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Autore: AlexBlack    16/02/2011    6 recensioni
Chi potrebbe essere così ottuso per aver fatto ciò?
E, soprattutto, chi potrebbe trovarci qualcosa di divertente in tutto questo?
Solo poche persone possono rispondere a quest’appello. Più precisamente, solo quattro.

Storia partecipante al Three Days Contest - seconda edizione, indetto da foxfeina sul forum di Efp.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Minerva McGranitt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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The troubles of Minerva's nights 



-Professoressa, presto corra!
Un bambinetto di circa undici anni si affaccia dalla porta del mio ufficio, spaesato.
-Cosa è successo, signor Jackson?
Chiedo pacata assottigliando leggermente le labbra. Spero che ci sia un buon motivo per cui Jackson è venuto a disturbarmi a quest’ora. All’una di notte.
-Qualcuno ha riempito la S-Sala Grande con delle Caccabombe e ha scritto sui muri con dei colori accesi-
Lo guardo sbalordita: chi potrebbe mai fare una cosa del genere in piena notte?
-Ne è sicuro?
-Certo, professoressa.
Se prima le mie labbra erano leggermente assottigliate, sono sicura che ora sono poco più spesse di uno spillo.
Lo seguo velocemente per i bui corridoi di Hogwarts, fino al luogo del delitto, in cui Jackson scappa impaurito, come se potessi sfogarmi su di lui.
Rimasta sola, mi affaccio timorosa alla soglia.
Per le mutande di Merlino!
Jackson ha fatto bene a scappare. Il paesaggio che mi si para dinanzi è davvero raccapricciante: non solo si sente tanfo di letame da tutte le parti, ma i muri, preziosi e antichi, sono imbrattati da delle scritte indecifrabili.
Chi potrebbe essere così ottuso per aver fatto ciò?
E, soprattutto, chi potrebbe trovarci qualcosa di divertente in tutto questo?
Solo poche persone possono rispondere a quest’appello. Più precisamente, solo quattro.
Un gruppo di decerebrati cronici, eccetto forse il signor Lupin, che si fanno chiamare ‘Malandati’.
O forse era ‘Malandrini’?
Dettagli a parte, questi ragazzi sono nei guai, in guai seri.
Chiamo velocemente un paio di prefetti –tra cui ci dovrebbe essere anche Lupin-, ma nessuno di essi mi risponde. Dove sono sempre quando servono?
Pace, vuol dire che andrò io di persona nei dormitori di Grifondoro e, di conseguenza, vuol dire che sarà molto peggio per loro.
Percorro adirata i metri che mi dividono da quei quattro vandali.
Mi chiedo il perché di questo atto. Sinceramente non ci trovo nulla di divertente in ciò e se i Malandati pensavano di far passare inosservato alle autorità  il loro scherzo fino alla mattina seguente, per far vedere l’opera ai compagni, si sbagliavano di grosso. A Hogwarts non sfugge nulla, nulla.
Piombo nella Sala Comune, apparentemente vuota, con un diavolo per capello. Vorrei urlare i loro nomi ai quattro venti per risparmiarmi la caccia al tesoro che mi aspetta, ma sveglierei tutta la Casa e io, a differenza di qualcuno, sono rispettosa verso gli altri. Perciò aguzzo lo sguardo e scruto circospetta l’oscurità, nella speranza di trovarvi qualche anima viva.
Niente. La Sala è vuota.
Non mi resta che salire direttamente nel loro dormitorio o aspettare domattina per fare loro un bella ramanzina.
Decido per la prima, nulla potrà far ritardare la mia ramanzina. Se la meritano pienamente, ora, anche a costo di doverli buttar giù dal letto a calci, perché non è umanamente possibile rovinare così una stanza di questoprezioso e antico castello.
Ma, ripensandoci bene, non sono mai salita nei dormitori maschili, né da alunna né da professoressa, e non intenderei farlo nella mia vita, ma queste sono circostanze particolari che richiedono provvedimenti particolari.
Dovrò farmi coraggio, perché è giusto che vengano puniti; puniti al più presto.
Appoggio un piede sul primo gradino della scalinata, faccio un grande respiro e finalmente incomincio a salire a passi leggeri le scale a chiocciola, fino a quando non mi ritrovo davanti una porta con un grosso cartello appeso.
Lunastorta, Codaliscia, Felpato e Ramoso, vi invitano ad entrare nella loro sublime stanza, la stanza dei Malandrini.
P.S.: Se sei una ragazza e sei carina, sei anche obbligata ad entrare, grazie!
Non ho dubbi riguardo a chi possa appartenere questa camerata. Davvero, non ne ho e anche le voci che provengono dall’interno mi danno la conferma.
-Ramoso, non abbiamo esagerato, vero?
-Ma di che ti preoccupi Remus? Ci è sempre andata bene, perché questa volta dovrebbe essere diverso?
Risponde una voce sfacciata, una voce che, a mie spese, conosco molto bene.
-Ma, insomma, noi non abbiamo mai imbrattato la Sala Grande, né l’abbiamo mai riempita di Caccabombe!
È bellissimo quando i veri colpevoli confessano subito e lo fanno a loro totale insaputa.
Apro piano la porta per non farmi sentire, ma appena il mio naso sbuca dall’uscio il signor Lupin si irrigidisce e chiude la bocca istintivamente.
-Finalmente ti sei deciso a darmi ragione, Lunastorta? D’altronde io ho sempre ragione!
Esclama la voce squillante di James Potter, il quale mi dà le spalle e di conseguenza non sa che io sono nella stanza. Anche gli altri Malandati, volevo dire, anche gli altri Malandrini si sono accorti della mia presenza e si sono congelati tutti quanti. Tutti tranne Potter, ovvio.
-Allora, ragazzi? Vi siete rimbambiti? Perché mi guardate tutti così? Felpato, non ti sarai pentito anche tu di quello che hai fatto? Almeno non tu, ragazzo mio!
Appunto.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile. Su quattro persone presenti, ben tre si sono accorte della mia presenza eppure lui no, troppo occupato ad ammirarsi. Non sto dicendo che Potter sia stupido, sto solo affermando che fare l’imbecille gli viene particolarmente bene e sembra anche che gli piaccia.
-Ehm… Ramoso, io non mi sto pentendo, ma guardati alle spalle…
-Eh? E perché dovrei…?
Ma le parole gli muoiono in bocca appena mi scorge sulla porta ad osservarli, con il mio cipiglio severo e le mie labbra assottigliate.
Sono riuscita ad ammutolire James Potter: questa posso definirla la più grande conquista e la prima punizione di questa sera. La prima di una lunga, lunghissima serie.
-Ora, signor Potter, insieme a tutti i suoi compari dovrà andare a pulire la Sala Grande, senza magia. Adesso.
-Adesso? Ma professoressa…- incomincia a ribattere lui.
-Sì, adesso!- lo interrompo, brusca - Chiamerò Mastro Gazza per tenervi d’occhio. Tutto per domattina dovrà essere pulito. Il vostro scopo era far vedere le scritte ai vostri compagni, giusto? Ebbene, questo non accadrà.
Decreto infine, innervosita e spossata. Ovviamente la punizione continuerà, ma per ora li lascerò crogiolarsi nel pensiero di avere solo una nottata di lavoro.
Perché questo è nulla in confronto a quello che ho in serbo.
Riscendo le gradinate impettita, controllandoli con la coda dell’occhio. Non sfuggirà nessuno alla punizione…
All’improvviso, senza neanche accorgermene, cado dalle scale, inciampando nella mia veste, e mi ritrovo distesa a terra, con braccia e gambe spalancate, ma, miracolosamente, non mi sono fatta nemmeno un graffio… com’è possibile?
Vengo avvolta dal buio completo, non vedo più nulla e non so dove mi trovo. Tasto nervosamente il pavimento sottostante a me e scopro che è piacevolmente morbido. Morbido e liscio: un materasso.
Spalanco gli occhi terrorizzata: è stato tutto solo un sogno. Un terribile e spaventoso sogno, ma purtroppo né il primo, né l’ultimo.



Qua sotto riporterò il giudizio della giudicia XD
Non sono per nulla soddisfatta della mia storia, e assicuro che mi sarei aspettata quasi peggio XD o comunque non mi sarei aspettata l'ultima frase XD
Beh, non mi resta che fare i complimenti alle altre e ringraziare foxfeina per aver indetto il contest! 

A presto! :D

Sedicesima classificata


The troubles of Minerva's nights” di AlexBlack

 

 

Correttezza grammaticale e ortografica: 8/10

 

Lessico e stile: 7,5/10

IC dei personaggi: 9/10

Originalità: 9/10

Adeguato inserimento della citazione: 4/5

Gradimento personale: 4/5

Totale: 41,5/50

 

Ciao cara :) Punto primo: mi spieghi che diavolo ci facesse Jackson all'una di notte nella Sala Grande? Forse la Mc avrebbe dovuto punire anche lui, che ne dici? :D Ma, in fondo, i sogni sono sogni...giustifichiamola così, che dici? ;) Per quanto riguarda la grammatica, mancano alcune virgole e c'è una frase scorretta: “Non ho dubbi su chi possa appartenerequesta camerata”.

Il lessico e lo stile, come tu stessa hai detto, sono semplici. Forse un po' troppo, però :)

Stiamo comunque parlando di Minerva McGranitt, il che presuppone dei ragionamenti più maturi. A volte mi sono sembrati un po' da ragazzina, per questo ti ho abbassato il punteggio in “stile”. La storia è piuttosto originale: non è la prima volta che vediamo i Malandrini puniti per una delle loro marachelle, ma è carina l'idea della Mc che va direttamente in dormitorio, contro tutti i suoi usi.

Una fic molto carina, devo dire, nonostante la posizione ^^ Merito degli altri e non demerito tuo, dico sul serio. ^^ Bacioni!

   
 
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