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Autore: Lhoahx    19/02/2011    3 recensioni
Premetto che è la mia prima FanFiction, è che quindi sono ancora inesperto.. quindi accetto critiche e commenti, sia positivi che negativi, pareri personali ed opinioni!
Spero vi piaccia!
Genere: Erotico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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La bellezza non le mancava. Quello glielo dicevano tutti. Morbidi ed estremamente lisci cadevano sulle sue spalle quei capelli lunghi, di un nero come il colore del carbone. Cangianti con delle lunghissime ciglia erano i suoi occhi, definiti da tutti “un qualcosa di spettacolare” con delicatissimi lineamenti a mandorla, variavano dal verde scuro nelle giornate di pioggia al celeste più intenso nelle giornate dove il sole predominava in cielo. Le sue orecchie ed il suo naso erano in perfetta proporzione con il resto del suo volto, reso ancora più bello dagli zigomi ben marcati, e da un paio di labbra che carnose era dir poco. Alta quasi 180 centimetri, Bonnie aveva un corpo nettamente diverso rispetto alle ragazze della sua stessa età.. era magrissima, ma non tanto da essere anoressica, aveva un’abbondante seconda di seno –nonostante avesse pensato spesse volte di rifarlo-, e più belle tra tutte erano le sue gambe, lunghe e perfette con qualsiasi abito.  Non a caso, dopo aver concluso i 5 anni di liceo all’Accademia della Moda, Bonnie fu subito assunta come modella. Aveva 19 anni, quando scelse di seguire la sua passione e fare una saggia scelta di vita: andare via da Soho, un quartiere -o per meglio dire una “meta turistica del divertimento” per uomini provenienti da qualsiasi parte del mondo- di Londra.

20 Aprile 2011, ore 10:57..

Era il giorno precedente al mio imminente viaggio –si Audrey, la caporedattrice di una delle più importanti testate di moda mi aveva offerto la passerella di una sfilata che si sarebbe tenuta a Parigi-, alla radio trasmettevano ‘Over The Love’ degli Skunk Anansie, -una canzone davvero bella, che parla della disintossicazione di un amore trasformatosi in malattia verso un uomo- uno dei miei gruppi preferiti in assoluto, ed io ero in piena fase confusionale..non avevo la ben che minima idea di cosa dovessi mettere in quella dannatissima valigia, quando decisi dopo ore trascorse a fissare l’armadio di chiedere a Cassidy –lamiamiglioreamica- se mi avesse accompagnata a Notting Hill per comprare le ultime cose necessarie per la mia partenza.. così non persi tempo, afferrai il mio Nokia n97 color amaranto dalla mensola, aprii la tastiera qwerty e le mandai un sms:
‘Ti va di fare Shopping? Mi servirebbe compagnia a Notting Hill, kiss’

 –‘Nie-
 
 
Ore 10:59..
Hai un nuovo messaggio.
Leggi.

‘Perché non mel’hai detto prima? .. Ovvio che ti faccio compagnia stupida che non sei altro! Ci vediamo per le 12 circa sulle scalinate di Notting Hill Gate, a dopo, love u’

-Cas-

Bonni si sbattè la porta alle spalle, era troppo entusiasta ma nello stesso tempo agitata e ansiosa per il viaggio che avrebbe dovuto affrontare.. un completo salto nel buio, nell’ignoto.. ma per cosa? .. Per quella sua matta voglia di Moda.
Inizio' a camminare, frettolosa, in direzione di Piccadilly Circus.
Il traffico di londra le era sempre piaciuto fin da piccola...tutti quei suoni, le luci, le grida chiassose dei turisti....tutto questo le permettava di chiudersi dentro di sè, in quel mondo tutto suo fatto di moda, passerelle e tacchi.
 Senza nemmeno accorgersene si ritrovo' nella Londra sotterranea. La Londra proprio come nei film, quella che guardi in Tv e dopo la quale ti chiedi se mai un giorno potrai anche tu vederla da vicino.
Il tipico odore della metropolitana londinesa era sempre lo stesso, ostinatamente ancorato ai suoi ricordi di bimba.
Prese il metro' il direzione di Oxford Cyrcus, guardò distrattamente l'orologio, tant'è che subito dopo non sapeva che ora fosse.
Le porte si richiusero, uno scossone, ed il metrò si mosse.
Chiuse un attimo gli occhi, accompagnata dalla musica che usciva dalle cuffie dell'ipod di una ragazza seduta due posti dopo di lei, riflettè sul da farsi.. -aveva fatto bene o no ad accettare quella proposta? -molto timida all’apparenza e presa dai suoi pensieri,  le sembrava che la giovane stesse ascoltanto “I Can Fly” di ‘Angel Gabriel’ ..
Una frenata.
Bonnie si alzò e si apprestò ad uscire dal metrò.
Si guardò intorno cercando le indicazioni della linea arancione che l'avrebbero portata fino a Notting Hill Gate.
 
 
 
Le seguii solamente con il corpo . La sua mente era troppo rapita ad osservare i vari volti delle persone che incrociava in quell'infinito labirinto sotterraneo. Non era in grado di fare cinque passi senza incontrare qualcuno proveniente da una Nazione diversa dalla sua, qualcuno con una famiglia da mantenere, con dei problemi a cui pensare, probabilmente quel qualcuno con cui la vita era stata davvero spregevole e dura tanto da ridurre la proprio casa ad una panchina, quel qualcuno con una storia del tutto diversa da quella altrui.. Borchie, punte, collane anelli e bracciali, veli, pantaloni e gonne, abiti lunghi e maglie scollate.. Bonnie camminava e lasciava dietro le sue spalle miriadi di persone..  era tutto un turbinio di profumi, suoni e sensazioni che si stagliavano nella sua mente.
 
 
 
Cominciò a camminare, seguendo le indicazioni.  Per un soffio riuscì a prendere la metrò diretta  a Notting Hill Gate, e le porte incuranti si richiusero svogliatamente dietro di lei. Si sedette. Un battibecco tra un ragazzo sulla ventina ed un anziano attirò la sua attenzione.
Credette che sarebbe stato meglio distogliere lo sguardo dai due, sarebbe stato scortese. Così tiro' fuori dalla sua borsa l’Ipod per ascoltare un po di musica. Si la musica. Mai aveva avuto cosi' tanto bisogno di musica nella sua vita. Quello per lei era il momento –forse uno dei più importanti della sua vita- che non si sarebbe mai lasciata scappare: prese le cuffiette ed inizio' ad ascolatare un po’ di musica così, a caso, tra un play, un rewind ed un next.
  
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