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Autore: Cliche    18/02/2011    0 recensioni
Lena non credeva più nell'amore...credeva che nessuno l'avrebbe più fatta soffrire...credeva che scappando dal suo mondo....il mondo non sarebbe andata a cercarla...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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La sera.


-Ehi! Bentornata! Pensavo non tornassi più da

Loitsche..-


-Sei pazzo?! E non stare con te e i

ragazzi?...Mai!-


-Bene, ma piccola tedesca vedi che sei

mezz’ora in ritado!-


-Lo so…scusami Ryan ma…devo ancora

abituarmi al fuso orario…e poi non vorrai mica

licenziare la tua migliore barrista?!-


-Bhe…veramente…-


-Non che più cara amica?-


-Ok…ok…per stavolta è andata! Una birra alla

chiusura?-


-Con piacere capo!-


La serata trascorse come tutte le serate.

Nulla di più nulla di meno.

I soliti universitari…le solite universitarie….le

solite universitarie straniere zoccole che

facevano di tutto per rimorchiare i loro

colleghi…

Lena amava Los Angeles, la gente qui era più

serena, tranquilla, spensierata. A nessuno

importava veramente chi fossi. Si faceva

amicizia in fretta e in altrettanta fretta si finiva

a letto, ma a lei poco importava. Le sue

amiche non la capivano. Lei stessa avvolte,

non si riconosceva, ma finire a letto con

qualcuno era l’ultimo dei suoi pensieri.

Ora...da un paio di anni a dire il vero...


-Che serata!-


-Eh già….-


-Allora…- bevve un sorso..- che si dice nel tuo

paesino?-


-Ma…niente di che! Le persone sono sempre le

stesse, la mentalità è rimasta sempre

uguale….casa mia è sempre uguale…-


-E lui…? L’hai rivisto?-


Sospirò Lena….al ricordo di lui…


-No….- un altro lungo pesante sospiro..- non

l’ho visto….dicono che non sia più tornato a

Loitsche…-


-Te l’hanno detto i suoi amici?-


-No…lui…lui non ha molti amici…apparte

me…e….un altro ragazzo…lui non ha amici…-


-Ma tu non sei sua amica..-


-Già….è una vita che non sono sua amica….-

bevve un piccolo sorso – o meglio…non siamo

mai stati amici…-


-E allora perché lo cerchi ancora?-


Lena non rispose….


Non sapeva rispondere a questa domanda…

Sentiva un dolore dentro pervaderla ogni

giorno….ogni momento…


Quel ricordo…


Quelle parole…


Le facevano compagnia…


Sempre….


Da quel giorno…


-Non lo so neanche io Ryan…credimi…-

-Io credo che tu meriti molto di più….e credo

che debba smetterla ti cercarlo…di sapere

come sta…di sapere che fine abbia fatto…-


-So che fine ha fatto…-


-Sul serio?-


-Si…-


-E allora? Perché non sei andata a cercarlo?-


-Perché non posso…-





Flashback





-Lena!-


-Oh…signor…-


-Oh cielo Lena…non mi chiamare signora…se

non sbaglio mi davi del tu?-


-Si…hai…hai ragione…-


-Com stai? Che fine hai fatto? Non ti ho vista

più in giro da quando….-


La signora divenne grigia in viso.

Lena la ricordava diversa…più giovane…meno

triste…. Quella signora alla quale voleva bene

come una madre era

invecchiata….inspiegabilmente in quell’istante

Lena si rese conto che il tempo cambiava le

cose, anche quelle che sembravano più

immutabili…col tempo cambiavano…


-Mi sono trasferita…adesso vivo a Los Angeles

sto frequentando l’accademia.-


-Bene! Hai realizzato il tuo sogno!-

-Già….-


Lena si sentiva in forte disagio. Erano anni che

non incontrava quella persona a lei tanto

famigliare…quante cose avrebbe voluto

chiederle, quante altre avrebbe voluto

dirle….ma si sentiva in imbarazzo… non ne era

capace…


-E….invece…-


-Loro anche sono partiti…-


-Ah…-


-Già…anche loro hanno realizzato il loro

sogno…finalmente sono felici…-


Era strano, una madre dovrebbe essere felice

per il proprio figlio. Per la realizzazione del

proprio figlio. Ma in realtà, quel magnifico

volto, molto simile a quello del figlio, celava un

dolore…una tristezza che colmava con la

felicità dei suoi figli…


-Sono…sono felice per loro…sul

serio…A…adesso vado….torno a casa…è stato

bello rivederti….davvero…-


-Lena!-


-Si?-


-Ti voleva bene….credimi….anche se…-


-Ormai è tutto passato…non ha più

importanza…-


-Lena!- ti voltasti, mentre dentro morivi

lentamente – avvolte mi chiede ancora di te…-





-Quindi sai che fine hanno fatto?-

-Proprio così…-

-E sua madre ti ha detto che ha chiesto di te?!-

-Già….-

-Ma allora perché non lo chiami non lo cerchi!

Io non ti capisco!-

-Non posso farlo capisci…rovinerei la sua

vita….lui ha lottato per tutto questo! Da

sempre…lui e suo fratello hanno sempre

sognato tutto ciò! E’ il loro mondo Ryan e io

non posso spuntare dal nulla e rovinare tutto!-

-Oh santa ragazza…se ce l’avessi io un

bonazzo come il tuo ex! Ah….non posso

parlare sei ancora troppo piccola per certe

cose!-


-Ryan…ti prego….non dire nulla…sai che se

uscisse il suo nome sarebbe un problema!-


-Certo che lo so…starò muto…proprio come un

pesce!Ma invece dimmi una cosa…..-


-Che vuoi sapere?-


-Il fratello….ecco per caso non è che….-


-No…- ridesti di gusto, Ryan era così buffo..-

no…mi dispiace Ryan…non potrebbe mai

essere il tuo tipo ideale…-


-Ah…peccato….sai potevamo fare due piccioni

con una fava!-


-RYAN!-


-Shh…va bene, va bene…era così per dire!-


-Io vado….domani mattina ho esame!-


-In bocca al lupo tesoro…spaccali tutti!-




Uscisti dal locale.


La luna era alta in cielo.


Guardasti l’orologio….


Erano già le due di notte…


Avevi poche ore per ripassare…


-Anche questa notte non si dorme Lena…TAXI!-

sussurasti a te stessa...


Mente la macchina continua a scorrere veloce

per la strada ricordi la prima volta che lo

incontrasti…ti sembra ancora ieri….ti sembra

che il tempo non sia mai passato…ma non è la

verità..



-Anche io lo penso spesso

Simone…ma…è la vita….-

Sorridesti falsamente...

-Lena…se tu potessi chiamarlo…vi

sentireste…sai Tom…-

-Lo so…so com’è Tom…-

-Lena…io sono seriamente preoccupata…per

lui…non ascolta neanche più suo fratello!-

-Non posso farci niente Simone…non è più un

mio problema…-

-Problema? Ma Lena…voi stavate insieme…vi

amavate…-

-Amarci? Simone…secondo te era amore

quello che Tom provava per me?! Ogni notte

con una diversa! Ogni volta la stessa scusa…la

stessa storia…io qui a Loitsche e lui in giro per

la Germania a fare baldoria!-


-Lena…tesoro…-


-No…no Simone…mi ha fatto troppo male! Lo

capisci?! Io sono stata male per lui! E ancora ci

sto male!-

-Ma a lui spiace ne sono sicura!-

-E perché allora mi ha lasciata?! Perché mi ha

tradita con tutte quelle groupie?! Perché? Che

male avevo fatto io?! Ci conoscevamo da una

vita…sapevo com’era…eppure…eppure mi ero

fidata di lui…e…a cosa è servito? A cosa?!

Guardami Simone! Guardami….-




Lo ricordi ancora come se fosse stato

stamattina…

I suoi occhi…i tuoi occhi pieni di lacrime…

Mentre ti guardava addolorata...


Apri la porta di casa…


Regna il silenzio…


Tutte le ragazze sono andate a dormire…ma tu

non riesci…


Non ci riesci…


Parlare con Ryan è servito…si….a far uscire un

sacco di ricordi da quel piccolo

scompartimento della tua testolina..


-Guardami Simone….lo vedi porto ancora le

ferite sulla mia pelle di quella notte maledetta!

E a cosa è servito?!-

-Lena…tesoro…-

-Ti voglio bene Simone…ma ti prego…non mi

parlare di perdonarlo…non dirmi che lo devo

capire…perché io lo odio…ora come ora lo

odio….ma lo amo talmente tanto da continuare

a pensarlo….ogni momento..notte e

giorno….per questo me ne sono andata da

qui….come potevo…come potevo vivere col

ricordo dei posti…con ricordo che parlava di

noi….-

-Lena…-

-Addio…Simone…è stato bello

rivederti…-



Certe cose non si posso raccontare…

Certi ricordi, fanno male anche al solo

ricordo….

Sai che sono in America.

L’hai saputo due giorni fa, hai saputo che si

sono trasferiti a Los Angeles….

Il pensiero che da un momento all’altro tu

possa incontrarli ti fa stare male…ti da ai

nervi…tremi…tremi dalla paura di affrontare i

suoi occhi…tremi dal rimpianto di non avergli

detto la verità….tremi…perché lui sai che non ci

crederebbe… tremi al pensiero di quella notte

in ospedale.


Sola


Senza nessuno accanto a te…


Ricordi il freddo.


La freddezza nei gesti…


Nelle parole delle persone che ti circondavano.

Poi il buio......

  
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