occhi che guardavano un’altra donna dopo poco...

Romina sorrideva, aveva lo sguardo perso, aveva il cellulare in mano ed avrei scommesso qualsiasi cosa che stava rileggendo per l’ennesima volta sms .

Non sapevo come sarebbe andata a finire con Manuel, ma ero contenta, qualcuno che le dimostrava un po’ di dolcezza, quella che in realtà si sarebbe meritata.

Guardai Patrizia, anche lei sorrideva, ma il suo sorriso era diverso. Si stava divertendo, era contenta per Patrizia, ma c'era qualcosa dentro di lei che la turbava.

Quel qualcosa si chiamava Fabrizio.

Avrei scommesso tutto quello che avevo che stava pensando a lui, che contrariamente a quello che diceva stava ancora malissimo per la fine della loro storia.

 

 

Alzai gli occhi al cielo e guardai il sole. 

Chi sà che ci avrebbe regalato ancora quella vacanza.... 

Sospirai e sorridendo mi incamminai con le mie amiche verso l'albergo, dovevamo prepararci, avevamo una cena in programma! 

 

 

   
 
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