La famiglia Potter-Weasley al completo si era ritrovata alla Tana per festeggiare il Natale quell’anno. Gli adulti chiacchieravano allegri intorno alla tavola imbandita, e la miriade di bambini riempiva la casa con gridolini felici correndo dappertutto. Lily giocava con Hugo e Fred con una Palla Magica, Rose con Roxanne e Dominique giocava alle principesse mentre Victoire, Luis, Teddy e Al giocavano a nascondino.

James Sirius Potter pero’, era seduto da solo sulla vecchia poltrona di nonno Arthur, e guardava imbonciato la neve cadere soffice fuori dalla finestra.

Harry, che noto’ la scena, si avvicino’ al figlio un po’ preoccupato.
-James, non giochi con gli altri?- chiese curioso. Il figlio non lo guardo’ nemmeno, e continuo’ a guardare davanti a se’.
-Jamie, che c’e’ che non va?- non mollo’ il Prescelto, sollevando il figlio contrariato e accomodandolo sulle sue ginocchia.
-Allora, ti decidi a dirmelo o devo chiamare la mamma?- scherzo’ per sdrammatizzare quel momento che per James sembrava davvero la fine del mondo. A quelle parole pero’ il bambino guardo’ duro suo padre negli occhi.
-Papa’ sei cattivo!- Esclamo’ lasciando Harry allibito. Cosa aveva sbagliato?
-James, perche’ sono cattivo, dimmi!- cerco’ allora di capire. Il piccolo Potter allora, tirando su col naso per trattenere le lacrime decise di informare suo padre della sua mancanza.
-Insomma, tutti quei regali me li ha portati Babbo Natale, che nemmeno mi conosce, e tutti gli altri sono da parte dei nonni e degli zii. E tu che sei il mio papa’ non mi hai fatto nemmeno un regalo!- Cosi’ dicendo indico’ severo suo padre col dito e scese spedito dalle sue ginocchia raggiungendo la sorellina e i cugini.

Harry rimase sbigottito su quella poltrona, per poi scoppiare a ridere da solo attirando gli sguardi sconcertati di tutti i parenti.
Il Salvatore del Mondo Magico era forse impazzito?