Guardate, prima di leggerla, vi avverto che l'ho scritta in un momento di depressione, è morta mia nonna e quasi non riesco ad accettare la cosa, quindi la fanfic è molto triste, detto questo, se volete continuare a leggere, ve ne sono grata.

Stava correndo come un pazzo verso la camera, aveva paura di arrivare troppo tardi.

Spalancò la porta e restò fermo sulla soglia e fissare il ragazzo nel letto, non riusciva a muoversi, non poteva, non voleva crederci.

Si avvicinò lentamente, mentre tentava di nascondere le lacrime che a breve sarebbero scese dai suoi occhi. Cadde in ginocchio e continuò insistentemente a guardarlo.

Anche l'altro lo guardava, aveva il respiro affannato ma gli sorrise «Sei venuto...».

Lo fissò per alcuni secondi, scosse appena la testa «Maledizione, di avevo detto lasciarmi andare!» disse stringendo i pugni «Non potevo lasciarti lì»

Flash-back:

Erano davanti a quella distesa di ghiaccio e guardò il suo compagno per alcuni secondi prima di parlare «Feliciano, se dovesse succedermi qualcosa continua senza di me, chiaro?» l'altro annuì mentre lo guardava con gli occhi lucidi.

***

Il ghiaccio si era frantumato sotto le sue ginocchia ed era caduto nell'acqua gelida e Feliciano era accanto a lui «Feliciano! Allontanati!» l'altro scosse la testa «No Lud, io non ti lascio qui!»

E così quello scemo, sì, era solo uno scemo, si lanciò nell'acqua per salvarlo. Non era mai successa una cosa simile, di solito non lo aveva mai aiutato.

«Ma perché non mi ascolti mai?» disse mentre una lacrima gli rigava la guancia bianca come quella maledetta neve «Perché ti amo e preferisco morire per te... E soprattutto questa volta non mi pento di averti disubbidito perché adesso posso dare la mia vita per la tua, e sai una cosa? Ne è valsa la pena» gli rivolse un lieve sorriso asciugandogli le lacrime «Cretino!» disse prendendogli una mano e stringendola con quanta forza gli era rimasta.

L'italiano sospirò e gli alzò leggermente il viso «Feliciano io...» gli posò delicatamente due dita sulle labbra e gli fece cenno di avvicinarsi. Ubbidì senza dire nulla e lo baciò delicatamente, quasi con la paura di fargli male. Il moro si scostò leggermente e lo guardò negli occhi cerulei sorridendo.

«Ricordati sempre che ti amo, Ludwig»

Note dell'autrice: Ah, che depressione ragazzi T_T Comunque dobbiamo stare allegri °ò° Anche questa one-shot è dedicata alla mia stupenderrima (??) Feli <3 Commentate in tanti, abbiate pietà di una scrittrice in lutto çAç *fugge via piangendo *