Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: iceygaze    16/01/2004    2 recensioni
Nonostante le minaccie ricevute i Dursdley maltrattano Harry come mai hanno fatto negli anni precedenti, ma forse non tutto il male vien per nuocere....
Genere: Dark, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Fleur Delacour, Harry Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

LA SALVEZZA PER CASO

di iceygaze

 

2.         SONO CON TE

 

 

Dopo qualche ora un sogno ormai troppo ricorrente stava rovinando il sonno del ragazzo

----

Lily, Lily, prendi Harry e scappa, cercherò di fermarlo io

Ma James...

Niente ma, vai, scappa.

AVADA KEDAVRA

-tonf-

Ora tocca a voi due.

AVADA KEDAVRA...

----

 

Nooooooooo, mamma!!!!!!!!!!!!!!!” gridò Harry svegliandosi improvvisamente madido di sudore

“Harry, Harry, cosa c’è, perchè hai urlato?” gridò preoccupata Fleur mentre si introduceva nella stanza.

“Ho- ho- ho sognato Vold- Volde- Voldemorti che uccideva i miei genitori –sniff–” balbettò Harry ancora scosso dall’ennesimo incubo.

Fleur gli si avvicinò e cercò di calmarlo “Respira piano, così: unooo, dueee, unooo, dueee, così tranquillo.

Dopo qualche istante di affettuose cure Harry sembrò riprendersi: “Uhm, grazie, mi sento già molto meglio”

“Hai bisogno niente” chiese con fare da mammina Fleur

Harry ci pensò su un ma poi con un cenno della testa rifiutò l’offerta

“Sicuro???” riprovò Fleur

“Ehm, potresti dormire in stanza con me –blush– non voglio più svegliarmi da solo” chiese titubante lui.

Ok, non c’è problema; fatti in là” ordinò lei

Ma io...” cercò, arrossendo furiosamente, di controbattere ma la sua protesta venne soppressa sul nascere.

“Harry Potter, mi stupisci, non vorrai certo che una dama come me dorma sul divano o sul pavimento, vero?” lo rimproverò lei.

“Ehm, no, no di certo.” provò a recuperare lui

E allora lascia fare a me: Engorgio.e con questo il letto aumentò improvvisamente dimensioni

 

 

era solo neonato, Voldemort da quando è a Hogwarts non fa altro che perseguitarlo, i suoi parenti lo hanno torturato e picchiato e i sensi di colpa per la morte di Diggory lo stanno attanagliando, e ha solo 15 anni, anzi quasi 16 adesso che ci penso, dopo domani sarà il suo compleanno, dovrò fargli un regalo, magari anche una festa a sorpresa con tutti i suoi amici; eh si, è una bella idea, dovrò chiedere il permesso a Silente>

 

 

Il mattino seguente Harry si svegliò ai primi raggi del sole; una nuova sensazione invadeva il suo corpo, una sensazione completamente differente da quelle a cui era abituato usualmente al risveglio: <Mmn... come si sta bene qui, è così morbido, caldo, non è certamente la cantina dei Dursley, dov’è che mi trovo? Ah, si, sono a Maison Delacour, ma cos’è questo calore al braccio... ma... MA... MA E’ FLEUR –blush->

Fleur……. Fleur…………….Fleur……………. sveglia, svegliati...

Mammaaa, è ancora prestooo...” rispose mezza addormentata la ragazza

Fleur, non sono tua madre, sono Harry”

“Ah, Harry, ciao, uahhh ......... HARRYYY, che ci fai nel mio letto!!!!!!!!” gridò la ragazza quasi cadendo dal letto

“Ehm, Fleur, guarda che è il mio letto, questo, sei tu che hai deciso di dormire con me. rispose rosso come un peperone il ragazzo.

“Ah, è vero, è vero, scusami...”

E di che, più che scusarti dovrei ringraziarti!

E perchè scusa”

“Beh, grazie alla tua presenza qui con me stanotte, per la prima volta dalla morte di Cedric non ho avuto incubi”

Cioè?” domandò lei curiosa

“Sai, da quella notte, ogni notte, ogni volta che mi addormentavo facevo degli incubi?”

“Ma è più di un anno ormai, e non ne hai mai parlato con nessuno?” chiese preoccupata Fleur

“Ehm… no, mai”

E perché non lo hai fatto?”

“Non lo so, forse perché mi vergognavo, forse perché non volevo far preoccupare eccessivamente gli altri”

“Che stupido – disse lei sorridendo dolcemente – piuttosto dimmi che genere di incubi fai, sempre che tu voglia dirmelo” continuò Fleur sempre più incuriosita

“Beh, sai com’è, Voldemort che uccide i miei genitori, Voldemort che uccide Cedric, Voldert che cerca di uccidere me, Sir- ehm, il mio padrino che muore e non c’è stata una volta che non mi sia alzato urlando e madido di sudore e ogni volta... ogni volta... ma nel ricordare ciò Harry iniziò nuovamente a singhiozzare, esattamente come la sera prima

“Ogni volta?” incalzò lei

“...ogni volta lo zio scendeva in cantina e mi frustava dicendo che non dovevo disturbarli. sospirò Harry

“Mi spiace...” disse lei in imbarazzo per avergli fatto ricordare quei brutti ricordi

E di cosa, di avermi portato via, di avermi salvato, di avermi liberato dagli incubi? Non penso finirò mai di ringraziarti abbastanza, grazie. si affrettò a rispondere lui scacciando la tristezza immediatamente

“Non devi ringraziarmi, sono stata felicissima di aiutarti e lo rifarei tutte le volte che dovesse capitarmi, davvero.

“Grazie Fleur, grazie davvero!”

 

 

Fleur, tornata nella sua stanza per cambiarsi decise di sfruttare l’occasione per chiamare il preside via-camino: “Albus Silente” disse gettando la polvere sul fuoco dove, dopo pochi secondi, con un -pof- apparve la figura del preside.

“Oh, Fleur cara, a cosa devo questa chiamata?” chiese sorridente l’anziano mago

“Vedi Albus, vorrei avere il tuo parere su una mezza idea che mi è venuta

“Sentiamo”

“Beh, visto che Harry non ha passato un momento particolarmente tranquillo avrei pensato di fargli una festa di compleanno domani invitando tutti i suoi amici ed i professori” espose lei

“Bella idea, mi piace...”

Maaa???”

“Come fai a sapere che ci sarà un ma? Forse al posto di pozioni dovrei affidarti divinazione” chiese stupito il preside

“Ho già imparato a conoscere il tuo tono di voce Albus” rispose con un sorrisino lei.

“...ma non posso concederti il permesso mia cara, non possiamo permetterci di rivelare l’ubicazione di Maison Delacour; sarebbe troppo rischioso. disse con fare serio lui

Ma lo sai benissimo che qui come a Hogwarts la Smaterializzazione è impossibile. L’incantesimo è forse più potente di quello della scuola e ce ne sono anche una miriade che rendono la zona Inscrittibile.” controbatté lei

Fleur, cara, li conosco perfettamente i dispositivi di difesa di Maison Delacour, sai ho aiutato io tuo padre a crearli ed a posizionarli, ma questo è quanto ho deciso, mi spiace, davvero.” decretò lui.

“Penso che quindi non potrò accompagnare Harry né a Diagon Alley né a Rue Magique, vero?” chiese sfiduciata lei.

“Hai perfettamente ragione, tutto il materiale di Harry lo procurerò io stesso, non ti preoccupare.

“Come vuoi te Albus, al primo di settembre allora.”

“Al primo di settembre” e li il discorso si chiuse.

 

 

Dopo colazione Fleur decise di far fare ad Harry un giretto per il castello, cosa che stupì molto Harry: “Uau Fleur, non pensavo che casa tua fosse così grande, sarà almeno mezz’ora che giriamo...”

“Lo so, è molto grande, ma non hai visto ancora la parte migliore, che ne dici di andare in piscina”

“Piscina????” chiese ancora più stupito lui

“Si, con sauna e bagno turco” rispose lei come se fosse la cosa più naturale del mondo

-GULP- fa-fantastico” sbiaschicò Harry

“Dai, seguimi, ci dovrebbe essere anche mia sorella” dichiarò lei facendo strada al ragazzo nel dedalo di corridoi e porte del castello

“Gabrielle, giusto?”

“Che memoria, e si che l’avrai vista si e no qualche minuto” ammise sorpresa Fleur

“Sai, la seconda prova è stata una delle cinque cose che non vorrei rifare nella mia esistenza” confessò Harry con la pelle d’oca al solo ricordo.

E le altre?”

“Le altre due prove con tanto di conseguenze, affrontare un’altra volta Voldemort e tornare dai miei zii”

“Non posso assicurarti nulla per le prime due, ma per quanto riguarda i tuoi zii, magari... fu la maliziosa risposta della ragazza

“Che vuoi dire Fleur???” chiese interessato lui

Vedrai, vedrai... piuttosto ora vai a cambiarti, ci dovrebbero essere dei costumi nello spogliatoio, e se non ti piacciono puoi sempre Trasfigurarli, no?”

“Ma io non posso fare magie fuori dalla scuola”

“Lo so, ma qui non siamo mica in un posto qualsiasi; ci vediamo in acqua allora” terminò lei.

 

 

 

La piscina era proprio degna di un castello, era veramente gigante, sembrava quasi un lago, l’acqua di un azzurro intensissimo creava insieme ai coloratissimi mosaici sul fondo degli stupefacenti effetti ottici e al centro trovava posto un’isoletta sulla cui sabbia una ragazzina stava prendendo il sole.

Appena entrata in acqua Fleur si diresse verso la sorella con l’intenzione di prendere anch’essa un di sole, peccato che Gabrielle notatala la chiamò a gran voce:

Fleurrrrr?????????????????????????????” gridò la ragazzina con tono volutamente sospettoso

“Che c’è sorellina?” rispose Fleur spaventata dal tono della sorella

“Che intenzioni hai con Harry?”

“In che senso, sorellina?”

“Lo sai perfettamente.”

“No, davvero, illuminami, sorellina.”

“Ti piace?”

A questa domanda Fleur si zittiì di colpo e arrossì vistosamente -BLUSH- poi, dopo un attimo si smarrimento, balbettò qualcosa in sua difesa “m-m-ma come cavolo ti è venuta in mente un’idea del genere”

“Beh, sei arrossita, balbetti e soprattutto hai dormito con lui nella stessa stanza, cosa che tra l’altro non avevi mai fatto prima d’ora con un ragazzo, alora?” continuò imperterrita Gabrielle, forte, una volta tanto, di una posizione di superiorità.

“Vuoi la verità?” chiese Fleur sempre rossa in volto dall’imbarazzo

“Certo?”

“Penso di si; anzi ne sono convinta, Harry mi piace”

Per un istante le due sorelle rimasero in silenzio entrambe stupite da tale affermazione ma con differenti sentimenti. La maggiore provava sgomento, non le pareva possibile aver ammesso con se stessa una cosa del genere; la minore invece era divertita, divertita dal fatto che la bellissima e corteggiatissima Fleur Delacourt avesse perso la testa per un ragazzino di tre anni più piccolo.

“Come pensi di fare? Se non sbaglio i nostri poteri di Veela non funzionano con lui?” chiese Gabrielle ansiosa di scoprire i piani della sorella

“Vero, vero, ma non mi interessa, voglio che si innamori per quello che sono, non per i miei poteri” ammise Fleur, stufa del proprio potere a causa del quale non poteva avere il minimo rapporto con esseri umani di sesso maschile.

Ooh, che romantica che sei sorellina.” la schernì Gabrielle

Ridi, ridi, ora schiodati, voglio rimanere sola con lui. Ah, già che ci sei metti su Avril, mi serve l’atmosfera...

“Agli ordini capo” e così dicendo la più piccola delle sorelle Delacour uscì dall’acqua e si diresse verso gli spogliatoio (rigorosamente femminile)

 

 

Lo spettacolo che si aprì davanti agli occhi di Harry lasciò il ragazzo veramente stupefatto -Uao, che bella piscina, è... è... meravigliosa- fu il primo pensiero che gli passo per la testa, la vista di una piscina che era grande circa la metà del lago della scuola con tanto di sabbia rosa era qualcosa di strabiliante, talmente bello da lasciarlo a bocca aperta.

“Ti piace?”gli sussurrò dietro l’orecchio la melodiosa voce di Fleur

“Si, è stup...” iniziò a rispondere lui, ma alla vista della ragazza rimase decisamente bloccato, era decisamente splendida, il bikini rosso metteva decisamente in risalto la carnagione chiara della ragazza, e ovviamente le sinuose curve, ed i capelli, sciolti le davano un che di angelico.

“Uhm, che c’è HarryJJ” chiese maliziosissimamente lei alla vista di un attonito Harry.

Il povero Harry, il cui sangue freddo ed orgoglio maschile erano gentilmente andati a farsi benedire cercò in qualche modo di rispondere, ma il risultato fu qualche sillaba spaiata qua e là “Il tuo cost... cioè te... cioè...”

“Si???” perseverò Fleur

“Sei, sei, sei bellissima” ammise Harry con le orecchie così rosse da far invidia al suo amico Ron

Ohh, grazie, è la prima volta che mi fai un complimento del genere” ringrazio felice del complimento

“Beh, è anche la prima volta che ne ho la possibilità” confessò Harry diventando un tutt’uno col suo costume, anch’esso rosso,  in preda all’imbarazzo e senza staccarle gli occhi di dosso.

“Facciamo qualche vasca!!” ordinò Fleur prendendo per la mano Harry e trascinandolo in acqua.

I due ragazzi iniziarono a  nuotare, schizzarsi, affogarsi a vicenda, insomma  sembravano proprio due bambini e mentre Harry era sott’acqua Fleur, con un incantesimo fece diffondere per la piscina le dolci noti di un lento…

I'm Standing on a bridge
I'm waitin in the dark
I thought that you'd be here by now
Theres nothing but the rain
No footsteps on the ground
I'm listening but theres no sound

Isn't anyone tryin to find me?
Won't somebody come take me home
It's a damn cold night
Trying to figure out this life
Wont you take me by the hand
take me somewhere new
I dont know who you are
but I... I'm with you

Tornato in superficie Harry fu immediatamente rapito dalla dolcezza e dalla bellezza della canzone e, come immobilizzato, si mise in contemplazione della musica, fino a che Fleur, avvicinandosi non lo riportò coi piedi per terra.

“Ti piace?” gli sussurrò nuovamente lei all’orecchio”

S-si, è molto bella questa canzone, è così dolce, romantica…” rispose lui ancora sognante

Anche io la penso così, questa cantante mi piace un sacco, e poi secondo me questa canzone ha davvero un significato”

“Sarebbe?”

“Beh, secondo me il significato è che nella vita, per quanto fredda e dannata questa possa sembrare, c’è sempre qualcuno con te che ti ama ed è con te”

I’m looking for a place
searching for a face
is anybody here i know
cause nothings going right
and everythigns a mess
and no one likes to be alone

Isn't anyone tryin to find me?
Won't somebody come take me home
It's a damn cold night
Trying to figure out this life
Wont you take me by the hand
take me somewhere new
I dont know who you are
but I...
I'm with you

 

Harry rimase ancora un po’ in silenziosa contemplazione della canzone ragionando però anche sulle parole di Fleur fino a che, inconsapevolmente si lasciò scappare un pensiero ad alta voce: “Magari anche nella mia ci fosse questo qualcuno”

“Scusa ma Weasley e la Granger?” chiese Fleur stupita dall’affermazione del giovane

“Loro sono come fratelli per me come lo sono io per loro, non possono darmi il tipo di amore di cui ho bisogno, o almeno di cui credo aver bisogno” disse Harry stupendosi lui stesso di quel discorso.

“E che tipo di amore avresti bisogno?” chiese maliziosamente lei.

“Beh, quello di una ragazza” arrossì Harry

E la Granger dove la metti?”

“Non in quel senso”

Ahhh!!!! E la Chang allora?” domandò furbescamente la mezza-veela

“Come fai a sapere di Choblush-?” rispose Harry così rosso dall’imbarazzo che avrebbe fatto invidia ai capelli del suo amico Ron.

“Scusa ma è piuttosto evidente l’anno scorso, ogni volta che la guardavi arrossivi ed iniziavi a balbettare, eri veramente buffo”

“Scusa e come fai a saperlo.”

“Diciamo che sono una buona osservatrice”

Ma cos’è, mi spiavi?”

“Forse”

“Come forse, forse non è una risposta”

“Diciamo che ti osservavo”

Ma è la stessa cosa”

“Come sei pignolo” e dicendo questo iniziò a ridere di una risata cristallina, talmente bella che Harry si perse nell’osservarla; ripresosi quasi immediatamente cercò di riprendere il discorso: “E perchè mi spiavi”

“Ehm...” Fleur si trovò decisamente spiazzata dalla domanda di Harry

“Sto aspettando” insistette Harry, ansioso di comprendere il motivo

“...” perchè appena ti ho visto mi sono innamorata di te> si ritrovò Fleur a pensare mentre cercava una scappatoia

“Allora?” chiese sull’orlo di perdere la pazienza

“Beh, perchè sei il bambino sopravvissuto” rispose Fleur con la prima cosa che le venne in mente, senza rendersi conto del grave errore appena fatto.

“Ah! Tutto qui?” chiese Harry con un tono di voce che dir deluso era dire troppo ma troppo poco.

Cioè?” chise

“Non sei diversa da loro, allora.” sbottò Harry dandole le spalle ed iniziando a nuotare verso la riva.

“Da loro chi?” domandò Fleur non capendo il repentino cambio di umore del ragazzo.

“Da tutti quelli che mi circondano fanno gli amiconi solo perchè io sono il famoso HARRY POTTER” gridò fermandosi un attimo ma poi riprendendo ad allontanarsi.

“Harry” provò a chiamarlo Fleur ma senza ottener risultato alcuno

“Harry scusami, io non volevo dire questo” continuò lei

“E allora cosa avresti voluto dirmi”  domandò lui girandosi in attesa di una risposta che non arrivò

“beh, io vado in stanza a preparare la mia roba, se non ti spiace vorrei andare alla Tana” disse mentre stava aprendo la porta dello spogliatoio.

Si che mi dispiace” sussurrò lei

Cosa hai detto scusa?”

“SI CHE MI DISPIACE”

“Cosa, ti dispiace perdere il giocattolino che le tue amiche ti invidieranno?” disse sarcastico Harry

“Non è questo che perderei?”

E cosa allora? dai sentiamo?”

“Perderei il ragazzo di cui mi sono innamorata!”

 

Continua…

 

 

 

ALE e ANGELE87: grazie della recensione, sono contento che vi sia piaciuto il primo capitolo, me felice

ARY: son contento che questa la coppia H/F ti garbi (sei toscana vero?), cmq DADA è l’acronimo di Defence Against Dark Arts cioè Difesa Contro le Arti Oscure in Italiano

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: iceygaze