Ciao a tutti e ben ritrovati! Lo so!
Mi avete dato per dispersa e avete ragione. Sono stata via per tanto tempo dal
web. Ma a parte essere finalmente andata in ferie, mi era venuto un blocco.
Avevo in mente un’idea ma non sapevo come metterla. Ora la sto elaborando
e vedremo di riprendere al più presto le pubblicazioni.
Inoltre ho iniziato a scrivere una
nuova storia, breve, dal titolo SEVEN DAYS, che pubblicherò a breve,
oltre a rivedere IL CICLONE DORIS, che verrà pubblicato appena possibile
( WWW La pubblicità occulta!!! ). Certo non posso promettervi che
sarò puntuale negli aggiornamenti, ma ce la metterò tutta.
Dimenticavo! Questa FanFiction
è stata ideata e scritta sulla carta prima dell’uscita del sesto
libro della saga e non tiene in alcun conto gli avvenimenti narrati in esso.
Buona lettura!
Capitolo 1
Destino avverso
Il tempo che Harry passò sul treno gli
sembrò infinito.
Aveva lo sguardo rivolto al paesaggio ma non lo vedeva nemmeno:
nella sua mente passavano veloci le immagini dell’anno appena trascorso.
“Harry, come stai?“
La voce di Ron gli arrivava da lontano. Si girò e
vide i volti preoccupati degli amici che lo osservavano.
Già! Come stava? Non aveva mai sofferto così
tanto, eppure ne aveva passate di cose. Ma perdere Doris era davvero un dolore
insopportabile.
Guardò di nuovo l’amico e, con tanta
tristezza, disse
“L’ho persa, Ron. L’ho persa per
sempre!“
“Non è per sempre. Tra un anno, al massimo,
sarà di nuovo qui. Devi aver pazienza“ cercò di
risollevarlo Hermione.
“Hermione, in un anno possono succedere tante cose.
Potrei anche…”
“Non pensarlo nemmeno Harry. Vi rivedrete. Ne sono
sicura!“
“Se non fossi stato così ottuso ed
orgoglioso, forse ora starebbe qui!“ disse, più a se stesso che
agli amici.
“Non importa quello che è stato, Harry. Conta
solo il fatto che vi amate moltissimo. Lei ti ha sempre amato. Anche quando non
te lo mostrava. Un amore così non finisce in un anno, né in una
vita“ continuò Ginny.
“Anch’io l’amo da sempre. Da piccolo non
me ne rendevo conto, ma ora so che è lei che ho sempre cercato. Lei
è la mia stessa vita, ed ora che l’ho finalmente capito,
l’ho persa“
Harry si rivolse di nuovo alla finestra. Avrebbe voluto
piangere, urlare, disperarsi, ma nulla avrebbe ricondotto Doris da lui.
“Se non fosse stato per quel cretino di suo zio,
Doris sarebbe qui ora“ disse Ginny con rabbia.
“E’ proprio un… Credevo che saremmo
riusciti a convincerlo andando a perorare la sua causa, ma…“
“Scusa, Hermione, che hai fatto?“ chiese Harry
curioso.
“Siamo andati a parlargli tutti e quattro. Gli
abbiamo raccontato tutto… sembrava così interessato,
ma…“ spiegò Hermione.
“Ma non è servito a niente, visto che Doris
partirà questa sera“ concluse Ginny.
“Grazie, davvero. Ma io ho fatto l’esatto
contrario. Ho parlato con suo zio e gli ho detto che, per quanto
l’amassi, e la volessi vicino, capivo la sua decisione. Ciò non
toglie che mi manca terribilmente“ spiegò loro Harry.
Per una buona mezz’ora rimasero in silenzio, rispettando
il suo dolore, poi la porta dello scompartimento si aprì e Malfoy,
sarcastico, gli rivolse la parola
“Che succede Potter? La tua ragazza ti ha finalmente
mollato?“
“Lascialo in pace, Malfoy!“ lo difese
Hermione.
“Non mi sono rivolta a te, lurida mezzosangue“
le disse.
“Rimangia quello che hai detto o te la faccio
pagare“ saltò su Ron.
“Credevo che i Weasley non potessero cadere
più in basso. Mi sbagliavo, evidentemente“
“OK Malfoy! Nessuno ti trattiene“ gli disse
Harry, calmo, alzandosi in piedi.
“Che fai Potter? Piangi?“ chiese Draco, con un
ghigno malevolo.
“Oh, no! In realtà non potrei essere
più felice! Come hai detto tu, Doris ha scelto il meglio. E non sei
tu!“ rispose Harry, preparandosi a difendersi da qualsiasi attacco
magico.
Infatti, appena, Draco, Tiger e Goyle, pronunciarono
l’incantesimo, questo rimbalzò loro addosso, ed i tre se ne
andarono con la coda tra le gambe, nel vero senso del termine.
Un’ora dopo passò Cho.
“Harry, ti cercavo“ gli disse
“Come… come stai?“
Harry la guardò soltanto. Non riusciva a
perdonarla: se non fosse stato per lei, lui avrebbe trascorso cinque mesi con
Doris… E forse ora…
“Harry. Ascoltami, ti prego. Spero che un giorno ti
mi capisca e possa perdonarmi. Ma sappi che tutto ciò che ho fatto
l’ho fatto perché ti amavo… e ti amo ancora“
“Non era amore il tuo Cho“ le disse duro Harry
“Se ami davvero qualcuno, lo lasci libero. Quando si ama davvero, si sa
rinunciare all’amato per vederlo felice. Tu volevi solo dimostrare di
essere migliore di Doris, ma, purtroppo per te, non ci sei riuscita“
“Credevo di riuscire a renderti felice, ma ho capito
che l’unica che poteva farlo è Doris, perché lei ti ama
come io non sono mai riuscita. Lei non ha mai cercato di cambiarti, né
ti ha mai costretto a fare cose che non volevi, con la scusa dell’amore.
E’ una persona davvero speciale. E mi dispiace che io non abbia avuto
modo di dirglielo prima della partenza. Addio, Harry. Spero davvero che
riusciate ad essere felici insieme“ lo salutò Cho.
Harry rimase colpito dalle sue parole, ma ciò non
cambiava i suoi sentimenti per lei. Aveva distrutto le loro vite e li aveva
resi infelici. Non poteva dimenticarlo. Si girò di nuovo a fissare un
punto oltre il paesaggio, al di là della finestra, pensando alla sua
amata. Rimase così fino a Londra.
Sui binari, Harry salutò gli amici, i Weasley ed i
Granger e cercò i suoi zii che si erano tenuti a debita distanza. Quando
Harry li rivide, avrebbe voluto fuggire. Perdere Doris e tornare dai Dursley in
un solo giorno era davvero troppo, ma presi i suoi bagagli li seguì. Per
tutto il tragitto, fino a casa, Vernon e Petunia non fecero che parlare della
ragazza di Dudley, come chiamavano Doris, sperando che tra loro nascesse
qualcosa. Harry non li sentiva neanche. La sua mente era rivolta altrove…
A casa, Vernon, rivolto al nipote, gli comunicò, in
tono minaccioso, che avrebbe lavorato per la famiglia Elassar e che, nella loro
infinita bontà, gli avrebbero fornito pranzo e cena quale ricompensa.
“Vedi di meritarteli, e di non combinare
danni“ lo intimò lo zio.
Harry capì subito che qualcuno doveva aver fatto un
incantesimo di oblio sul quartiere, visto che fino a Natale la vicina si
chiamava Doris Andrews. Stava per ridere dell’assurdità della
situazione, quando la voce di suo zio lo riportò alla realtà
“Dov’è quello stupido uccello?“
“Dici Edwige? L’ho lasciata a Hogwarts per non
crearvi problemi. Ma, se necessario, mi recapiteranno la posta con qualche
altro gufo“
“Quante volte ti ho detto di non nominare la tua scuola
in questa casa, né di parlare delle cose… anormali… che fate
lì. E non lasciarti sfuggire una parola con Doris e la sua famiglia, o
io…”
“Va bene, zio Vernon“ rispose lui calmo.
Vernon lo guardò meglio.
Era cambiato in quell’anno. Non era più un
ragazzo esile e piccolo. Era cresciuto in altezza e sembrava che i muscoli
fossero più sodi e scolpiti. Come se avesse praticato un qualche sport.
E poi era troppo mansueto. E questo non era da lui. A parer suo, il nipote era
troppo ribelle per accettare i suoi rimproveri senza proferir parola.
“Stai tramando qualcosa… Lo so… Ora vai
in camera tua. E guarda che ti tengo d’occhio, ragazzo. Stai
attento” lo intimò Vernon.
Harry fu ben lieto di rientrare nella sua camera. Vide Il
Rifugio dall’altro lato della strada e non poté non pensare ai
giorni felici passati lì dentro con Doris. Quanto le mancava! Si stese
sul letto e si mise ad osservare il soffitto in un misto di rabbia e
disperazione. A mezzanotte, il suo cuore si fermò: lei stava partendo.
Harry non riuscì a trattenere le lacrime…
Passò la notte insonne. Al mattino andò a
correre presto. Quella era una delle cose che gli aveva trasmesso Doris e
davvero lo scaricava di tutte le tensioni. Quando rientrò in casa, non
immaginava di trovare lì Luis, che lo stava aspettando con Vernon.
“Ciao Harry. Sono Luis, il fratello di Doris.
Purtroppo mia sorella è impegnata e non credo potrà venire per
ora. Mi ha esposto la sua idea e, ovviamente sono d’accordo con lei.
Lavorerai per noi dalle 8:00 alle 23:00., ma l’orario può variare,
in base alle esigenze che si presenteranno. Pranzo e cena li farai da noi. Se
vuoi, puoi venire a fare anche colazione, ma in tal caso, dovrai essere al
Rifugio per le 7:30. Tuo zio non ha nulla in contrario. Avrai diversi compiti
che ti verranno esplicati man mano. Tutto chiaro?“ gli spiegò
compito.
“Si, Signore. Quando dovrei iniziare?“
“Adesso. Prendi dei vestiti per cambiarti e andiamo.
La doccia la farai da me, così posso iniziare a spiegarti cosa devi
fare“
Harry corse di sopra e prese alcuni dei suoi abiti. Non ne
aveva molti, a dire il vero. Quando scese, Luis stava ringraziando Vernon, che
aveva una faccia crudelmente soddisfatta, della sua disponibilità e
cortesia.
Quando Harry e Gigi furono al Rifugio, scoppiarono a
ridere.
“Non ho mai conosciuto babbani più cretini
dei tuoi zii“ gli disse. Ma poi, tornando serio, continuò
“Non scherzavo però. Dovrai lavorare sodo. Silente pensa che tu
debba prepararti allo scontro finale contro Voldemort. Dovrai studiare
più di quanto tu abbia mai fatto, durante l’estate, Harry. Eccoti
l’orario delle lezioni che si terranno in taverna. Studierai Difesa con
me e Moody. Trasfigurazione con Minerva e Occlumanzia con Albus. Dal
lunedì al venerdì. Il fine settimana studierai gli incantesimi.
Come puoi vedere, però, dalle 19 alle 23 potrai fare quello che vuoi.
Scrivere a Doris, andare dai tuoi amici, fare quello che ti va senza problemi.
Bene! Oggi andremo a Londra a fare compere. Eccoti il casco. Poi, con
tranquillità, porterai tutta la tua roba qui. Tranne qualche vestito e
qualche pigiama. La vostra camera è sempre quella“
“Ehm… come… come sta Doris?“ gli
chiese lui imbarazzato.
“Triste, sconsolata e molto innamorata. Esattamente
come te. Non dubitare, Harry! La riabbraccerai presto“ ammiccò
Luis, lasciandolo solo in salotto…
Ringraziamenti
Ora, GRAZIE, grazie, grazie a tutti voi che
leggete. E mille grazie anche a chi ha avuto il buon cuore di recensire.
Continuate, mi raccomando!
Virckiss: Ciao cara! Harry e
Doris al Rifugio, da soli??? Sarebbe un’idea, ma poi sarebbero bravi in
anatomia umana e non in incantesimi di difesa ed occlumanzia :ppp Cmq. grazie
per il suggerimento. Ci penserò… Me sadica all’opera…
Baci
Wolverine: Carissimo, davvero
l’avevi capito? Allora dovrò essere più enigmatica… Scherzo!
Mi rende orgogliosa che qualcuno pensi a come andrà la mia storia…
I due confronti mi sono venuti così di getto. Sono due situazioni che ho
vissuto, per cui ho cercato di esprimere al meglio i sentimenti provati. Spero
di esserci riuscita. Riguardo alla sfiga incombente: Ma ti pare davvero che
possa finire??? Probabilmente succederà, ma solo quando lo dirò
io... (Ricordate Giucas Casella???Si dice così???)A presto. Kiss!
Pyros Ikari: Le mannaie???
Direi che delle ascettine vanno bene uguale :ppp Continua a recensire, mi raccomando.
Smile!
NoOdLe: Sapessi quanto ho
pianto io, gioia, scrivendolo… E non ti dico su questo capitolo… La
carta dov’era la bozza è diventata illeggibile… Baciotti.
Ely_scorpioncina: Tesoro!!!! Gli
ultimi 5 capitoli li ho scritti tutti insieme. Mi sembrava giusto che fossero
pubblicati in un arco di tempo relativamente brave. Dispiaciuta??? :ppp Sei
troppo buona! I tuoi complimenti mi fanno un sacco piacere e spero di non
deluderti, fino alla fine. Vederli di nuovo insieme? Mmm si… forse…
(Harry??? Che vuoi fare con quei coltelli??? Harry???? AIUTO!!!!) Bacioni.