Garofano

 

 E sotto le balconate
il popolo esulta e soffre la fame.
Urla il Dittatore parole di speranza
dalla sua aurea dimora.
 
Svetta il Garofano sulla casacca.
Sorvola Occhi di falco
La piazza dalla gente gremita.
 
Compiange la sua gente,
distrutta dalla vergogna e dalla pazzia
di un oscuro Signore
che delle loro vite dispone.

Versano litri di sangue per compiacerlo.
Piange il Garofano
Patendo le stigmate del popolo.

Si allontana Occhi di falco.
Taglia a mezzo l’arcobaleno grigio di folla.
E piange rimembrando i tempi del radioso passato.
 
Il tempo di volare è finito.
Cade il Pellegrino.
Un solo grido si leva: il Silenzio.
 
 

Piccola Spiegazione: beh, questa poesia è strana. Molto strana.
Ma andiamo con ordine; dopo essermi presa qualche settimana sabbatica eccomi di nuovo qui con un nuovo fiore! In particolare il Garofano simbolo dello sdegno. Personalmente ho sempre affiancato questo fiore alla rivoluzione, ai movimenti di rivolta, soprattutto a quelli dell’epoca della rivoluzione francese. Ma queste sono interpretazioni personali^^
La poesia si può leggere da due punti di vista: o quello di un sentimento di sdegno verso il potere politico, o verso quello della Chiesa. Se avete letto almeno una delle mie poesie sapreste che il mio rapporto con la dottrina della Chiesa non è molto stabile..
Comunque non sono qui per parlare di me! Ultima cosa Occhi di falco è il soprannome del rivoluzionario che tiene con se il garofano. Gli ho dato questo nome legato al fatto che il suo sguardo plana sulla folla come un predatore. E, ovviamente il Pellegrino morto è il falco pellegrino, quindi il rivoltoso! Spero di essere stata chiara^^
Grazie mille a tutti!
Ss904