Libri > Il diario del vampiro
Segui la storia  |       
Autore: iosnio90    17/02/2011    5 recensioni
Ciao a tutti! Questa è l'ultima parte della mia serie dedicata alla coppia Damon e Bonnie, la mia coppia preferita in assoluto! In questa ultima parte ci sarà lo scontro finale con il Consigliere Superiore del Regno magico, Samuel, che scatenerà una vera e propria guerra magica senza risparmiare vari colpi bassi e trappole pur di uccidere il vampiro e la strega che hanno sato innamorarsi contravvenendo a tutte le regole della Legge Magica! Per sapere come andrà a finire e cosa succederà, seguitemi! BACIONI...IOSNIO90
Genere: Romantico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bonnie McCullough, Damon Salvatore, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Il linguaggio della resa'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo ventitreesimo

I sette soli svettavano alti nel cielo limpido di Kemet e brillavano come mai avevano fatto.
Bonnie li guardava assorta dalla finestra della camera che le era stata assegnata per la notte all’interno del Palazzo del Consiglio.
Stava ripensando a quello che le era accaduto.
Era morta e poi era tornata….ancora non riusciva a crederci nonostante ricordasse perfettamente il dolore, il tunnel, la luce e poi Samuel che veniva trascinato via.
Le avevano sommariamente spiegato cosa era successo dopo che Samuel l’aveva colpita, le avevano raccontato del discorso di Katie e di come tutti gli altri Consiglieri e tutti gli altri stregoni del Regno si fossero arresi davanti all’evidenza delle cose e si fossero ribellati a Samuel.
Certo, da parte degli stregoni tutta quella cortesia e tutte quelle facce sorridenti che le avevano mostrato da quando era “ritornata” erano strane, ma a Bonnie sembravano sincere…..era come se tutti stesero sercando di farsi perdonare per quello che avevano fatto e sostenuto per colpa di Samuel.
Ma era anche vero che le cose non potevano cambiare da un momento all’altro, per questo adesso Bonnie era in attesa che la riunione del Consiglio cominciasse.
La riunione era stata fissata il giorno prima e, da quanto aveva capito, si sarebbe discusso degli ultimi avvenimenti.
Una cosa era certa: agli stregoni piaceva parlare.
“Puoi dirlo forte, streghetta!” - Damon era appena sbucato fuori dal nulla e se ne stava seduto ai piedi del letto con un sorriso soddisfatto sulle labbra.
“Hai avuto una bella mattinata o sbaglio?” - gli chiese curiosa, voltanosi verso di lui e appoggiandosi con le mani al bordo della finestra.
“Direi proprio di sì! Me ne sono andato in giro per il Regno, completamente indisturbato, e ad ogni passo c’era sempre qualcuno che mi salutava dicendo < Buongiono, vampiro Damon > e facendo un mezzo inchino davvero molto elegante!” - raccontò Damon.
“Si inchinavano?” - chiese incredula Bonnie.
“Ehi, guarda che sono una celebrità adesso, anzi…..SIAMO delle celebrità! Pensa che si inchinavano anche con l’inglesino! Certo non lo chiamavano per nome, ma come puoi biasimarli? < Lucas > è un nome piuttosto insignificante!” - rispose Damon.
L’incredulità di Bonnie crebbe.
“Lucas? Che c’entra Lucas con la tua….mmmh…passeggiata?” - chiese Bonnie.
“E’ venuto con me!” - rispose Damon con un’alzata di spalle.
“E’ venuto con te?” - fece Bonnie.
“Sì! L’ho chiesto anche a Stefan di venire, ma ha detto che voleva passare un po’ di tempo con Elena visto che adesso devono separarsi, così l’ho lasciato dov’era!” - rispose il vampiro.
Bonnie si staccò dalla finestra e si avvicinò a Damon, parandoglisi davanti.
Damon alzò lo sguardo per incontrare i suoi occhi che lo fissavano insistentemente.
“Che c’è?” - le chiese.
“Che c’è?!?” - disse Bonnie - “Damon….tu questa mattina sei andato da Lucas e da Stefan e hai chiesto loro di uscire con te!”.
“Stefan non è venuto!” - ribattè Damon.
“Sì, ho capito! Ma l’importante non è chi di loro due è venuto! L’importante è che tu, Damon, sei andato di tua spontanea volontà e chiedere a loro due di venire con te!” - spiegò Bonnie - “Adesso manca soltanto che tu mi venga a dire che hai invitato anche Matt e siamo apposto!”.
“Mutt? Io non inviterei mai Mutt a venire con me!” - fece Damon.
“Mai dire mai!” - disse Bonnie - “Chi l’avrebbe mai detto che tu te ne saresti andato in giro con Lucas!?!”.
“Beh…adesso non parlarne come se fossimo diventati amici! Io e l’inglesino non saremo mai amici!” - disse Damon.
Bonnie sorrise.
“Mai dire mai!” - disse.
Damon la guardò divertito e l’attirò a se afferrandole i fianchi.
“Smettila con questo < Mai dire mai >!” - le disse.
Questa volta Bonnie rise apertamente e si chinò a lasciargli un leggero bacio a fior di labbra.
Bussarono alla porta.
“Vado io!” - disse, precipitandosi ad aprire.
Katie e Stefan entrarono salutando.
“E’ giunta l’ora!” - annunciò Katie - “Sta per cominciare la riunione! Ci sono già tutti, manchiamo soltanto noi!”.
“Gli altri?” - chiese Bonnie.
“Lucas, Elena, Matt e Meredith sono tornati al pensionato poco fa, come avevamo stabilito! Prenderanno l’altra strega e la rimanderanno qui!” - rispose Stefan.
“Bene! Allora andiamo! Non vorrete mica far aspettare i miei fan?” - fece Damon raggiungendoli all’entrata.
“I tuoi fan?” - chiese Katie.
“Già! Damon si è montato la testa da quando è nel Regno!” - disse Bonnie.
“Damon si è montato la testa da quando è nato!” - la corresse Stefan.
A Katie scappò un risolino.
“Fratellino caro, il fatto che oggi sono di buonumore non ti autorizza a prendermi in giro perché il buonumore potrebbe anche passare e allora sai bene cosa ti succederebbe!” - fece Damon.
“Sì, sì, si…..mi ficcherai un paletto dritto nel cuore e mi infliggerai una morte lenta e dolorosa bla, bla, bla! Lo conosco a memoria il copione!” - rispose Stefan avviandosi verso la Sala del Consiglio.
Damon sembrava sconvolto.
“Ma l’hai sentito?” - chiese a Bonnie.
Bonnie trattenne a stento una risata e rispose con una semplice alzata di spalle.

Il ritorno nel mondo umano fu strano.
Più in generale, tutta la mattinata di Lucas fu strana a cominciare dalla sua uscita con Damon.
In fondo non era andata per niente male e Lucas, quando in seguito si era messo a ricordare le intere due ore trascorse con l’altro vampiro, aveva capito che per lui il segreto per andare, in un certo senso, d’accordo con Damon era non fare caso a tutte le sue prese in giro e non parlare di Bonnie nemmeno sotto tortura.
Per tutta la mattinata, infatti, Lucas aveva evitato accuratamente l’argomento e Damon aveva fatto lo stesso, garantendo ad entrambi una piacevole passeggiata per il Regno Magico.
Ma, come già detto, era stato strano…veramente strano, soprattutto se si considerava il fatto che l’ultima volta che aveva avuto un faccia a faccia con Damon era stato prima della battaglia contro Samuel e, in quell’occasione, Damon non si era di certo risparmiato in quanto a minacce.
“Oddio, quanto mi è mancato il pensionato!” - esclamò Elena afferrando la mano di Meredith per poi cominciare a correre verso la porta dell’edificio poco distante.
“Spero che vada tutto bene nel Regno!” - Matt lo sorprese con la sua frase.
“Certo che andrà tutto bene, perché non dovrebbe? Adesso che Samuel è morto non c’è più pericolo per Bonnie!” - rispose Lucas.
Matt non disse nulla, guradava in basso.
Fu solo ad un passo dall’entrata, quando Matt alzò gli occhi nella sua direzione che Lucas capì.
“Tu intendevi dire che speri che, adesso che nel Regno è tutto sistemato, non costringano Katie a restare lì per sempre, vero?” - disse Lucas.
Matt sospirò abbassando lo sguardo.
Lucas gli mise una mano sulla spalla: “Vedrai che lei tornerà! Ne sono sicuro!” - gli disse.
“Grazie!” - sussurrò Matt.
“Adesso andiamo! Abbiamo una strega da rimandare a casa!” - disse Lucas.
Matt aprì la porta del pensionato e si ritrovarono la strada bloccata da Elena e Meredith che stringevano la povera signora Flowers in un abbraccio stritolatore.
“Lasciatela, così le fate male!” - disse premuroso Matt.
“Oh, cari ragazzi!” - disse la signora Flowers.
Matt sorrise e abbracciò l’anziana donna.
“E’ un piacere rivederla signora Flowers!” - la salutò Lucas.
La donna gli sorrise e gli sfiorò il viso in una carezza gentile.
“Vi vedo felici, quindi suppongo che sia andato tutto per il meglio!” - disse la signora Flowers mentre si accomodavano in salotto.
“Sì, è andato tutto apposto!” - la rassicurò Matt.
“Adesso, però, noi dovremmo…” - disse Elena indicando la porta della cantina.
La signora Flowers battè le mani.
“Certo, certo! Andate pure!” - disse loro.
Lucas scese a velocità di vampiro in cantina e trovò la strega Susan ancora legata alla sua vecchia sedia.
Quando lo vide strabuzzò gli occhi.
Lucas ricordò la minaccia che Katie aveva fatto alla strega e si affrettò a dire: “Non preoccuparti, non sono venuto per ucciderti! Sono venuto per rispedirti nel Regno!” -  la afferrò e la riportò velocemente di sopra.
La strega si dibatteva.
Lucas la mise giù e la lasciò libera.
La strega Susan si portò velocemente all’altro lato della stanza.
“Samuel vi ucciderà per quello che mi avete fatto!” - disse.
“Samuel è già morto!” - rispose Elena.
La strega impallidì.
Lucas le lanciò il suo sacchetto con altra polvere magica.
“Prendi!” - le disse - “Tornatene a casa! Non spaventarti troppo se ci saranno dei cambiamenti!”.
La strega non se lo fece ripetere due volte e, continuando a fissarli, aprì velocemente il portale che la riportò nel Regno Magico.
“Beh…adesso dobbiamo soltanto aspettare che rientrino gli altri!” - disse Elena.
“Già, adesso però sarà meglio che…” - cominciò Lucas, ma un rumore nell’altra stanza lo interruppe.
“Cos’è stato?” - chiese Matt.
Lucas sentiva distintamente il battito di un altro cuore provenire dall’ingresso.
“C’è qualcuno di là!” - rispose.
Si avviarono lentamente e silenziosamente verso la porta principale.
Appena arrivati, Lucas fece appena in tempo a vedere il nuovo arrivato che Meredith lanciò un urlo e si precipitò ad abbracciarlo.
Lucas era confuso.
“Chi è?” - chiese.
“Tu non lo hai mai incontrato di persona, ma ne hai sentito parlare!” - disse Matt sorridendo.
“Aspetta! Quindi quello è…” - fece Lucas.
“Alaric è tornato, finalmente!” - confermò Elena.

Fino a quel momento avevano partecipato a numerose riunioni del Consiglio, ma non si erano mai trovati sul palco d’onore.
Era una bella sensazione.
La Sala era illuminata come non lo era mai stata, numerosi fiori disposti tutt’intorno profumavano l’aria e la gente che vi era ammassata era allegra e divertita.
A Bonnie sembrava un mondo completamente diverso.
Loro si trovavano sul palchetto dove, fino a poco tempo prima, c’erano i troni di Samul e di Samia.
Per l’occasione erano state montate quattro poltrone comodissime, una per ognuno di loro.
Davanti a loro, invece, c’erano i troni su cui sedevano i 7 Consiglieri rimasti e il bibliotecario Victor sedeva su di una poltroncina appartata a metà strada tra loro e i Consiglieri.
Quando uno dei Consiglieri si alzò, il brusio allegro della folla circostante si zittì.
“Salve! Io sono il Consigliere Paul! Sono il portavoce del Regno Magico in questa Assemblea!” - si presentò.
“Salve Consigliere!” - rispose Katie per tutti loro.
L’uomo sorrise.
“Vorrei cominciare chiedendovi scusa…in particolare a te, strega Bonnie, e a te, vampiro Damon, per tutto quello che avete dovuto passare per via di Samuel!” - cominciò - “Capisco se voi non avete più fiducia nel nostro amato Regno, ma vorrei farvi presente che non tutti siamo come Samuel! Il discorso che la giovane Katie ha fatto ieri ci ha aperto gli occhi non solo riguardo Samuel, ma anche riguardo noi stessi e la nostra chiusura verso quel mondo che diciamo di proteggere! Non ci siamo mai resi conto di questo controsenso fino a che voi non ce lo avete mostrato!”  - disse.
“Noi accettiamo le vostre scuse e vi assicuro che sappiamo che non siete tutti come Samuel!” - disse Bonnie.
“Sì, voi avete dimostrato di comprendere le cose della vita molto più di noi!” - rispose il Consigliere Paul.
“Non si tratta di comprendere la vita, ma di vivere la vita! E’ diverso!” - lo corresse Bonnie - “Se non conoscete di persona il mondo umano e tutti gli esseri viventi e non che ci vivono non potete dire di capirli e tantomeno potete giudicarli e condannarli perché, come voi, anche loro non sono tutti uguali!” - continuò - “Vedete….durante tutta questa storia io ho provato un sacco di confusione perché non riuscivo a capire che motivo avevate per avercela con me o con Damon. Ma poi ho capito! Samuel continuava a ripetere quella storia dei druidi, ma io ho capito che la ragione per la quale ci perseguitava non era questa! E quando lui mi ha…beh..uccisa…ho avuto la conferma di quello che già pensavo: lui non voleva me….non ha mai voluto me…..lui voleva uccidere Damon e poi voleva uccidere Stefan perché sono vampiri e voleva uccidere me e poi anche Katie e tutti i miei amici perché noi eravamo dalla parte dei vampiri! E non faceva nessuna differenza il fatto che sia Stefan che Damon avessero dimostrato spesso che tutte le vostre teorie sui vampiri fossero sbagliate…a lui non importava, come non importava a voi, perché loro sono vampiri!” - continuò Bonnie, alzandosi - “Voi avete vissuto per secoli nella vostra convinzione che noi siete le creature magiche e che dovete uccidere a priori tutte le creature oscure senza nemmeno conoscerle solo perché alcuni di loro non si fanno scupoli ad uccidere! E’ vero…alcune creature oscure uccidono per puro divertimento senza curarsi di chi sia la persona che muore, ma questo non significa che anche voi dobbiate fare lo stesso...soprattutto da momento che voi vi proclamate come i buoni della situazione! Se siete davvero i buoni…allora dovete comportarvi diversamente, dovete comportarvi con lealtà e bontà! Dovete capire e conoscere prima di fare qualsiasi altra cosa!” - prese una pausa - “Durante gli ultimi anni ne ho viste di cose terribili...demoni, fantasmi, vampiri antichi...ed ogni volta loro hanno ucciso persone su persone, ma questo non mi ha cambiata e non ha cambiato il fatto che prima di condannare qualcuno io mi fermo a riflettere su chi sia quel qualcuno…e sapete perché lo faccio? Perché, fin da bambina, mia nonna mi ha insegnato qualcosa che le famiglie druide del Regno Magico capirono molto tempo fa….cioè che non tutte le creature oscure sono cattive così come non tutti gli stregoni sono buoni! Lo so che può sembrare una frase fatta, ma < non tutto è bianco o nero > esiste il grigio nella vita e vi assicuro che basta che passiate un solo giorno nel mio mondo per capire che di assolutamente bianco e di assolutamente nero non esite quasi nulla…..è quasi tutto grigio là fuori e vi dico che è quasi tutto grigio anche qui dentro, solo che voi non riuscite ancora a vederlo perché non avete idea di cosa sia il grigio!” - altra pausa - “Voglio dirvi cosa rappresenta il grigio per me! Per me il grigio è la libertà di scelta! Perché essere assolutamente bianchi o essere assolutamente neri significa essere assolutamente buoni e non sbagliare mia o essere assolutamente cattivi e non fare mai nulla di buono e quasto non è naturale per nessuno! Essere grigi, invece, significa che abbiamo dentro di noi una parte bianca e una nera e che sta a noi scegliere quale delle due far prevalere!Io ho scelto di far prevale quella bianca e anche voi dovreste farlo! Ma prima dovete capire e accettare il grigio, dovete combattere per il grigio! Siate forti….combattete per il grigio! Vi assicuro che ne varrà la pena!” - concluse.
Damon si alzò e le si avvicinò stringendole la mano.
Stefan li raggiunse sorridendole e Katie le sussurrò: “Sono fiera di te!”.
E anche Bonnie si sentiva fiera di se stessa.
Il silenzio che era calato nella Sala continuò per ancora qualche tempo, poi il Consigliere Paul si fece avanti e gridò: “Combattiamo per il grigio!”.
La folla esplose in mille applausi e grida.
Bonnie sorrise e gli occhi le si riempirono di lacrime.

Circa un’ora dopo erano riuniti nel cortile del Palazzo, pronti per tornare a casa.
Il Consigliere Paul era con loro.
“Adesso cosa succederà nel Regno?” - chiese Katie.
“Adesso dobbiamo riassestarci! Ci saranno dei cambiamenti!” - disse il Consigliere.
“Avete già scelto che rimpiazzerà Samuel come Consigliere superiore?” - chiese Stefan.
“Sì!” - sopraggiunse Victor - “Il Consigliere Paul ha avuto una promozione!” - disse.
Il nuovo Consigliere superiore sorrise imbarazzato.
Katie si congratulò con lui: “Sono molto felice per lei!” - disse.
“Sì, si, ma non sono il solo che è stato promosso! Anche Victor è entrato nel Consiglio al posto di Hugh!” - disse il Consigliere Paul.
“Avete deciso un bel po’ di cose in una sola mattina!” - commentò Damon.
“Già, e non è finita qui!” - disse Victor - “Il discorso di Katie ci ha ispirato così abbiamo deciso di rivoluzionare completamente il Regno!”.
“Sì, abbiamo deciso di liberare dalle guardie tutte le stazioni magiche che collegano questo mondo con il vostro in modo che qualsiasi stregone possa venire nel mondo umano senza problemi! Potranno anche vivere lì se vorranno! Gli insegnanti dell’Accademia che parleranno di creature oscure dovranno prima avere un’educazione adeguata vivendo nel vostro mando a contatto con le vere creature oscure! E, ovviamente, parleremo di tutta questa storia e del grigio!” - disse il Consigliere Paul.
“E non esisteranno più Sedentari e Cacciatori! Da oggi in poi tutti potranno scegliere di essere ciò che vogliono essere e di vivere secondo la loro volontà!” - aggiunse Victor.
Bonnie stava per piangere di nuovo.
“E’ magnifico!” - disse.
“E ovviamente voi sarete i benvenuti ogni volta che lo vorrete!” - disse Victor.
“Scusate, allora, se non torneremo molto presto! Ma, sapete….i ricordi non sono fantastici!” - disse Damon.
“Certo, vi capiamo! Ma sappiamo anche che con voi vampiri tutto può accadere…dopotutto che siete eterni è vero!” - rispose Victor.
“Per quanto riguarda te, Katie….ovviamente anche tu potrai tornare qui, se lo vorrai!” - disse il Consigliere Paul.
“Grazie, ma…ecco…preferirei essere la prima strega che si trasferisce fuori dal Regno di sua spontanea volontà!” - rispose Katie.
I due Consiglieri annuirono, comprensivi.
“Bene…allora…andiamo! Ci aspettano!” - disse Stefan.
“Sì!  Tra poco tornerà la strega Susan!” - disse Katie.
“Ce ne occuperemo noi!” - rispose Victor sorridendo.
Questa volta non ci fu bisogno della polvere magica perché Victor e Paul aprirono uno dei loro portali.
Quando lo attraversarono Bonnie, guardando i due Consiglieri che li salutavano, avvertì un moto di speranza nascerle nel cuore.

“E’ davvero successo tutto questo?” - esclamò, sconvolto, Alaric - “Insomma…Stefan e Damon sono stati fatti prigionieri, sono stati condannati, avete lottato, Bonnie è…morta e poi è tornata? Davvero?”.
Meredith annuì.
“Sembra così assurdo!” - commentò Alaric.
“Eppure non lo è!” - rispose Meredith.
Erano in salotto, seduti sul divano e Meredith gli aveva appena raccontato tutto quello che era successo sotto lo sguardo attento di tutti gli altri.
Alaric si voltò verso di lei e le prese le mani.
“Anche se non sapevo cosa stava succedendo ero in ansia per te!” - le disse.
“Ma adesso è tutto finito!” - disse Meredith.
“Beh…adesso potete sposarvi!” - intervenne Matt guadagnandosi una gomitata da Elena e imbarazzando sia Meredith che Alaric.
Ma Alaric si riprese presto e disse: “Matt ha ragione!”.
Meredith sorrise: “Quindi ci sposiamo?”.
“Ci sposiamo!” - confermò Alaric.

Il portale si aprì direttamente nel giardino posteriore del pensionato.
Fortunatamente Stefan la aiutò a non cadere precipitosamente a terra.
“Bentornati a casa!” - cantilenò Damon.
Katie si ritrovò a sorridere guardando il giardino e pensò a Matt.
Stefan le si avvicinò: “Perché non corri dentro?” - le sussurrò.
Katie non se lo fece ripetere due volte e corse.
Pochi secondi dopo spalancò la porta e volò tra le braccia di Matt.
“Siete tornati!” - disse Elena correndo incontro a Stefan.
“Sei tornata!” - le disse Matt.
Katie si sorprese.
“Perché? Ne dubitavi?” - gli chiese.
Matt, timidamente, annuì: “Adesso che le cose vanno bene nel Regno…” - disse.
“Beh, loro mi hanno offerto di tornare a vivere lì, ma io ho rifiutato! Vedi…ho pensato…mmmh…che, se per te va bene…potrei stabilirmi qui!” - rispose Katie.
Matt si illuminò e sorrisse.
“Certo che va bene! E’ perfetto!” - le disse poi la strinse a se e la baciò.
“Oddio, che schifo! Guardate…anche i Mutt danno i baci!” - fece Damon.
“Ne parli come se fosse una cosa e non una persona…i Mutt!” - disse Bonnie.
“Perché tu Mutt lo ritieni una persona?” - rispose Damon.
Bonnie scosse la testa.
Meredith si avvicinò sorridendo.
“E’ tornato Alaric!” - disse.
Bonnie sorrise: “Lo vedo!”.
“Ci sposiamo!” - fece Merdith.
“Sai che novità!” - intervenne Damon.










NOTE:
Ciao a tutti!!!
Grazie tante per tutti i bellissimi complimenti al capitolo precedente....vi giuro che ho pianto anch'io leggendo quello che avete scritto!
E' una sensazione meravigliosa sapere di riuscire a far provare a chi legge esattamente la stessa emozione che provi tu nello scrivere...quindi...GRAZIE!!!
Ormai siamo giunti alla fine.....domenica sera posterò l'epilogo!!
In questo capitolo, come vi avevo già detto, non succede nulla, c'è solo una specie di chiarimento tra il Regno Magico e il nostro gruppo!!!
Mi è sembrato giusto far risolvere la cosa soltanto a Bonnie, Damon, Stefan e Katie visto che sono loro quelli che l'hanno cominciata!!!
Beh...spero vi sia piaciuto.....vi aspetto domenica con l'epilogo dell'intera serie....BACIONI....IOSNIO90!

   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Il diario del vampiro / Vai alla pagina dell'autore: iosnio90