Naruto, 'Tomato: Valentine’s Eve' di Dazel su EFP Fanfiction

Quando ero piccolo vivevo in una casa con un piccolo campo di pomodori. Mi ricordo che la nonna passava molto tempo a prendersi cura di loro perché voleva crescessero sani e diventassero buoni. Quando la nonna si ammalò, però, non poté più prendersi cura dell’orto, per questo motivo iniziai io a occuparmene. Non avrei mai potuto immaginare, allora, che proprio quel frutto avrebbe fatto sì che io conoscessi il mio Principe Azzurro.

Tomato: Valentine’s Eve
[Una breve storia ortofrutticola!]

«Buon San Valentino» Sasuke disse questa frase con un tono piatto e apatico, mostrando intenzionalmente in suo totale disinteressa per questa festività. Se si amava davvero qualcuno, lo si amava tutto l’anno. Perché spendere soldi in una giornata in particolare con certe stupidaggini? Perché spendere una barca di soldi in ristoranti gremiti di coppiette proprio il quattordici si febbraio, quando si poteva andare a cena in qualsiasi altro giorno dell’anno? Sasuke non poteva che chiederselo, senza tuttavia trovare mai una risposta soddisfacente.
«Non mi hai comprato del cioccolato, vero?» Naruto sorrise pigramente «Sono sicuro che ne hai la nausea. L’anno scorso ne hai ricevuto un sacco dalle ragazze della scuola, scommetto che è andata così anche quest’anno, vero?» «Sì. Le ragazze sono stupide, ho detto mille volte che odio il cioccolato.»
«Già, effettivamente non ti ho mai visto mangiare dei dolci. Non mi stupirei se tu fossi allergico allo zucchero!» il biondo ridacchiò, poi afferrò da sopra il tavolo della cucina un cestino di paglia coperto con un tovagliolo su cui erano ricavate delle ciliegie. «Ho pensato di farti un regalo di buon San Valentino a modo mio!»
Sasuke fissò il cestino con circospezione «Non dovevi prendermi nulla, io non ti ho comprato niente-»
«Lo sapevo già! E comunque non li ho comprati, è solo qualcosa che so che ami e che ho pensato di regalarti, tutto qui!»
Sasuke afferrò un lembo del piccolo quadrato di stoffa e lo tirò piano, scoprendo il contenuto del cesto. C’erano dei pomodori cremisi tondi e dall’aspetto succoso – probabilmente una qualsiasi persona avrebbe trovato quel gesto assurdo, ma Sasuke sapeva che celava molti significati.
In primo luogo, i pomodori erano il cibo preferito di Sasuke e lui era certo di averlo accennato qualche volta al biondo, era davvero incredibile che questo se ne fosse ricordato; Punto secondo, era proprio in un campo di pomodori che si erano conosciuti per la prima volta. La donna da cui li acquistava – una simpatica vecchietta piena di vita – si era ammalata e aveva smesso di vendere i suoi pomodori, ma non per questo il moro aveva smesso di frequentarla. Un giorno era andata a trovarla a casa sua per fargli gli auguri di pronta guarigione, e lì aveva visto per la prima volta Naruto, intento a mandare avanti il lavoro della donna; Punto terzo, durante i mesi invernali c’era stata una forte nevicata che aveva danneggiato l’orto, Naruto se ne era preoccupato moltissimo e appena sciolta la neve si era messo a curare i pomodori più e meglio di prima, perché a suo dire era importante fosse perfetti, dovevano essere un regalo. Al momento Sasuke non aveva capito il motivo di tanta preoccupazione, aveva però pensato fosse un dono per sua nonna, che a quei frutti durante la gioventù era stata tanto legata. Invece, erano un regalo per lui, un regalo per San Valentino, un ricordo della nascita del loro amore.
«Pomodori» disse Sasuke, allungando la mano verso Naruto.
«Già, so che ti piacciono e quindi -» Sasuke lo afferrò per la maglia e lo attirò a sé, prima di rapire le sue labbra in un lungo bacio.
Non avrebbe potuto adorare di più nessun regalo.