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Autore: Sofiuccia    20/02/2011    3 recensioni
"Londra, anno 2114. Il mondo è minacciato da un'entità malefica chiamata "Il Virus". Le persone infette sono riconoscibili grazie a dei segni particolari: canini affilati, occhi rossi e insolita aggressività. Gli scienziati sono alla ricerca di un antidoto, ma al momento non è stata fatta nessuna scoperta. La gente spera quasi in un predestinato mandato dal cielo, ormai si sono perse le speranze."
Genere: Fantasy, Science-fiction, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Virus Letale Ehy gente! Come state? Spero bene. Innanzitutto.. Com'è nata questa fic? Dovevo scrivere per la scuola una storia ispirata al film Matrix(troverete qualche vaga somiglianza), che abbiamo visto nelle due ore settimanali di Arte&Immagine. Ora come ora, non so come fare visto che non ho assolutamente il coraggio di farla leggere al mio prof, e la storia è per domani. Haha, sono morta. D:
Comunque xD Spero che vi piacerà, anche se so che avrei sovuto soffermarmi soprattutto sulla parte finale.
L'ho scritta ascoltando Waiting For The End dei Linkin Park, quindi consiglio l'ascolto almeno della seconda parte della canzone. Il finale della storia l'ho scritto ascoltando il finale della canzone.
Enjoy!


"Londra, anno 2114. Il mondo è minacciato da un'entità malefica chiamata "Il Virus". Le persone infette sono riconoscibili grazie a dei segni particolari: canini affilati, occhi rossi e insolita aggressività. Gli scienziati sono alla ricerca di un antidoto, ma al momento non è stata fatta nessuna scoperta. La gente spera quasi in un predestinato mandato dal cielo, ormai si sono perse le speranze."

"Si sono perse le speranze..." Ripeto sollevando un sopracciglio. "E chi lo dice?".Lancio il giornale in un angolo.
Per poter leggere in santa pace mi sono dovuto rintanare nel seminterrato di un vecchio edificio. Là fuori impazza il caos assoluto.
Ah, dimenticavo. Mi chiamo Zero, sono un hacker professionista. Ovviamente è un nickname, se usassi il mio vero nome tutti scoprirebbero che sto lottando segretamente contro il governo.
Eh già, sono stati loro a mettere in circolo il Virus. E probabilmente hanno anche la soluzione, solo che non vogliono darcela.
Mi alzo. E' arrivato il momento di recitare la mia parte: essere uno di loro, un contagiato. Non è facile: bisogna dare segno di non provare nessuna emozione.Mi calo il cappello sugli occhi ed esco in strada.
Camminando, i miei sensi mi dicono che c'è qualcosa che non va, ma ignoro questa sensazione e continuo ad avanzare.
Il mio cuore batte come un tamburo, mi sembra quasi che chi mi si avvicina possa sentirlo.
La disperazione regna sovrana. I palazzi sono distrutti, non abbiamo più niente. Tra un po' di tempo comincerà la lotta per la sopravvivenza.
Mi fermo col piede a mezz'aria.. Ho capito. Ecco cosa c'è di strano: c'è troppa calma.
Un rumore di rametti spezzati mi fa voltare di colpo, ma è troppo tardi. Le "Bestie" mi artigliano i vestiti e cercano trascinarmi nel loro rifugio, qualunque sia.
Cerco di divincolarmi, ma sono troppo forti. Uno di loro cerca di tenermi ferme le braccia, graffiandomi ovunque. Vuole che diventi uno di loro.  Gli basterebbe mordermi.
Mi sale una rabbia cieca, pensando a quello che ha fatto il governo, pensando che loro sono scappati salvandosi, lasciando noi londinesi a morire in questo finimondo.
Cominciano a formicolarmi le mani, probabilmente per la rabbia. Sento come delle scosse di energia che mi attraversano le braccia. Stupito, mi guardo le mani, e noto che le Bestie stanno facendo altrettanto. Dalle mie dite scaturiscono piccole fiammelle dorate; le guardo affascinato. E spaventato.
Una parte di me vorrebbe che non sispegnessero mai, sono troppo belle. Ma l'altra parte si chiede "Che mi sta succedendo?".
Anche le Bestie sembrano terrorizzate, infatti mi lasciano a terra e scappano come conigli impauriti. Riesco ad afferrare la mano di uno di loro, e la tengo stretta.
Devo sapere cosa sgnificano quelle fiammelle. Il contagiato lancia un verso disumano, e io mollo la presa. Mentre scappa, noto che gli ho ustionato il polso e il palmo della mano destra.
Punto l'indice contro un palazzo. Il tempo di un battito cardiaco.. e il palazzo esplode in una nuvola di cenere.
All'improvviso decine di persone cominciano ad uscire dagli angoli delle strade. Tutti vogliono toccarmi, parlarmi, chiedermi come ho fatto. Io non rispondo, li guardo terrorizzato.
Vorrei sapere anch'io cosa mi sta succedendo. Una bambina grida: "E' lui, è il predestinato!".
Sgranando gli occhi, cerco di ribattere. 
"Vi.. vi sbagliate, non sono io!" Balbetto.
Ma ormai la gente vuole credere che io sia il prescelto, ne ha bisogno.



Il giorno dopo sono seduto davanti allo schermo del mio pc.
Sto controllando la posta arrivata. "Un momento..." Mormoro. C'è una e-mail sconosciuta.
Penso "Apriamola..". La leggo.
Il mio cuore perde un battito. La mail è di un certo Kira. "Ciao, Zero. So chi sei, ma scommetto che tu non sai chi sono io. Non importa. Devi sapere solo questo: il governo vuole ucciderci tutti. Oggi alle 16.01 il governo spargerà nell'aria il Virus Letale. Ho un piano, ma devi aiutarmi. Devi fermarli, Zero. Tu sei il Prescelto".
Dopo averla letta resto stupito, se non inorridito. Io, il prescelto? Non è possibile...
Però, quelle strane fiamme che mi spuntavano dalle dita..
Se fossi veramente il predestinato? E poi, perchè il governo vuole ucciderci tutti? Per salvare i pochi non contagiati, ovvio.. il loro deretano regale è molto più importante del nostro.
Decido di rispondere alla mail. "Chi sei? Ti aiuterò, ma dimmi chi sei. Come farò a fermare il governo? Devi dirmelo tu. Rispondi".
Squilla il telefono. Mi volto di scatto, spaventato. "E' solo il telefono..." penso per calmarmi.
Vado a rispondere. Una voce metallica sussurra :"Guarda l'ora, Zero".
E' kira!
"Chi sei? Rispondi!" Urlo, ma l'altro ha già riattaccato. Guardo l'ora: sono le 15.30. All'improvviso mi ricordo: il Virus! Manca solo mezz'ora!
Il cellulare trilla: mi è arrivato un messaggio.  Dice: "Guarda fuori. Vedrai la sede del governo. Vedi le bombole? Devi impedire che le aprano. Sei un hacker, no? Infiltrati nei loro pc e formattali. Contiamo su di te, Zero".
Vorrei rispondere, chiedere Chi conta su di me,  urlare che Esigo una risposta!
Guardo le bombole. Non c'è tempo per le scenate, si stanno già aprendo! Se riusciranno ad aprirle completamente, sarà la fine di Londra.
Mi siedo al pc, armato di una fredda determinazione. Non mi interessa più sapere chi mi ha spedito quella e-mail, mi importa solo del destino di Londra. E' vero, non ho nessuno. Non ho una famiglia, ma tutti i cittadini di Londra contano su di me. Mi sembra impossibile che io sia il prescelto, eppure sento che posso farcela. Cerco i dati del governo. Eccoli! Sono criptati. Un giochetto da ragazzi, basta leggerli con il mio programma per hacker.
Clicco qua e là, finchè non riesco ad aprire i dati. Ecco, adesso posso leggerli.
Guardo l'ora: mancano 15 minuti alle 16. Devo decifrare il codice. "Vediamo vediamo..."
Fatto! Devo solo formattare....No! Il governo si è accorto della mia presenza.. mi hanno mandato un virus. Dovrei fare la scansione, ma non posso, ci metterei troppo tempo..
Accidenti! Sanno bene come procedere.
Devo fermarli, o non sarò più degno di chiamarmi hacker.
Gli  rimandando indietro il virus, spero che funzioni. "Dai.. daii..." Supplico il pc di muoversi.
100% C O M P L E T A T O
"Si! Evvai!" Urlo. Ma la mia gioia svanisce presto. I funzionari del governo stanno cercando di formattare il mio pc, devo muovermi. Entro nei loro dati. Basta un click!
C E R C A
"Dai... ci siamo quasi.."
F O R M A T T A
"Eccoti!" Clicco. Il tempo sembra fermarsi.  Aspetto tremando. Non posso credere a quello che ho fatto. Ho formattato i pc del governo. "Mi arresteranno..."Sussurro.
Corro alla finestra, e appiccico il naso al vetro. "No.. non è possibile.." Le bombole stanno continuando ad aprirsi.
Manca un minuto. In questo momento piangerei per la disperazione. Sto già cominciando a pregare quando sento uno scoppio. Alzo lo sguardo. Le bombole tremano leggermente, poi si fermano.
Il microchip del sistema di azionamento del Virus va in cortocircuito. Viene atttraversato da una scarica elettrica, poi si fulmina. E si stacca.
Cade a terra dal diciassettesimo piano con un tonfo spaventoso.
Cado in ginocchio sul pavimento della mia stanza, con le lacrime agli occhi.
In un impeto di felicità, apro la finestra e urlo " GENTE, SIAMO SALVI!"
Subito dopo mi rendo conto di quello che ho fatto, e la richiudo immediatamente, avvampando.
Ma vedere le espressioni gioiose dei cittadini mi fa sentire... utile. Sento che ho fatto qualcosa di essenziale. Di buono.
In quel momento di pura felicità e follia, squilla il telefono. Ho quasi paura di andare a rispondere. Dopo un attimo di esitazione, alzo la cornetta, e balbetto un " S.. si?"
Una voce che avevo assolutamente bisogno di sentire, mi sussurra :" Ottimo lavoro, Zero. Ottimo lavoro".
   
 
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