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Autore: Lulabi    15/02/2011    4 recensioni
La Naiade Melite incontra il giovane Eracle in un giorno d'Autunno.
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La Naiade

 

 

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Era Autunno, le foglie gialle cadevano sul terreno in una mistica danza, silenziosa ai visitatori. Il suo canto ispirava tali movenze, la sua voce risuonava tra le chiome rade, sulle sponde del fiume.

Melite, era il suo nome, bella ninfa figlia di Poseidone.

Nascosta tra gli alberi, vide un giovane steso al suolo. Eracle, giaceva addormentato, avvolto in una pelle d'animale. Così bello, così forte e sicuro, da suscitare in Melite una grande attrazione. La Naiade, dal corpo nudo nascosto solo da lunghi capelli dorati, si avvicinò lenta, col capo agghindato di foglie e fiori. Sfiorò il volto dell'eroe, ne percorse il possente braccio, solleticandolo con rapidi gesti delle dita. Il giovane Eracle si svegliò dal suo sonno, ammirò il volto candido, ed il corpo, della ninfa. Era bella, e non poteva resisterle.

Melite, consapevole del suo fascino, baciò Eracle, e si introdusse al suo fianco, sotto la pelle d'animale. I loro corpi fremettero, al contatto delle membra, in un passionale abbraccio. La Naiade desiderava amare intensamente quel giovane, e lui, invaghito, bramava di possederla selvaggiamente. Sul letto di foglie, si amarono, in un interminabile amplesso, in un caldo e intenso orgasmo senza pari. Ma Eracle non era soddisfatto, la possedé ancora e ancora, senza sosta, incitato dai suoi gemiti di piacere, che gli chiedevano infinito amore. Poi, quando venne meno la forza, quando la stanchezza prese il sopravvento portando il sonno, Melite abbandonò il bel compagno addormentato. Lo baciò un'ultima volta e, sfiorandosi il ventre che avrebbe generato una nuova vita, si incamminò silenziosa verso il fiume, mentre le foglie gialle ricoprivano i segni lasciati sul giaciglio della passione, culla di un fugace amore d'Autunno. 

  
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