Conseguenze.

[Neji/Ten]

Alla Vale, perché ormai per me il suo compleanno è

un'istituzione.

Ed è uno stimolo a scrivere NejiTen.

Buon compelanno, Vale, divertiti e diffondi la fede Ying-Yang.

Cosa che, d'altronde, fai tutto l'anno, tutti gli anni.

Tenten sospira, gettandosi

sulle labbra del ragazzo che ha di fronte,

se in quel momento qualcuno le chiedeesse

come si chiama, probabilmente lei non saprebbe rispondere, troppo occupata da quelle labbra invitnati, e da ben altro.

Sospira, mentre si lascia andare ad un gemito,

il ragazzo la spinge sul letto e lei si ritrova, mezza ubriaca, a ridere come una stupida perché sta facendo ciò che desidera da una vita intera.

“Ah, Neji...” urla poi, improvvisamente, presa dall' emozione, stesa sotto di lui.

E' un sogno che si avvera?

“Non capisco che hai da lamentarti, Tennie” Ino Yamanaka alza le sopracciglia albine verso l'alto, fissandosi le unghie perfettamente laccate in lilla

“Ti sei fatta Neji Hyuga, grazie al cielo! Che problema c'è?”

Tenten scuote la testa, insoddisfatta perché l'amica non capisce i suoi drammi esistenziali

“C'è che gli sono saltata praticamente addosso, io! Ho fatto tutto io!”

Una chioma rosa, quasi abbagliante, fa la sua comparsa nella stanza

“E quindi? Io sapevo che per fare le cose bisogna essere in due” parla Sakura, addentando una mela e sedendosi a terra

“Si, ma lui era ubriaco!” grida la castana, che si alza ed inizia a fare su e giù per la stanza con un passo decisamente nervoso

“Perché, tu no?” domanda la Yamanaka, lo sguardo ancora fisso sul colore dello smalto scelto il giorno precedente

“Si, ma... io ho fatto tutto, capite? E' colpa mia!”

“Colpa? Ha fatto tanto schifo?” l' Haruno getta la mela nella spazzatura tirando fuori dalla sua tasca una merendina al cioccolato

“No! No. Anzi. È stato... incredibile. Non avevo mai fatto del sesso così!”

“E allora, santo cielo!” grida Ino, spazientita “Il tuo problema non è un problema degno di questo nome; il mio problema è che lo smalto non mi convince, quello di Sakura che non riesce a mettersi a dieta e finisce per mangiare merendine grasse, ed entrambi sono più seri del tuo!”

“Sarà” borbotta la ragazza “sarà”.

Dopo un' intera giornata passata con Ino e Sakura che cercano di rassicurarla, Tenten non riesce comunque a dormire sonni tranquilli.

Continua a sognare di svegliarsi nel letto di Neji Hyuga e, invece di sgattaiolare via come ha fatto, di trovarselo davanti mentre la insulta e e le grida che ha fatto tutto da sola e si è presa la sua virtù.

Dio, impossibile. Non si è certo presa la sua virtù, ovviamente, i sogni a volte tendono al ridicolo, ma mentre li fai, ti terrorizzano.

Verso le quattro si alza dal letto, e si trova davanti a Sakura, in cucina, che prepara qualcosa da mangiare

“Cosa fai?”

“Non dormo. La mia stanza è accanto a quella di Ino, e Ino... fa sesso. Adesso. Parecchio sesso.”

Nonostante l'umore sotto ai piedi, alla ragazza castana scappa un sorriso

“Chi è colui che la eccita a tal punto da non farti dormire?”

la rosa salta ciò che sta cucinando in padella, poi sbuffa

“Shikamaru Nara! Ed io che credevo fosse uno scansafatiche, pare invece che a letto non sia affatto pigro”

Tenten cerca di non rimettersi a pensare a Neji e al sogno della virtù non appena c'è del silenzio, quindi sorride all' Haruno

“Shoji?”

Sakura annuisce, poi scoppia a ridere

“Shoji. Vuoi un po' di pollo?”

Quando Ino si sveglia, fa sì che Shikamaru esca dalla porta il più veloce possibile, poi cerca le sue amiche e scoppia a ridere non appena le trova.

In cucina, dormono sedute e con la testa appoggiata al tavolo, dove occupano spazio una partita a shoji a mezzo ed un piatto con avanzi di qualche tipo di carne cotta

“Non guardarci così” mugola Sakura, nel sonno “Sei tu che fai troppo sesso”

“Ok, la prossima volta andremo da lui, ma per piacere, sveglia, dobbiamo andare!”

“no” dice la voce impastata di Tenten “io non vengo”
“Di grazia, perché?”

“Non posso vedere lo Hyuga”

Ino strattona l'amica e le sposta la sedia, così è costretta ad alzarsi

“Avete fatto sesso, mica vi siete sparati a vicenda! Non salterai esami perché ti sei scopata il tizio che ti piace da una vita, cara. E, Haruno, alzati anche tu! Se arriviamo tardi giuro che sorveglierò cosa mangi e ti costringerò a metterti a dieta sul serio!”

Tenten evita di fissare i suoi occhi in quelli dello Hyuga per tutta la mattina, evita di incontrarlo per i corridoi e, quando necessario, si nasconde.

Verso le undici, però, se lo vede venire incontro e non sa dove infilarsi per non farsi vedere, quindi ferma Ino e se la para davanti a mò di scudo “ti prego, stà ferma” le sussurra all' orecchio, ma per ironia della sorte pare che Neji abbia voglia di discutere con il suo scudo umano.

“Yamanka”

“Hyuga” Tenten trattiene il fiato

“come vanno gli esami?”

“Bene, si”

“il prossimo che dai qual'è?”

Ino gli risponde, con i termini tecnici tipici degli esami universitari

“Difficoltà media, non ti agitare troppo”

“ah, grazie”

lo Hyuga fa tre passi nell' altra direzione e, non appena la ragazza nascosta sospira di sollievo, lui si gira e sorride ironico

“Ah, Yamanaka, quando ha finito di nascondersi dietro di te, dì a Tenten che a mezzogiorno la aspetto fuori”

Quando scompare dalla loro vista, la bionda non puo' evitare di scoppiare a ridere, mentre l'altra sbuffa, scontenta e terrorizzata

“Mi ucciderà” Tenten è impallidita, gli occhi sbarrati dalla paura

“Andrebbe in prigione” snocciola Ino, alla sua destra

“Mi darà della troia, dirà che sono una facile che salta addosso agli altri”

“Nel caso, lui sarebbe uno facile che si fa saltare addosso da te” risponde Sakura, a sinistra, con una punta di ironia nella voce

“Mi picchierà a sangue”

“lo butterebbero fuori dall'università”

“Mi dirà che gli faccio schifo”

“mi pare di aver capito che due sere fa tu gli piacessi parecchio”

Di fronte ad una panchina, Neji aspetta, in silenzio.

Tenten cerca di svoltare prima a destra, poi a sinistra, ma è bloccata da una e poi dall'altra amica.

“Niente da fare, tesoro” ride la Yamanaka, dandole una pacca sul sedere “Va' e affrontalo, e magari fattelo di nuovo”

Con le gambe che tremano, la ragazza si siede accanto al ragazzo, sulla panchina

“Io...” Neji Hyuga si guarda i piedi, e Tenten pensa che stia cercando le parole per dirle quanto la trova penosa

“Mi dispiace”

con due occhi pieni di stupore, e la bocca semi spalancata, la giovane si volta e alza le sopracciglia

“ti dispiace? E di che?”

Anche l'altro si volta stupito, come se tutto fosse ovvio

“Di essermi approfittato di te”

gli occhi nocciola di lei , sbarrati, si spalancano ancora, se è possibile

“Io ti sono saltata addosso, mica tu” si lascia sfuggire, sottovoce

“Beh, eri ubriaca”

“Anche tu”

“Io lo reggo l'alcool, io capivo cosa mi stava succedendo, ma... non sono riuscito, a fermarti. A fermarmi”

Dopo qualche minuto di gioia, perché lui non la vuole uccidere ne' tutte le cose assurde che aveva pensato in precedenza, Tenten si sente ribollire di rabbia, senza capire neanche bene perché

“Non puoi.”

Neji si volta, negli occhi una domanda silenziosa

“non posso cosa?”

“Non puoi. Non puoi dirmi che è tutta colpa tua, che non sei riuscito a fermarti perché ti piaceva e non dire altro, Hyuga. Non puoi. Più volentieri dimmi che ti ha fatto schifo e che sono una troia ma non dire che non sei riuscito a staccarti senza aggiungere altro.

Che c'è, non sei riuscito a staccarti e non riesci neanche a dirmi che ti interesso? Sempre se, ti interesso.

Sono innamorata di te da non sono neanche quanti anni, e quello che abbiamo fatto lo sognavo da un secolo, mi nascondevo perché temevo mi considerassi una troia, o che non ti fosse piaciuto, ma adesso dici che non sei riuscito a controllarti, che ti piaceva ma non mi dici nient'altro, Neji.

Aspetto questo da una vita, per piacere dimmi quello che voglio sentire o evitami, perché non ne posso più”

E se ne va, di corsa, Tenten.

Con le lacrime di rabbia che le rigano le guance, con il cuore che batte a mille e le guance ancora arrossate.

Neji non dice niente, e si alza, poi resta immobile; non la segue, non le dice che la ama, non piange, non implora. Niente, resta lì a guardarla scomparire, finchè non diventa solo un puntino lontano, scuro.

Tenten vorrebbe tanto sentirla, la mano fredda dello Hyuga sulla sua spalla, il suo respiro affannato perché ha corso per raggiungerla; vorrebbe tanto sentirle, le sue parole d'amore.

Di fronte a casa sua, aspetta cinque minuti prima di entrare, perché lo vorrebbe vedere arrivare da lontano, stanco e affannato.

Cinque eterni minuti, poi si sente patetica ed irrompe in un pianto disperato.

Non è un film, è la vita.

A Ino non vengono battutine sporche, non le vengono proprio.

Si sforza di trovare qualcosa da dire, per farla ridere.

Perché Tenten ha una bella risata, piena.

Una risata che riempie la casa.

Sakura poi, figuriamoci.

Prova a consolarla con parole dolci, ma si ferma da sola quando è sul punto di dire “Ne troverai un altro” pensa a Naruto, pensa che se lui la lasciasse lei sputerebbe a chiunque le dicesse che ci sono tanti altri pesci nel mare.

Perché nessun' altro sarebbe lui.

In casa regna il silenzio, che ogni tanto è rotto da sospiri o sbuffi, o rumore di piatti e di bicchieri.

Tenten non piange, è stufa di piangere per Neji.

Semplicemente, ha un attimo di sconforto e se ne sta immobile su una sedia a fissare il nulla, presa dallo sconforto soprattutto perché ha sprecato degli anni dietro a lui.

“Io gli spacco la faccia” dichiara Ino, presa da un improvvisa smania di fare qualcosa

“No” risponde Tenten, aprendo finalmente bocca “non...servirebbe”, poi si alza

“Per favore, smettela. Parlate di qualcos' altro, per favore.”

Le due,allora,la assecondano e prendono a parlare ad alta voce di cose stupide e futili, di cose che a nessuno interessano.

Per riempire lo spazio, per colmare il silenzio, per non parlare di delusioni, per non accorgersi di non essere in grado di fare niente per rendere un po' più felice una tua amica triste.

Tre giorni dopo, Tenten da il suo esame.

30 e lode, e i complimenti.

Dopo il casino con Neji, ha studiato per non pensarci, per fare altro.

Ma lui c'è, è fuori dalla porta della stanza dove si tiene l'esame e la aspetta, sa già da solo che lo ignorerà.

Lei tira a dritto non appena lo vede, non piange, non urla, non si mostra debole, non più, tira fuori le unghie per difendere quel briciolo di orgoglio che le è rimasto

“Tenten” lui la chiama, lei tira a dritto

“Fermati” no, no, no. Lei non si ferma, no.

“Quella notte è stata bellissima” lo dice, e lei si ferma, poi si gira, gli occhioni liquidi per via delle lacrime che cerca di ricacciare indietro

Si gira e lo guarda, non dice niente.

“Credevo davvero di essermi approfittato di te, di averlo voluto solo io. Pensavo che ti nascondessi perché non sapevi come dirmi che non lo volevi, che ero solo io.”

Vorrebbe urlare “sei uno stupido, come potevi non accorgerti di niente?” ma non lo fa, è bloccata, ferma, aspetta.

“Tenten” la mano fredda sulla sua spalla, e lei non si muove “Io ho chiesto a tutti, a Naruto, a Shikamaru, a Sasuke, perfino a Rock Lee, e a Choji, e a Kiba, e addirittura a Shino. A tutti, ho chiesto a tutti cosa si dice in questi casi, e tutti mi hanno detto che si dovrebbe sapere cosa dire ma io... non lo so”

Lei resta ancora lì, pallida e ferma, le lacrime ancora in punta agli occhi, pronte a scendere, le mani che tremano, il cuore che batte

“Tenten” dio, come lo dice bene lui non lo dice nessuno “ Mi hanno detto che dovrei guardarmi dentro e trovare le parole, ma io dentro di me non trovo niente”

Silenzio. Occhi negli occhi. Paura, agitazione, di entrambi.

“Quindi, per favore, fatti bastare questo”

Lui si avvicina, lei non si muove, non ancora. Non ha il tempo di realizzare, di capire, di comprendere.

Lui si avvicina, e lei sente le labbra del ragazzo che premono contro le sue.

Le lacrime scendono, finalmente, mentre la bacia.

La mattina dopo, ad un' ora non ben definita, Tenten apre gli occhi e spera che sia reale, di non aver sognato tutto.

Ma no, per fortuna. Lui è disteso accanto a lei, sveglio. Gli occhi aperti, fissano il soffitto

“Ciao” dice lei, guardandolo

Lui si gira, poi sbuffa

“Non avevo mai fatto una cosa così stupida. Credo che ci abbiano visto tutti”

Lei annuisce, poi scoppia a ridere

“ per la prossima volta che sclero, ricordatelo. So benissimo che non sei Naruto, ne' Kiba, ne' Lee ne' nessun altro, non mi aspettavo certo una dichiarazione d'amore strappalacrime, sarebbe bastato che tu mi prendessi e mi baciassi, punto. So tu sei Neji Hyuga, e so quanto ti costa mostrare le tue emozioni”

Lui tira fuori una specie di sorriso

“Vuol dire che mi sono spremuto le meningi per due giorni e che mi sono reso ridicolo agli occhi dell' intera università e sarebbe bastato... prenderti e baciarti?”

Lei ride di nuovo, e Ino ha ragione, ha una risata piena bellissima, che riempie.

“Si. Ma il giorno che abbiamo fatto sesso non è stato un granchè, il sesso è stato magnifico ma io ero mezza ubriaca e pure tu e me ne sono dovuta andare come una ladra attenta a non svegliarti.

Ieri, invece, mi hai regalato il giorno più bello della mia vita, accidenti a te. Un minuto prima ti odiavo, il minuto dopo...beh, lasciamo perdere”

Lui la bacia, perché l'ha fatta soffrire ed è uno stronzo, ma la ama e sa che, anche se non riesce ancora a dirglielo, anche lei lo sa.

Se lo dicono in silenzio, solo a guardarsi.

E, mentre lo bacia di nuovo, Tenten ringrazia qualcuno lassù che ha fatto si che non fosse tutto un sogno.

“Ah, guarda un po' chi si rivede, quella famosa!” grida un' Ino allegra e saltellante, che le apre la porta

“ lo sapete già, vero?”

“Andiamo anche noi all' università, tesoro. Non si parla di altro” Sakura appare da dietro e le sorride, mentre mastica una barretta di cioccolato, rinunciando per sempre alle mele e alla dieta

“Adesso tu ti siedi e ci dici tutto, per filo e per segno”

Tenten prende posto sul divano e parla, raccontando tutto.

“Ma chissene frega della dichiarazione che poi non gli è neanche venuta! Io voglio che mi parli del sesso!”

La castana scoppia in una risata che non riesce proprio a contenere

“Beh... quello...” l' espressione beata e sorridente, decisamente soddisfatta dell' interpellata basta a rispondere

“Tennie? Pianeta terra a Tenten, pianeta terra a Tenten!”

Sakura le ha chiesto qualcosa, ma lei si è persa un passaggio, pensava ad altro... colpa di Ino e delle sue fissazioni, mica sua!

“eh?”

“Lascia stare. Senti un po', sappi che se ti fa soffrire di nuovo lo picchio sul serio, 'sta volta! E lo so che vincerebbe lui, ma nessuno si mette a picchiare una donna, quindi...”

Ino, Sakura, Tenten.

Un appartamento nel caos e tre risate che riempiono l'atmosfera,

Un posto dove rifugiarsi se qualcosa va storto,

Due amiche che minacciano il suo fidanzato,

Ed un fidanzato che la aspetta fuori, ed a guardarla ridere quasi sorride.

Guardandosi intorno, Tenten capisce che non si puo' volere di più dalla vita.

Ci saranno momenti storti, giornate no, periodi difficili, ci sanno litigate e grida, e ci saranno lacrime.

Ma ci sarà sempre qualcuno che la aiuta a rialzarsi e che non le permette di fissare il vuoto seduta su una sedia.

Nonostante tutto, questo è il pensiero che, più di tutti, ti rassicura sul futuro.

Gente, avevo bisogno di un po' di zucchero, spero di non aver esagerato.

Ed avevo bisogno anche di Neji e Tenten, perchè li amo più di qualsiasi altra coppia.

Ci tengo particolarmente, quindi per favore, se ce la fate, lasciatemi una recensione, abbiate pietà di me.

Ancora auguri alla Vale, per il compleanno.

Auguri anche a tutte le coppiette, per San Valentino.

E auguri anche a chi è single: su, san Valentino è quasi finito, abbiate pazienza. Io sono con voi.

Un bacio a tutti.