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Autore: telesette    20/02/2011    2 recensioni
Mentre le Guerre Oscure incombono per piegare e assoggettare le genti di Drakan al perfido Navaros, i due leggendari eroi dell'Ordine della Fiamma, il Cavaliere Heron e il Dragone Arokh, combattono contro l'Alleanza Nera per riportare la pace. Si avvicina il momento della Battaglia Finale e i protagonisti di questo scontro andranno incontro al loro destino...
Genere: Azione, Fantasy, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti
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Drakan è un videogioco action-adventure, sviluppato da Surreal Software e ambientato in un universo High-Fantasy, semplicemente definito come Drakan dai giocatori. Finora, solo due titoli sono stati pubblicati:

DRAKAN - Order of the Flame ( 1999, gioco per PC )
DRAKAN - The Ancient's Gates ( 2002, gioco per PS2 )

INTRODUZIONE:
Arokh è l'ultimo degli antichi dragoni che facevano parte del leggendario Ordine della Fiamma, dove cavalieri e draghi si univano in un Vincolo per garantire la pace in un mondo devastato dalla guerra. Dopo essersi addormentato per più di seicento anni, Arokh viene risvegliato dalla coraggiosa guerriera Rynn. Entrambi stabiliscono una sorta di legame spirituale, attraverso l'antico rituale dei Cavalieri dell'Ordine, per poter affrontare e sconfiggere le orde dei mostri e salvare il mondo di Drakan da ogni sorta di minaccia.

 

L'Ultima Battaglia di Heron

L'incubo delle Guerre Oscure andò avanti per anni, senza che nessuno riuscisse ad intravederne la fine. Le armate dell'Alleanza Nera colpirono con violenza il Grande Continente Centrale, con l'unico scopo di distruggere il cuore dell'Ordine, ma coloro che pagarono il prezzo maggiore furono le vittime dello scontro. Dovunque le città e i villaggi venivano dati alle fiamme, e le donne e i bambini massacrati...
Il nero vessillo di Navaros portava con sé una scia di morte e distruzione che non risparmiava nessuno. Quando il suo esercito arrivava, il cielo si copriva di creature dalle ali nere e la terra sembrava rigurgitare i Wartok dalle proprie viscere; le grida di paura e disperazione venivano soffocate dal secco vibrare di un'ascia o da una spada conficcata in gola; e la strage proseguiva ininterrotta, mentre le truppe si riversavano sul continente come un fiume in piena.

- Non risparmiate nessuno - urlavano i Wartok, con le loro voci gutturali. - Morte agli umani!

Gli unici suoni che giungevano in risposta erano le urla eccitate dei mostri alle loro spalle, che si accanivano sulla gente terrorizzata con ancor più ferocia. Coloro che erano troppo vecchi o deboli per scappare venivano schiacciati come insetti; le mani contratte verso il cielo in segno di supplica, prima di giacere a terra immobili in una pozza di sangue; i corpi straziati delle madri, chine nel tentativo disperato di proteggere i propri figli; e gli occhi sbarrati di chi vedeva la morte in faccia, nello stesso momento in cui un Wartok sollevava la propria arma, prima di calarla con forza e proseguire oltre il suo cadavere squarciato...

- Aiuto, aiutatemi...
- Correte, scappate!
- Aaaahhhhh !!!

La situazione stava precipitando, ormai. Le nere creature alate volteggiavano intorno come degli avvoltoi, gettando fiamme e incenerendo ogni cosa; sotto di loro invece, i Wartok completavano l'opera, stanando e uccidendo i sopravvissuti. Uno di loro infatti aveva appena adocchiato un giovane ferito; costui cercava disperatamente di trascinarsi via da quel luogo con la sua gamba zoppa ma, grazie alle sue zampe arcuate, il Wartok gli fu addosso in men che non si dica.

- Dove credi di scappare, umano ? - ghignò il Wartok, fissandolo crudelmente.

Il giovane rimase paralizzato nel vedere il suo aggressore. Il Wartok aveva un corpo muscoloso e un torace possente, ma la cosa più spaventosa era la sua testa, simile a quella di un grosso cinghiale; le orribili zanne sporgenti agli angoli della bocca, le fauci spalancate e la lingua disgustosa leccava la lama di un'enorme ascia a doppio taglio... Quel mostruoso essere sembrava già pregustare il sapore del sangue, nel momento in cui i suoi occhi porcini si incrociarono con quelli della vittima.

- Sei morto - ululò il Wartok, sollevando l'arma sopra la testa.

In quella però, la parte superiore del Wartok fu avvolta dalle fiamme e, gridando di dolore, la creatura crollò a terra con un odore acre di peli e carne bruciata. Senza capacitarsi di essere ancora vivo, il giovane alzò gli occhi e vide un possente Dragone color rosso vivo atterrare a pochi metri da lui. In groppa al gigantesco animale sedeva un guerriero in armatura, col volto segnato dalle battaglie ma dai bei lineamenti; e sopra di lui decine di cavalieri si libravano  in aria, a bordo di creature dalle ali possenti e dal corpo ricoperto di scaglie scintillanti.

- I Cavalieri dell'Ordine - gridò subito qualcuno.
- Sia lodato il cielo... Lord Heron è venuto a salvarci!

Subito i Dragoni dell'Ordine e i loro Cavalieri si gettarono addosso al nugolo di mostri dalle nere ali squamose, e il cielo si riempì di raggi luminosi e spruzzi di fiamma. Sul campo di battaglia sottostante invece, Heron e il suo Dragone Arokh osservarono la miriade di nemici davanti a loro, senza battere ciglio.

- Bah - sbuffò Arokh, fissando i resti bruciacchiati del Wartok ai suoi piedi. - Emanano un puzzo persino peggiore, quando bruciano...
- Hm - sorrise Heron. - Dovresti sentire il "profumo" che hai tu, dopo mangiato!

Arokh scrollò la testa infastidito.

- Non c'è tempo per i commenti, vecchio mio - proseguì Heron, riferendosi ai Wartok e ai Grull che sciamavano verso di loro. - C'è una battaglia da portare a termine!
- Battaglia - fece Arokh sorpreso. - Due... contro mille ?

Heron batté un leggero colpetto sul collo dell'animale.

- Chi credi di prendere in giro ? - esclamò. - Come se non sapessi che ti piace "vincere facile"...

Senza rispondere, Arokh attese immobile che i Wartok si facessero avanti urlando, per investirli con una potente fiammata incandescente. I mostri urlarono in modo atroce, tuttavia quelli alle loro spalle si fecero avanti, cercando di attaccare la bestia e il suo Cavaliere con le armi appuntite. Ancora una volta però il Dragone rese vani i loro ridicoli tentativi, sferzando l'aria con le zampe e la coda, e seminando il panico tra le fila nemiche.

- Uccidetelo - gridò un Wartok più grosso degli altri ( probabilmente il capo! ). - Morte ai Dragoni dell'Ordine!

Purtroppo il Wartok non fece in tempo a finire di dare il suo ordine, che la fiamma di Arokh lo avvolse interamente da capo a piedi.

- Delle creature così stupide - brontolò Arokh seccato.

Vista l'inutilità dello scontro frontale, i Grull ( creature basse di statura, con un aspetto simile a quello degli orchi: orecchie a punta, zanne sporgenti e la pelle butterata da qualche malattia ) si accinsero a scagliare sfere infuocate dalle mani, tenendosi a debita distanza. Sia Arokh che Heron accusarono duramente l'impatto: nonostante il carapace del Dragone fosse in grado di assorbire qualsiasi danno fisico, il fuoco magico gli provocava un intenso dolore e, a causa del Vincolo tra Drago e Cavaliere, anche Heron soffriva in egual misura.

- Arokh - ruggì Heron, impugnando la spada. - Portati sopra di loro a bassa quota, e se qualcuno osa portarsi sotto di te "arrostiscilo!"

Il Dragone annuì e, sollevandosi in aria per un breve tratto, si portò esattamente sopra le teste dei Grull. Heron si lanciò dalla sua groppa, atterrando in mezzo a quelle orribili creature e falciandole con la sua spada; mentre Arokh si occupò di fare arretrare gli altri, eruttando sfere infuocate in ogni direzione. Intanto la battaglia aerea, tra i Dragoni dell'Ordine e i Rinnegati di Navaros, si faceva sempre più intensa: nessuno intendeva cedere la posizione e le fiamme avvolsero completamente il cielo, portando con il loro bagliore scarlatto l'odore intenso e inconfondibile della morte.
Decisi a proteggere la fuga degli abitanti terrorizzati, Heron e Arokh si battevano entrambi come leoni: nessun Wartok riusciva ad oltrepassarli di un solo passo, e coloro che ci provavano morivano senza nemmeno accorgersene; i colpi rapidi e precisi della spada del Cavaliere o le fiamme roventi del Dragone erano impietose, non a caso i due erano conosciuti come gli Eroi delle Guerre Oscure...
All'improvviso però accadde qualcosa di inaspettato. Le espressioni di panico e incertezza sul volto dei Grull si tramutarono in sorrisa di giubilo, quando riconobbero le insegne dell'Alleanza Nera sventolare sul dorso degli enormi Dragoni neri che giungevano loro in rinforzo. Sia Arokh che Heron osservarono preoccupati quelle creature, ben sapendo cosa significasse il loro arrivo.

- E' l'armata di Kerkeross - esclamò Arokh. - Questo significa che Navaros ha deciso di mandarci contro il meglio di cui dispone...
- Dannazione - imprecò Heron. - Muoviamoci allora, c'è bisogno di noi lassù!
- Certo, andiamo!

Senza perdere tempo, Heron balzò in groppa ad Arokh e il Dragone spalancò le sue enormi ali per alzarsi in volo. I due eroi si avvicinarono coraggiosamente al nemico, schivando i colpi che gli venivano scagliati addosso e rispondendo al fuoco con il fuoco. Questa volta i loro avversari non erano semplici ibridi: si trattava del fior fiore delle truppe di Navaros, coloro che in passato avevano combattuto tra le fila dell'Ordine e avevano adempiuto al "Grande Tradimento"... In pratica costituivano l'elite dell'Alleanza Nera e il loro capo, Kerkeross, era un Cavaliere di Dragone esperto e malvagio. Non ci volle molto perché Arokh riuscisse ad individuare il suo drago, Ashazer; costui era proprio alla guida degli altri, ma l'eroe dell'Ordine lo avrebbe ugualmente riconosciuto tra mille.

- Ashazer - gridò Arokh.
- Bene bene - fece il Dragone nero con un orribile sogghigno. - Quanto tempo che non ci vediamo... Arokh!

 

( continua )

 

Nota dell'Autore:

Con questa fanfic raggiungo il minimo richiesto di DUE STORIE per poter chiedere all'Amministrazione di EFP l'inserimento della serie di "DRAKAN"...

Ovviamente NON mi fermerò certo qui, ho ancora molto da scrivere riguardo questa avvincente saga di fantasy, perciò invito chiunque sia interessato a scrivere qualcosa sull'argomento. Ancora una volta ringrazio:

- Erika la Webmistress
- lo Staff di EFP e tutti coloro che collaborano col sito
- tutti i lettori e i recensori delle storie
- gli amici e le amiche che seguono la mia Pagina-Autore

 

 

Grazie ancora di tutto, appuntamento al prossimo capitolo!

 

DADO

NOTE:
"Autori per il Giappone" è un'iniziativa di sostegno organizzata dall'autrice Lara Manni
Per saperne di più, visitate questo link:

http://www.autoriperilgiappone.eu/

Un piccolo contributo per una grande opera a beneficio di molti...

"I Ragazzi di EFP hanno scritto i racconti di “Niente è come prima” con un atto esplicito di fiducia nella possibilità di raggiungere altri coetanei, offrendo loro un motivo di indagine interiore. Generosi e speciali, con un gesto inaspettato hanno deciso di devolvere una parte del ricavato della vendita ad ADSINT che rivolge una particolare attenzione alle nuove generazioni con le loro esigenze e i loro sogni. Complici di un dono: quello dei pensieri, quello del sangue."
Giovanna Ferrante
Direttore de “il Globulo” Veicolo di informazione di ADSINT – Associazione Donatori di Sangue Istituto Nazionale Tumori

   
 
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