PROLOGO
Con
un movimento della mano, una ragazza dai riccioli ramati
aprì la porta che immetteva nel locale e immediatamente fu
investita dal rumore assordante di musica e voci. I suoi occhi nocciola
si mossero velocemente per la sala alla ricerca di dei volti
conosciuti, prima che la giovane si dirigesse verso una lunga tavolata
piena di suoi
coetanei.
-Lily!
Ce l’hai fatta!- esclamò Maggie, una sua compagna
di corso, appena l’ebbe notata.
-Si,
alla fine la Johnson mi ha lasciato andare…-
affermò, mentre prendeva posto al tavolo degli amici,
salutando gli altri con gesti affrettati.
Lilian
Luna Potter frequentava la specializzazione per diventare MediMago e, i
suoi compagni di corso, erano quasi le uniche persone che riusciva a
vedere. Infatti tra i turni allucinanti in ospedale e lo studio per
mantenersi al passo, quelle brevi capatine al pub a fianco al San Mungo
erano l’unica cosa che potevano concedersi. E, naturalmente,
era poco probabile incontrare i suoi parenti o i suoi amici in un
locale babbano dove, a parte loro, erano presenti solo ubriaconi.
Per
questo, mentre faceva girare il suo sguardo per la sala, si
stupì di notare una figura solitaria a lei nota, accomodata
in fondo al locale. Infatti un
ragazzo, dai capelli biondi e dai profondi occhi grigi, era seduto
nell’angolo più appartato della sala. Lily
notò con ancora maggiore sorpresa che si stava scolando uno
shortino dietro l’altro e che sembrava parecchio ubriaco.
E
l’ubriacarsi in pubblico non era certo un comportamento
consono a Scorpius Malfoy.
Fu
forse per questo che, incuriosita, si diresse verso il giovane
conosciuto, o forse semplicemente per allontanarsi dai suoi compagni
troppo chiassosi, che in quel momento stavano per indire una gara a chi
finiva prima la propria birra.
-Buonasera.-
affermò, raggiunto il ragazzo.
Non
ricevendo risposta, Lily si guardò intorno leggermente
impacciata, mentre si portava un ricciolo ramato dietro
all’orecchio. Il giovane continuava imperterrito a bere il
suo ennesimo drink, non mostrando segni di averla notata.
-Malfoy?-
chiese, dopo aver aspettato qualche minuto, poggiando una mano sulla
spalla del suo interlocutore.
Il
mago a quel contatto sussultò, spostando successivamente la
sua attenzione sulla ragazza in piedi al suo fianco.
-Potter?-
domandò, allargando le iridi argentee, sorpreso.
–Cosa ci fai qua?-
Lilian
si accomodò, senza essere invitata, al posto vuoto di fronte
a lui e Scorpius, dopo un attimo di smarrimento, riprese a bere come se
nulla fosse successo.
La
ragazza passò la sua attenzione sui i numerosi bicchieri
vuoti che si trovavano sul tavolo, prima di aggrottare le sopracciglia
in un’espressione perplessa e decidersi a parlare.
-Niente,
ho appena staccato dal lavoro…te?-
-Bevo.-
replicò lui atono, fissando con aria contrariata il
bicchiere vuoto.
Pochi
secondi dopo Malfoy fermò un cameriere per ordinarne un
altro drink. La giovane Potter lo guardò con espressione
ancora più stupita, non capiva cosa fosse successo al
Serpeverde da sconvolgerlo tanto.
-Malfoy,
tutto bene?- chiese preoccupata, mentre osservava il ragazzo finire il
bicchiere che gli era appena arrivato.
C’era
qualcosa che non andava, qualcosa che l’aveva colpito
talmente tanto da voler dimenticarla a tutti i costi. Ma che cosa
poteva averlo sconvolto in quel modo?
Il
mago sbatté il bicchiere sul tavolo, prima di alzare le sue
iridi argentee sulla sua interlocutrice, lo sguardo un po’
vacuo.
-Ti
sembra che vada tutto bene?- domandò retorico, indicando con
un gesto della mano gli oggetti sul tavolo. –Non mi ricordavo
che fossi così stupida.-
-Ehi!-
protestò lei, prima di continuare con tono di voce
leggermente più tranquillo. –Ma si può
sapere cosa ti è successo?-
Malfoy
la guardò attentamente, forse soppesando se potesse
rivelarle quale problema stesse annegando nell’alcool, se
potesse essere degna della sua fiducia.
-Emily
mi ha lasciato…- borbottò alla fine, con tono
abbattuto.
Lily
aggrottò le sopracciglia, cercando di far ordine nei suoi
pensieri. Si ricordava vagamente di suo fratello che le raccontava di
una certa Emily Brown, nuova fidanzata di Malfoy e di come
quest’ultimo fosse per la prima volta innamorato, ma erano
ricordi che risalivano circa a un anno fa. Che Malfoy fosse riuscito,
per la prima volta nella sua vita, ad avere una relazione seria?
-State
ancora insieme?- domandò sorpresa, mentre poggiava il gomito
sul tavolo per appoggiare la testa sulla propria mano.
-Non
più.- mormorò lui, il tono di voce sempre
più a terra. –Mi ha lasciato stasera.-
-Ah.-
replicò la giovane, mentre si massaggiava il collo, ora
leggermente a disagio. –Senti Malfoy io-
Ma
si bloccò vedendo che il mago non la stava ascoltando, ma
aveva prontamente fermato il cameriere per ordinare
qualcos’altro.
-Tu
cosa vuoi Potter?-
-Ah…-
replicò lei, presa in contropiede, guardandosi attorno alla
ricerca di una scappatoia. -Io…veramente…-
-Per
lei un Long Island.- ordinò al suo posto il ragazzo, per poi
portare nuovamente l’attenzione sulla sua compagna.
–Stasera si beve, Potter.-
*
Erano
passate parecchie ore e Lily si trovava ancora seduta sulla sedia al
tavolo di Malfoy. I bicchieri si erano ormai accumulati anche davanti a
lei e la testa le girava leggermente.
In
quel momento stava mormorando parole a mezza voce, maledicendo se
stessa per la propria curiosità e soprattutto Malfoy, che
l’aveva fatta ubriacare in quel modo.
-Che
cosa borbotti, Potter?- le chiese il ragazzo, guardandola con il suoi
occhi ormai totalmente vacui.
-Ti
sto maledicendo!- replicò lei, mentre cercava di star dritta
sulla sedia. –Ma lo sai che domani devo andare a lavoro io?-
Questa
frase, in sé completamente drammatica, non
sapeva spiegarsi il perché, la portò a ridere
come non faceva da tempo e il suo interlocutore la seguì a
ruota.
-Sai
Potter, non ti ricordavo così divertente!-
affermò lui, quando la risata si fu spenta.
Lily
sorrise, un sorriso frivolo, assumendo un’espressione
parecchio stupida in volto.
-Sai…-
affermò con aria sorniona, sporgendosi verso di lui.
-…sono anche brava a far mettere, o rimettere, insieme la
gente!-
-Davvero?-
rispose il ragazzo, facendo un piccolo balzo sulla sedia, incuriosito.
–Allora mi devi assolutamente aiutare!-
La
giovane Potter batté le mani più volte, allegra.
-Si,
si si!- dichiarò, poi però si mise un dito sulle
labbra, mentre le sue iridi nocciola andavano a fissare il soffitto.
–Però voglio qualcosa in cambio!-
-Cosa?-
La
maga strinse le braccia al petto con aria indecisa e, solo dopo
parecchi minuti di silenzio, sbatté una mano sul tavolo.
-Ci
sono!- disse, mentre un sorriso le si disegnava sulle labbra.
–Voglio che, quando avrò finito la
specializzazione, mi assicuri un posto nell’ospedale privato
Destino!-
Malfoy
aggrottò le sopracciglia, dubbioso, prima di sorridere a sua
volta alla giovane.
-Ci
sto! Con i contatti di mio padre non dovrebbe essere un problema!- e
pronunciando queste parole, porse la mano alla sua interlocutrice per
suggellare il patto.
Ma
Lily osservava con attenzione l’arto del giovane, senza
sembrare avere nessuna intenzione a stringerlo.
-Aspetta…-
mormorò con aria esitante. –Che ne so io che
manterrai la tua parola?-
Il
mago la guardò offeso, ma dopo qualche minuto le sorrise
nuovamente.
-Facciamo
il Voto Infrangibile!-
-Siiii!-
rispose Lily, tirando successivamente fuori la bacchetta per suggellare
quello che sarebbe stato il più grande errore della sua vita.