Non è normale guardare quegli occhi vuoti infrangersi sul cielo torbido, non succede mai, non è vero, Hibari-san?
Lui è lì, davanti a te, seduto con le ginocchia piegate, le braccia dietro la schiena, il volto rivolto verso l’alto. Non sai cosa sta facendo, forse pensa, ma a cosa non ti è dato saperlo. Eppure, per una volta, lo sai anche tu che quell’inutile erbivoro si rivela ‘interessante’. E’ raro che Cavallone non parli, in ogni occasione ha qualcosa da dire, eppure, in quel momento, sembra essere soltanto una superba statua in bronzo, una bellissima scultura vuota, note scritte su uno spartito senza essere suonate.
Ha un fascino particolare, quel suo sguardo vacuo.
Hibari-san, senti anche tu il suono del  vento che gli scompiglia i capelli dolcemente? Perché ti sei fermato, all’improvviso, vedendo il suo volto immobile, hai abbassato le tonfa e sei caduto in ginocchio. Perché, Hibari-san? Vedi la sua immagine sgretolarsi sotto il tuo sguardo, vedi il suo sorriso svanire, rompersi in tanti piccoli pezzi, come uno specchio. E’ uno specchio quello, infatti, è un ricordo riflesso da qualche parte nella tua mente, nel tuo cuore.
Dov’è Dino, Hibari-san? Non lo vedi? E’ lì, di fronte a te, come lo era prima, solo che adesso è fatto di tanti frammenti vitrei posti per terra, che piano piano, vibrando per i tuoi silenziosi passi, diventano sabbia.
In un attimo non ti rimane che un pugno di granelli dorati fra le mani: sono tutti lì, in quella sabbia, il suo sorriso ed il suo sguardo. Di lui non ti rimarrà nulla una volta che vento avrà soffiato via la rena dalle tue mani. I ricordi, Hibari-san, svaniscono.
Quando apri gli occhi sorridi un poco, vedendo il solito sguardo, il solito sorriso, la solita espressione di quell’erbivoro. «Kamikorosu» sentenzi, chiudendo le mani a pugno: non c’è traccia di sabbia. Vedi Dino guardarti dubbioso, prima di alzarsi e andare fino alla rete metallica posta sul tetto,  ti guarda e sorride, ma il suo sguardo non è vuoto e tu in quel momento capisci, Hibari-san, che non lo dimenticherai mai. Tutti i ricordi col tempo svaniranno, ma non il suo.