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Autore: Kuruccha    15/02/2011    2 recensioni
[Fandom: Kekkaishi - Professione Acchiappademoni]
Un quadrato alla base, e un'altezza per farne un prisma. Facile, in apparenza.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Geometrie
Capitolo unico



La guardava di sottecchi, da bambino, cercando di non farsi notare, mentre lei evocava l'ennesimo kekkai attorno all'ennesimo ayakashi.
Ketsu.
Vedendo i suoi gesti, sembrava che creare quel parallelepipedo trasparente non richiedesse nessuna fatica; non un battito di ciglia più del dovuto. Un semplice gesto della mano, e da quel piccolo quadrato si innalzavano muri invisibili.
Metsu.
Pareti che circondavano e catturavano, e che svanivano come nebbia ad un netto movimento di mano, portando con sè anche il loro contenuto.

Si concentrava al massimo, mentre tentava di tracciare a mezz'aria quel quadrilatero che risultava sempre troppo grande, o troppo irregolare; sbilenco, quasi un trapezio, o un poligono pieno di angoli dalle ampiezze irregolari.
I lati non partivano mai dalla base nel modo in cui avrebbe voluto. Finivano sempre per creare spigoli incerti, ondulati, quasi tondeggianti; la barriera, invece di innalzarsi come un improvviso muro cresciuto dal nulla, come un gigantesco insieme di duri mattoni, si elevava instabile, allungandosi verso l'alto come denso inchiostro, seguendo curve casuali e direzioni impreviste, senza raggiungere mai un punto in cui potesse essere serrata in un rigido soffitto.
Il poligono sembrava non voler mai seguire il suo indice e il suo medio, uniti e alzati verso l'alto con un movimento sempre più deciso, i nervi del dorso della mano sempre più tesi; un velo di sudore a bagnare la fronte, a monito dell' inutilità della sua concentrazione; come unico risultato raggiunto, il suo kekkai che si sfaldava in minuscole gocce d'acqua, e che ricadeva vaporizzandosi.
Ammirava Tokine; mentre rimirava i suoi parallelepipedi impeccabili, che intrappolavano e distruggevano in maniera così ineccepibile, si chiedeva se mai un giorno avrebbe potuto essere come lei.

Osservò l'ayakashi che, placido, si avvicinava svolazzando al territorio sacro dei Karasumori per ottenere energia.
Guardò il quadrato tracciato sul palmo della propria mano, marchio indelebile del proprio dovere e, insieme, linea guida per compierlo; eterno monito del mestiere di Kekkaishi che gli era capitato in dote.
E ancora riprovava,
Jousou,
Ketsu,
Metsu.
E ancora, e ancora, notte dopo notte. E piano piano, chissà, magari anche il suo poligono sarebbe potuto diventare un cubo perfetto.



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15-2-2011
Olè, inauguriamo l'ennesimo sfiga!fandom XD
Ragazzi, seriamente, Kekkaishi è un manga incredibilmente sottovalutato. La storia è magnifica, e le ambientazioni sono stupende - perchè non lo legge nessuno qui in Italia? ;_; Davvero, vi consiglio di dargli una possibilità. è_é
Questa storia è nata dalla parola "Parallelepipedo", nell'ambito della follia che ho rinominato "E all'improvviso arriva un prompt". XD Se siete connessi a messenger dopo la mezzanotte, sarete aggrediti con un termine totalmente casuale, e dovrete darmene uno altrettanto improbabile a vostra volta. XD E' divertente, e tira fuori cose impensabili - come quella che avete appena letto. XD
Grazie mille a chi ha letto, e a chi vorrà commentare :3
Kuruccha
   
 
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