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Autore: Silver Rose    15/02/2011    0 recensioni
Forse fu la sua espressione, o forse la luce del sotterraneo, se non tutte due, ma da subito, perfino i Serpeverde, ognuno si augurò di aver poco a che fare con lei: l'espressione che aveva in quel momento era seria, o per meglio dire, non era espressiva, sembrava non provare niente. Tutti si stupirono che fosse una Grifondoro: che il cappello magico si fosse sbagliato?
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Fred, Weasley, Nuovo, personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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CAPITOLO V
Ipocrisia

C’era una cosa che a Silver mancava: la musica.
Prima di venire lì ad Hogwarts era solita ascoltarla non proprio ventiquattro ore al giorno ma quasi. Gli mancava tanto anche il canto. Aveva una bella voce, e ne era consapevole, ma si vergognava troppo per mettersi a cantare, anche solo davanti a Hermione. Per questo aveva ordinato un paio di violini, a insaputa di tutti. Da circa un mese, i fine settimana andava in riva al lago, in un luogo abbastanza nascosto. Qui, facendo suonare i violini da se, si esercitava nell’Ave Maria di Schubert, la sua preferita. Quella mattina si era svegliata più presto del solito, tanto che alle sei era già in riva al lago. Andando lì le era sembrato che qualcuno la seguisse ma non ci aveva fatto troppo caso. Si esercitò un po’ con qualche vocalizzo, aspettando che l’aurora si affacciasse sul lago.
Appena arrivò il momento fatidico, fece partire i violini, e al momento giusto partì anche lei. La musica andava crescendo gradualmente col sorgere del sole. Chi era stato con lei e l’aveva osservata in quei primi due mesi, avrebbe faticato a credere che Silver, quella e unica Silver, si commovesse a cantare l’Ave Maria davanti all’aurora. Ma nessuno in verità la conosceva realmente, come al solito. Era brava a crearsi amicizie, spesso partendo dal timore, ma poi chi veniva scelto le rimaneva sempre fedele e sinceramente amico. Ma quella mattina le avrebbe riservato sorprese che l’avrebbero portata dove nemmeno lei si sarebbe mai immaginata.
Quando finì di cantare, sentì un applauso vicino, di una sola persona, un applauso sincero. Dopo qualche istante osò girarsi e vedere da chi venisse quell’applauso: dietro di lei, comodamente seduto su di un mezzo tronco, a fissarla sorridente stava Fred Weasley. Era sicura che fosse Fred, al 99%, non sapeva nemmeno lei perché, ma era sicura che fosse lui. Stava per ringraziarlo quando il disgraziato pronunciò la frase che gli avrebbe cambiato la vita: - Stavo scherzando. Canti da schifo, e sei una maledetta ipocrita. –
Silver si era resa conto che la stava provocando ma non poté fare a meno di prendersela tantissimo: - Comincia correre Fred Weasley!- detto questo tirò fuori la bacchetta. Il gesto fece sparire completamente il sorriso dalle labbra di Fred, riportandogli alla mente gli ultimi ricordi poco felici ricevuti da quel bastoncino di legno. E cominciò a correre. Al loro passaggio, le foglie secche si alzavano in ondate, creando una vera e propria tempesta. Fred correva veloce e Silver gli stava alle calcagna. Il disgraziato stava ridendo e correndo da meno di un minuto quando inciampò in un tronco. Silver, che lo stava per raggiungere, non riuscì a fermarsi in tempo e inciampò sul tronco, finendo di colpo sopra Fred. Rimasero così, ansimanti, per qualche secondo. Poi Fred: - Bellezza, ti dispiacerebbe alzarti?- in tutta risposta Rose gli puntò la bacchetta sul naso – No, carissimo, a meno che tu non ritiri quello che hai detto prima al lago- - Mai – e Silver, non seppe nemmeno lei come, si ritrovò sotto, al posto dove un attimo prima stava Fred. Quando si rese conto di quanto fosse imbarazzante cominciò ad arrossire. Fred lo notò, e si mise a ridere: - Sei realmente ipocrita, sai? Di quello che ti ho detto prima, ritiro solo la prima parte, e cioè che canti da schifo: non è assolutamente vero; della seconda, che sei un ipocrita, lo pensato subito e lo penso anche adesso. Dimostrami che non è così!- e la baciò.
 
No, Silver, staccati, accidenti! Ti sta solo provocando…sì, è vero, è solo una provocazione ma…bacia bene…No! Non cedere, staccati!
 
Strano. Lo stavi facendo solo per provocarla, però ti piace…sì, è vero, ha delle belle labbra…e  poi…questo sì che è un bacio…meglio del primo…ma che fai scemo!?! Cadi nella tua stessa trappola!? Staccati!
 
Si staccarono l’uno dall’altra contemporaneamente. Ripreso fiato, Silver gli sussurrò: - Guai a te se dirai una sola parola di tutto quello che è successo stamattina. – e se lo tolse di dosso.
Lei ritornò al castello, ma Fred rimase nella posizione in cui era stato lasciato per quasi un’altra ora.
Pensava a che scherzi avrebbe potuto farle per farle capire che non c’era cascato, che al massimo c’era cascata lei. Ma si rendeva conto che qualcosa si stava insinuando dentro di lui, un dolce pensiero che non voleva ammettere.
Cosa avrebbe detto George? Non poteva nasconderglielo, non a lui. E allora gli avrebbe chiesto aiuto, chissà che lui non sapesse come fare per dimenticarsi una ragazza, o come dimostrargli il suo amore…
Si rese conto che aveva commesso un grande fallo baciandola, molto grande.
 
Anche Silver ci rimuginava sopra e più ci pensava, più si irritava. Quel bacio era stato il primo per lei, ed era stato un bel bacio…molto bello…Ma non doveva cadere nella trappola! Sapeva che lui l’aveva fatto solo per dimostrargli che era un ipocrita, e sinceramente c’era anche riuscito – e arrossì – ma non poteva permettersi di cedere, non poteva permettersi di…innamorarsi…Naaa, che andava pensando? Uno frivolo come lui innamorato di una come lei? Ma fammi il piacere! Lui probabilmente aveva già baciato molte ragazze e quello non era stato niente! Gliel’avrebbe dimostrato, lo avrebbe trattato come se niente fosse successo!
 
Ma quando quel pomeriggio si scontrarono nel corridoio non riuscirono ad essere ipocriti nemmeno con se stessi, e rimasero a fissarsi quasi per un minuto, senza parole…
 
 
 
Nota dell’autrice:
Potreste lasciarmi un commentino, please? Sarei curiosa di sapere cosa ne pensa il pubblico. 10x
(Per darvi un idea dell’Ave Maria, andate ad ascoltare quella di Celine Dion)
  
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