Odiata sorella
ricordi la luna
di tela scontata
strappata agli abbracci
che sanno di vuoto?
"Mi piace" , mi dici,
"io sono invidiosa
del pieno che hai"
lo svuoti di noi
e canti pallore
a me che mi sbianco.
Sbiadisce il compianto
dei giorni scordati
lasciati a sperare
all'ombra del treno
che hai perso per noi.
La breve candela
che adesso si è spenta
svapora nei fumi
del vento soffiato.
La mano cancella
l'impronta lasciata
e cambia in ricordo
la firma giurata.