Sbagliato, sono tutto sbagliato.

Che stai dicendo?

Un brivido mi scende piano lungo la schiena, pelle d’oca.
Chiudo gli occhi, solo una manciata di secondi, per provare.
Provare a calmarmi, provare a respirare di nuovo normalmente.
Invano.
 
A che diavolo stavo pensando?

Ti batte forte il cuore, Robert?

Brividi, brividi e ancora brividi. Forse la mia coscienza che tenta di dirmi qualcosa.
Dovrei ascoltare lei, tra le tante voci che mi assillano la mente.
Forse sarei una persona migliore. Forse non andrei in giro a seminare male.
Forse.
 
No, il problema è proprio questo. Non pensavo.

Sei con lui adesso...

Accarezzo piano il suo braccio contro il mio corpo, le mie dita leggere sulla sua pelle.
Rabbrividisco ancora. Lo tengo più stretto, come fosse possibile, poi.
Incrocio le mie gambe con le sue, imprigionandolo in una gabbia a prova di scasso.
Impenetrabile.
 
Sono stupido, ed egoista. Un cretino.

Ti ha perdonato...

Gli bacio soffice la testa un paio di volte, abbassandomi sempre di più, fino all’orecchio.
“I’m sorry...” sussurro, tra un bacio e l’altro. “I’m sorry...”
Le mie parole tremano a contatto con l’aria, suonano come un mantra.
Mortificate.
 
Perché continui a dire che non importa?

È acqua passata...

Disegno il suo profilo, gli tocco le labbra, il mento. Non ha più i baffi.
È Febbraio, l’inverno sferza i suoi ultimi colpi. I nostri mesi sono diventati sei, quasi sette.
Il tempo passa, e a volte sembra rubarci ogni giorno qualcosa.
Ineluttabile.
 
Perché mi permetti di farti del male, ogni volta di più?

Guarda avanti...

Abbasso lo sguardo, ingoio la saliva, mi mastico le guance.
Non serve. Una lacrima calda mi solca ugualmente il viso, preannunciandone altre.
“I just wanted to say I’m sorry, and I love you...” sussurro ancora, come se mi potesse sentire.
Colpevole.
 
Dio, Jude, non volevo. È solo che… sembra sempre non esserci mai abbastanza tempo…

Perché piangi ora?

“If you can hear me, in your dreams...” comincio, ma lascio la frase a metà.
Le parole mi muoiono in gola, soffocate dalle lacrime che marcano la mia stessa colpa.
Affondo il viso nel suo collo, non devo singhiozzare, potrebbe svegliarsi.
Silenzio.
 
Vorrei che tu sapessi... che ti sarò per sempre grato... per l’onore che mi fai ogni giorno...

Lui ti ama, Robert.

“I love you so much, I love you forever… Every day a little more…”
Sospiro piano, continuo a piangere per lunghi minuti prima di trovare un po’ di pace.
Poi sorrido sulla sua spalla bagnata, guardo il suo viso rilassato, gli lascio un bacio sullo zigomo.
Amore.

Lights will guide you home
And ignite your bones
And I will try to fix you


 

AUTHOR'S CORNER: Hm, io credo continuerò ancora per un bel po' a postare queste cose assolutamente inutili per non dire stupidi su questi momenti bellissimi della giornata che non interessano a nessuno che dovrebbero essere fluff nelle intenzioni e non si sa come finiscono sempre in angst gratuito, giusto perchè piacciono a me e ne scrivo con una velocità che ha del ridicolo. Quindi sì, ecco, giusto così vi rassegnate.
Passando oltre, credo che tutte o quasi sappiate da dove viene fuori questo momento qui, e se non lo sapete, direi che non vi perdete niente comunque (ma se siete proprio curiose ve lo dico in privato), quindi direi che non c'è bisogno di sprecarci ulteriori parole su.
Ro', so che vuoi l'aggiornamento di Darkness, l'ho cominciato, giuro, ma oggi è da stamattina che piove, porca miseria, ed io soffro di meteoropatia ç__________ç 
Fra', prima o poi ritroverò la vena fluff. Per il momento mi devi sorbire angst ._______.
@Jude/Terry: bb, non ti preoccupare se qualche volta ti dico che piango, non so che mi stia prendendo ultimamente ç_______ç Probabilmente è solo un periodo così, magari con la primavera mi passa... Thank you, I gay you :3