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Autore: Whenulookmeintheeyes    15/02/2011    1 recensioni
Aveva vissuto tre mesi di bugie, adesso poteva trovare qualcosa di vero. Non era bello?
No, perchè ciò che troverà di vero non lo amerà mai come le bugie che aveva prima.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joe Jonas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La fine di una storia.

La distruzione di tutto.

Il ritorno a ciò che si era prima.

L'amore che uccide.

Il cuore in pezzi.

La tragedia del ritorno.

Uno schiaffo in pieno volto.

Solo una parola: ADDIO.





"C'era una volta..."
no decisamente questa non assomiglia ad una favola, sarebbe più paragonabile ad un incubo.

Tre mesi stupendi, il sole che entra inaspettato e che se ne va con una sola parola: addio.

Tutto ciò che il suo principe azzurro le aveva detto prima di chiudersi la porta alle spalle.

Lei era rimasta lì ferma, con la bocca semichiusa e lo sguardo vuoto. Non poteva crederci, non voleva. Era impossibile quello che era appena successo.

Quella mattina si era alzata con la solita allegria, solo un po' triste per la fine delle vacanze che si avvicinava. Era scesa in salotto e aveva trovato delle valigie, sul tavolo della cucina un biglietto di sola andata per Los Angeles e lui che beveva caffè guardando il vuoto.

Sbigottita era riuscita a dire solo: "Cosa significa questo?" e come risposta aveva ricevuto due occhi che la fissavano impassibili.

Erano trascorsi minuti di uno straziante silenzio, in cui lei non faceva altro che spostare il suo sguardo dal biglietto al ragazzo appoggiato al lavello della cucina.

"Spiegami cosa sta succedendo" sbottò infine, i suoi nervi stavano per suicidarsi.

"Io me ne vado" quattro parole troppo vaghe e troppo semplici.

"Questo lo avevo capito da sola. Perchè?"

"Cheryl ascolta ho passato un estate bellissima, ma tra noi due non può funzionare. Siamo di mondi diversi".

"Sai Joe dovevo immaginare che sarebbe finita così. Tu che te ne vai tranquillo e io che piango per te".

"A me dispiace molto".

"Continua a fare il cantante, perchè l'attore non ti si addice" uscì da quella stanza dove anche l'aria la soffocava e si fermò in salotto a fissare le valigie.

Lui la raggiunse poco dopo, prese le sue borse e guardandola un'ultima volta le disse: "Addio" per poi chiudere la porta.

Come aveva potuto cestinare la loro storia così in fretta?

Eppure tutti glielo avevano detto: gli amori estivi durano solo tre mesi. Ma lei non aveva voluto crederci, non poteva e non voleva crederci che quell'amore così bello potesse essere così effimero. Si rifiutava anche solo di pensarlo.

Ma come volevasi dimostrare tutte le ragazze innamorate hanno gli occhi chiusi di fronte la verità, quando poi vengono aperti sono accecati.

Lei ora attraversava la fase in cui si dava la colpa per la fine di quella relazione. Credeva di essere stata lei a farlo fuggire via. Era seduta accanto al divano, aveva le ginocchia al petto e i capelli biondi le ricadevano disordinati davanti. La solita scena da film in cui una ragazza si dispera, ma purtroppo per lei quello non era il solito film.

Quella era la sua vita bloccata alla solita scena: una mano sulla maniglia, l'altra con le borse. Voce calma e troppo menefreghista.

Lei sapeva benissimo che ora lui era sul sedile di un'aereo con la sua tranquillità e il suo cuore intero, magari a flirtare con qualche ragazza lì vicino.

Mentre lei si disperava, Cheryl piangeva e cercava di recuperare i cocci del suo cuore a terra, ma era troppo presto.

Già i suoi cocci, perchè lei aveva sempre avuto il cuore di ghiaccio. Una bella ragazza bionda, con gli occhi azzurri e un fisico da far invidia ad una modella. Aveva madre greca e padre americano, lei era cresciuta e viveva su una piccola isola greca.

Era cresciuta senza credere all'amore, con relazioni fugaci, preferiva ovviamente le storie che durano una notte. Non aveva l'abitudine di condividere i suoi spazi o le sue cose con qualcun altro. Aveva si degli amici, ma loro erano un'altra cosa.

Poi era arrivato lui.

Lo aveva incontrato sulla spiaggia e senza nemmeno accorgersene se ne era innamorata al primo sguardo. Ma chi non sa cosa è l'amore può riconoscerlo quando questo si presenta? Così pensò che fosse solo attrazione fisica.

Ma dovette ricredersi subito. Conobbe lui e i suoi fratelli, una band famosa a detta di molti. Lei non li conosceva.

Joe questo era il suo nome. Dovevano fermarsi solo per due settimane, ma quell'estate per la band non c'erano programmi speciali. E lui rimase solo per lei.

Vissero insieme i tre mesi più belli della loro vita. Mai, non sarebbe dovuta finire mai quella magia tra loro.

Ma ovviamente lo pensava solo Cheryl. Perchè Joe se ne era andato, senza nemmeno chiederle se volesse venire con lui. Lei aveva vent'anni e cavolo poteva andare dove voleva. E con lui sarebbe andata anche sulla luna.

Ma ora era tanto se riusciva ad alzarsi dal pavimento. Le tremavano le gambe e i singhiozzi le scuotevano il corpo.

Urlò per sfogarsi, per liberare il suo corpo e per farsi sentire. Da chi lo sapeva solo lei, Joe era troppo lontano ormai.

Lo sapete qual è l'arma peggiore per ferirsi maggiormente? Ricordare.

Già ricordare mantiene vivi, ma fa anche male. Terribilmente male.

E lei lo fece, per allontanare ulteriormente dai piedi i pezzi del suo cuore; per aggiungere ferite al suo corpo.

"Buongiorno tesoro".

"Uhm...giorno Joe" gli posò un vassoio sulle gambe. C'era sopra tutto quello che lei amava per colazione.

"Grazie, non dovevi".

"Invece si, tu mi sopporti tutti i giorni. E' il minimo che potessi fare" le sorrise con tutta la dolcezza del mondo. Come solo lui sapeva fare.

"Io sopporterei il tuo carattere a vita, se ciò significa averti al mio fianco per sempre" anche lei sorrise. Vera come non lo era da tempo, come non lo era mai stata.

"Ti amo".

"Ti amo anche io Joseph".

Non si era mai accorta che mentiva? Il potere del falso amore.

Troppe volte aveva chiuso gli occhi, troppe volte aveva fatto finta di nulla.

Eppure ne aveva conosciuti di ragazzi, qualcosa avrebbe anche dovuto imparare. Ma nulla. Usata e abbandonata come un panno usa e getta.

La cosa che però la faceva arrabbiare e rattristare di più era che lui non era nemmeno un po' dispiaciuto di lasciarla.

Forse ne era anche contento.

Aveva vissuto tre mesi di bugie, adesso poteva trovare qualcosa di vero. Non era bello?

No, perchè ciò che troverà di vero non lo amerà mai come le bugie che aveva prima.
Le favole per sua sfortuna non esistino, le principesse non  verranno mai salvate dal loro destino e i principi azzurri sono fatti per sbiadire al primo lavaggio.







Bene cosa ne pensate? Uhm...bella, brutta, stupenda,orribile. Fate voi. Qualsiasi sia il vostro giudizio mi farebbe piacere saperlo.

Un bacio,Aly.
  
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